"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring

Diamo un’occhiata oggettiva alla situazione… L’ipotesi di lavoro che facevo a inizio anno -ovviamente sulla base dei commenti e delle previsioni delle grandi case d’affari americane e restando pronto a modificare in qualsiasi istante la mia opinione a seconda dell’andamento del mercato- era per un 2010 laterale o lateral-rialzista, naturalmente con sensibili oscillazioni nel corso dell’anno. Ormai siamo quasi a metà 2010. Alla chiusura di oggi siamo a -2,54% rispetto al 31 dicembre 2009 (ieri eravamo a -5,33%), quindi direi che finora quell’ipotesi ha retto splendidamente e al momento continua a reggere. Nessuno conosce il futuro, comunque a giudicare dal vasto sondaggio che ho riportato nel post precedente , parrebbe che le cose non debbano cambiare molto nel secondo semestre, semmai nel complesso dovrebbero migliorare un po’ (dicono), anche se come sempre non mancheranno saliscendi anche importanti. Questo sempre in base alle previsioni dei Grandi -che in pratica tendono ad autorealizzarsi dato che sono loro che fanno il mercato- e naturalmente restando sempre aperti a qualsiasi possibile cambiamento.

Mentre OGGETTIVAMENTE l’S&P500 SEMBRA cercare un bottom -ormai da tre settimane le chiusure più negative si mantengono in una fascia compresa tra 1050 e 1070- si accumulano i segnali di miglioramento, inclusi quelli apparentemente più stravaganti. Per esempio, Bloomberg ha scoperto che storicamente esiste una correlazione dell’82,4% fra l’incremento del Pil e l’aumento dell’…immondizia che viaggia per ferrovia. Ebbene, in aprile e maggio il trasporto di rifiuti per ferrovia è cresciuto del 45% rispetto allo stesso periodo del 2009 (come sempre mi riferisco agli USA). Un incremento così forte non si aveva dal 1994. Può sembrare un argomento ridicolo, ma non lo è assolutamente. Tutti i tifosi della decrescita conviviale sanno benissimo che la quantità di rifiuti è direttamente proporzionale al benessere della popolazione… negli Stati Uniti vengono prodotti 760 kg d rifiuti per abitante all’anno, i Francia 380 kg, nella maggioranza dei paesi in via di sviluppo 200 kg. Quindi mi sembra piuttosto logico che la quantità di immondizia smaltita a distanza (pensate ai rifiuti industriali) sia correlata al trend della situazione economica.

Meno originali risultano gli argomenti di un vero pezzo da 90 della finanza, Bob Doll, che gestisce qualcosa come 350 miliardi di dollari per il famoso fondo BlackRock: "Valuations are cheap, sentiment is very negative, that should be interpreted as a positive. Most people are underweight equities, there’s a lot of cash earning zero on the sidelines." Tuttavia i problemi europei, la disoccupazione ancora alta ecc. per un po’ continueranno a frenare le borse -continua Doll- peraltro senza impedire all’S&P500 di raggiungere i 1250 per fine anno. La sua conclusione? “It’s a great time to buy stocks”.

Alle parole rassicuranti di Bernanke, ieri si sono aggiunte quelle di un personaggio che come nessun altro ha il polso della situazione... mi riferisco a Dominique Strauss-Kahn, #1 del FMI, che ha definito “strong” il recupero dell’economia a livello globale. A proposito di Strauss-Kahn… vi ricordate che non appena sorse il problema della Grecia, il FMI si offrì subito di intervenire, affermando di essere in grado di risolvere tutto in breve tempo? E invece i politici europei -Sarkozy in testa- rifiutarono l’offerta, perdendo mesi e mesi in discussioni a vuoto, per poi accettare l’intervento del FMI solo quando la malattia era diventata molto più grave e quasi incurabile… Perché quell’ enorme stupidata da parte dell’Europa? Bassi motivi di poltrone… Il simpatico Dominique sarà probabilmente l’avversario di Sarkozy nelle prossime elezioni francesi, e quindi la macchietta che adesso è a capo della Francia temeva che l’eventuale rapida soluzione del problema greco da parte del FMI e di Strauss-Kahn potesse conferire al suo avversario un’aureola di “salvatore dell’Europa” che lo avrebbe favorito nelle elezioni. Questi sono i problemi che angosciano i politici europei…

Forse ho risolto il dubbio sull’orientamento da dare alla mia operatività per il i prossimi mesi… Normalmente durante le vacanze non mi occupo mai di borsa. Stavolta però in una giornata “stanziale” mi è capitato di fare un piccolo acquisto di call e di tornare a vedere i prezzi dopo qualche ora… c’era stato un buon rialzo e quindi ho potuto effettuare un ottimo “legging in” ottenendo un free trade, cioè una posizione a rischio zero (anzi c’è un piccolo gain anche nella peggiore delle ipotesi), ripetibile a volontà. Completando un’operazione per volta, in questo modo si possono ottenere posizioni veramente importanti (anche su mercati affini) nelle quali il rischio in corso d’opera è assolutamente contenuto e corrisponde all’eventualità che non si riesca a completare UNA SINGOLA operazione di tutte quelle che compongono la catena, mentre dopo il completamento dell’ultima operazione il rischio finale è zero. Questa è una differenza capitale rispetto alle varie piramidi, martingale, mediate & C. La tecnica del legging in può essere applicata a molte strategie, anche di direzione opposta contemporaneamente, con un numero di varianti quasi infinito. E’ la strada che batterò nei prossimi mesi, niente più intraday.




x Frank73
esatto. Il mercato ogni giorno offre infiniti pretesti al rialzo e al ribasso. Qualcuno sceglie per noi l’argomento da privilegiare data per data. Forse non tutti sanno che tempo fa esistevano i futures sulle cipolle (non scherzo!) , scambiati non so se al CBOT o al CME. Difficile trovare motivazioni macroeconomiche per le cipolle… eppure era uno dei futures più volatili e speculativi… venne soppresso proprio perché quelle caratteristiche vennero portate all’eccesso. Questa è la borsa… e del resto non potrebbe essere diversamente. Se i mercati ricalcassero pari pari, con la massima fedeltà, l’andamento dell’economia saremmo tutti miliardari. Ciao!
 
Ultima modifica:
Già molte volte s'era parlato dell’importanza della resistenza in area 1100-1106, quasi coincidente con la SMA200. Dato che ormai da un mese l’S&P500 si mantiene fra 1050 e 1100, con ripetuti attacchi alla resistenza, forse il calo in chiusura di ieri è dovuto più al fallimento dell’ennesimo assalto ai 1100 che non allo scontatissimo downgrade del debito greco, oltretutto con outlook stabile, che di questi tempi equivale quasi a una bella notizia. Vedo che anche parecchi commenti “seri” prendono in considerazione l’ipotesi di motivazioni puramente tecniche. Del resto, se non fosse così, la discesa sarebbe stata molto più violenta e soprattutto immediata… che bisogno c’era di ore e ore di riflessione?
A ogni modo, l’andamento di ieri dimostra che -nonostante l’ormai lungo consolidamento- il mercato rimane debole e facilmente vulnerabile. Diciamocelo sottovoce, ma per di più forse ieri si è aperto un nuovo fronte che potrebbe avere impensabili sviluppi ribassisti. I rendimenti delle obbligazioni belghe sono saliti a causa della vittoria dei secessionisti fiamminghi. Ecco, se il mercato comincia a dar peso a tutte le velleità secessioniste e a tutte le rivendicazioni territoriali dei paesi europei ed extraeuropei, per noi è bell’e finita… si scende fino all’anno 2999...
A tutti i target bullish che ho riportato nei post precedenti ieri se n’è aggiunto un altro di grande peso, talmente autorevole da tendere all’autorealizzazione… Viene da David Bianco, capo dell’US equity strategy della Bank of America, che vede l’S&P500 a quota 1300 per la fine del 2010 (fonte Bloomberg).

Nell’ultimo post mi lamentavo dei troppi “forumers” orientati al rialzo. Che errore! Era un’impressione completamente sbagliata, frutto di una lettura frettolosa e superficiale. In realtà molti si aspetta(va)no il rimbalzo solo “per poter shortare da più in alto”... La larghissima maggioranza dei forum era e rimane convintamente ribassista, grazie al cielo. Addirittura riaffiorano sintomi di eccesso che non si vedevano dal marzo 2009, come i post di quei cuori d’oro che “sentono” che nel week-end avverrà qualcosa di spaventoso (preferibilmente un attacco nucleare), come il grande ritorno di quelli che continuano ad aspettarsi (e fanno davvero tenerezza) una discesa sotto i minimi del 2009, come le citazioni sempre più frequenti e “devote” riprese da quei siti caserecci che pur trovandosi a 7000 km da Wall Street, conoscono tutti i retroscena della finanza USA e sono perfettamente in grado di distinguere le statistiche e le informazioni farlocche da quelle vere e affidabili. Per puro caso, sono fasulli tutti i dati contrari alla loro view ribassista, mentre sugli altri si può mettere la mano sul fuoco. Per ora scarseggiano i richiami al 1929, altrimenti le somiglianze con il marzo 2009 sarebbero impressionanti. Questi ovviamente sono tutti segnali bullish -come nel 2002/2003, come nel 2009- ma purtroppo di certezze non c’è neanche l’ombra. Un’indicazione importante verrà dalla direzione di uscita -opportunamente confermata- dal range 1050/1100.




x Frank 73
L’operazione va in porto esattamente nel momento in cui si completa lo spread almeno a costo zero (o si aggiunge un collar almeno a costo zero, o si forma un long guts dal costo inferiore alla distanza fra gli strike, o si sostituisce uno strumento con opzioni che costino meno di quanto ricavato dalla vendita dello strumento sostituito ed abbiano possibilità di apprezzamento, ecc.). Cumulando una quantità infinita di free trades, dopo il completamento dell’ultima operazione il rischio complessivo è sempre nullo. Per di più, anche in corso d’opera non si supera mai il rischio della prima operazione, naturalmente purché si realizzi un’operazione alla volta. Questa magnifica opportunità rappresenta il pregio maggiore dei free trades.
Per fare un esempio, il semplicissimo free trade che ho su giugno è +c2500 @105 -c2550 @108. Ovviamente le due gambe sono state realizzate in momenti diversi (altrimenti sarebbe stato impossibile avere quei prezzi!), ma a poche ore di distanza. Se venerdì il prezzo di regolamento finale sarà >2550, otterrò un profitto di 530 € per coppia di opzioni, meno le commissioni. Se sarà <2500 mi pagherò le commissioni più un minuscolo premio di consolazione. Nella fascia 2500-2550 il gain andrà da 30 a 530 € meno le commissioni, sempre per ogni coppia di call.

Si possono anche mettere in piedi posizioni di segno diverso sullo stesso sottostante, a volte perfino con un unico legging in. Per esempio, compro c2650 a 75, poi in seguito a un buon rialzo (magari accompagnato da un calo della volatilità implicita) aggiungo p2800 a 45, ottenendo un free long guts con profitti teoricamente illimitati sopra 2800 e sotto 2650 mentre fra i due strike il gain è di 30 punti fissi (p es a 2700: +50 +100 -75 -45). I metodi più semplici per ottenere un free trade puntano al completamento a costo zero delle infinite varietà di debit spread, ma possono anche essere diversi… per esempio si può aggiungere un collar a opzioni/futures/azioni già in gain, oppure sostituire opzioni/futures/azioni in gain con opzioni dallo strike più elevato "pagate" dal mercato, ecc.
Com’è più che ovvio, non si tratta di un Sacro Graal, perché fino al completamento dell’ operazione, c’è lo stesso rischio che in qualsiasi altra strategia. Al solito, bisogna concentrarsi sulle perdite in modo da renderle meno frequenti e meno pesanti. Insomma, tutto si riduce a bilanciare pro e contro per ottenere un compromesso fra rischio, rendimento e probabilità di successo che -proprio in quanto compromesso- è SEMPRE e SICURAMENTE criticabile.
Ciao e grazie dell'intervento.
 
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Già molte volte s'era parlato dell’importanza della resistenza in area 1100-1106, quasi coincidente con la SMA200. Dato che ormai da un mese l’S&P500 si mantiene fra 1050 e 1100, con ripetuti attacchi alla resistenza, forse il calo in chiusura di ieri è dovuto più al fallimento dell’ennesimo assalto ai 1100 che non allo scontatissimo downgrade del debito greco, oltretutto con outlook stabile, che di questi tempi equivale quasi a una bella notizia. Vedo che anche parecchi commenti “seri” prendono in considerazione l’ipotesi di motivazioni puramente tecniche. Del resto, se non fosse così, la discesa sarebbe stata molto più violenta e soprattutto immediata… che bisogno c’era di ore e ore di riflessione?
A ogni modo, l’andamento di ieri dimostra che -nonostante l’ormai lungo consolidamento- il mercato rimane debole e facilmente vulnerabile. Diciamocelo sottovoce, ma per di più forse ieri si è aperto un nuovo fronte che potrebbe avere impensabili sviluppi ribassisti. I rendimenti delle obbligazioni belghe sono saliti a causa della vittoria dei secessionisti fiamminghi. Ecco, se il mercato comincia a dar peso a tutte le velleità secessioniste e a tutte le rivendicazioni territoriali dei paesi europei ed extraeuropei, per noi è bell’e finita… si scende fino all’anno 2999...
A tutti i target bullish che ho riportato nei post precedenti ieri se n’è aggiunto un altro di grande peso, talmente autorevole da tendere all’autorealizzazione… Viene da David Bianco, capo dell’US equity strategy della Bank of America, che vede l’S&P500 a quota 1300 per la fine del 2010 (fonte Bloomberg).

Nell’ultimo post mi lamentavo dei troppi “forumers” orientati al rialzo. Che errore! Era un’impressione completamente sbagliata, frutto di una lettura frettolosa e superficiale. In realtà molti si aspetta(va)no il rimbalzo solo “per poter shortare da più in alto”... La larghissima maggioranza dei forum era e rimane convintamente ribassista, grazie al cielo. Addirittura riaffiorano sintomi di eccesso che non si vedevano dal marzo 2009, come i post di quei cuori d’oro che “sentono” che nel week-end avverrà qualcosa di spaventoso (preferibilmente un attacco nucleare), come il grande ritorno di quelli che continuano ad aspettarsi (e fanno davvero tenerezza) una discesa sotto i minimi del 2009, come le citazioni sempre più frequenti e “devote” riprese da quei siti caserecci che pur trovandosi a 7000 km da Wall Street, conoscono tutti i retroscena della finanza USA e sono perfettamente in grado di distinguere le statistiche e le informazioni farlocche da quelle vere e affidabili. Per puro caso, sono fasulli tutti i dati contrari alla loro view ribassista, mentre sugli altri si può mettere la mano sul fuoco. Per ora scarseggiano i richiami al 1929, altrimenti le somiglianze con il marzo 2009 sarebbero impressionanti. Questi ovviamente sono tutti segnali bullish -come nel 2002/2003, come nel 2009- ma purtroppo di certezze non c’è neanche l’ombra. Un’indicazione importante verrà dalla direzione di uscita -opportunamente confermata- dal range 1050/1100.

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ciao Filibuster
leggo sempre volentieri i tuoi interventi
solo che nello scritto manca il tono, e sono in difficoltà a capire quello che hai scritto sopra in modo sarcastico

piccola notazione sulla operatività sopra

giustissima
ma occorre fare i conti con la volatilità prezzata , mi spiego

se la voal prezzata è del 20% e tu ti aspetti movimenti coerenti con vola del 40% , hai 1 carta in + in mano
se la vola prezzata è del 40% e tu ti aspetti movimenti coerenti con vola del 20 ,hai 1 carta in - in mano e devi avere la saggezza di non giocare o di giocare al contrario
 
Grazie Filibuster tutto chiarissimo ,ho inserito le tue strategie su hoadley e sono ottime per la gestione del rischio.
Come dice deltazero ho incontrato pero sempre problemi negli acquisti come prima operazione quando hv è sopra 30 il banco riesce quasi sempre ad abbassarla e ti riporta il premio sempre sul prezzo di carico.
Allora riesce difficile poi concludere la figura,io di solito facevo una semplice butterfly,ti porto la mia esperienza con le butterfly su 4 5 scadenze mi perdevo il gain della prima operazione iniziale e la scadenza quasi sempre la chiudevo in pari quasi che sapessero che il centro della mia butterfly costruito con fatica non doveva essere toccato,ma lasciando la paranoia, solo una volta mi ha toccato il payoff positivo ed alla fine ci ho solo ripreso i soldi di commissioni e quant'altro insomma dopo 6 mesi ho chiuso in pari.
Aprendo lo spread invece ho sempre la mania di non attendere scadenza e come sai lo spread spesso non paga all'istante sembra di essere in gain ma poi se si chiude prima della scadenza si è in pari pure qui.
Scusa il modo approsimativo e poco tecnico senza esempi pratici ma spero mi hai compreso ,se hai consigli o suggerimenti da darmi e solo una riflessione su quello che ho scritto ne sarei lieto.
ciao
 
Gran bel movimento quello di oggi, ma non ancora definitivo… ammesso e non concesso che in borsa ci sia qualcosa di definitivo. Ci vorranno almeno 4-5 sedute tutte sopra l’ex-resistenza a 1100-1106 e la SMA200 prima di poter dire che il clima è cambiato… e poi magari cambierà di nuovo… Ah la borsa è tutto ‘no stress…





x deltazero

Ti assicuro che quella tua definizione di “giustissima” -riferita all’operatività- mi ha fatto enorme piacere e soprattutto per me rappresenta davvero un grosso incoraggiamento. Effettivamente per l’apertura di una posizione destinata a diventare “free” i presupposti dovrebbero essere una discreta trendiness e la volatilità in aumento. Il tuo utilissimo intervento mi spinge ancora di più a realizzare una mezza idea che già mi frullava per la testa… realizzare sia le posizioni ribassiste che quelle rialziste quasi unicamente nelle fasi di ribasso, in modo da sfruttare la maggiore velocità dei prezzi e il maggior incremento della volatilità che caratterizzano di solito i movimenti all’ingiù.

Per quanto riguarda la parte poco chiara… Ahimé… si tratta del mio solito discorso -probabilmente un po’ antipatico- basato sulla teoria dell’opinione contraria. Bisogna riconoscere che -al di fuori delle grandi bolle come quella del 2000- noi popolo dei forum siamo l’ultima ruota del carro e quindi nel complesso siamo destinati a trovarci eternamente dalla parte sbagliata del mercato, salvo nelle fasi centrali dei trend conclamati. In altre parole, se in maniera plebiscitaria o quasi un forum tenta di anticipare il mercato ipotizzando una certa svolta è pressoché impossibile che quella svolta si verifichi. Come fa a verificarsi un tracollo che tutti si aspettano? E’ una contraddizione in termini! Se tutti si aspettano un giornata di gelo,come si può pensare che le strade saranno piene di gente in maglietta “sorpresa” dal freddo?
E’ un discorso che ho articolato più ampiamente moltissime volte, anche in questo thread. Invece vedo che qui nel forum spesso c’è fiducia cieca nelle profezie del proprio guru preferito. No problem… ognuno è libero di pensarla come gli pare. Oltretutto prima o poi (soprattutto POI) ogni predizione si avvera…


x porfix
ehilà! Chi si rivede…ben arrivato da queste parti! Vedo che è il tuo primo messaggio… quindi mi metto l’abito da cerimonia e ti do il benvenuto ufficiale, ringraziandoti per aver scelto questo thread per il tuo ingresso. Vedrai che ti troverai bene… atmosfera serena e un mucchio di gente in gamba!


x Frank 73
Per chiarire, per me la procedura per ottenere una butterfly free potrebbe essere qualcosa di questo tipo… STEP 1: +1c2650 @ 90 -1c2700 @60 +1c2750 @40 = costo iniziale 70p /// dopo opportuno rialzo STEP2: -1c2700 @90 = complessivamente credito iniziale 20p (è una posizione che sarebbe stato possibile iniziare e completare oggi -prezzi reali scad luglio). A scadenza (escl comm): <2650 +20p a 2700 +70 >2750 +20p. In ogni caso la vendita della seconda call doveva avvenire almeno a 70, per rendere impossibili le perdite. Secondo me, ogni operazione dovrebbe completarsi in giornata o al massimo entro due-tre giorni, per poi restare tranquilla in parcheggio fino a scadenza, salvo casi particolari.
E’ vero quello che dici sull’enorme pazienza che ci vuole con gli spread, dato che fino alla scadenza non si decidono ad allargarsi… Lo stress è minore con i free trades perché almeno sappiamo con certezza che non avremo perdite. Dicono (finora ho fatto pochi test) che il gain matura più velocemente nelle BWB (broken wing butterflies) che sono delle butterfly asimmetriche del tipo +1c2650 -2c2700 +1c2800, dove però il max loss è maggiore. Comunque anche le BWB possono diventare free. Esasperando l’asimmetria funzionano al contrario…+1c2650 -3c2700 +2c2850 è sostanzialmente una posizione ribassista con parziale copertura verso l’alto.

Ciao a tutti
 

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