"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring

Credo che il problema sulle discese e sull'incremento di vola e che spesso nelle correzioni veloci in un trend long la vola si abbassa di colpo non dando lìopportunità di incremento come in un bear market con vola in aumento esponenziale.
Quindi ho visto in questi anni che bisognare "scommettere" ante su che tipo di fase di volatilità sta per arrivare,altrimenti come dicevo ieri il banco inizia a vendere volatilità ed è poi difficile costruire posizioni profittevoli.
Tutti i sistemi forecasting di vola incluso garch mi hanno deluso non ne ho trovato uno che riesca a "predire" dove effettivamente va la vola quando si trova in una posizione "neutra"cioe staziona tra i 20 e 30% mentre con hv quando scende sotto determinati parametri è quasi infallibile il movimento basta aspettare qualche giorno e si verifica seppur di poche candele ma è quasi metamatico,io sto lavorando su questo,ovvero sulla percentuale di sizing dopo che hv mi ha dato il segnale per gestire meglio il rischio quando da un segnale puro con historical volatility ratio ci troviamo poi non in una discesa corposa ed esponeziale ma in una discesa correttiva che termina dopo poche candele.
Ogni suggerimento sarebbe utile.
Ciao
 
Quale sarà l’andamento tipico dei prossimi mesi? Nessuno può dirlo, ma forse potrebbe ricalcare il modello di questi ultimi tempi, con una serie di confusi saliscendi centrati sui 1100, con un’ampiezza di 150/200 punti per lato, in modo che i massimi coincidano con le previsioni di tanti fra i maggiori gestori del mondo,che per fine anno vedono l’S&P500 fra 1250 e 1300 (vedi i post precedenti). Nuovi minimi ce li possiamo scordare, salvo gravissime novità… e anche il retest dei 676,53 del 9 marzo 2009 è altamente improbabile… Pensate che proprio oggi Gary Shelling -uno dei più feroci orsi in circolazione- ha assegnato solo un 30% di probabilità all’ipotesi di retest del bottom del 2009. Chiaramente sono solo impressioni, ipotesi di lavoro -modificabili in qualsiasi istante- necessarie per dare un minimo di orientamento alla mia operatività… Non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervallo di far concorrenza agli indovini del forum.
La cosa “grave” è che un andamento del genere potrebbe non limitarsi al 2010. E se si ripetesse per 16/17 anni, com’è successo intorno agli anni ‘60/’70? In fondo la nostra generazione borsistica (io ho cominciato a operare nel 1998) finora è stata eccezionalmente fortunata… il grafico 1998-2010 sembra un tappone alpino del Giro d’Italia, con una serie continua di picchiate e di impennate. Il laterale non è mai durato più di alcuni mesi -nel 1999 e durante il rialzo 2003/2007… Potremmo dover scontare tutta quella vivacità con un lateralone senza fine.
La giornata di oggi “ufficialmente” è stata di consolidamento, però non mi pare abbia detto granché… per ora la situazione rimane molto incerta… Nell’immediato non vedrei movimenti memorabili né al rialzo né al ribasso, ma come sempre tutto può cambiare nel giro di poche ore.
Per quanto mi riguarda, ormai archiviato positivamente giugno, per luglio penserei di “disseminare” nello spazio una serie di posizioni ad ampissimo profit range (almeno 50% dell’ “universo”) sempre con l’uso del legging in per contenere il rischio in fase di realizzazione di ciascuna operazione e azzerarlo a operazione completata.



x Frank73
Scusa, ma nella foga del discorso hai scritto: “Tutti i sistemi forecasting di vola incluso garch mi hanno deluso non ne ho trovato uno che riesca a "predire" dove effettivamente va la vola…”. Hai detto niente! Se in un ramo della borsa ci fosse un modo per prevedere qualcosa con certezza, ci butteremmo tutti su quel settore… Sui vecchi testi si legge che predire l’andamento della volatilità è più facile che predire l’andamento di azioni, futures ecc. grazie ai movimenti “rigorosamente ciclici” della volatilità, ma mi sembra che negli ultimi anni questo concetto sia stato fatto a pezzi. Però effettivamente il trader di volatilità gode di alcune certezze che gli altri trader non hanno. Per esempio -come notavi anche tu- in una brusca e violenta discesa è quasi certo che la volatilità implicita vada alle stelle, in una salita lineare e senza scosse è probabilissimo un suo calo, la sensibilità alla mean reversion è sicuramente maggiore di quella di azioni e futures, ecc.
Ma tradare la volatilità richiede una specializzazione precisa… Certo, operando si può e si deve tener conto anche della volatilità, ma se si vuol dare un colpo al cerchio e uno alla botte si rischia una gran confusione. Per conto mio ho operato quasi sempre a date fisse e con acquisti e vendite bilanciate, quindi la volatilità non aveva troppo peso. Puntando ai free trades, la volatilità può riuscire sicuramente d’aiuto -come segnalava deltazero- ma è sempre il movimento del sottostante ad avere il peso maggiore. Per esempio, oggi ho fatto questo test. Con l’Eurostoxx50 a 2720 ca., dopo aver simulato l’acquisto di c2700 luglio @90 (IV 25% secondo il calcolatore dell’Eurex) a volatilità costante occorreva un rialzo del sottostante pari all’1.7% per poter completare il free trade con la vendita di c2750, mentre in presenza di un calo della volatilità implicita del 20% (da 25 a 20) il rialzo necessario passava al 2.5%. Niente di trascendentale, quindi, nonostante la variazione di volatilità ipotizzata fosse piuttosto consistente per una giornata ordinaria. Ovviamente le cose cambiano se si ha contro una grossa variazione, ma in quel caso l’operazione non va neppure cominciata o -se la variazione interviene successivamente- va chiusa subito. E’ anche per questo che, secondo me, il legging in dev’essere effettuato in giornata o al massimo entro un paio di giorni.
 
Ciao Filibuster,

approfitto e per bilanciare ti posto anche l'opinione di Soros non proprio ottimista che sembrerebbe abbastanza recente, che ne pensi ?


George Soros Says Financial Crisis Entering Act Two - BloggingStocks


il mio ingresso sull'azionario a caccia del movimento tecnico sui dividendi (cigliegina sulla torta) che ho postato giorni fa ha dato il suo frutto sotto le "streghe", per la cronaca ho chiuso le posizioni (tranne 2 una leggermente in rosso e una su cui non posso più perdere salvo clamoroso slippage) con un gain medio sull'8% nel mio piccolo ne vado fiero.
Una settimana di vacanze pagata e estinzione rinviata :lol: assieme però alla mia voglia di cassetto,diciamo che nel mondo reale quando ho annunciato tra chi conosco (che bazzicava di borsa) il mio ingresso sull'azionario, lo sguardo più gentile è stato di compassione della serie sei matto (?!) e la cosa mi fa riflettere.

Leggo con invidia le vostre conoscenze sulle opzioni e derivati vari (io sono fermo ai cw dal 2003) e riconsco appieno la mia ineguatezza, ma l'ingresso diretto sulle azioni (metodo obsoleto ?) evitando tutte le forme di derivati possibili mi ha consentito una strategia di ingressi spalmata su più giorni e su più titoli e soprattutto, un -10% iniziale non mi ha impensierito più di tanto. Probabilmente in leva avrei chiuso in perdita (mio limite psicologico?) E allora penso forse me la sono cavata perche forse nei movimenti bruschi prima giù e poi su gli "ecoscandagli" dei grossi pescatori (GS,JPM e famiglia) erano sintonizzati sui trader quelli tosti ? Avranno fatto danni ? bho


rinvigorito ritornero allo scalping sul forex (brutta bestia)

a presto
:up:
 
Ultima modifica:
x redTIM
ciao red. Soros ha sicuramente ragione quando per i CDS parla di “licenza di uccidere” e sostieme che dovrebbero essere utilizzati solo per assicurarsi contro un rischio. Per il resto, che dire? Potrebbe vedere giusto… non è certo l’unico pessimista sulla piazza… Scorrendo i titoli (non ho letto l’articolo) ho notato che oggi perfino Greenspan ha “osato” paragonare l’America alla Grecia! Io mi limito a constatare che la situazione attuale è sicuramente e infinitamente migliore di quella del marzo 2009, e che c’è stato un discreto miglioramento del sentiment rispetto a quando è scoppiato il bubbone Grecia & C. Mi riferisco sempre e solo all’aspetto borsistico, considerato dal punto di vista dell’America. D’altra parte il “mezzo consolidamento” sopra i 1100-1106 a cui stiamo assistendo in questi giorni fa cadere le braccia per quanto è debole… Insomma non a caso l’ipotesi di lavoro che mi sembra più realistica rimane quella laterale o lateral-rialzista, anche se non ho preconcetti e rimango pronto ad adeguarmi all’andamento del mercato. Dopo le chiusure di oggi sono completamente flat, ma a partire dalla prossima settimana vorrei montare le nuove linee puntando a un profit range 2500-infinito, oppure zero-2900. Se ci riesco…!

Complimenti per il gain, e soprattutto per il fatto di averlo legato a un “premio” concreto (il pagamento delle vacanze). E’ un piccolo trucco molto importante, secondo me, che merita un discorso a parte, magari in uno dei prossimi post.
Se uno si trova bene con le azioni non vedo perché dovrebbe cambiare… Invece del Forex, se posso dirlo, penso tutto il male possibile… non ci metterei un centesimo nemmeno sotto tortura (i futures sulle valute sono un’altra cosa).
M’ha fatto piacere sentirti… in bocca al lupo!
Buon week-end a tutti.
 
Ciao a tutti,
Ho letto l'ultimo post e non posso che condividere in tutti i suoi aspetti.
Dopo 10 anni ho trovato solo 2 punti deboli nel mio trading:
1)LA LEVA
2)FARE +MERCATI QUANDO NON NECESSARIO.

Nell'ultimo anno mi ero disciplinato per utilizzare una leva fissa proprio per non incorrere nell'indisciplina di aumentare la leva(che poi e quello che vogliono i grossi) e poi dover alzare le mani.
Ci sono risucito tranne in 2 occasioni :una sul bund dove ho iniziato ad avere mie convinzioni personali sui tassi che secondo me si dovevano alzare ,e cosi ho shortato il bund aumentanto le leva e chiudendo in stop loss.
Un altra dopo aver fatto profitto invece di continuare con lo stoxx ,ho iniziato a comprare opzioni dax e solito patatrac aumento leva e stop loss.
Cerco sempre di analizzare gli errori dopo 2 stop consecutivi e mi fermo.

Quindi condivido il consiglio che hai dato e mi sono imposto un solo mercato e aumentar ela leva solo con free trade quello che dicevi qualche giorno fa.
E un lavoro difficile e certosino ma almeno stringe il campo d'azione ed evita di perdersi in tanti market e tante strategie.
Ho selezionato solo gli indicatori che ritengo piu affidabili per quello che devo fare (medie per il trend e volatilità) e cerchero di massimizzare le energie in un fronte di guerra unico.
Infine sul forex ci opero o meglio ci operavo dal 2005 tra profit e loss saro andato in pari con innumerevoli sforzi,mi sono appasionato tanto grazie all'insegnamento di 2 esperti di cambi ,ma il mio giudizio finale è molto negativo non essendoci le opzioni facilmente utilizzabili da noi retail.
Un saluto e buon week-end
p.s attendo un tuo parere come sempre :)
 
E così abbiamo superato il giro di boa del 30 giugno… Vediamo com'è andata la prima metà dell’anno - come al solito in maniera SPAVENTOSAMENTE fredda e obiettiva.

Rispetto alla chiusura del 31 dicembre dell’anno scorso, il semestre dell’S&P500 si è chiuso a -7,57%. In tutti questi mesi le quotazioni hanno oscillato fra +9,16% e -7,57%. Se non si chiama LATERALE un andamento del genere, allora ditemi voi cosa si intende per laterale! Senza ombra di dubbio le previsioni di crolli e catastrofi che si sono abbattute sui forum in questi mesi si sono rivelate LEGGERMENTE imprecise. Se poi si tiene conto che secondo molti Indovini adesso dovevamo trovarci al di sotto dei minimi di marzo 2009 (676,53), mentre nel primo semestre 2010 siamo sempre rimasti su valori doppi di quelli profetizzati (oltre 1030 contro 500/600 o meno), il “disastro predittivo” assume dimensioni leggendarie. Se fossimo in un forum giapponese, per la vergogna decine di Guru si squarcerebbero la PANZA con lo spadone… Per fortuna siamo in un forum italiano, e qui da noi i Guru -errori o no- guadagnano sempre. Meglio così, sinceramente. Anche perché i nostri “cecchini di precisione” sanno essere molto simpatici -quando riescono a non prendersi troppo sul serio.



Detto questo, e lasciata la lettura del futuro ai fortunati possessori della sfera di cristallo, non si può negare che ultimamente la situazione si è alquanto deteriorata. Persi i 1050/1060, il prossimo baluardo è intorno a quota 1000. La violazione CONFERMATA di quel livello POTREBBE proiettarci in un’altra dimensione, anche se fin verso i 900 il calo forse sarebbe ancora recuperabile. Ma -come sempre- sarà il mercato a guidarci… Il 12 luglio le trimestrali entreranno nel vivo e c’indicheranno -speriamo con chiarezza- la direzione dei prossimi mesi. Si potrà continuare a parlare di laterale almeno fino a +/-15% rispetto ai 1115,10 del 31/12/09, forse anche qualche cosina oltre. Questa è la previsione che mi sembra prevalente fra i grandi istituzionali americani per la seconda metà dell’anno -con un occhio di riguardo per la metà superiore del range- e questa è l’ipotesi di lavoro che considero maggiormente… rimanendo prontissimo ad abbandonarla se i FATTI lo richiederanno.


Probabilmente si tratta di una cavolata, dato che è uno spunto ignorato dai media, ma ho l’impressione che da un po’ di tempo a questa parte la borsa americana si stia “aprendo al mondo”. Anche troppo. In passato la trimestrale di una Dell (per non parlare di giganti del calibro di Microsoft ) contava più del default dell’Argentina. Adesso Wall Street si fa prendere dall’angoscia perfino se si dimette il ministro dell’economia del Botswana, per dire. Forse tutto è cominciato con la crisi di Dubai -un’economia a sé, lontana anni luce dalla realtà americana- che tuttavia è riuscita a impressionare la borsa inducendo una valanga di vendite, mentre anni fa avrebbe provocato solo battute di cattivo gusto sull’assurda velleità di sciare in pieno deserto e di creare dal nulla uno dei maggiori centri turistici e finanziari del mondo. Poi sono venute la Grecia, l’Islanda, i PIIGS e ultimamente la Cina. Se Wall Street comincia ad andare in paranoia per ogni segnale negativo che arriva dal mondo, stiamo freschi! Non se n’esce più…



Oltretutto spesso gli Americani hanno una visione distorta delle realtà esterne al loro paese. Così una dimostrazione ad Atene con 100.000 partecipanti (niente!) diventa una specie di 1789 e uno sciopero generale in Spagna o in Italia appare come un rischio mortale per affaristi e capitalisti di tutto il mondo.

Allo stesso modo i recenti timori sulla tenuta della Cina -a detta dei maggiori esperti- sono del tutto ingiustificati. Morgan Stanley -di solito abbastanza “orsa”- si è dichiarata “very bullish” sulla borsa cinese. Secondo il suo staff, lo Shanghai Composite dovrebbe salire del 65% entro giugno 2011. Le motivazioni sono piuttosto convincenti. Per esempio, in termini di p/e (attualmente a 18) a partire dal 1997 il premio medio della borsa di Shanghai sull’MSCI Emerging Markets è stato del 140%, mentre oggi è del 26%. L’ultima volta che il gap fu così sottile, Shanghai salì del 27% contro il -26% dell’MSCI. Dopo l’ultimo caso in cui -come adesso- il governo di Pechino rese il cambio un po’ più flessibile (luglio 2005), la borsa cinese guadagnò il 62% in 12 mesi. I grandi azionisti del Celeste Impero (quelli che posseggono almeno il 5% di una società) in un mese hanno fatto acquisti per un controvalore di 162 milioni di dollari. Dopo il precedente acquisto di quelle dimensioni (ottobre 2008) Shanghai salì dell’82% in 12 mesi. Per la prima volta in quattro anni le azioni riservate agli investitori locali quotate a Shanghai hanno prezzi inferiori a quelli di Hong Kong, segno che è aumentato il premio che gli stranieri sono disposti a scucire per partecipare al banchetto cinese. Dopo l’ultima occasione in cui si verificò questo fenomeno (novembre 2006), Shanghai TRIPLICO’ le quotazioni in 12 mesi. Eccetera eccetera (fonte: Bloomberg 29-6). In conclusione, le maggiori case d’affari vedono il Pil cinese a +10,2% nel 2010 e +9,2% nel 2011, e per le società quotate a Shanghai un incremento medio degli utili del 40% per i prossimi 12 mesi. Cosa si può pretendere di più?


Un po’ per mia mancanza di tempo (alibi?), un po’ per la struttura del mercato, più che free-trades sto facendo qualche “trade scontato” sfruttando dei brevi microtrend. Per il resto, quando ho tempo sfrutto il part-time per un po’ d’intraday. Ma ho cambiato sottostante… ora uso soprattutto il future sull’EUR/USD (non il Forex!) e devo dire che mi trovo benino, meglio che con i future sugli indici, forse perché su questi ultimi volente o nolente non riesco a sopprimere del tutto i miei pre-giudizi, mentre nei confronti del cambio sono davvero “puro”, senza la minima idea del suo andamento futuro, e quindi mi immedesimo più facilmente nell’andamento del mercato.
Però, nel complesso, è un periodo fiacco. Secondo me dovremmo ispirarci al comportamento delle… gelaterie… -che nelle località balneari chiudono a settembre, e in città riducono il personale nei mesi freddi. Allo stesso modo in borsa mi pare abbastanza insensato mantenere sempre lo stesso impegno e la stessa potenza di fuoco… Bisognerebbe utilizzare il massimo delle nostre capacità e delle nostre risorse durante l’ “estate” -cioè nelle fasi di trend “possente”- per poi ridurre le somme e le energie in gioco fino ad azzerarle (perché no?), nei periodi in cui è difficile fare buoni affari.




x Frank73
Mi sembra ottima l’idea di concentrare tutte le energie su un solo fronte… E’ in borsa che bisogna applicare le teorie militari, non sul campo di battaglia, rischiando la vita di esseri umani!
Onestamente non vedo grandi differenze fra Eurostoxx50 e Dax… Senz’altro il primo è ancora più liquido,ma la sua superiorità è evidente soprattutto nella “ricchezza” degli strike disponibili. Per esempio, considerando unicamente gli strike scad luglio con proposte presenti in denaro e in lettera, giorni fa verso le ore 12 gli strike offerti dal Dax non andavano oltre il +4,6% rispetto alle quotazioni del momento, mentre l’Eurostoxx50 arrivava al +13,6%.
Per quanto riguarda le opzioni sulle valute, a dire la verità sono disponibili quelle del CME sul bel future EUR/USD. Invece per conto mio resto contrario al cosiddetto Forex. Ultimamente i tol specializzati stanno proliferando, quindi evidentemente fanno affari d’oro. A spese di chi? Se non sbaglio, nel Forex i tol agiscono come dealer e non come broker, operando in contropartita diretta con il cliente, quindi…
Prima di operare in quel settore, consiglierei di studiare a fondo il meccanismo degli antichi bucket shops, nei quali la leva elevata e gli stop obbligatori costituivano un mix talmente letale che i rari clienti che riuscivano a guadagnare venivano segnati a dito e gli si vietava l’accesso in tutti i locali d’America -come successe a Livermore. Comunque non vorrei fare la fine di quelli che nei forum si opponevano ai CW (guarda caso, mai ammessi alla negoziazione dalle autorità di controllo USA) e venivano crocifissi da personaggi non sempre disinteressati. Perciò chiudo qui l’argomento. Vi piace il Forex? Gustatevelo tutto, non è un problema mio.

x doloeventuale
un saluto.
 
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[ame=http://www.youtube.com/watch?v=fHq4FKsLFsQ]YouTube - Jessye Norman - A Portrait - Widmung (Schumann)[/ame]
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