Premetto che io sono pienamente d'accordo con i giudici questa volta, troppe volte ho visto genitori di ***** che ostentano la più totale indifferenza di fronte ai misfatti dei figli oppure anzi si incazzano con chi li riprende, (vedi maestri vigili ecc..) mettere al mondo dei figli vuole anche dire educarli e seguirli!!
MILANO - Genitori condannati «per non avere educato adeguatamente e non aver ben vigilato sulle proprie figlie». E, se non pagheranno, verranno messe all' asta le rispettive abitazioni, già pignorate. È l' epilogo di una storia che prende il via tanto tempo fa, esattamente il 23 aprile 2002, quando Valeria e Sara, due amiche quindicenni, prendono a calci e pugni Federica, una ragazzina di 13 anni, colpevole solo di averle guardate insistentemente. «Un episodio spiacevole - sottolinea l' avvocato Giovanni Grillo, legale della vittima - che comunque mi auguro possa servire da monito a tutti quei giovani che pensano di poter liberamente prevaricare, molestare e offendere i propri coetanei, solo perché sono tanti e più forti». La vicenda avviene ai giardinetti pubblici di via Falconi, a Crescenzago, periferia nord-est di Milano, vicino al San Raffaele. Valeria e Sara, che appartengono ai «gabber», la baby gang che si scatena in stadi e discoteche, la nuova tribù dei giovanissimi che balla con il ciuccio in bocca, prendono a schiaffi e pugni Federica, ricoverata in ospedale con 15 giorni di prognosi. E, dopo le botte la rapinano del telefonino. Scattano le indagine e la denuncia alle due baby bulle «per rapina aggravata». E da allora, cause e udienze, avvocati e giudici. Per le due amiche viene aperto un procedimento penale al tribunale dei Minori che si conclude con «l' estinzione dei reati ascritti per positivo superamento del periodo messa alla prova presso i servizi sociali». Ma non si ferma il processo civile. Con una sentenza che obbliga le famiglie al pagamento di 46.574,53 euro. Più 804,66 euro per le spese, 2.261,51 per i diritti e 5.122 per onorari. Naturalmente a parte l' Iva e Cpa (cassa previdenza avvocati) e il rimborso forfettario al 12,5%. Soldi che i genitori delle allora quindicenni, non hanno. E proprio a seguito del mancato pagamento, viene eseguito il pignoramento degli immobili dei genitori di Valeria e della madre di Sara. Il prossimo 27 febbraio ci sarà l' udienza delle parti e se quella somma non verrà elargita, le case finiranno all' asta. «Il comportamento delle due ragazzine - continua l' avvocato Grillo - è stato solo fonte di guai. Mi auguro che quanto avvenuto possa in qualche modo rincuorare le vittime di molestie e soprusi». Nel 2002, quando i carabinieri fermano Valeria e Sara, mettono a verbale quanto da loro riferito: «Seguiamo la moda dei gabber, quella che unisce molti giovani di estrema destra nell' amore per l' hardcore, un' evoluzione olandese della musica techno. Indossiamo giubbotti bomber, ci rasiamo la testa, abbiamo i piercing e calziamo scarpe Nike». Una delle due aggiunse: «Quella doveva chiedere scusa, ha guardato troppo a lungo. Ho commesso un errore, la prossima volta l' ammazzo». Atteggiamento e frasi da bulle che sono costate care. Soldi da tirar fuori «per non avere ricevuto un' adeguata educazione familiare, tanto da non comprendere fino in fondo la gravità e le conseguenze negative dei propri comportamenti, neanche di fronte all' autorità».