Journal to portfolio afterlife

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Gli Stati Uniti sembrano inoltre aver stravinto anche la corsa a rimpiazzare con proprio surplus militare mezzi e i velivoli di tipo russo/sovietico che gli alleati NATO dell’Est Europa forniscono all’Ucraina.
Una vittoria facilitata dal fatto che negli USA moltissimo materiale bellico non più in uso ai reparti o in surplus viene immagazzinato ed è quindi rapidamente disponibile mentre in Europa le riserve sono limitate, i mezzi radiati dal servizio vengono spesso distrutti o tenuti in depositi dove le condizioni di conservazione sono precarie, specie quando si tratta di armi pesanti, mezzi e velivoli.
Il crescente successo nei mercati europei dei prodotti statunitensi della Difesa rappresenta un grave rischio per l’apparato industriale europeo sia perché si tratta di nazioni aderenti alla Ue sia perché è sul consolidamento di un solido e diffuso procurement continentale che si giocherà futuro e sopravvivenza l’industria della Difesa del Vecchio Continente.
Superfluo aggiungere che la paralisi produttiva determinata dal caro-energia colpirà anche il comparto Difesa mentre le ripercussioni occupazionali e sociali del disastro energetico ed economico che si preannuncia nei prossimi mesi abbasserà sensibilmente il PIL di molte nazioni europee e imporrà agli opachi e inconcludenti governi europei massicci investimenti nel settore sociale e assistenziale. Investimenti necessari anche a scongiurare o almeno a contenere, i possibili disordini popolari su vasta scala che non si possono escludere e non è difficile prevedere.
 
Solo il 34 per cento del Gnl Usa abitualmente arrivava in Europa, ma negli ultimi sei mesi siamo saliti al 74 per cento. Lo stesso vale, probabilmente, per gli altri paesi. Il mercato funziona così: molti trader preferiscono rompere contratti a lungo termine con i clienti giapponesi o coreani, pagare le penali e portare il Gnl i Europa a prezzi superiori di dieci volte a un anno fa. Bloccate il prezzo con il price cap, anche europeo, fa notare più di un economista, e rischiate che il flusso si inverta e il Gnl torni in Asia.
 
La guerra, infatti, è scoppiata alla vigilia dell'inaugurazione del gasdotto Nord Stream 2, deputato raddoppiare il flusso di gas russo verso la Germania via Mar Baltico, anche per aggirare l'Ucraina.


Falso. Il gasdotto Nord Stream 2 è stato bloccato PRIMA dell'invasione della Russia in Ucraina.

BERLINO, 22 FEB - La Germania ha sospeso l'autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Lo ha annunciato il cancelliere Olaf Scholz.

KIEV, 24 FEB - Putin ha annunciato l'operazione militare in Ucraina, affermando di dover proteggere il Donbass.
 

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