"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring (1 Viewer)

filibuster

Forumer attivo
Negli ultimi post accennavo a qualche segnale contrarian ribassista. Oggi ne è arrivato uno bullish, e bello pesante. Infatti ha aperto bocca Gary Shilling, che può fare concorrenza a certi nostri Veggenti come indicatore all’incontrè, per usare il gergo della quadriglia.

Nel marzo 2009 prevedeva che i mercati azionari sarebbero scesi ancora. L’articolista di Bloomberg osserva che chi avesse seguito le sue indicazioni avrebbe perso un rally dell’80%, esattamente come gli sventurati che hanno dato retta a certi Guru da Forum delle nostre parti.

Nell’estate 2009 si diceva sicuro di un calo del 30%... qualcuno l’ha visto? Direi proprio di no.

A febbraio di quest’anno sosteneva che ci fosse un 50% di probabilità di un crollo fino ai livelli della primavera 2009, cioè una discesa fino ai diabolici 666 di S&P500… Mi sembra che invece siamo su livelli doppi… Insomma uno bravo davvero …

Adesso ha fatto una nuova profezia all’insegna del “provaci ancora, Gary, prima o poi ci prenderai!”. Entro un anno avremo un grande “sell-off” se -attenzione- SE gli stimoli della Fed non riusciranno a fare effetto. Fantastico! Ma questo forse lo sapevamo anche noi… è come dire che domani il cielo sarà coperto, se il sole non riuscirà a far capolino fra le nuvole! Eh, so’ proprio forti ‘sti Sciamani Gureggianti, come li chiama il nostro Franzo…


Come fanno dei campioni del genere a trovare ascolto? Il fatto è che in America se azzecchi una sola profezia sei a posto per tutta la vita, anche se poi non ne imbrocchi più una. Shilling è tuttora ascoltato e riverito perché ha previsto correttamente la recessione del 2007.
Forse conoscete Granville, l’ideatore dell’On Balance Volume. Fece non so quale predizione esatta qualche secolo fa -anni ’50 o ’60- e da allora ha continuato a sfornare profezie errate, comunque la sua nicchia non gliela toglie nessuno… rubriche sui giornali, interviste TV, conferenze… tutto nel ricordo di quell’antichissima previsione.
E il buon Prechter, il mago delle Onde? Chissà per quale coincidenza, previde il panic selling del 1987 con due settimane di anticipo, e da allora continua a imperversare su giornali, Internet e TV, eppure rimase orso per tutti gli anni ’90 (!) e nel 2002 predisse che nel giro di un anno il DJIA sarebbe sceso sotto i 1000 (!!!) quando invece nel 2003 l’indice salì del 25% a 10400 ca., cioè OLTRE DIECI VOLTE SOPRA IL LIVELLO DA LUI PREVISTO… roba da harakiri… E ancora gli danno retta!

Insomma, comincio a pensare che il laterale potrebbe resistere per il resto del 2010, e quindi a San Silvestro potremmo trovarci a qualsiasi livello sopra 1000/960, quota che corrisponde a un -10% -14% rispetto all’ultima chiusura del 2009. Comunque continuo a non avere posizioni sugli indici. Faccio solo trading intraday pomeridiano -quando ho tempo- sui soliti futures EUR/USD. Ora sono nella fase più difficile, quando il nemico da battere ha il mio stesso nome e cognome… E’ la durissima lotta per la disciplina! A Natale tirerò le somme.








x rino555
Bello il report che hai allegato… molto brillante e -credo- sostanzialmente giusto. Mi fa anche piacere che confermino quello che nel mio piccolissimo azzardavo qualche post fa -cioè che l’unica strada per salvarsi è quella scelta dalla Germania: qualità assoluta per creare un brand talmente prestigioso da poter spuntare prezzi più alti. Aggiungerei che anche la Francia si è data da fare, costruendosi un’ immagine sofisticata che funziona piuttosto bene. Basta osservare l’uso esclusivo del francese nella pubblicità televisiva di profumi, gioielli, cosmetici ecc. L’Italia è rimasta al palo… qualità, nemmeno a parlarne! Immagine, quasi zero… eppure le possibilità c’erano (abbigliamento, alimentari, turismo…). Ormai è troppo tardi per rimediare, a parte che non si vede la minima volontà di farlo.
Mi pare anche corretta l’idea che la Fed difficilmente potrà permettere che i mercati crollino, vanificando tutti gli sforzi che sta facendo.
Chi potrebbe avere da ridire sull’accoppiata Mozart-Karajan? Rossini amava ripetere che Mozart era stato la gioia della sua giovinezza, la disperazione della sua maturità, e la consolazione della sua vecchiaia. Per noi che non siamo in competizione con Mozart, la disperazione non c’è… e quindi il Salisburghese ci dona solo gioia e consolazione, a piene mani.

x Franzo
zitto zitto, con modestia e umiltà, Franzo si sta dimostrando uno dei pochi, pochissimi, capaci di previsioni affidabili… Ottima la citazione irlandese, uno dei miei paesi favoriti.
 

Franzo

PELO e CONTROPELO
Ti ringrazio Filibuster per le belle parole, sopratutto ti ringrazio per un riconoscimento a cui tengo tantissimo "modestia e umiltà" ...

Qualsiasi "Opera" si voglia intraprendere, ... se non è accompagnata dalla certezza di poter sbagliare, è Opera di breve fiato, ... la certezza di essere fallaci di natura nostra invece, ... ti impone il ritmo necessario a misurarti con te stesso, ovvero, con il peggior nemico.

Fatale è stato l'averti incrociato qui, in un Forum di finanza, ... intuivo leggendoti che sei Persona dotta, umilmente dotta, ... illuminata dalla consapevolezza della conoscenza celata con modestia e, ... facile mi è stato scrivere in questa atmosfera da te creata e come giustamente definita da Doloeventuale, ... un" Sancta Sanctorum" ... al riparo da ogni clamore, riccamente vario di contenuti.

Il metro di misura che mi è spontaneo usare è la "sensibilità" ... vedendo il tuo spaziare tra le armonie che vanno dal reggae alle canzoni sefardite, ... mi sono detto : ... che bene si sta qui !

Ora appicico un 3 anni a FRAME SETTIMANALE ... vorrei solo che chi andrà a leggere questa semplicissima chart, ... si soffermi su quella riga arancio, ... abbandonata nel luglio 2008, ... e, ad ognuno, le proprie conclusioni, ... le mie è da tempo che le scrivo e credo di aver sbagliato ad imporre un pensiero ... pur sempre umanamente fallace.



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Franzo

PELO e CONTROPELO
Ritorniamo sul "pezzo" ... quivi riprodotta una semplicissima chart con le scolastiche medie mobili a 50 (si parlava di golden cross) la 100 e la 200 giorni ... notare il valore della 50 = 1'153,77 un livello che sei mai infranto (non credo) sancirebbe l'inversione in bearish;

primo supporto 1'196/93 ... faccio notare che in frame SETTIMANALE la 200gg. ora vale 1'193
poi
S2 1'177/73

S3 1'166 <<< allert

Rimane comunque lungo di medio sopra 1'156



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S2 1'177/73 ... mi sa' che ci tocca, ... a meno che in serata non recuperi sopra 1193/96 ... ma non credo.
 

filibuster

Forumer attivo
Pring 15

(Pring, Investment Psicology Explained, 15a puntata)



LA BOLLA SI GONFIA…





Vediamo le caratteristiche di una bolla che si gonfia, secondo Pring… E’ importante sottolineare che queste riflessioni venivano fatte nel 1993. Sono davvero indovinate. Lo dimostra il fatto che nell’Internetmania del 2000 c’è stato un preciso riscontro per ogni punto, come ben ricordiamo tutti.


-per far sviluppare una bolla, occorre un concetto rivoluzionario che in prospettiva deve offrire illimitate possibilità di crescita e di profitto

-dev’essere disponibile un mare di liquidità, insieme a una generale scarsità di occasioni per buoni investimenti
-l’idea non dev’essere troppo banale a prima vista, e per comprenderla appieno deve richiedere la consultazione di esperti
-la folla tende a imitarere il comportamento dei leader, quindi è sufficiente che l’idea alla base delle bolla conquisti le minoranze qualificate, il resto viene da sé.
-il prezzo deve alzarsi da normali livelli di sopravvalutazione fino ad aree totalmente nuove e imprevedibili
-quelle elevatissime, inesplorate aree di prezzo devono ricevere l’imprimatur di persone ritenute assolutamente esperte e affidabili dalla larga maggioranza della società. Per esempio a proposito del ’29 è rimasta famosa una dichiarazione di Irving Fisher, massimo economista americano dell’epoca (nonché ripugnante eugenetista), fatta nel momento in cui la bolla del ’29 cominciava a mostrare le prime crepe. Con impressionante sicurezza, sosteneva che i prezzi delle azioni erano tutt’altro che sopravvalutati… semplicemente si era entrati in “nuovi altipiani” di prezzi alti e stabili. Infatti…
-Il terrore di perdere il treno, per cui la gente si precipita a entrare prima che sia troppo tardi
-la disponibilità delle banche a prestare soldi per investire in borsa, valutando i titoli depositati come garanzia a prezzi astronomici e fuori dalla realtà.
-l’emergere di figure “cult” che in qualche modo simboleggiano la bolla. Per l’Internetmania, da noi si potrebbero citare personaggi come Carlà o il mitico Degiovanni…
-la bolla dura più a lungo delle aspettative di chiunque. Verissimo. Sia nel 1928/1929 che nel 1999/2000 saltarono molti ribassisti che prevedevano giustamente lo scoppio della bolla, ma anticiparono i tempi e furono massacrati dal fantastico rialzo della fase finale.
-il sorgere di iniziative più o meno fraudolente che si affiancano a quelle più serie cercando di sfruttare l’entusiasmo per le idee alla base della bolla. Anche qui si potrebbe citare il buon Degiovanni, con il suo ridicolo apparecchietto per accedere a Internet tramite la TV (in realtà solo a pochi siti). Ricordo che riuscì a rifilare quell’aggeggio a qualche centinaio di parrocchie italiane!
-al culmine della bolla, i prezzi salgono a livelli così assurdi che anche la persona più sprovveduta -ma oggettiva- si rende conto che quei livelli sono insostenibili. Pring cita un episodio della bolla immobiliare giapponese alla fine degli anni ‘80: un’estensione di terreno pari a quella del Palazzo Imperiale di Tokyo aveva lo stesso valore di mercato dell’intero patrimonio immobiliare di New York… Da noi, nel 2000 Tiscali capitalizzava più della Fiat… non che la Fiat sia ‘sta grossa e bella cosa, però…


(fine della 15a puntata)








x Franzo
A mia volta ti ringrazio… Impressionante quella riga arancio…
Cominciano a uscire le prime previsioni di istituzionali per il 2011… Questa purtoppo l’ho letta molto velocemente e poi non sono più riuscito a trovarla. Comunque il presidente della Bundesbank -o della Deutsche Bank, lì per lì non ci ho fatto caso- prevede che nel 2011 non ci saranno assolutamente default di paesi dell’area euro e che le borse europee avranno un andamento poco appariscente, perché saranno schiacciate da una nuova fuga in avanti delle borse dei paesi emergenti.
Se la Germania dice che non ci saranno default dei paesi dell’euro, direi che possiamo dormire fra due guanciali. Del resto, a dar retta ai catastrofisti, da moooo che l’Italia doveva aver chiuso bottega… E se resiste un paese così sgangherato come il nostro, resistono tutti.

 

Franzo

PELO e CONTROPELO
S2 1'177/73 ... ha retto !

Oggi a New York ci sarà la più grande I.P.O. della storia, quella di General Motors, è assolutamente da vedere come si concluderà il collocamento, da rammentare che GM venne "salvata" dalla bancarotta dal Governo USA ... mi è facile pensare che, ... dopo quel salvataggio in extremis, ... ci sarà sbarramento al gioco della speculazione al ribasso, ... speculazione che qui in Europa, grazie alla BCE ... sta avendo la strada spianata, ... ma questo è un altro discorso, magari se ne riparla domani ... e che Dio maledica gli inglesi ... doppiogiochisti infami !
 

filibuster

Forumer attivo
Goldman sachs: Buone probabilita’ di un +15% +20% fra 12 mesi

Continuano ad arrivare le previsioni per il 2011. Ieri ho riportato l’opinione di un importante banchiere tedesco, che vede per l’Europa un’annata senza infamia e senza lode, quindi più o meno come il 2010.
Oggi ha parlato Jim O’ Neill di Goldman Sachs, che tra parentesi è il tizio che nel lontano 2001 inventò l’acronimo BRIC, Brasile-Russia-India-Cina, che tanto successo ha avuto in questi anni.
Ci tengo a sottolineare che la previsione di un 2010 all’insegna del laterale -fatta all’inizio dell’anno dai principali istituzionali USA, che poi ho ripetuto infinite volte e che si è rivelata MILLIMETRICAMENTE ESATTA (salvo eventuali crolli sotto i 960 entro il 31/12)- era merito soprattutto di Goldman Sachs, quindi le loro previsioni per l’anno prossimo meritano un’estrema attenzione, anche se nessuno è infallibile.

Dunque, secondo Jim O’Neill, Wall Street nel 2011 farà meglio delle altre borse. Se l’attuale “stimulus” della Federal Reserve non incontrerà il successo sperato, senz’altro avremo un QE3. Il dollaro dovrebbe apprezzarsi di un 5% dai livelli attuali. Secondo lui, c’è “a good chance” che l’S&P500 guadagni dal 15% al 20% nei prossimi 12 mesi.
Com’è ovvio, non credo ciecamente a quanto predice, però Mr O’Neill gestisce qualcosa come 820 miliardi di dollari… Come notavo altre volte, quando parla Goldman Sachs più che di “previsioni” si tratta di “programmi operativi” perché sono loro a fare il mercato, insieme ai pochi altri Big Boys. Questo non costituisce una garanzia assoluta, si capisce… E comunque se i miei test con danaro reale continueranno ad andare così, l’anno prossimo non farò operatività di posizione ma solo operazioni intraday sui futures EUR/USD. Ma una solida e realistica visione della “big picture” fa sempre comodo…

fonte: http://noir.bloomberg.com/apps/news?pid=20603037&sid=aAcaGNGfuSxc



x Franzo
Vogliamo riconoscere i meriti del nostro Franzo? Senza menarsela tanto, ha intuito perfettamente la validità del supporto a 1177/1173, che finora ha tenuto egregiamente e magari innescherà un rimbalzo. Franzo non proclama impossibili certezze, ma spesso ci prende. La differenza fra lui (come gli altri che provano a indovinare l’andamento futuro del mercato rischiando soldi veri) e i Veggenti da Forum sta proprio nel fatto che non dirà MAI che “senza ombra di dubbio” il mercato farà questo e quest’altro…
Bravo!

un saluto anche a Dolo.
 

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