Journal to portfolio afterlife

La solidarietà arriva a scadenza.

Poland will likely cut financial support to the million Ukrainian refugees it is hosting, the government said, in a move that may further undermine ties with its neighbor that have been strained in a clash over grain imports.

 
Oggi +0,10%.

1695222778564.png
 
Attenzione! Si sono aperte le porte dell'inferno :jolly:

L'umanità ha aperto le porte dell'inferno, il caldo terribile sta avendo effetti devastanti, agricoltori sconvolti che guardano i raccolti portati via dalle inondazioni, migliaia di persone fuggono spaventate mentre infuriano incendi storici.

 
La Polonia cambia decisamente approccio verso l'Ucraina.

"Non trasferiremo più armi all'Ucraina, adesso ci armeremo noi con le armi più moderne". Il premier della Polonia, Mateusz Morawiecki, annuncia lo stop di forniture di armi all'Ucraina, in guerra da oltre un anno e mezzo contro la Russia. La decisione di Varsavia arriva dopo settimane di tensione sull'asse con Kiev per questioni commerciali legate in particolare alle esportazioni ucraine di grano.
Varsavia, da febbraio 2022, ha accolto milioni di profughi ucraini, garantendo anche assistenza sanitaria e sostegno a chi è fuggito dalla guerra. Tale impegno si andrà progressivamente ridimensionando, a partire in particolare dall'inizio del 2024. La Polonia continua ad essere un cardine della coalizione che fornisce aiuti militari a Kiev e, per questioni geografiche, è stato un canale assolutamente fondamentale nei trasferimenti di mezzi e armi. A maggior ragione, spicca il tono delle dichiarazioni delle ultime ore e la svolta di Morawiecki.
"Non siamo d'accordo con nessuna procedura adottata nei nostri confronti, significa che le autorità ucraine non comprendono quale sia la destabilizzazione del mercato agricolo polacco", ha detto il premier in precedenza all'emittente Polsat News rispondendo in particolare alle parole del viceministro dell'Economia di Kiev, Taras Kachka, che nelle ultime ore ha puntato il dito contro Polonia, Slovacchia e Ungheria.
"Vorremmo continuare a sostenere l'Ucraina, ma affinché ciò sia possibile dobbiamo avere il sostegno del popolo polacco in questa questione. Pertanto, se non c'è il sostegno del popolo polacco, sarà difficile per noi continuare a sostenere l'Ucraina come abbiamo fatto finora", ha aggiunto.

 
Se gli obbiettivi sono irrealizzabili ...

Marcia indietro sugli impegni ambientali. Il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato oggi che il divieto di vendere auto nuove a benzina o diesel sarà rinviato di cinque anni, dal previsto 2030 al 2035.
Questa è solo una di una serie di misure che allentano o ritardano gli obiettivi “verdi” del Governo. In un discorso alla nazione da Downing Street, Sunak ha anche rinviato a oltranza l'introduzione dell'obbligo di sostituire le caldaie a gas inquinanti con pompe di calore perché sono ancora «troppo costose per la famiglia media britannica».
La lista continua: i proprietari di casa non avranno l'obbligo di fare lavori di isolamento termico, non verranno imposte nuove tasse sui biglietti aerei per scoraggiare la gente dal volare, non verranno introdotte regole più severe sulla raccolta differenziata di rifiuti, non verrà tassata la carne per ridurre i consumi aumentando gli acquisti di alimenti “sani” come frutta e verdura.

 

Users who are viewing this thread

Back
Alto