E così abbiamo superato il giro di boa del 30 giugno… Vediamo com'è andata la prima metà dell’anno - come al solito in maniera SPAVENTOSAMENTE fredda e obiettiva.
Rispetto alla chiusura del 31 dicembre dell’anno scorso, il semestre dell’S&P500 si è chiuso a -7,57%. In tutti questi mesi le quotazioni hanno oscillato fra +9,16% e -7,57%. Se non si chiama LATERALE un andamento del genere, allora ditemi voi cosa si intende per laterale! Senza ombra di dubbio le previsioni di crolli e catastrofi che si sono abbattute sui forum in questi mesi si sono rivelate LEGGERMENTE imprecise. Se poi si tiene conto che secondo molti Indovini adesso dovevamo trovarci al di sotto dei minimi di marzo 2009 (676,53), mentre nel primo semestre 2010 siamo sempre rimasti su valori doppi di quelli profetizzati (oltre 1030 contro 500/600 o meno), il “disastro predittivo” assume dimensioni leggendarie. Se fossimo in un forum giapponese, per la vergogna decine di Guru si squarcerebbero la PANZA con lo spadone… Per fortuna siamo in un forum italiano, e qui da noi i Guru -errori o no- guadagnano sempre. Meglio così, sinceramente. Anche perché i nostri “cecchini di precisione” sanno essere molto simpatici -quando riescono a non prendersi troppo sul serio.
Detto questo, e lasciata la lettura del futuro ai fortunati possessori della sfera di cristallo, non si può negare che ultimamente la situazione si è alquanto deteriorata. Persi i 1050/1060, il prossimo baluardo è intorno a quota 1000. La violazione CONFERMATA di quel livello POTREBBE proiettarci in un’altra dimensione, anche se fin verso i 900 il calo forse sarebbe ancora recuperabile. Ma -come sempre- sarà il mercato a guidarci… Il 12 luglio le trimestrali entreranno nel vivo e c’indicheranno -speriamo con chiarezza- la direzione dei prossimi mesi. Si potrà continuare a parlare di laterale almeno fino a +/-15% rispetto ai 1115,10 del 31/12/09, forse anche qualche cosina oltre. Questa è la previsione che mi sembra prevalente fra i grandi istituzionali americani per la seconda metà dell’anno -con un occhio di riguardo per la metà superiore del range- e questa è l’ipotesi di lavoro che considero maggiormente… rimanendo prontissimo ad abbandonarla se i FATTI lo richiederanno.
Probabilmente si tratta di una cavolata, dato che è uno spunto ignorato dai media, ma ho l’impressione che da un po’ di tempo a questa parte la borsa americana si stia “aprendo al mondo”. Anche troppo. In passato la trimestrale di una Dell (per non parlare di giganti del calibro di Microsoft ) contava più del default dell’Argentina. Adesso Wall Street si fa prendere dall’angoscia perfino se si dimette il ministro dell’economia del Botswana, per dire. Forse tutto è cominciato con la crisi di Dubai -un’economia a sé, lontana anni luce dalla realtà americana- che tuttavia è riuscita a impressionare la borsa inducendo una valanga di vendite, mentre anni fa avrebbe provocato solo battute di cattivo gusto sull’assurda velleità di sciare in pieno deserto e di creare dal nulla uno dei maggiori centri turistici e finanziari del mondo. Poi sono venute la Grecia, l’Islanda, i PIIGS e ultimamente la Cina. Se Wall Street comincia ad andare in paranoia per ogni segnale negativo che arriva dal mondo, stiamo freschi! Non se n’esce più…
Oltretutto spesso gli Americani hanno una visione distorta delle realtà esterne al loro paese. Così una dimostrazione ad Atene con 100.000 partecipanti (niente!) diventa una specie di 1789 e uno sciopero generale in Spagna o in Italia appare come un rischio mortale per affaristi e capitalisti di tutto il mondo.
Allo stesso modo i recenti timori sulla tenuta della Cina -a detta dei maggiori esperti- sono del tutto ingiustificati. Morgan Stanley -di solito abbastanza “orsa”- si è dichiarata “very bullish” sulla borsa cinese. Secondo il suo staff, lo Shanghai Composite dovrebbe salire del 65% entro giugno 2011. Le motivazioni sono piuttosto convincenti. Per esempio, in termini di p/e (attualmente a 18) a partire dal 1997 il premio medio della borsa di Shanghai sull’MSCI Emerging Markets è stato del 140%, mentre oggi è del 26%. L’ultima volta che il gap fu così sottile, Shanghai salì del 27% contro il -26% dell’MSCI. Dopo l’ultimo caso in cui -come adesso- il governo di Pechino rese il cambio un po’ più flessibile (luglio 2005), la borsa cinese guadagnò il 62% in 12 mesi. I grandi azionisti del Celeste Impero (quelli che posseggono almeno il 5% di una società) in un mese hanno fatto acquisti per un controvalore di 162 milioni di dollari. Dopo il precedente acquisto di quelle dimensioni (ottobre 2008) Shanghai salì dell’82% in 12 mesi. Per la prima volta in quattro anni le azioni riservate agli investitori locali quotate a Shanghai hanno prezzi inferiori a quelli di Hong Kong, segno che è aumentato il premio che gli stranieri sono disposti a scucire per partecipare al banchetto cinese. Dopo l’ultima occasione in cui si verificò questo fenomeno (novembre 2006), Shanghai TRIPLICO’ le quotazioni in 12 mesi. Eccetera eccetera (fonte: Bloomberg 29-6). In conclusione, le maggiori case d’affari vedono il Pil cinese a +10,2% nel 2010 e +9,2% nel 2011, e per le società quotate a Shanghai un incremento medio degli utili del 40% per i prossimi 12 mesi. Cosa si può pretendere di più?
Un po’ per mia mancanza di tempo (alibi?), un po’ per la struttura del mercato, più che free-trades sto facendo qualche “trade scontato” sfruttando dei brevi microtrend. Per il resto, quando ho tempo sfrutto il part-time per un po’ d’intraday. Ma ho cambiato sottostante… ora uso soprattutto il future sull’EUR/USD (non il Forex!) e devo dire che mi trovo benino, meglio che con i future sugli indici, forse perché su questi ultimi volente o nolente non riesco a sopprimere del tutto i miei pre-giudizi, mentre nei confronti del cambio sono davvero “puro”, senza la minima idea del suo andamento futuro, e quindi mi immedesimo più facilmente nell’andamento del mercato.
Però, nel complesso, è un periodo fiacco. Secondo me dovremmo ispirarci al comportamento delle… gelaterie… -che nelle località balneari chiudono a settembre, e in città riducono il personale nei mesi freddi. Allo stesso modo in borsa mi pare abbastanza insensato mantenere sempre lo stesso impegno e la stessa potenza di fuoco… Bisognerebbe utilizzare il massimo delle nostre capacità e delle nostre risorse durante l’ “estate” -cioè nelle fasi di trend “possente”- per poi ridurre le somme e le energie in gioco fino ad azzerarle (perché no?), nei periodi in cui è difficile fare buoni affari.
x Frank73
Mi sembra ottima l’idea di concentrare tutte le energie su un solo fronte… E’ in borsa che bisogna applicare le teorie militari, non sul campo di battaglia, rischiando la vita di esseri umani!
Onestamente non vedo grandi differenze fra Eurostoxx50 e Dax… Senz’altro il primo è ancora più liquido,ma la sua superiorità è evidente soprattutto nella “ricchezza” degli strike disponibili. Per esempio, considerando unicamente gli strike scad luglio con proposte presenti in denaro e in lettera, giorni fa verso le ore 12 gli strike offerti dal Dax non andavano oltre il +4,6% rispetto alle quotazioni del momento, mentre l’Eurostoxx50 arrivava al +13,6%.
Per quanto riguarda le opzioni sulle valute, a dire la verità sono disponibili quelle del CME sul bel future EUR/USD. Invece per conto mio resto contrario al cosiddetto Forex. Ultimamente i tol specializzati stanno proliferando, quindi evidentemente fanno affari d’oro. A spese di chi? Se non sbaglio, nel Forex i tol agiscono come dealer e non come broker, operando in contropartita diretta con il cliente, quindi…
Prima di operare in quel settore, consiglierei di studiare a fondo il meccanismo degli antichi bucket shops, nei quali la leva elevata e gli stop obbligatori costituivano un mix talmente letale che i rari clienti che riuscivano a guadagnare venivano segnati a dito e gli si vietava l’accesso in tutti i locali d’America -come successe a Livermore. Comunque non vorrei fare la fine di quelli che nei forum si opponevano ai CW (guarda caso, mai ammessi alla negoziazione dalle autorità di controllo USA) e venivano crocifissi da personaggi non sempre disinteressati. Perciò chiudo qui l’argomento. Vi piace il Forex? Gustatevelo tutto, non è un problema mio.
x doloeventuale
un saluto.