IL MONDO E'QUEL DiSASTRO CHE VEDETE,NON TANTO PER I GUAI COMBINATI....

che palle!!
Mi è arrivata nella buca un avviso di raccomandata dalla polizia di villasimius.
Azz vogliono?
Uhm. il 6 luglio mi han fatto una multa di 39 euri per divieto di sosta. Regolarmente pagata due giorni dopo.
Lunedì devo andare in posta a vedere di che si tratta.............
altra rottura di balle...... mi sa
 
;)
 

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:p
fa il primo o il secondo



c'è qualcosa nell'aria.......:rolleyes:

o i 10 mandinghi di Gianni o un gVossissimo cetViolo globale che giVa......:D:D:D


anche io ero sicuro perlomeno di un pull 1,40/1,41.......adesso non vorrei che questa offerta di dollari concertata non ottenga l'effetto esattamente opposto......:wall:........e io non sono più edge ......sono long euro....:sad:
 
Moody's pronta a tagliare il voto
sul debito pubblico italiano


L'agenzia Usa aveva messo il Paese sotto osservazione lo scorso 17 giugno. Il verdetto atteso in serata

Verso la revisione del rating sulle emissioni nazionali
Moody's pronta a tagliare il voto
sul debito pubblico italiano
L'agenzia Usa aveva messo il Paese sotto osservazione lo scorso 17 giugno. Il verdetto atteso in serata
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MILANO - Salvo sorprese i termini scadono tra qualche ora e quando si incrocia la situazione attuale con le attese di tre mesi fa, il confronto non rassicura. Il 17 giugno scorso Moody's aveva messo l'Italia sotto osservazione in vista di un taglio del rating sul debito, con un avvertimento: «Le prospettive di crescita per l'economia del Paese nei prossimi anni saranno decisive per determinare le entrate del governo e gli obiettivi di risanamento».
I novanta giorni che di solito servono a Moody's per sciogliere la riserva sono appena finiti e giusto ieri Confindustria ha detto che il Pil nel 2012 sarà una deviazione impercettibile dallo zero. Se Moody's condivide queste stime, un taglio del rating italiano è di fatto acquisito. E Moody's quello scetticismo sulla capacità dell'Italia di crescere, a maggior ragione dopo una maxi-manovra fatta in gran parte di tasse, le condivide. La bocciatura del rating, cioè del giudizio sulla tenuta di un debitore, potrebbe arrivare forse oggi stesso. Dalla sede di Londra dell'agenzia statunitense per ora viene solo un «no comment», mentre molti in Italia e in Europa si stanno già preparando al possibile impatto di mercato di una decisione del genere.

I MERCATI - Non è detto che il declassamento, qualora arrivi davvero, provochi troppe scosse fra gli investitori in titoli di Stato. I mercati in realtà hanno già integrato da tempo l'idea di una bocciatura sul rating nei prezzi dei bond: negli ultimi tre mesi il premio di rischio è salito fino a 200 puntibase (2%) in più sopra i Bund tedeschi a scadenza decennale. Il paradosso è che proprio l'aumento sui rendimenti dei Btp, in parte incoraggiato dall'annuncio di Moody's di tre mesi fa, ora diventa un motivo in più per dichiarare il debito italiano meno sostenibile e dunque declassarlo.
Non sarebbe sorprendente, in ogni caso.
GLI ARBITRI - Il «voto» di Moody's sull'Italia resta tuttora più alto di quelli delle altre due grandi agenzie di rating, Standard & Poor's e Fitch. L'attuale giudizio in Aa2 mette ancora i Btp del Tesoro nella famiglia «ad alta qualità e soggetti a rischi di credito molto bassi» ed è frutto di una linea pragmatica che l'agenzia ha abbandonato con il recente cambio di uomini al comando: fino al 2010 il capofila dell'analisi sui governi era il francese Pierre Cailleteau, ex Banque de France e Fondo monetario (da poco passato a Lazard); oggi invece a Moody's gli arbitri sull'Italia sono il tedesco Alexander Kockerbeck e l'olandese Bart Oosterveld, protagonisti di una linea meno flessibile.
Più delicato può essere invece l'impatto sul sistema bancario italiano. Il giudizio sul governo rischia infatti di scaricarsi in pochi giorni sugli istituti di credito, nell'ipotesi che un giorno abbiano bisogno di un salvataggio pubblico. In Francia invece può andare al contrario: due giorni fa Moody's ha declassato Société Générale e Crédit Agricole per la loro esposizione sull'Europa del Sud. Ora invece rischia di concentrarsi sulla Repubblica francese, che ha il massimo dei voti, perché il governo non esclude più di dover ricapitalizzare le banche. Sarebbe un'operazione a caro prezzo, dunque anche Parigi può finire sotto osservazione.

Federico Fubini
16 settembre 2011 13:24© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
LA POLEMICA

Bossi: "L'Italia va a picco
l'alternativa è la Padania"


Il Senatur a Pian del Re, dove la Lega ha rinnovato il rito dell'ampolla. Sulle pensioni "non molliamo, avevamo tutti contro ma l'abbiamo spuntata". E annuncia i contratti territoriali, che daranno uno stipendio diverso da regione a regione

ROMA - "Che l'Italia va a picco l'hanno capito tutti, perciò bisogna preparare qualcosa di alternativo: la Padania". Lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi intervenendo a Pian del Re, alle sorgenti del fiume Po, dove la Lega ha rinnovato il rito dell'ampolla raccogliendo l'acqua che sarà versata domenica in Laguna.

Il Senatur è tornato a insistere sul tema delle pensioni, ribadendo che la Lega non le vuole toccare: "Anche ieri hanno tentato di intervenire sulle pensioni. Era una cosa ingiusta, ci siamo opposti e non c'è stato modo" di far recedere il Carroccio dalle sue posizioni", ha detto. "Hanno cercato di fermarci in tutti i modi, avevamo tutti contro", ha detto ancora il leader leghista, concludendo: "alla fine l'abbiamo spuntata".

Bossi ha anche parlato dei contratti di lavoro, che saranno territoriali: "Abbiamo ottenuto il federalismo ed i contratti territoriali" con i quali ci sarà "uno stipendio diverso regione per regione. Questi due passaggi spingeranno verso un grande cambiamento e soprattutto avremo degli stipendi in base al costo della vita", ha detto, rispondendo sul Monviso ai militanti che urlavano "secessione, secessione".

Dopo la crisi, ha aggiunto ancora Bossi, il Nord non può permettersi "di mantenere Roma e tutto
l'assistenzialismo del Sud, che le permette di essere capitale". "Ci aspetta un anno positivo: la Padania va a disegnarsi" ha detto ancora, interrotto
dai cori di incoraggiamento dei militanti. "Siamo buoni ed educati però... - replica Bossi - durante il giro della Padania 1potevamo intervenire ma avrebbero chiuso la manifestazione. Io sarei intervenuto ma mio figlio Renzo è stato più cauto di me".

ma famola sta gaz de seccessione pigliatevi sto rincOLLYonito a suo figlio detto el trota la moglie terrona e il berlusca che si vuole trombare mentalmente le donne di tutta la terra dimenticavo pure calderoli e la russa so vs :-o:-o
[ame]http://www.youtube.com/watch?v=ftd9TLmfim4[/ame]
 
Ultima modifica:
a proposito di terrona:D

da lastampa.it

16/09/2011 - ATTACCO SUL SETTIMANALE DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI
E Panorama fa infuriare la Lega



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Il leader leghista Umberto Bossi







Nel mirino lady Bossi
che gestirebbe l'agenda
del marito per favorire
l'eredità del partito al "Trota"
Il premier prende le distanze


M. BRE.


MILANO
Fuoco amico sul Carroccio. Alla vigilia della rituale Festa dei Popoli e a pochi giorni dal suo settantesimo compleanno, uno schizzo di fango colpisce il Capo. Questa volta non si tratta di dissidi interni al partito, di ritorsioni dei “maroniani”. No, questa volta Umberto Bossi è finito nel mirino di Panorama. Il settimanale edito dalla Mondadori, di proprietà della famiglia Berlusconi, ha sferrato un destro alla moglie Manuela Marrone, «la dittatrice della Padania», considerata la regista del «cerchio magico» padano. E subito è scoppiata la crisi diplomatica, con Roberto Calderoli che parla di una «carognata», di un gesto «ignobile, inqualificabile, ingiustificato e privo di senso». Tanto che il ministro per la Semplificazione ha chiamato in causa direttamente il premier: «Io e il ministro Roberto Maroni – ha detto ieri sera Calderoli – abbiamo riferito al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in merito a questa gratuita carognata e ci attendiamo da lui delle risposte immediate e risolutive». E il capogruppo dei deputati leghisti, Marco Reguzzoni, ha annunciato una querela.

L'articolo «incriminato» racconta che dietro ai dissidi interni al partito c'è lo zampino di Manuela, «un’abile burattinaia che preferisce muovere i fili della politica, stando dietro il palcoscenico mentre il sipario si alza sul marito». «Anima nera del partito», «matrona, patrona e un po’ terrona»: così viene descritta «lady B», di origini siciliane, dagli amministratori padani che si sarebbero sfogati con il settimanale. Sarebbero perché le frecciate sono tutte rigorosamente anonime. Panorama ricorda che è stata lei a volere affiancare al marito Rosi Mauro, «la badante». Così come è sua la decisione di far diventare Marco Reguzzoni capogruppo dei deputati, «il delfino» da affiancare alla Trota. Pure il figlio Renzo viene tirato in ballo, reo di aver alimentato le beghe nel Carroccio per il semplice fatto di esser stato eletto consigliere regionale in Lombardia. Insomma, un bel colpo basso per il Senatur. Il secondo in due giorni, visto che già mercoledì era stato attaccato da un altro articolo di Panorama: «Ascesa e declino di Umberto Bossi, l’ultimo stalinista», pubblicato però solo sul sito web.

Episodi che lasceranno un segno nei rapporti tra la Lega e Berlusconi, anche perché – a differenza dei maroniani - quella del «cerchio magico» è senza dubbio l’ala più «berlusconiana» del partito. O almeno lo era fino a ieri. «Illazioni che fanno fare solo una brutta figura a chi le ha pubblicate» per il capogruppo al Senato Federico Bricolo. «Fango allo stato puro» aggiunge il suo vice Lorenzo Bodega. Mentre per il governatore piemontese Roberto Cota si tratta di «una cosa ignobile e vergognosa». La sintesi perfetta è nelle parole di Matteo Salvini: «Berlusconi ha esaurito il suo mandato». Un Berlusconi che in serata, però, scendeva in campo contro Panorama: «Sono lontanissimo dal contenuto dell’articolo e dall’intenzionalità ostile che da esso emerge nei confronti di Bossi e della sua famiglia».
 

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