Journal to portfolio afterlife

Da quarant'anni non produciamo più cultura vera, ma viviamo di quella della rendita a tutti i livelli che brucia ricchezza ma non la crea ed il debito pubblico, fuori controllo, ne è la palese dimostrazione.
Ancora una volta, infatti, si affrontano i problemi a valle e non quelli a monte rischiando di andare in loop per l'asimmetria creata tra paese reale e quello istituzionale continuando a ragionare sui mezzi quando è giunto il tempo di mettere in discussione i fini. Senza una visione più lucida dello scenario a tendere per risolvere un problema si complica il tutto e siamo trascinati verso il nulla dal pifferaio magico che a sua volta ha perso di vista la strada da fare. Certamente la pandemia e la guerra in Ucraina ed alla Russia hanno accelerato i cambiamenti evidenziando la fine probabile dell’occidente come suggeriva Oswald Spencer nel suo lavoro del 1918, "Il tramonto dell’occidente”.
 
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Insiste il pensiero magico.
Pesa sicuramente la situazione macroeconomica internazionale, con la Germania in fase recessiva (-0,6%) insieme a Usa e Gran Bretagna. E una Italia invece in crescita (con un +1), una sorta di isola felice, si ragiona sempre in ambienti dell'Esecutivo nello spiegare la situazione generale, anche al di sopra delle aspettative.
 

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