dondiego49
Forumer storico
La Finanza denuncia 83 medici
per violazioni all'attività intramoenia
Invia per email
Stampa
07 maggio 2014
0
LinkedIn
0
Pinterest
Sono 83 in tutta Italia i medici, dipendenti da varie aziende sanitarie, segnalati alla Corte dei conti dalla Guardia di finanza per violazioni alle norme che disciplinano l'attività intramoenia, con un danno erariale di 5,9 milioni di euro. Quarantotto di loro sono stati anche denunciati all'autorità giudiziaria per truffa aggravata e, in alcuni casi, peculato, per aver trattenuto illecitamente compensi spettanti al Servizio sanitario nazionale. L'attività ispettiva, svolta dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie, ha interessato 18 regioni e 65 province. Proposti sequestri preventivi per equivalente per oltre 2,9 milioni di euro.
Le Fiamme gialle hanno sviluppato un'analisi di rischio preventiva su dati forniti dalle strutture sanitarie (aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere) per individuare personale della dirigenza medica - autorizzato all'attività libero professionale intramuraria - che avesse indebitamente percepito emolumenti (a titolo di indennità di esclusività o retribuzioni di posizione e di risultato) in violazione del vincolo di esclusiva stabilito nei confronti della pubblica amministrazione. All'esito delle verifiche, sono state richieste misure interdittive a carico di 10 dirigenti medici e sono state segnalate all'Agenzia delle Entrate 33 società e 45 persone, in qualità di committenti degli incarichi indebitamente conferiti ai dirigenti medici pubblici, con sanzioni per oltre 1.240.000 euro.
"I comportamenti censurati - spiegano gli investigatori - sono stati realizzati per lo più attraverso il mancato rispetto degli obblighi di esclusività delle prestazioni da parte dei dirigenti medici pubblici, autorizzati alla pratica di attività libero-professionale intramoenia, e l'indebito introito di somme che dovevano essere versate nelle casse della struttura sanitaria pubblica".
I maggiori picchi di irregolarità sono stati riscontrati in sei regioni: Lazio, Puglia, Toscana, Calabria, Campania e Lombardia. In particolare, nel Lazio è stato accertato un danno erariale pari a 1.379.746 euro, con 14 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 8 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Puglia, danno erariale di 942.048 euro e 9 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 6 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Calabria, danno erariale di 593.959 euro e 2 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui uno denunciato anche alla magistratura ordinaria; in Toscana, danno erariale di 514.462 euro e 6 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 4 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Campania, danno erariale di 443.098 euro e 7 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 3 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Lombardia, danno erariale di 433.975 euro e 9 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 8 denunciati anche alla magistratura ordinaria.
per violazioni all'attività intramoenia
Invia per email
Stampa
07 maggio 2014
0
0
Sono 83 in tutta Italia i medici, dipendenti da varie aziende sanitarie, segnalati alla Corte dei conti dalla Guardia di finanza per violazioni alle norme che disciplinano l'attività intramoenia, con un danno erariale di 5,9 milioni di euro. Quarantotto di loro sono stati anche denunciati all'autorità giudiziaria per truffa aggravata e, in alcuni casi, peculato, per aver trattenuto illecitamente compensi spettanti al Servizio sanitario nazionale. L'attività ispettiva, svolta dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie, ha interessato 18 regioni e 65 province. Proposti sequestri preventivi per equivalente per oltre 2,9 milioni di euro.
Le Fiamme gialle hanno sviluppato un'analisi di rischio preventiva su dati forniti dalle strutture sanitarie (aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere) per individuare personale della dirigenza medica - autorizzato all'attività libero professionale intramuraria - che avesse indebitamente percepito emolumenti (a titolo di indennità di esclusività o retribuzioni di posizione e di risultato) in violazione del vincolo di esclusiva stabilito nei confronti della pubblica amministrazione. All'esito delle verifiche, sono state richieste misure interdittive a carico di 10 dirigenti medici e sono state segnalate all'Agenzia delle Entrate 33 società e 45 persone, in qualità di committenti degli incarichi indebitamente conferiti ai dirigenti medici pubblici, con sanzioni per oltre 1.240.000 euro.
"I comportamenti censurati - spiegano gli investigatori - sono stati realizzati per lo più attraverso il mancato rispetto degli obblighi di esclusività delle prestazioni da parte dei dirigenti medici pubblici, autorizzati alla pratica di attività libero-professionale intramoenia, e l'indebito introito di somme che dovevano essere versate nelle casse della struttura sanitaria pubblica".
I maggiori picchi di irregolarità sono stati riscontrati in sei regioni: Lazio, Puglia, Toscana, Calabria, Campania e Lombardia. In particolare, nel Lazio è stato accertato un danno erariale pari a 1.379.746 euro, con 14 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 8 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Puglia, danno erariale di 942.048 euro e 9 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 6 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Calabria, danno erariale di 593.959 euro e 2 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui uno denunciato anche alla magistratura ordinaria; in Toscana, danno erariale di 514.462 euro e 6 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 4 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Campania, danno erariale di 443.098 euro e 7 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 3 denunciati anche alla magistratura ordinaria; in Lombardia, danno erariale di 433.975 euro e 9 medici segnalati alla Corte dei Conti, di cui 8 denunciati anche alla magistratura ordinaria.