“La mia decisione di riformare il sistema finanziario è rafforzata… quando vedo profitti record realizzati esattamente dalle stesse società che affermano di non poter concedere prestiti alle piccole aziende, di non poter tenere bassi i tassi delle carte di credito E DI NON POTER RIMBORSARE I CONTRIBUENTI PER IL COSTO DEL SALVATAGGIO”… Come si fa a dare torto a queste parole di Obama? Una cosa è il libero mercato, altra cosa è ricorrere ai quattrini pubblici nei momenti di difficoltà, e poi rifiutarsi di restituire il prestito nello stesso istante in cui si fanno profitti stellari. Questo si chiama prendere il naso i cittadini che pagano le tasse…
Perfino i pacifici islandesi si sono rifiutati di rimborsare con i loro risparmi i debiti fatti dalle banche PRIVATE del loro paese. Mica tutti sono generosi come gli italiani, che da generazioni foraggiano la Fiat nei suoi lunghissimi periodi di crisi, mentre i profitti se li godono gli Agnelli…
L’altra frase di Obama è “Mai più i contribuenti americani saranno tenuti in ostaggio da una banca troppo grande per fallire”. Anche qui, niente di nuovo per gli italiani, abituati ai ricatti della Fiat che ci costringono a regalare i nostri quattrini -chissà per quale diavolo di motivo- ai connazionali che vogliono cambiare macchina, anziché a quelli che vogliono cambiare il pianoforte, o i mobili del soggiorno, o la bici o qualsiasi altra cosa.
La famosa riforma finanziaria di Obama è tutta in quelle due frasi. Verrà ripristinata la divisione -in vigore fino a pochissimo tempo fa- tra banche d’investimento e banche commerciali. Queste ultime non potranno fare trading per conto proprio (“proprietary trading”). Inoltre verrà posto un limite alla crescita delle banche. Anche qui, nessuna vera novità, dato che -come scrive il Wall Street Journal- già dal 1994 è in vigore una norma che vieta alle singole banche di raccogliere più del 10% dei depositi del paese.
Che non si tratti di un dramma, lo dimostrano le quotazioni di ieri. Con la volatilità delle azioni USA, una nuova normativa davvero penalizzante avrebbe provocato facilmente crolli del 30% e più… e invece com’è andata? Goldman Sachs -che non è la destinataria dello sfogo di Obama, ma comunque è il titolo-simbolo di un certo modo di fare banca- ha perso solo il 4%. JP Morgan e Bank of America, che effettivamente verranno colpite, dato che attualmente sono fortissime sia come banche commerciali che come banche d’investimento e in futuro dovranno scegliere un solo ramo, non hanno perso il 50% -come ci si poteva aspettare- ma appena un misero 6%. Non mi pare che il mercato la veda così nera, questa riforma!
Il fatto è che storicamente Wall Street è sempre stata contraria a ogni imposizione governativa per l’aspirazione a governarsi da sé. Ma tutte le volte che è entrata in conflitto con la politica, si è arresa subito perché sapeva (e sa) di avere tutto da perdere in una lotta all’ultimo sangue. Andrà così anche stavolta? Forse sì, visto il calo contenuto di Bankamerica e JP Morgan.
Non voglio fare concorrenza a Maghi e Indovini, ma mi limito a osservare che ieri sono state rispettate millimetricamente sia la SMA50 che il buon supporto in area 1110/1113. Quidi può darsi che la reazione si esaurisca qui, anche perché le trimestrali in genere sono soddisfacenti, e la Cina sta andando a gonfie vele. Dal momento che lavora solo SU ORDINAZIONI dell’Occidente, sarebbe alla canna del gas se davvero l’economia occidentale fosse a pezzi.
D’altra parte da marzo in poi abbiamo avuto diverse correzioni dell’ordine del 6-7%, quindi -anche se non dovesse trattarsi di inversione- un certo calo è nell’ordine delle cose, ora o più in là. Resta sempre aperta, ovviamente, la possibilità di fatti nuovi che potrebbero provocare una catastrofe.
Per prudenza, ho congelato due delle mie tre posizioni lateral-rialziste. Ora ho un mese per risistemarle, se necessario. L’altra posizione per ora l’ho lasciata com’era perché sia la scadenza che il punto di pareggio (2738) sono distanti.
L’Australia ha chiuso con un ragionevolissimo -1,59%. Ora dobbiamo solo aspettare l’apertura di WS, e reagire in base a quello che vedremo, non in base ai nostri sogni.
Buona giornata.
Devo dirmi finalmente soddisfatto, per la scelta di Obama di andare contro una certa finanza.
Ho letto tutto, forse l'unica cosa che mi lascia un dubbio è proprio il discorso sulla Cina. Ho la sensazione che il fatto che continui ad esportare verso l'occidente, e tanto, sia anche proprio per il fatto che l'occidente è un pò in crisi, e tende ad acquistare cinese per tenere bassi i prezzi.
Non so come spiegarmi: lo vedo qui in Italia, molta gente compra cose cinesi perchè costano poco, ed anzi proprio perchè c'è crisi tende a comprare a prezzo basso, favorendo l'export della Cina.
Quindi forse la Cina è un elemento in parte sfalsante. Comunque concordo su tutto il resto.
Ciao Fili