l' Europa supera gli USa nel PIL

Fractal ha scritto:
Il meccanismo funziona solo e solo se la politica monetaria sui tassi a breve si trasmette lungo tutta la curva dei rendimenti. Credo che difronte a dati oggettivi presenti nel bog di Bertoncello non si possa che prendere atto che fino ad ora tale politica espansiva non è servita a granché.

Ciao.

Lorenzo.

anzi sicuramente crea bolle speculative ,che come è sempre successo prima o poi devono scoppiare ,la differenza dalle ultime che questa volta oltre che rimanerci dentro il piccolo c'è rimasto anche qualche pesce grosso.
 
robom1 ha scritto:
Arrivo a delle conclusioni:
1. le banche centrali stesse aumentano l'inflazione perche aumentano la massa monetaria che serve nel caso americano per la copertura del deficit e dei subprime.
Poiche ha stampato di piu' di quello che sono le perdite dichiarate in giro si aggirano perdite future di altrettanto valore di quelle fino a questo momento.
2.La banca centrale europea ha contemporaneamente creato inflazione aumentando l'M3 di penso il 12% nella fine del 2007. Ora poichè il valore delle merci e servizi non è di ugual valore ed i deficit sono sotto controllo è evidente che tale valore serve per coprire sia i buchi delle banche che a comprare dollari per cercare di contenere la svalutazione della moneta americana.


Quindi a mio avviso occorrerebbe fare una grossa riflessione su:

Il 90% del restante lo governano delle istituzioni finanziarie al di fuori delle banche centrali e tale potere deve essere tenuto sotto controllo perche ancora i governi nazionali non se ne sono resi conto o quanto meno si incominciano a rendere conto adesso.
Tale potere non fa nient'altro che rafforzare queste istituzioni finanziarie a dispetto dei consumatori finali e dei loro risparmi che si vedranno azzerare
Il ruolo delle istituzioni finanziarie nel loro complesso ed il riflesso sull'economia.
per me queste considerazioni sono ORO COLATO
 
Fractal ha scritto:
Il meccanismo funziona solo e solo se la politica monetaria sui tassi a breve si trasmette lungo tutta la curva dei rendimenti. Credo che difronte a dati oggettivi presenti nel bog di Bertoncello non si possa che prendere atto che fino ad ora tale politica espansiva non è servita a granché.

Ciao.

Lorenzo.

Gli effetti dei tagli tassi si vedono a 6-12 mesi di distanza. I mutui a tasso variabile (la vera causa della crisi) non sono indicizzati ai tassi a 30 anni o 10 anni! Come da noi si indicizzano all'euribor, in america si indicizzano all'interbancario a breve. E meno male che la curva dei tassi non è invertita, altrimenti saremmo solo all'inizio della crisi. Una curva dei tassi inclinata verso l'alto indica che il mercato si attende un rallentamento dell'economia e non una profonda recessione. Peggio mi sembra la situazione europea dove a fronte di tassi a breve al 5.20% la curva si inclina negativamente fino ai 15 anni. Questo mi fa pensare che l'economia europea nei prossimi 5 anni avrà seri problemi di crescita.
 
nic.73 ha scritto:
Gli effetti dei tagli tassi si vedono a 6-12 mesi di distanza. I mutui a tasso variabile (la vera causa della crisi) non sono indicizzati ai tassi a 30 anni o 10 anni! Come da noi si indicizzano all'euribor, in america si indicizzano all'interbancario a breve. E meno male che la curva dei tassi non è invertita, altrimenti saremmo solo all'inizio della crisi. Una curva dei tassi inclinata verso l'alto indica che il mercato si attende un rallentamento dell'economia e non una profonda recessione. Peggio mi sembra la situazione europea dove a fronte di tassi a breve al 5.20% la curva si inclina negativamente fino ai 15 anni. Questo mi fa pensare che l'economia europea nei prossimi 5 anni avrà seri problemi di crescita.

I tassi USA sono stati invertiti da metà 2006 a metà 2007, anticipando bene la crisi attuale. (Rif. sempre blog di Bertoncello)

Per l'area Euro non trovo una inclinazione negativa se non per brevissimi periodi. la curva risulta mediamente inclinata positivamente.

Fonte :

http://www.ecb.int/stats/money/yc/html/index.en.html
 
robom1 ha scritto:
Arrivo a delle conclusioni:
1. le banche centrali stesse aumentano l'inflazione perche aumentano la massa monetaria che serve nel caso americano per la copertura del deficit e dei subprime.
Poiche ha stampato di piu' di quello che sono le perdite dichiarate in giro si aggirano perdite future di altrettanto valore di quelle fino a questo momento.
2.La banca centrale europea ha contemporaneamente creato inflazione aumentando l'M3 di penso il 12% nella fine del 2007. Ora poichè il valore delle merci e servizi non è di ugual valore ed i deficit sono sotto controllo è evidente che tale valore serve per coprire sia i buchi delle banche che a comprare dollari per cercare di contenere la svalutazione della moneta americana.

Quindi a mio avviso occorrerebbe fare una grossa riflessione su:

Il 90% del restante lo governano delle istituzioni finanziarie al di fuori delle banche centrali e tale potere deve essere tenuto sotto controllo perche ancora i governi nazionali non se ne sono resi conto o quanto meno si incominciano a rendere conto adesso.
Tale potere non fa nient'altro che rafforzare queste istituzioni finanziarie a dispetto dei consumatori finali e dei loro risparmi che si vedranno azzerare
Il ruolo delle istituzioni finanziarie nel loro complesso ed il riflesso sull'economia.

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.aspx?art_id=592204
 
E' una delle operazioni della banca centrale per ridurre la M1; peccato che la M3 sia ancora li. Dopo ti posto dei grafici
 
questi sono i dati 2007 ed esprime variazioni percentuali e non rappresenta dati assoluti.

1215506082m3.gif
 

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