Avevo già riportato il dato fondamentale di un grande sondaggio effettuato da Barron’s fra i principali money manager americani: il 60% di loro ritiene che a giugno 2011 i mercati azionari saranno su livelli superiori a quelli attuali, con l’S&P500 a quota 1263. Il 25% è neutrale e solo il 15% pessimista, con un target medio di 982 per metà 2011. Il titolo dell’articolo sintetizza così i risultati della ricerca: “BEARS, BEWARE!”… orsi, attenzione!
Adesso vediamo qualche passaggio specifico del sondaggio. Ovviamente si tratta di giudizi e previsioni da NON prendere come oro colato. Per conto mio in questo periodo non ho posizioni sul mercato. Mi limito a qualche veloce intraday pomeridiano sul future EUR/USD. Se le borse scenderanno un po’, FORSE aprirò una posizione rialzista su maggio in base alle statistiche favorevoli sui 200 gg post-midterm che citavo negli ultimi post e che comunque NON OFFRONO ALCUNA CERTEZZA.
Avete mai sentito parlare della regola del 20? Secondo quella regola -citata da Doug McEldowney- il mercato è quotato correttamente quando la somma del suo P/E più l’inflazione dà per risultato 20. Adesso l’inflazione è all’ 1,1% e il P/E dell’S&P500 risulta 15 considerando i profitti attesi per il 2010, e soltanto 13 in base al consensus delle aspettative per il 2011, quindi in base alla regola del 20 ci sarebbe ampio spazio per il rialzo.
In generale gli intervistati concordano sul fatto che siamo in un “classic, if somewhat slow, economic recovery” che secondo alcuni potrebbe accelerare nella seconda metà del 2011. Charles Lemonides vede il Dow a 11500 per fine 2010 e a 12600 a metà 2011. Questo il suo commento: “"People can complain that it's not working fast enough, but I see no justification for a double dip”. Altri ritengono che a metà 2011 il Dow si troverà a 12750 e che presto si giungerà a un “inflection point” dato che "the risk-reward relationship is leaning toward equities.” Altri ancora spingono il loro target a 13200 nella convinzione che i prezzi attuali siano sacrificati.
Il 70% dei money manager ritiene che gli investitori metteranno “more money into domestic equity funds in the next six months” ma pochi pensano che si tratterà di uno tsunami, a causa della forte attrattiva esercitata dai mercati emergenti, con una preferenza per la Cina e il Brasile.
Quale sarà il motivo principale che spingerà su i mercati? Secondo il 30% il calo della disoccupazione, secondo il 29% il miglioramento della situazione economica generale, secondo il 17% la vittoria dei repubblicani nelle elezioni di medio termine. L’11% dà la preferenza alla crescita dei profitti societari e il 5% al QE2. Causa principale (39%) di un eventuale ribasso sarà l’evidenza di un indebolirsi della situazione economica, con lo spettro del double dip. Qualche intervistato vede l’S&P500 ad appena 780 a metà 2011, sostenendo che dal marzo 2009 nulla è cambiato. Alla faccia! Se non altro -dico io- nei forum non si legge più che siamo alle soglie di un nuovo 1929! Poi tutto può essere, per carità.
Sul tema della relativa lentezza del recupero, mi sembra davvero interessante il parere di Jim Paulsen, che gestisce qualcosa come 350 miliardi di dollari. Secondo lui, i vecchi recuperi a colpi di +5% o +8% del Pil ce li possiamo scordare, in quanto "a secular decline in the labor supply has permanently lowered the 'speed limit' for U.S. recoveries, making comparisons to earlier recoveries unrealistic." Quest'inarrestabile declino è un sintomo spaventosodella strada senza uscita che il mondo ha voluto imboccare e che sul lunghissimo periodo si concluderà tragicamente. Tornando all’attualità, ecco un dato che sintetizza in modo impressionante i risultati del sondaggio. Alla domanda “nei prossimi 6-12 mesi sarete net-buyers o net-sellers di azioni?” Provate a indovinare quanti hanno detto che saranno compratori netti? Ben l’84% degli intervistati!
Ripeto che queste sono soltanto previsioni, la realtà potrebbe essere completamente diversa.
x Franzo
SCIAMANI GUREGGIANTI… Bellissima! Ma come ti vengono?
Sacrosante le osservazioni che fai sull’ossessione dei forum per lo short e sull’incapacità -da parte di molti- di riconoscere i propri errori e farne tesoro per il futuro. Ieri Pierluigi Battista scriveva sul Corriere:
<< Barack Obama, sebbene stordito dopo la catastrofe elettorale, ha detto: «È colpa mia, sono io il responsabile della sconfitta»… Barack Obama è un presidente americano. Fosse stato italiano, avrebbe inveito contro il destino cinico e baro. O avrebbe addossato tutte le colpe a qualcun altro. A un complotto. Alla tv. Alla cattiveria dei nemici. Ai brogli elettorali. O direttamente al popolo… Non troviamo mai un leader che dica, come Obama: «Ho perso, io sono il primo responsabile della sconfitta». Ne troviamo invece numerosi che avanzano scuse patetiche, che lamentano slealtà, che accusano l'avversario. Non si interrogano sulle ragioni della sconfitta. Anzi, negando ogni responsabilità, non fanno nulla per rimediare agli errori commessi e perseverano nella condotta che li ha portati alla sconfitta.>>
Nel nostro piccolo, la stessa cosa succede agli Sciamani Gureggianti. In generale (le eccezioni ci sono sempre, per fortuna) sfornano le loro previsioni con meravigliosa sicurezza, ne sbagliano una dopo l’altra (e dire che partono con un 50% di probabilità a favore… ci vuole un’abilità perversa per topparle tutte!) ma di ammettere l’errore non gli passa manco per l’anticamera del cervello! Si arrampicano sugli specchi riuscendo a essere così convincenti che perfino i loro seguaci negano l’evidenza.
D’altra parte presto o tardi verrà un calo significativo e allora dal forum si alzerà una poderosa standing ovation… “l’avevo detto io!”. Certo, senza tener conto del timing e del target prima o poi qualsiasi previsione risulta giusta. Perfino io, che non ho il dono della preveggenza, posso garantirvi che in futuro avremo crolli e rialzi “a stufo”.
Mi fa piacere che ti sia piaciuto il pezzo di Rach. Effettivamente le sue composizioni vocali sono meno note di quelle strumentali, forse per via della lingua. In un prossimo post aggiungero' il testo originale e la traduzione. Però a dire la verità “Pierino e il lupo” è di Prokofiev. Niente di grave. Piccole sviste capitano a tutti.
x dolo eventuale
Mi hai fatto fare una bella risata con l’immagine del chierichetto!
Però se con la “semina” a maggio 2011 ti riferisci ai dati sui 200 gg che riportavo nei post precedenti, ti prego in ginocchio (per restare in ambito ecclesiastico…) di non prendermi per uno che fa previsioni! Dal 1942 a oggi le cose sono andate in un certo modo, ma non c’è la minima garanzia che la tradizione venga rispettata anche stavolta, tanto più che una statistica basata su appena 17 eventi non può dare una grande tranquillità, come avevo già sottolineato. Il problema è che -pure nella migliore delle ipotesi- di qui a maggio non mancheranno correzioni anche vistose. Senza avere la certezza del risultato a scadenza, fino a che punto si può mantenere una posizione rialzista mentre il mercato va giù a piombo?
Buona domenica a tutti.