Journal to portfolio afterlife

Con una patrimoniale (o altro intervento fiscale) il debito pubblico italiano è perfettamente sostenibile, ma a quale costo per la fiducia degli italiani sul futuro del paese? Non è una questione del se ci sarà ma di quando ci sarà una stangata.

In ogni caso, nel Def non si può affermare che il debito pubblico italiano è sostenibile, perché la sua sostenibilità è come i fenomeni della meccanica quantistica (principio di sovrapposizione): nessun può dire che lo sia se non ex post in quanto ex ante può essere sostenibile ed insostenibile allo stesso tempo. Sono i mercati finanziari, in assenza dell’intervento della BCE, che lo diranno. Molto dipenderà dall’impatto delle riforme sulla crescita del Pil, sulla produttività e sulla ripresa demografica, oltreché dallo snowball effect” che tiene conto della spesa per interessi, della dinamica del Pil reale e dei tassi d’inflazione.


Senza lo scudo del pepp voglio proprio vedere dove potrebbe arrivare lo spread dei btp, quando saremo in recessione conclamata.
 
Ultima modifica:
Quanti miliardi di nuovo debito diventeranno entro fine anno?


Però c'è la soluzione, questo non sarebbe nuovo debito?


Prima o dopo tutti i nodi vengono al pettine dice il proverbio. Tradotto prima o poi l'Italia salta
 
Ho modificato un po’ il “cruscotto” del portafoglio.
La liquidità è in positivo quando non uso il fido, in negativo (rosso) quando utilizzo il fido.
Il portafoglio investito (non considerando la eventuale liquidità) è > 100% quando utilizzo la leva finanziaria col fido, ora infatti è 102,7%, ma la suddivisione per valuta viene riparametrizzata al 100% (71%+13,5%+15,5%).
Ho tolto il rendimento giornaliero perché la volatilità durante l’arco della giornata può essere molto ampio, e l’ultimo prezzo dell’ eseguito (denaro o lettera) incide sul rendimento.
Nel calcolo del rendimento da inizio anno prendo il primo prezzo disponibile in denaro sul book di negoziazione, alla data/ora di aggiornamento, vs il prezzo di chiusura al 31/12.

Il valore aggiunto rispetto al benchmark torna al 4%.

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Lo possiamo leggere con due chiavi di lettura:
- c'è ancora ampio spazio per scendere, e caleremo
- il calo visto sinora è nulla rispetto ad altri periodi storici, non buttiamoci giù, non siamo messi così male come durante la seconda guerra mondiale o la grande depressione o la grave crisi finanziaria del 2008

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Ho girato uno 0,3% dall'etf hyld a embe sul credit lombard, per ribilanciare al 50% tra quei due etf presenti su quel dossier e anche per reinvestire i proventi di embe accreditati sul conto lombard (embe è presente anche nel dossier titoli standard mentre hyld non lo è).
 

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