"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring (1 Viewer)

filibuster

Forumer attivo
Grande America! Secondo me, Wall Street non ne poteva più degli incredibili bizantinismi europei sulla crisi greca… Si è convinta -bontà sua- che se si arriverà sull’orlo dell’abisso sicuramente non mancherà un efficace intervento franco-tedesco (se non altro per la grossa esposizione delle banche dei due paesi, e per l’ottima ragione che almeno il 40% del debito ellenico è nei portafogli tedeschi, dicono)… Poi ha notato che gli altri paesi del PIIGS CLUB non si trovano certo con un piede nella fossa (ieri la Spagna ha piazzato diversi miliardi di titoli di stato a tassi ragionevolissimi) e a quel punto ha deciso di mandare al diavolo le contorsioni mentali del Vecchio Continente, almeno fino a quando il problema non verrà affrontato di nuovo dall’UE, e cioè -se ho capito bene- fra un mese. Naturalmente la Grecia continuerà a incombere come una spada di Damocle sulle borse, che così avranno SEMPRE a disposizione un magnifico pretesto per scendere, anche in assenza di fatti nuovi.


Dopo sei candele consecutive rimaste sostanzialmente al di sotto dell’ema9 e del midpoint della grande Dark del 4 febbraio, ieri abbiamo avuto un bel segnale di forza con il gap d’apertura e la violazione sia dell’ema9 che della SMA21. E’ stata vinta una battaglia, ma non la guerra, perché ora l’S&P500 dovrà vedersela con l’area di resistenza a 1106-1116 ca, dove passa anche la fondamentale SMA50…. per farcela, probabilmente occorrerebbe un forte incremento dei volumi, ieri poco significativi. In compenso siamo lontani dall’ipercomprato e il Vix è rimasto abbastanza “tonico” (22.25). Uno sbrago sotto i 20 potrebbe essere pericoloso, dato che negli ultimi due anni si è scesi sotto quella quota solo in una manciata di casi e quindi sarebbe (e soprattutto passerebbe per) un segnale di eccessiva “compiacenza”. I forum continuano a pullulare di orsi, anche se meno di una volta, e pure questo è un messaggio positivo. Il problema rimane quella resistenza poco sopra 1100, oltre alle innumerevoli difficoltà che affliggono il mondo in questo periodo.

Con l’aiuto dell’andamento del mercato, ho chiuso una delle due posizioni infelici di cui parlavo nei post precedenti -quella sul Dax- con una perdita già totalmente recuperata. Però ho lasciato in piedi le protezioni che le erano collegate e che avevo dimezzato, visto che forse devo a loro la scioltezza con cui ho operato nei giorni scorsi. Ora mi sto dando da fare per completare il recupero sull’altra posizione, che comunque potrei anche tenere, perché pure lì le protezioni non sono inerti, ma contribuiscono attivamente al profitto, passando da una funzione difensiva a una offensiva a seconda dell’andamento del mercato. L’idea mi è venuta guardando il DVD del film “Zulu” (politically incorrect al massimo!), dove gli scudi non vengono utilizzati solo per proteggersi ma anche come arma mortale nel corpo a corpo, dato il loro peso. Naturalmente scherzo un po’, però l’accostamento fra guerra e borsa non è campato in aria come sembra… In tutti i sondaggi effettuati fra i gestori USA per individuare il libro più formativo per il loro lavoro, ai primi posti risultano sempre “Reminiscences of a stock operator” di Lefevre, e l’Arte della Guerra di Sun-Tzu.
L’Australia ha chiuso a +2,19%, quindi non si è limitata a recepire il rialzo di Wall Street, ma ha aggiunto del suo.



x redTIM
Grazie a te per le belle considerazioni… una vera chicca il contrasto visivo e psicologico fra la Mediobanca inquietante e tenebrosa di Cuccia e lo squillante “giallo canarino” degli sportelli odierni.
Sul fatto che “per la prossima festa bisognerà aspettare la prossima generazione”, non sei il solo a pensarla così. In base a un discorso come il tuo, nel 1955 Galbraith riteneva che in quel periodo una nuova bolla fosse altamente improbabile: “Quando quei giorni [dell’autunno 1929] giunsero alle estreme conseguenze, decine di migliaia di americani scossero la testa mormorando: MAI PIU’. In ogni comunità importante ci sono dei superstiti, anziani ma tuttora castigati, che ancora brontolano e scuotono la testa. La Nuova Era non aveva ancora custodi di solido pessimismo come questi”. Ma il grande economista ammette che -trascorso un congruo periodo di tempo- “le probabilità di una ripetizione dell’orgia speculativa sono piuttosto elevate”. E infatti…
Pring distingue tra la memoria individuale, che ricorda le passate perdite e -oltre a salvarci- può anche farci fare degli errori incoraggiandoci a vendere troppo presto “pur di evitare la sofferenza psicologica di perdere un’altra volta”, e la memoria collettiva che appunto impedisce la nascita di una nuova bolla a breve distanza di tempo dalla precedente.
Nel mio piccolo, verso il 2006/2007 in un altro forum aprii un thread che durò parecchi mesi. S’intitolava più o meno “un grande rialzo può finire senza il Bacio della Morte?”. The Kiss of Death corrisponde -in questo contesto- all’arrivo in borsa delle grandi folle… arrivo che segna l’inizio della fase parossistica delle bolle, inevitabilmente conclusa da un’enorme deflagrazione e dalla rovina dei piccoli investitori. In quel thread eravamo quasi tutti d’accordo che il lungo rialzo 2002-2007 MERITAVA i fuochi d’artificio di un finale spettacolare, ma c’erano forti dubbi sulla possibilità di una conclusione del genere per l’eccessiva vicinanza della bolla di Internet. Citavo il caso di parecchi miei colleghi che nel 2000 si erano tenuti ben lontani dalla borsa dicendo “Eh, noi abbiamo già dato!”. Si riferivano al crash del 1987. Dopo 13 anni il dolore di quelle perdite era ancora vivo… figuriamoci se i martiri del 2000 potevano aver dimenticato le sciagure di sei/sette anni prima!
A risentirti.

x nagual
Compra sui rumors e vendi sulle notizie… giustissimo, ma -parlando in generale- anche qui c’è qualche problema. Il guaio è che a noi piccoli i rumors non arrivano attraverso le orecchie, ma attraverso gli occhi! Voglio dire che i rumors li leggiamo sui giornali o sul monitor, quando evidentemente sono già vecchi, e hanno fatto da un pezzo il giro delle sale operative. In pratica noi non compriamo sui rumors ma sulla NOTIZIA che girano dei rumors…
Anche in uscita c’è qualche difficoltà… per esempio, non sempre la notizia dà il via a vendite generalizzate… a volte succede il contrario. Lo vediamo con le reazioni alle trimestrali americane, che possono andare da un estremo all’altro anche a parità di risultato. E poi ci sono le mezze notizie come le “decisioni” prese dalla UE sulla Grecia, che dicono ben poco di nuovo e il mercato interpreta a seconda del suo umore… A me è andata benissimo la reazione positiva, ma nessuno si sarebbe meravigliato se la borsa avesse risposto con raffiche di vendite.
Ciao.
 

filibuster

Forumer attivo
In borsa di sicuro non ci si annoia in questo periodo! Poche ore fa la FED ha alzato di un quarto di punto il tasso di sconto (quello sborsato dalle banche come “borrowers”, cioè quando ricorrono allo Sportello Prestiti della Federal Reserve) mentre ha lasciato immutato il Fed Funds Rate che è il tasso fondamentale, quello del mercato interbancario. Naturalmente la notizia è negativa per il mercato azionario… ma quanto è negativa?



Innanzitutto, senz’altro il mercato già scontava l’aumento, anche se se lo aspettava per marzo: “They have talked about this for a couple of weeks now. It is the start of their exit strategy, almost. Bernanke talked about it last week and it was mentioned again in the FOMC minutes. So they are just moving to normalize policy." La cosa era talmente risaputa che uno strategist di Citigroup se n‘è uscito con “they probably couldn't have telegraphed this more”.

Visto che sono stati anticipati i tempi della prima mossa della exit strategy, ora il mercato si aspetta che vengano bruciati i tempi anche per la mossa finale -l’aumento del Fed Funds Rate, così malvisto dalle borse. Però come al solito c’è anche l’altro lato della medaglia. Dato l’avvio della procedura di uscita dall’emergenza, evidentemente la Fed ha raggiunto la ragionevole certezza che la temuta ipotesi di un recupero “a W” dell’economia è definitivamente tramontata. La fretta nell’aumento del tasso di sconto ne rappresenta un’ulteriore forte conferma.
Per questi motivi, la maggior parte dei commentatori ritiene che l’impatto negativo della notizia su Wall Street sarà temporaneo e comunque non drammatico. Vediamo…

Secondo il chief strategist della Wells Fargo
“Most traders expected the Fed move a few weeks but not this soon. Overall this suggests conditions are easing a bit and the recovery is on track."

Questo invece è un gestore della Omninvest
“This should not be market moving news. The release of Bernanke's testimony to Congress last week told us that they would first change the discount rate. Second is they would sell assets and lastly, they would offer banks, CDs and finally they would start to raise the federal funds rate. This is not the time to panic it is the time to feel relieved."

Ecco infine un analista della celebre Schaeffer’s Research (istituzione spesso pessimista):
"There probably will be a down day tomorrow (in stocks) given the good three sessions so far this week and given the news will be seen as negative. Investors will be compelled to limit losses in some positions. But once the market has a chance to digest the news this may not be a big drop."

Visto che l’S&P500 già si trovava di fronte, con poca forza, alla resistenza a 1106-1116 di cui parlavo ieri, domani un calo sembra molto probabile -con la maretta aggravata dalla scadenza delle opzioni (mi riferisco sempre a Wall Street)- ma difficilmente si trattera di qualcosa di tragico. Forse, dopo qualche tempo la novità potrebbe finire per rivelarsi bullish, perché contribuisce a sgombrare il cielo dalle nuvole. In questo momento i mini sull’ S&P500 viaggiano sui 1095,cioè intorno a un -0,90% dalla chiusura di ieri. Poca roba.
Vorrà dire che quelle anime belle che da marzo sperano ardentemente in una catastrofe, continueranno ad aspettare, sognando sciagure senza fine… A ognuno il suo giocherello… senza cattiveria, perché forse un calo deciso mi tornerebbe comodo. Come dicevo nei post precedenti, delle due maledette posizioni in perdita me n’è rimasta solo una -sull’Eurostoxx50- e il loss ora è sceso al 30% rispetto a quello massimo virtuale sofferto. Ma l’ultima diminuzione della perdita è stata soprattutto “passiva”, cioè dovuta al rialzo di queste sedute, mentre la riduzione decisiva -quella che mi ha consentito di chiudere in pareggio la posizione sul Dax- era stata “attiva”, cioè dovuta ai profitti su operazioni parallele, quasi tutte al ribasso … Ennesima riprova che i guadagni più veloci e sostanziosi si fanno in discesa, anche se quelli realizzati al rialzo sono -come dire?- più gioiosi e solari.
 

filibuster

Forumer attivo
ciao Campisi. Vediamo se riesco a modificare il link eliminando quelle orribili stringhe

[ame]http://http://www.youtube.com/watch?v=f7joLHSXlPk[/ame]
 

silut

Forumer storico
ciao filibuster....articolo interessante....l'ho ripostato anche nel 3d dove scrivo...

te lo dico per correttezza....

buon lavoro a tutti
 

filibuster

Forumer attivo
…E così abbiamo avuto una bell’esempio di una delle regole di borsa più trascurate: la failure di un pattern tecnico o psicologico provoca (o può provocare) un effetto più forte di quello che sarebbe stato indotto dal successo della figura, chiaramente nella direzione opposta a quella originaria.

Nel post precedente dicevo -in base ai commenti USA- che molto probabilmente la notizia dell’aumento del tasso di sconto avrebbe provocato un calo di dimensioni non eccessive e aggiungevo che “forse, dopo qualche tempo la novità potrebbe finire per rivelarsi bullish”…beh, quel “qualche tempo” è stato davvero poca cosa perché si è ridotto a una manciata di ore!

Giovedì l’S&P500 si era arenato con molta precisione contro la SMA50, all’inizio dell’area di resistenza 1106-1116: close 1106,75, SMA50 1108,62. Dati i volumi ordinari e l’entusiasmo non eccessivo, penso che in assenza della notizia sul tasso di sconto ieri il mercato si sarebbe un po’ afflosciato, invece la consapevolezza, l’ “orgoglio” di aver saputo neutralizzare l’apparente negatività della notizia sui tassi deve aver rinfrancato gli operatori consentendo di superare di misura la SMA50 con una penetrazione più profonda nell’area di resistenza: venerdì chiusura 1109,17 SMA50 1108,74.


Nonostante la bella sorpresa di ieri, la situazione non mi sembra cambiata granché. L’S&P500 è sempre impelagato con la resistenza a 1106-1116, e solo il suo eventuale superamento darà un impulso al rialzo, che comunque non vedrei grandioso. Verso valle è stato testato più volte con successo un supporto intorno a 1060, che dovrebbe fare da prima barriera contro un eventuale movimento al ribasso. Più giù c’è un’altra area di difesa sui 1010-1030, rafforzata dalla SMA200 ora a 1028.
I forum sognano sempre movimenti spettacolari, in una direzione o nell’altra. Francamente non mi pare che ci siano catalizzatori per un rialzo stratosferico. Il presidente della Fed di New York, Dudley, ha sintetizzato così la situazione:

“We currently expect that the economy will keep expanding but at a somewhat slower growth rate than during the second half of 2009,” Dudley said today in a speech in San Juan, Puerto Rico. “With modest growth, we expect price pressures to remain well contained.”
Dudley also said after his speech that the Fed’s increase yesterday of the discount rate was a “small technical change” that doesn’t signal a shift in monetary policy.

Niente voli celestiali, quindi… anche se un rialzo sano e abbastanza consistente potrebbe essere alimentato dal lento passaggio dai fondi monetari e obbligazionari a quelli azionari (parlo dell’America, come sempre).
La possibilità di discese esiste sempre… viste le nuove aperture di Wall Street alla scena mondiale non è certo difficile trovare -da Dubai alla Grecia- qualche paese in difficoltà o qualche situazione di pericolo, oltre a quelle che l’America ha in casa, che non sono poche.

Insomma, da questi primi mesi sembra confermata l’ipotesi di lavoro di un’annata all’insegna del lateralone, o di un trend “lateralon-rialzista”, anche se bisogna essere sempre pronti a qualsiasi cosa… in borsa tutto può cambiare nel giro di pochi minuti: pensate a un colpo di stato a Pechino…-30% istantaneo.
Dopo un giro nei forum vedo che la delusione per il mancato tonfo di ieri ha spinto parecchi orsi a cambiare bandiera. Chiaramente è un campanello d’allarme bearish. Se la fuga dovesse diventare generalizzata avremmo un deciso segnale ribassista, facendo attenzione a non bruciare i tempi. Ricordo ancora una volta che il poderoso rialzo dell’autunno 2001 -dopo la tragedia di New York- si svolse tutto fra l’incredulità e i fischi dei forum, esattamente come quello iniziato nel marzo 2009. Nella primavera 2002 a poco a poco gli orsi passarono fra le file dei tori, mentre il trend rallentava. Nell’aprile il caporione dei ribassisti di un altro forum -un orso viscerale tipico, pieno di odio verso il mondo e accanito lettore dei vari Usemlab, Benettazzo e bullshit del genere- annunciò urbi et orbi la sua abiura… aveva chiuso tutte le posizioni al ribasso per passare fra i rialzisti… Pochissimi giorni dopo il mercato crollò…ed era solo l’inizio dell’ultima spaventosa gamba ribassista del downtrend 2000-2002… Occhio, che la storia spesso si ripete!



x Silut
una vera finezza! Grazie, sei stato correttissimo. Naturalmente per me è un piacere e un onore se (con tuo grosso rischio e pericolo!) ritieni che un mio post possa essere di qualche utilità altrove… Francamente non mi potrei lamentare nemmeno se qualcuno facesse un copia-e-incolla per riderci sopra con i suoi amici… Nel momento in cui uno scrive qualcosa in un forum, deve accettare qualsiasi reazione, naturalmente nei limiti di una sana e civile presa per i fondelli.

Buon week-end a tutti.
 

filibuster

Forumer attivo
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[ame=http://www.youtube.com/watch?v=dLRDjo1Bwos]YouTube - Victoria de los Angeles.Mein glaubiges Herze.TEMPLE CHURCH.[/ame]
 

Franzo

PELO e CONTROPELO
'nGiorno Filibuster,

ci ho pensato su bene prima di scriverti, ho sempre il timore di dar disturbo, ... ma, ... caspita, come si fa a tacere dopo averti letto, ... così colto, così informato, ... così fluente nella tua lucidità analitica.

:bow:
 

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