Ius Scholae - che inizino le polemiche

Con 86 mila studenti italiani che frequentano le scuole all'estero direi che lo stiamo già facendo.
Questo è legale
Articolo 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.

Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.


Però dobbiamo ricordarci di specificare meglio la Costituzione
Articolo 22
Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.

Così poi sarà possibile espellere, tra i tanti, i terroristi che violano l'articolo 18.

Articolo 18
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale [cfr. artt. 19, 20, 39, 49].
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
 
Primo sì allo Ius Scholae, atteso da oltre 1 milione - Politica - ANSA

A me sembra una decisione poco ponderata. O, quanto meno, poco prioritaria.
Prima di concedere la cittadinanza a nuovi italiani, non dovremmo trovare il modo di sbattere fuori dalle balle gli italiani indegni?
A me 5 anni sembrano davvero pochi. Non si diventa cittadini di uno stato in 5 anni. Vedo gente che è qui da 20 anni e non si è integrata e non sa neanche l'italiano, sono a tutti gli effetti estranei interessati a sfruttare il welfare.

In alternativa potrebbero bastare i 5 anni a patto che si applichi la stessa procedura della Svizzera.
Per naturalizzazione ordinaria c’è bisogno dei seguenti requisiti:


  • cittadini stranieri che hanno vissuto per almeno 10 anni in Svizzera (gli anni passati in Svizzera nella fascia di età dai 10 ai 20 contano il doppio della loro effettiva durata);
  • possesso del permesso di domicilio (C);
  • capacità di comunicare in una lingua nazionale;
  • non avere iscrizioni nel casellario giudiziario;
  • rispettare i valori della Costituzione;
  • contribuire alla vita economica del paese.
 
E poi non capisco il problema: più volte le sentenze hanno equiparato gli stranieri ai cittadini in tutto e per tutto tranne il diritto di voto.
Però i minorenni non votano quindi un minorenne italiano è identico a un minorenne straniero. E allora che problema si intende risolvere con questa legge?
 
A me 5 anni sembrano davvero pochi. Non si diventa cittadini di uno stato in 5 anni. Vedo gente che è qui da 20 anni e non si è integrata e non sa neanche l'italiano, sono a tutti gli effetti estranei interessati a sfruttare il welfare.

In alternativa potrebbero bastare i 5 anni a patto che si applichi la stessa procedura della Svizzera.
Utile spunto.
Però non so... lasciando il "contribuire alla vita economica del paese", qualche bleeding heart dirà che così si discrimina un invalido che, rispetto ad un altro figlio di immigrati, non potrà mai lavorare.
La prospettiva alternativa, però, è molto più inquietante.
Faccio un esempio senza scomodare i "soliti" terroristi islamici: se una famiglia di criminali stranieri arriva illegalmente in Italia, rimane latitante per cinque anni mentre un loro figlio frequenta le scuole elementari, poi cosa accade? Io sospetto che direbbero che un cittadino italiano di 10 anni non può essere privato dei genitori, per cui i genitori-delinquenti non verrebbero espulsi dall'Italia.... se non quando il discendente ha almeno 18 anni ed è autonomo.
 
Ovviamente, il tema "Cerchiamo di attirare in Italia i giovani stranieri più promettenti e di fare rimanere i giovani italiani più promettenti" non è nell'agenda di nessun partito.
C'è giusto un po' di dumping fiscale a favore dei pensionati e dei redditi più alti, mi pare.
 

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