Esttamente come noi ignoriamo la storia dell'est europeo dai persiani in poi solo perchè non ci riguarda, e non perchè non sia importante, allo stesso modo ignoriamo gran parte dell'arte da quella parte del mondo. Eppure non sarebbe così lontana, geograficamente. Navigando nelle aste estere mi sono imbattuto nel croato
Miljenko Stančić (1926 – 1977)
Non esiste una pagina wikipedia in italiano quindi bisogna leggere informazioni sul suo conto in inglese o affidarsi ai traduttori automatici.
Was a Croatian painter and graphic artist, one of the most important Croatian representatives of surrealistic and metaphysical tendencies.
Stančić's works interwoven dream and reality, autobiographical and imaginary events. His hometown, Varaždin, often appeared in his paintings in a foggy, dreamy atmosphere. His common motives were a set table, white tablecloth, kitchen, empty bedroom, and among them the motif of children's bodies predominated, probably prompted by thoughts of his prematurely deceased brother. Critics attacked him for overusing the same motifs and for creating too much on demand and personal inspiration, thus losing the value of his works.
Fece parte del cosiddetto Gruppo dei cinque: with J. Vaništa, Lj. Ivančić, V. Michieli and I. Kožarić, quindi nomi da approfondire.
Che strana sensazione. I personaggi ritratti dovrebbero passare momenti piacevoli eppure sembra esserci solo silenzio e solitudine.