Journal to portfolio afterlife

Non ditelo a Draghi...
With China and India buying the Russian oil shunned by the West in an effort to force an end to the Ukraine invasion, Moscow is earning more now than it did before the war.
 
1655869700291.png
 
Se vogliamo certamente finire in recessione, possiamo sicuramente avviare altre sanzioni più efficaci per congelare il mercato energetico e far schizzare i prezzi ancora più in alto (temporaneamente? Auguri!).

1655870157189.png


1655870518630.png


1655870406067.png
 
Caspita, una vera e propria rivoluzione del risparmio!
La proposta permetterebbe invece «la riduzione di quella parte della finanza che genera rendite dissociate dall’andamento dell’economia reale e rilanciare quella che spinge la produttività, il fattore trainante di un’economia aperta alla concorrenza, come quella italiana» e se attuata in precedenza, secondo i calcoli del presidente Consob, avrebbe arginato la perdita del potere d’acquisto del risparmio finanziario, fermandola al 14% anziché al 16% tra il 2008 e il 2021.

Salvaguardare il risparmio italiano investendo in un paese in declino come l'Italia .... mmmhh questa sarebbe una idea intelligente?
Anche il presidente della Consob, Paolo Savona, sposa la linea dell’Appello di MF-Milano Finanza e dedica una lunga parte della sua relazione annuale al mercato alla necessità di proteggere il portafoglio dall’inflazione, convogliando il risparmio verso investimenti produttivi di aziende italiane.

Ma non si dovrebbe investire in aziende italiane?
Dal 2008, anno della crisi finanziaria globale, al 2021, l’aumento dei prezzi al consumo ha inciso il potere di acquisto del risparmio finanziario italiano nell’ordine complessivo del 16% (dati Istat), a cui si aggiunge la caduta di valore degli immobili del 12% (dati Bri). «Se il portafoglio esistente avesse avuto le caratteristiche proposte, la perdita complessiva sarebbe stata del 14%, in parte recuperata se fosse stata seguita una composizione valutaria equilibrata», ha aggiunto il numero uno della Consob nelle sue considerazioni; tenendo conto che nel periodo considerato il dollaro si è rivalutato del 23% rispetto all’euro, un portafoglio la cui metà delle attività fosse stata denominata nella valuta americana avrebbe dunque ridotto la minusvalenza indicata al 2,5%, agendo in direzione dell’auto-protezione. Ma questo, purtroppo per i risparmiatori, nella realtà non è avvenuto.

 

Users who are viewing this thread

Back
Alto