"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring (1 Viewer)

Franzo

PELO e CONTROPELO
Deflazione - Inflazione - Dedollarizzazione

Sembra un giuoco di parole tipo, ... trentatre trentini entrarono a Trento tutti e trentatre trotterellando.

La Cina sta seguendo una precisa strategia ...e, ... NON è indifferente che stiano accumulando dollari, anzichè reinvestirli in debito americano:

investendo in debito americano, ... farebbero tornare quegli stessi dollari accumulati, ... negli USA, favorendo così, l'inflazione nelle Amerinde terre del nord;
invece, ... il fatto che la Cina limiti gli investimenti nel debito USA ma ..., continui ad accumulare dollari spinge gli States verso la deflazione, una deflazione che la FED deve evitare e altro non può fare che stampare ... : QE.

E qui è la stategia Cinese ... accumulare dollari e spingere la FED al QE ... con un obbiettivo preciso, dedollarizzazione.

Da circa 3 anni la Cina sta promuovendo lo yuan come moneta internazionale ed entro il 2011 ..., aprirà sempre più al commercio in yuan.

Man mano che cresce il deficit commerciale cinese verso alcuni paesi, questi stessi paesi, ... commerciando in yuan con la Cina ..., accumuleranno yuan ed avranno la possibilità di acquistare titoli di stato cinesi in yuan.

Il fatto che la FED la prossima settimana faccia, ... spinta dall'accumulo di dollari cinese ..., il "secondo" QE ..., favorisce decisamente la yuanizzazione del mondo perchè il QE riduce la fiducia nel dollaro e negli investimenti in dollari, ... molti paesi, a causa del QE-II° della FED, saranno bel lieti di sostituire le riserve ed il commercio in dollari, con altre valute tra cui lo yuan.

Faccio notare che in questi giorni la Cina protesta per il QE in fase di attuazione la prossima settimana, ... invitando ad usare altre valute, nel mentre continua ad accumulare.

Tra una decina d'anni, CARDINAL CLIMAX permettendo ... si parlerà in mandarino, ... altro che inglese, ... chi ha figli, meglio che cominci a pensarci.
 

Franzo

PELO e CONTROPELO
"In ogni conflitto le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria." (Sun Tzu)

Grande attesa nei mercati per l’Election Day americano di domani, martedì 2 novembre e per il QE che la Fed annuncerà il giorno successivo mercoledì 3 …, lo stesso giorno inizierà de facto la campagna elettorale per le presidenziali del 2012.



Obama fu eletto due anni fa con una vittoria di grandi proporzioni e in un clima di entusiasmo e di attese quasi messianiche, oggi il grado di approvazione per “l’abbronzato” è sceso al 45 % … ; con i tempi che corrono l’erosione dei consensi per chi governa è fisiologica, ad esempio in un paese che regge bene e con un mercato del lavoro tonico, come la Germania, la coalizione guidata dalla Merkel è in caduta libera e, solo dal 33 % dei germani la rivoterebbe.

Il principale problema di Obama si chiama disoccupazione e, … nonostante l’America sia una società mobile in cui si licenzia senza preavviso, … la conseguente ricerca di un nuovo impiego non è mai stato un trauma devastante per la psiche degli amerindi … ma, la novità, … è il grado di cronicizzazione del problema, non solo i disoccupati sono tanti, ma mai come questa volta lo restano così a lungo ("njnia"no job - no income - no asset : [FONT=&quot][/FONT] (dice Gekko nell’ ultimo filmetto).***


Obama ha 24 mesi per farsi rieleggere, con un Congresso che dalla settimana prossima vedrà verosimilmente un’avanzata repubblicana (accorpante il gruppo di Tea Party votato alla riduzione del deficit e della spesa) che gli bloccherà però la strada della spesa pubblica, … Obama e il suo esecutivo dovranno quindi caricare a testa bassa e con tutta la forza di cui dispongono per svalutare il dollaro e procurarsi tutto il quantitative easing possibile.



Molti, nel Fomc, sono convinti della necessità effettiva, non solo politica, di una strategia monetaria ancora più espansiva, ad esempio Laurence Meyer, che Clinton scelse come numero tre della FED ai tempi di Greenspan …, usa oggi, nella sua società di consulenza, un modello “di misura” molto simile a quello della FED, ed afferma … : “con una svalutazione del dollaro di un ulteriore 10 % nella prima metà del 2011, la crescita americana balzerebbe al 4.8 % l’anno prossimo e al 5.7 % nel 2012 e la Borsa crescerebbe nei due anni del 30 % … la disoccupazione scenderebbe, in tempo per le elezioni, al 7 %" (versus l’attuale 9.6 %).


Svalutare aggressivamente è considerato “molto maleducato” dal galateo finanziario mondiale, ma non esistono strumenti tecnici per impedire la manovra, … così è possibile si inneschi una rivolta dei mercati, una perdita di controllo sulla discesa del dollaro e un deteriorarsi eccessivo dei rapporti con il resto del mondo, … ma a Washington, ... tuttavia, se ne fregano egregiamente, … le paturnie dei mercati sulla Grecia sono ormai sopite, il deficit greco è finanziato da Bruxelles ed altrettanto Bruxelles (spinta da Berlino che ha in corpo la maggior parte del debito europeo) farà fronte sull’eventuale crack dei PIIGS con una semplicissima manovra “SVALUTAZIONE DELL’EURO” in risposta al “DOLLARO DOPATO”.


Altrettanto, la parte lunga dei Treasuries, è ormai SOTTO COPERTURA FED e ... , … vorrei far notare cosa è accaduto durante l’asta TIPS a rendimento negativo che qualche giorno fa ho riportato :



... durante la recente asta del Tesoro USA per 10 miliardi di USD, avente per oggetto i TIPS, ovvero i Treasury Inflation Protected Securities a 5 anni, ... si è registrato che il rendimento effettivo netto è stato negativo, e neanche di poco, ... ovvero -0.55% che ai tassi attuali è da non sottovalutare.

The Treasury sold $10 billion of five-year Treasury Inflation Protected Securities at a negative yield for the first time at a U.S. debt auction as investors bet the Federal Reserve will be successful in sparking inflation.
The securities drew a yield of negative 0.55 percent, the same as the average forecast in a Bloomberg News survey of 7 of the Fed’s 18 primary dealers.
The sale was a reopening of an $11 billion offering in April. Conventional Treasury notes erased gains amid speculation on the amount of debt the Fed may buy to spur the economy in a tactic called "quantitative easing (QE)".
Fonte Bloomberg.

Quest’asta è un chiaro segnale che il mercato inizia a temere l'inflazione se non addirittura iperinflazione ..., in quanto accaparrarsi questi titoli con rendimento così fortemente negativo, può avere un senso solo se si ha certezza che questo -0,55% sara ampiamente recuperato in futuro.

Comunque ieri, ... lo sp500 ha retto il primo supporto e ci ha chiuso sopra ... :
S1: 1'173
S2: 1'166
S3: 1'159
... <<< livello d'allerta

Parliamo di America, ma il discorso sui titoli del Tesoro si estenderà gradualmente, … il front running severamente e giustamente punito da molte legislazioni è ora improvvisamente depenalizzato e incoraggiato sui Treasuries … inflazionare è la parola d’ordine, … d’altronde, con il popolo indebitato fino alle orecchie, attirati dal basso costo del denaro, … cos’altro ci si poteva aspettare ?

*** Non ho potuto postare il link del filmetto, in quanto a seguito della richiesta di autorizzazione, non sono stato nemmeno degnato di risposta.
 

doloeventuale

Forumer attivo
riporgo i miei complimenti per le considerazioni globali finanziari...complimenti Mr Franzo...very very good
bellissimo Wall Street 2
nel mio portafoglio titoli ho azioni Edison...azz...temo di essere finito in una società oggetto di sciacalli come nel film!!!!
il mio dubbio è vendo in perdita oppure faccio finta di niente come dice Gekko e nn mi metto a piangere???
:-/
 

Franzo

PELO e CONTROPELO
Caspita, ... mi becchi in una di quelle giornatine ... , ossequi Esimio.

Non me la sento pigiar tasti per scrivere qualcosa riguardo i nostri titoli, pensa solo a chi ha unicredito, ... un incubo ... fai finta di niente non è il caso di piangere per questa nazioncella di cialtroni ladri, traditori, meschini ... senza dignità, ... siamo in mano ai Geronzi, alla FIOM, ... alla cultura comunistoide papalina, ... al socialismo spacciato per liberismo, ... al mondo non esiste un popolo così infame come quello italico e la classe dirigente ne rispecchia le peculiarità, ... da sempre, da quando 'sto schifo di nazioncella è stata unita 150 anni or sono.

Maria Teresa d'Austria, ... la Serenessima Repubblica, ... Francesco II di Borbone almeno, ... in passato, ci hanno dato uno spiraglio di luce ... altrettanto più recentemente Ricasoli, Sonnino, Croce, Einaudi, ... che tentarono ... di rimettere in riga questo popolo di magnaccia ... ma tutti sappiamo come è andata a finire, ... dal 1963 ad oggi, ... la maledettissima deriva del patto sociale, ... il "compromesso" ... lo scambio soldi / posti di lavoro (vedi FIAT) ... l'assistenzialismo forzato !!!

Il futuro, ... a me sembra ormai delineato, ... è in atto la rotazione, quello che una volta era considerato il terzo mondo, ... è destinato ad occupare le sedie della vecchia società del benessere ormai avvelenata dal debito.

In particolare in Italia, ormai se non trovi un posto da "colletto bianco" ... preferisci vivere di elemosina, gli operai ormai sono quasi tutti extracomunitari, ... i contadini idem, calzolai / muratori / elettricisti / falegnami ... introvabili, i nostri giovani pensano di essere tutti degli artisti fichissimi ... l'inflazione è ormai pronta ad esplodere e, ... senza difficolta posso predirti che chi se ne gioverà saranno i financials, ... a tutt'oggi messi sotto dal costo basso del denaro.

Se hai figli, ... costringili ad imparare il mandarino ed ... apprendere i primi rudimenti di agricoltura.
 

filibuster

Forumer attivo
Nel mese di ottobre l’S&P500 è passato da 1141,20 a 1183,26 = +3,69%. Dall’inizio dell’anno siamo a +6,11%. Per l’ennesima volta è stato confermato quello scenario laterale o lateral-rialzista disegnato a inizio anno da Goldman Sachs & C., che ho già citato fino alla noia. Chi opera con danaro vero forse non farebbe male a confrontare quelle percentuali con le previsioni fatte a suo tempo dal proprio Guru preferito, traendone le opportune conclusioni.

Alla fine di maggio la media mobile a 200 giorni si trovava a 1104,88 mentre venerdì scorso era arrivata a 1122,55… +1,60% in cinque mesi! Dalla fine di giugno la stessa media è salita di appena 10 punti… In sostanza il mercato è fermo in attesa delle elezioni americane e delle decisioni sul QE2.


Studiando il periodo 1926-2006, l’analista Brian Gendreau ha verificato che nei 90 giorni successivi alle elezioni di midterm il Dow è salito in media dell’8,5%, ben 5 punti in più del rialzo medio che si è avuto nello stesso periodo negli anni non elettorali. Detto in altri termini, dopo le elezioni di midterm il Dow è salito 19 volte su 22. Il bello è che nella larga maggioranza dei casi il partito del Presidente ha perso le elezioni! In tutto il periodo 1926-2006, solo nel 2002 il partito del Presidente ha vinto sia alla Camera che al Senato e guarda caso quella è stata l’unica volta -dal 1942- in cui il Dow è sceso dopo le elezioni di metà mandato.

Devo dire però che altri analisti sostengono che se stavolta i repubblicani dovessero conquistare anche il Senato (la vittoria alla Camera viene data per scontata) si tratterebbe di “a positive surprise to the market”… Onestamente sembra allucinante tifare per i fuori-di-testa del Tea Party che, citando la Bibbia, proclamano con estrema serietà che Obama è l’Anticristo… ma il mercato ha sempre ragione… e comunque noialtri italiani siamo gli ultimi a poter fare gli schizzinosi: ormai siamo quelli del bunga bunga…


Gendreau non si limita a esporre i risultati della ricerca, ma cerca anche di individuare i motivi del comportamento di Wall Street. In primo luogo tira in ballo il solito odio per l’incertezza che contraddistingue i mercati… più che il risultato in sé conta la fine dei dubbi legati all’esito delle elezioni. Il secondo motivo è più sottile, ma convincente. Visto che di solito il partito del presidente perde le elezioni ma il Dow accoglie il risultato con un rialzo, a quanto pare il mercato gradisce che ci sia un certo bilanciamento fra i due poteri in modo che “the chance for compromise is more likely”. A meno che non ci sia di mezzo l’Anticristo in persona…


C’è poi l’altra variabile, il famoso QE2. Ma le reazioni mi sembrano ancor meno prevedibili… Un importo ridotto costituirebbe senz’altro una delusione, ma in quel caso il mercato potrebbe anche gioire ritenendo che le valutazioni del governo sulla situazione economica siano meno drammatiche del previsto. Un importo più elevato del previsto sarebbe gradito per la maggior liquidità a disposizione del mercato, ma potrebbe scatenare paure e angosce sull’effettiva gravità della situazione… Per di più forse le quotazioni già incorporano parte degli effetti positivi del QE2.


Insomma, come sempre l’incertezza è massima… L’unica sicurezza è la statistica favorevole al rialzo dopo le elezioni di midterm. Ma si tratta solo della certezza (per i tori) di avere le probabilità a favore, mentre nessuno può garantire che il 2010 non rappresenti una delle eccezioni alla regola…

Ritornando a Gendreau, l’analista aggiunge che con il trend rialzista iniziato a fine agosto il mercato potrebbe aver già anticipato e “digerito” il consueto rialzo post-midterm. In compenso le sue ricerche dimostrano che l’anno successivo alle elezioni di medio termine di solito è il migliore fra quelli del mandato presidenziale. Dal 1871 al 2005 nel terzo anno di presidenza la borsa è salita in media del 10,1%. Questo significa che pure l’anno prossimo i simpatici Profeti di sventura del nostro forum resteranno con un palmo di naso? Chissà, non è escluso… Tra l’altro, secondo un recentissimo sondaggio di Barron’s, il 60% dei maggiori money manager USA prevede che a giugno 2011 le quotazioni azionarie saranno su livelli più alti di quelli attuali. Qualcuno -come Mark Skousen di “Forecasts & Strategies”- parla addirittura della possibilità di “triple play”… il mix di tassi irrisori, bassa inflazione e deliberata volontà di alzarla con il QE2 lo inducono a essere “bullish on stocks, bonds and commodities-all three sectors."


Accennando all’impossibilità -per noialtri microbi- di fare previsioni non solo in base ad astrusi, magici conteggi , ma ancor meno in base ai fondamentali (visto che ne possiamo conoscere solo un’infima parte), se non ricordo male tempo fa citavo il Baltic Dry Index. In qualche forum un tizio aveva notato che il rialzo delle borse non era accompagnato da un rialzo del BDI, cioè del costo dei noli marittimi. Come poteva essere sano e sincero il rally delle azioni se le merci non si muovevano fisicamente? Evidentemente le quotazioni erano gonfiate ad arte, quindi presto ci sarebbe stato un tracollo ecc. ecc.
Apparentemente il discorso filava e del resto si richiamava alla teoria di Dow, che vuole che l’indice delle azioni industriali viaggi di pari passo con quello dei titoli dei trasporti. Tutto il forum trovò che l’intervento era splendido… Splendido un par di ciufoli! Casualmente mi capitò sotto gli occhi l’articolo di un sito americano che spiegava che a formare il BDI concorrono SOLO i noli delle navi costrette a seguire la rotta di Capo Horn perché le loro enormi dimensioni non permettono il passaggio attraverso il Canale di Panama. Quelle navi vengono utilizzate solo per certe merci che in quel momento non erano toccate dalla ripresa economica. Avrebbe fatto eccezione la forte richiesta di acciaio da parte dell’India, senonché i porti indiani non sono attrezzati per ricevere le gigantesche navi “Capesize”. Ecco perché le grandi navi viaggiavano semivuote e quindi i loro noli (e di conseguenza il BDI) non erano saliti! Invece gli indici dei noli delle “Panamax” e di tutte le altre categorie di navi di minori dimensioni si erano impennati parallelamente agli indici azionari. Così l’elegante teoria del Guru da Forum andava tranquillamente a farsi friggere!

Ora c’è un altro caso del genere, che pure ho trovato quasi per caso. E’ opinione comune che fra le cause del rialzo decennale dell’oro ci sia ANCHE l’accresciuto benessere dell’India e della Cina, dove in passato la gente si privava del necessario pur di sfoggiare o donare qualche monile d’oro, mentre adesso può finalmente dare libero sfogo a questa passione. Ma avete mai sentito parlare di Dhanteras e Diwali? In caso affermativo… state dicendo una bugia! E comunque -ammesso che sappiate di cosa si tratta- avete mai pensato di collegare quei nomi all’andamento dell’oro? Si tratta di due grandi feste indiane che cadono nei prossimi giorni, in cui tradizionalmente gli acquisti di oggetti d’oro si sprecano. Gli specialisti osservano che quest’anno il monsone è andato bene e i prezzi agricoli sono alti, così i contadini hanno le tasche ben fornite di quattrini e si ritiene che vorranno approfittare del recente leggero calo dell’oro per fare acquisti a piene mani. Secondo gli esperti -come Tom Pawlicki- gli acquisti saranno così generosi da fornire “some support” alle quotazioni dell’oro a livello mondiale. Chi diavolo poteva immaginare una cosa del genere?

Voglio dire… i nostri bravi Guru possono pure fare previsioni apparentemente convincenti sul piano macro, basandosi sui fattori più risaputi… ma quella è solo la punta dell’iceberg! Magari le cose fossero così semplici! In realtà le quotazioni future dipendono da un’infinità di variabili che noi piccoli non conosceremo mai, salvo qualche sprazzo parzialissimo e casuale come in quei due casi che ho citato. Presumere di poter battere i grandi istituzionali sul piano dei fondamentali è da pazzi.










x Franzo
Complimenti! Ecco un bell’esempio di previsioni ragionevoli e “sostenibili”, accompagnate dalla consapevolezza che l’errore è sempre dietro l’angolo. Bravo davvero! Anche le considerazioni che fai sono sempre interessanti, e in genere condivisibili.
Condivido anche il tuo pessimismo sul futuro del nostro sfortunato paese. Secondo me nei prossimi 50-100 anni assisteremo (…assisteranno!) a una progressiva “venezianizzazione” dell’Italia… Era la Regina del Mare, e si è ridotta a vendere panini unti e bisunti a turisti in ciabatte e canottiera, fetidi di sudore… Naturalmente gli italiani venezianizzati saranno quelli più fortunati. Per gli altri c’è un futuro di badanti presso i cinesi anziani, ovviamente con ritmi e carichi di lavoro tipicamente cinesi…

x Frank 73
Non parlo più di opzioni perché, per tutta serie di motivi extraborsistici, in questo periodo non posso fare operatività di posizione (che effettuavo con le opzioni) ma solo saltuarie operazioni intraday. Ma l’esperienza intraday mi farà molto comodo anche quando (e se) ritornerò all’operatività di posizione. Mi spiegherò meglio in un altro post. Questo è già troppo lungo.

x doloeventuale
Edison… mi dicono che nelle buone famiglie lombarde di una volta, le azioni della vecchia Edison venivano chiamate “la rendita ambrosiana” e passavano di generazione in generazione senza che a nessuno venisse in mente di venderle. Si incassavano le ricche cedole e stop. Ma era la Lombardia del buon tempo antico, famosa per la sua generosità… acqua passata… E’ notizia di oggi che dalle parti di Bergamo un sindaco (inutile dire di quale partito) ha visto due poveri cristi che rovistavano nel cassonetto dei rifiuti, ha chiamato i carabinieri e li ha fatti arrestare per FURTO AGGRAVATO. Grandioso! Chi “ruba” i rifiuti va difilato in galera, chi ruba i miliardi fa la bella vita… vedi le vacanze in yacht dei Tanzi e dei Cragnotti, giusto per non dare sempre addosso ai politici, poveretti.
 

filibuster

Forumer attivo
Brasile in festa per la nuova “presidenta”, l’ex-guerrigliera Dilma Rousseff. Che paese entusiasmante! In quale altro posto si potrebbe sentire una canzone dedicata -col sorriso sulle labbra- alla melanina, ai “lábios de mel”, alla “sensualidade da raça” di “um príncipe negro feito a pincel”, fatto a pennello?
[ame="http://www.youtube.com/watch?v=zAHL93ikq1Y"]YouTube - Alcione - Meu Ébano[/ame]
 

filibuster

Forumer attivo
Gli americani hanno il pallino delle statistiche. E fanno bene. Rappresentano l’unica certezza in quel terreno nebbioso e insidiosissimo che è la Borsa. Ovviamente si tratta di una certezza relativa… sapere che da un secolo a questa parte le cose sono andate in un certo modo l’80% delle volte vuol dire che nel nostro caso potremmo anche ricadere nel 20% contrario, ma si tratta comunque di un bell’aiuto. Se le previsioni del tempo danno un 5% di probabilità di pioggia, noi andiamo lo stesso in montagna, se parlano del 90% (come nei giorni scorsi) lasciamo perdere. Il problema è che le statistiche riguardano solo le elezioni di medio termine, mentre stavolta c’è l’altra grossa variabile del QE2. Bisogna accontentarsi.



Ecco dunque un altro po’ di dati, da affiancare a quelli che ho riportato nell’ultimo post (#430).

Secondo Bloomberg, partendo dal minimo registrato nel secondo anno del mandato presidenziale (quello che stiamo vivendo) dal 1928 in poi si ha in media un rialzo del 48% fino al massimo dell’anno dell’anno successivo, contro il +38% medio degli altri anni.



Il Leuthold Group fornisce un altro dato, davvero impressionante. A partire dal 1942, nei 200 giorni successivi alle elezioni di midtermi Wall Street è SEMPRE salita… con la spettacolare media del 18,3%. La percentuale minima di rialzo è stata del 3,9%, nel 1946.

Un’altra cosa importante è che il risultato delle elezioni influisce pochissimo sul rally successivo. Anche quando il partito del presidente perde il controllo del Congresso (è capitato ben 4 volte nelle ultime 6 elezioni) nei 200 giorni successivi la Borsa sale lo stesso, o almeno è sempre salita dal 1942 in poi, come già segnalato. In sostanza -come dice un ricercatore con il linguaggio colorito degli analisti americani- quello che conta è che il cielo si sgombri dalle nuvole dell’incertezza, il risultato in sé interessa poco.



Vediamo invece cosa succede di solito nei 200 gg PRIMA delle elezioni di midterm. Non ci sono pattern predominanti… dal 1942 a oggi il mercato è salito 9 volte ed è sceso 8. In media si è avuto un +2,6% quindi un dato non molto significativo. Da sottolineare invece il fatto che di solito il mese di ottobre vede consolidamento e rialzo, come è capitato anche quest’anno. Vorrà dire che anche l’andamento post-elettorale seguirà la norma? Chissà… anche perché stavolta c’è anche la grossa incognita del QE2.

Veniamo ora alle ricerche della mia preferita, Goldman Sachs. Considerando stavolta i 12 mesi successivi alle elezioni di midterm a partire dal 1950, GS ha trovato che gli indici sono saliti in media del 18,1% e ha confermato l’esistenza di un vero e proprio “third-year effect”, già segnalato nel post precedente. L’effetto è ancora più forte quando il presidente è democratico: +21,3% in media nel terzo anno.

Le medie sono una bella cosa ma -appunto- sono medie… Per farle lavorare come si deve, bisogna affrontare lo stesso evento molte volte. Se per 20 anni di fila passate una settimana d’estate a Ischia, sicuramente avrete la larga maggioranza di giorni di sole, ma se ci andate una sola volta nella vita potreste anche beccare un Ferragosto “scozzese”. Ehm… quante sono le elezioni di midterm che vedrete nella vostra vita?... da quello dipende l’affidabilità di tutte queste statistiche, e naturalmente solo se operate tutte le sante volte.

Per di più, stavolta il QE2 complica moltissimo la situazione e avvolge d’incertezza le statistiche elettorali. Un po’ ne avevo già parlato nel post precedente. Aggiungo che secondo alcuni commentatori la soglia di delusione si colloca a 500 miliardi di dollari. Se la Fed annuncerà acquisti di bond per un importo inferiore, il mercato potrebbe esprimere il suo disappunto con un calo di qualche settimana. Dicono.
 

filibuster

Forumer attivo
Be’, non lo diciamo a voce troppo alta, ma SEMBREREBBE che il mercato abbia gradito i risultati elettorali e le decisioni della Fed. Dopo qualche incertezza iniziale ieri Wall Street ha scelto -con prudenza- la strada del rialzo, e oggi le borse asiatiche hanno seguito il suo esempio. Insomma al di là di quello che succederà nei prossimi giorni, è possibile che i mercati rispettino anche stavolta l’andamento tradizionale post-midterm, che statisticamente risulta molto positivo (vedi post #430 e #433). Chiaramente, anche se le cose dovessero andare così nel lungo periodo, non mancheranno certo correzioni, crolli, dubbi, incertezze… altrimenti che borsa sarebbe?

Giorni fa la media mobile a 50 giorni ha scavalcato quella a 200 gg. Si tratta della famosa “Golden Cross” che spesso (quindi NON SEMPRE) risulta efficace, anche per auto-alimentazione. Il suo effetto potrebbe aiutare le statistiche post-elettorali. L’altro lato della medaglia è che con il rally di settembre e ottobre (+14%!) forse il mercato ha il anticipato la sua soddisfazione per le elezioni e per il QE2, bruciando così una parte (o la totalità????) delle potenzialità rialziste dei prossimi mesi.

Darei molto peso al parere di Ken Fisher, sicuramente uno dei commentatori più ascoltati d’America, capace di dimostrare la giustezza delle sue visioni con i profitti giganteschi che realizza per sé stesso e per i fondi che gestisce. Oltretutto spesso è un po’ orso. Secondo il grande Ken nei prossimi sei mesi saliremo del 16%, dato che “the election will stymie legislative iniziative in Congress”.
Tra l’altro quelle parole rappresentano l’ennesima prova che il mercato gradisce quasi sempre il cosiddetto “gridlock” (ho verificato che propriamente “gridlock”= ingorgo con il traffico bloccato, quindi in senso figurato la parola si riferisce a una situazione in cui non si va né avanti né indietro)… Lo sottolineo perché una ricerca di S&P -caso unico- ha cercato di sostenere il contrario, andando a pescare i dati più favorevoli alla loro tesi. Risultato? A partire dall’anno 1900, nei due anni successivi alle elezioni di mid term il mercato è salito in media del 7.6% annuo in assenza di gridlock, contro il 6.8% in caso di gridlock parziale (cioè quando il partito del presidente controlla solo una delle due camere, come adesso). Bah! Volevano fare un piccolo scoop, ma sono riusciti a tirar fuori solo una differenza statisticamente trascurabile, visto che gli eventi sono pochini… Per di più credo che diano più affidamento i risultati degli ultimi decenni piuttosto che quelli di oltre un secolo fa, quando non c’erano leggi che punissero le clamorose manipolazioni dei pools, non esistevano la Fed e la SEC, i derivati erano irrilevanti, la gente comune non aveva voce in capitolo, ecc.

Di tutta ‘sta caterva di statistiche, mi ha colpito in modo particolare quella che dice che -a partire dal 1942- Wall Street è SEMPRE (SEMPRE!) salita nei 200 giorni successivi alle elezioni di medio termine. Come dicevo in un post precedente, il rialzo medio è stato del 18,3%. L’anno PEGGIORE è stato il 1946 che comunque si è mantenuto positivo (+3,9%). Mmm… prendere posizione sul mercato in una maniera che FINORA ha dato soddisfazione nel 100% dei casi, non capita tutti i giorni. Attenzione però! I 17 eventi del passato sono davvero troppo pochi per dare affidamento… il discorso sarebbe stato ben diverso se i successi fossero stati 170 su 170 oppure 1700 su 1700!
Comunque sia, anche considerando che stavolta potrebbe andar male, la possibilità di far fiasco sarebbe di 1 a 18 (meno del 6%) e quindi l’entrata avrebbe sempre prospettive di gran lunga più favorevoli della maggior parte delle situazioni che si presentano in borsa. Ma, ripeto, statisticamente la serie di eventi è troppo breve per dare sicurezza. Per di più, ovviamente quel 18,3% medio e quel 3,9% minimo si riferiscono alla quotazione del 200° giorno dalle elezioni. DURANTE quei 200 gg senz’altro ci saranno stati cali anche forti. Se in quel periodo si scendesse a -20%, continuereste ad avere cieca fiducia in una serie di soli 17 eventi?
Sto facendo un pensierino su un’operazione del genere… A ogni modo per curiosità voglio vedere come andrà a finire. Il 2 novembre -giorno delle elezioni- l’S&P500 ha chiuso a 1193,57. A quanto chiuderà il 23 maggio 2011? (se non sbaglio i 200 gg scadono il 21/5, ma è sabato).

Anche senza fare operazioni di lungo periodo -sempre ad alto rischio- comunque si potrebbe pensare di sfruttare la consapevolezza di una “corrente di fondo” rialzista nell’operatività intraday, dando una certa preferenza alle operazioni all’insù.
Concludo ricordando -pure a me stesso- che anche se IN PASSATO le cose fossero andate in un certo modo 999 volte su 1000, non si può mai essere certi di chiudere l’operazione in gain.


 

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