IL DISASTRO AMBIENTALE dell' ILVA

  • Creatore Discussione Creatore Discussione breznev
  • Data di Inizio Data di Inizio
è verissimo, fa parte di quel dramma cui accennavo .
è anche un dramma di totale assenza culturale .
del resto in ilva lavorano ancora 11/12 mila persone al massimo con la scuola dell' obbligo e al minimo con tre figli a carico .
cosa ci si aspetta.
Se gente come Clini va a Taranto per dire va tutto bene, cosa ci si aspetta

nulla. e nn cambierà nulla . secondo me.
 
Anche se ormai non dovremmo più stupirci di nulla, perché evidentemente al peggio non c'è mai fine, quando si ascoltano alcune trasmissioni, come quella di stasera, non si può che restare impietriti di fronte al totale sfacelo del nostro Paese.
Tutti schiavi del dio denaro.
:(
Nessuna cultura (intesa in senso ampio). Nessuna cura per gli altri, nessun progetto per un futuro migliore. "Mangio tutto quello che posso adesso, mi riempio la pancia e chi se ne frega del domani e soprattutto degli altri".
:(
 
è verissimo, fa parte di quel dramma cui accennavo .
è anche un dramma di totale assenza culturale .
del resto in ilva lavorano ancora 11/12 mila persone al massimo con la scuola dell' obbligo e al minimo con tre figli a carico .
cosa ci si aspetta.
Se gente come Clini va a Taranto per dire va tutto bene, cosa ci si aspetta



Quindi che si fa? fermiamo tutto?

Assenza culturale?! mah ...

Ma il problema poi dove sta? In chi si arricchisce a + nn posso fregandosene degli altri, o invece in chi i controlli li fa solo se c'è convenienza?
Ed i controlli perchè avvengono ad minkiam?

Refrain:

Ma come mai in Germania Svizzera Francia etc. hanno il siderurgico, la chimica, il farmaceutico, bruciano i rifiuti +, udite udite pure le centrali nuke e colà le cose vanno mooooooolto meglio che da noi?

Come mai?
 
Ultima modifica:
Comunque, noi a Brescia stiamo messi peggio.

Mi domando sempre come mai alcune notizie siano più "clamorose" di altre.
L'informazione mi sembra tutta manipolata.
:(
Mi sembra che tutto sia manipolato, tutto mosso sempre da interessi personali, di denaro, di potere.
Mi sento sempre più distante, sempre meno socievole, sempre meno contenta di far parte di questa società.
Mai, come in questo 2012 ho avuto pensieri di fuga da mondo.

Caffaro ,diossine mille volte più alte dell'Ilva - Corriere Brescia

Caffaro ,diossine mille volte più alte dell'Ilva
Anche gli abitanti sono più «avvelenati». Ma per Taranto il governo ha stanziato 340 milioni, Brescia attende da anni 6 milioni, cifra assolutamente insufficiente



Il sito Caffaro a Brescia

Ci sono mille Ilva di Taranto nel cuore di Brescia. È la conclusione choc dello studio comparato redatto dallo storico ambientalista Marino Ruzzenenti, che ha confrontato i dati Arpa sulle concentrazioni di diossine e pcb presenti nell'area della più grande acciaieria d'Italia a quelle rintracciate all'interno dell'azienda Caffaro di Brescia, che tra il 1929 e il 1984 ha prodotto 150mila tonnellate di policlorobifenili.

RISULTATI INQUIETANTI - I risultati sono a dir poco inquietanti. L'eredità del passato industriale della Leonessa è per certi versi più pesante del presente produttivo di Taranto. Se il picco massimo di diossine all'interno dell'Ilva arriva a 351 nanogrammi per ogni chilo di terra, sotto la Caffaro le diossine arrivano a 325 mila nanogrammi. La musica cambia solo qualche nota se si prende in considerazione il territorio circostante le due aziende. A Taranto (quartiere di Statte) le diossine arrivano a poco più di 10 nanogrammi; nell'area inquinata del sito Caffaro (200 ettari a sud ovest di via Milano) le concentrazioni di diossine sono trecento volte superiori. Gli inquinanti sono finiti nel sangue e nel latte materno degli abitanti. Anche qui il raffronto è impietoso, visto che i cittadini che vivono dentro il sito Caffaro - secondo uno studio Asl del 2008 - hanno in corpo concentrazioni di diossine quasi dieci volte superiori a quelli che vivono nei pressi dell'Ilva. E a Brescia come a Taranto, ci sono divieti.

VIETATO GIOCARE NEI PARCHI - Se i media nazionali hanno focalizzato l'attenzione sui bimbi del quartiere Tamburi di Taranto, che non possono giocare nei parchi inquinati da pcb, a Brescia è da 10 anni che 25 mila persone non possono coltivare orti o portare i bimbi al parco. Ma purtroppo non c'è solo la Caffaro. Nel dicembre 2007 otto stalle (che si trovavano fuori dal sito Caffaro) sono state chiuse perchè nel latte munto dalle mucche le diossine erano troppo alte. «Le altre fonti di diossine e pcb sono l'inceneritore e le acciaierie» spiega Ruzzenenti. Le loro emissioni sono molto inferiori rispetto all'inquinamento dell'Ilva (e negli ultimi 2 anni sono stati fatti passi da gigante per l'abbattimento degli inquinanti). Ma a Brescia non c'è vento e quindi gli inquinanti restano molto di più nell'aria. Le diossine trovate nell'aria di Brescia nell'agosto 2007 dall'Istituto Superiore della Sanità (quindi con le acciaierie chiuse ma con l'inceneritore in funzione) erano doppie rispetto a quelle trovate a Taranto. Quelle trovate da Arpa sul terreno di San Polo nell'ultimo anno sono di poco inferiori a quelle rilevate nel quartiere Tamburi nella città ionica. E sono simili le quantità del cancerogeno benzo(a)pirene. E Brescia batte Taranto anche per le pm10: ben 104 a Brescia (Broletto) contro i 41 del quartiere Archimede di Taranto.

FONDI INSUFFICIENTI - Eppure per Taranto il governo ha stanziato 340 milioni per la bonifica, mentre Brescia attende da anni 6,7 milioni promessi ma mai arrivati. Soldi del tutto insufficienti alla bonifica. «Non si può continuare a convivere con questa emergenza - commenta Ruzzenenti, che ha anche fatto un esposto alla Procura - e le istituzioni devono assolutamente fare un pressing su governo e sull'Unione Europea per chiedere fondi».
 
Quindi che si fa? fermiamo tutto?

Assenza culturale?! mah ...

Ma il problema poi dove sta? In chi si arricchisce a + nn posso fregandosene degli altri, o invece in chi i controlli li fa solo se c'è convenienza?
Ed i controlli perchè avvengono ad minkiam?

Refrain:

Ma come mai in Germania Svizzera Francia etc. hanno il siderurgico, la chimica, il farmaceutico, bruciano i rifiuti +, udite udite pure le centrali nuke e colà le cose vanno mooooooolto meglio che da noi?

Come mai?

di tutta questa storia c'è una cosa di cui nessuno parla o sottovaluta : che la definitiva chiusura dell'impianto mette a rischio tutto l'indotto che vive di acciaio. ho sentito dire di circa 20.000 posti di lavoro in tutta italia. possibile nn esistano soluzioni alternative alla chiusura definitiva?

nn mi intendo di queste cose, ma mi fa strano che si sia sollevato il problema solo di recente laddove è una storia vecchia ( i primi processi risalgono agli anni '80 se nn ricordo male).

:rolleyes:
 
Se un business ha problemi si chiude e se ne apre un altro. Ad esempio...tra 5 mesi scade il brevetto del viagra. Perche' nessuno in italia pensa di produrre sildenafil generico ? Un business ad alto valore aggiunto che di sicura non avra' crisi per molti anni.
 
Da un punto di vista generale, la situazione italiana è grave...da Napoli in giù poi è tragica...il paese in pratica è diviso in due...e la colpa di tutto ciò non è del destino...ma in gran parte nostra...di noi meridionali intendo...
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto