Quando attingo dal fido per le mie spese pago lo 0,75% di interesse annuale, perciò al momento non ho bisogno di vendere in perdita.
I miei etf hyld e embe distribuiscono proventi che di solito reinvesto, alla bisogna posso anche attingere cash da questa fonte.
Io ho consapevolezza del mio profilo di rischio reale e della storia dei mercati finanziari, perciò in generale non si deve mai vendere in perdita, si vende solo ciò che è strettamente indispensabile per le spese in caso di necessità. O, meglio, secondo me si possono vendere in perdita le posizioni "perdenti" ma per assumere lo stesso rischio su una nuova posizione (es. si vende un singolo titolo azionario es. Unicredit per comprare un etf azionario sul settore bancario) sperando di fare la scelta giusta.
Ci vuole stoicismo, il momento di sconforto capita a tutti, anche a me

Il distacco dai mercati di solito aiuta.
Durante il bear market di inizio anni 2000 smisi di controllare le quotazioni dei miei fondi azionari per diversi mesi (al tempo le controllavo su televideo).