LA BICI INCARNA IL MITO DELL'UOMO LIBERO

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus,

4.636 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2, 778 in più rispetto a giovedì.

Di queste, 197 sono decedute (+49)

e 523 sono guarite (+109).

Attualmente i soggetti positivi sono 3.916 (il conto sale a 4.636 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti).


Sono coinvolte tutte e 20 le Regioni.

I pazienti ricoverati con sintomi sono 2.394 (+604);
462 sono in terapia intensiva (+111),
mentre 1.060 sono in isolamento domiciliare fiduciario (-95).
 
Mi permetto di dire che entro il 22 marzo saremo a minimo 18.000 casi.

Se le misure di contenimenito dovessero fallire,
si potrebbe arrivare agli 8mila contagiati in Lombardia entro il 22 marzo.
L'invito a tutti i cittadini è di uscire il meno possibile
 
Ma si vuole capire e lo vogliono capire finalmente, una volte per tutte,
i nostri pdioti e tutti i filo europeisti progressisti più entusiasti del momento,
cosa di fatto otteniamo e con che cosa avremo a che fare, ad ogni occasione,
in termini di qualità di rapporti e di risposte da parte dell'Europa,
continuando ad offrirci in sacrificio con una politica dove noi contiamo poco meno di uno scendiletto?
Ma davvero meritiamo nel nostro futuro e per quello dei nostri figli, un incomprensibile,
scellerato masochismo in sconto di non si capisce bene di quali presunti peccati avremmo commesso
e che nessuno è in grado di spiegarci?
Usciamo da questo casino virulento ed epidemico e poi fuori da questa Europa Mortale!!!

Il ministro Speranza chiede una certa quantità di mascherine e di altro materiale medico
nell’ambito del programma europeo di solidarietà europeo, ed il risultato è tanta solidarietà, e zero materiali.

La risposta di Francia e Germania sono due schiaffi sonori, con due negazioni secche,
e con la Von Der Leyen che appoggia la scelta perchè la negazione à legittima,
come dice il portavoce ” “Nel trattato c’è questa possibilità”
“Per ragioni imperative gli Stati membri sono autorizzati a limitare la libera circolazione”
.

Quindi Germania e Francia si tengono le loro mascherine e noi ci arrangiamo con qualche residuo mandato da qualche stato secondario,
e quella che ci resta è la Speranza, la virtù che va insieme alla Fede ed alla Carità.

Lo Speranza ministro può pure restarsene a Bruxelles.

In realtà produrre mascherine non è un’attività di alta tecnologia.
Sicuramente in Italia esistono macchinari e ditte in grado di produrne in quantità adeguate.
Basta magari aprire la cassa, dare dei congrui anticipi, e mettere la gente al lavoro.
Le aziende non aspetteranno altro e se adeguatamente incentivate possono lavorare su più turni fornendo in tempi brevi quanto necessario.

Forza, tacitate il Cottarelli che è in voi e cacciate i dané.

In un mese ne avremo per noi ed anche da esportare all’estero, basta che non mettete Cantone a controllare….

Se manca il personale possiamo mandare il sindaco di Firenze Nardella,
magari accompagnato da tutta la Giunta, che il 15 febbraio ha regalato 250 mila mascherine alla Cina.






Braccia che saranno più utili nell’industria che nella politica.
 
Il contagio cresce, negli ultimi giorni più che nel Lodigiano,
e questo spiega perché si attenda da un momento all’altro la decisione del governo
per istituire una nuova zona rossa per Nembro e Alzano, alle porte della Val Seriana.

Qui si sarebbe originato un focolaio veicolato dall’ospedale come a Codogno:
un paziente infetto e poi deceduto, rimasto ricoverato ad Alzano otto giorni
prima di essere sottoposto al tampone, risultato positivo.

E in pochi giorni l’epidemia è esplosa nei due paesi che ora rischiano di essere blindati.
 
«La Germania sapeva tutto del virus da gennaio e ha taciuto. Un comportamento vergognoso e scorretto».

La notizia che il primo caso di coronavirus è avvenuto in Germania non ha avuto la visibilità dovuta.

O l’indignazione che meritava.

Il Paese governato dalla Merkel è stato la porta d’ingresso del coronavirus in Europa.

È una circostanza che dovrebbe far fremere tutti d’indignazione. E invece niente.
E questo è sconcertante in un Paese, come l’Italia, che è oggetto di una pesante campagna diffamatoria.
Spot francesi e servizi della Cnn ci indicano come gli untori del mondo. Ed è cosa vergognosa e intollerabile.

Alla fine in Germania ammettono: «Abbiamo focolai come in Italia».

Ma se avessero lanciato l’allarme prima, oggi sicuramente non saremmo a questo punto.
 
Censurate tutti, ma non illudetevi di fermare chi scrive:
ed è incredibile che approfittiate del coronavirus per regolare i vostri conti con i giornalisti nemici.

Davvero non si sopporta più il manicheismo di chi pensa che questa professione
debba essere sempre al servizio dei potenti e mai della verità
.

“Libero” fa un titolo sul virus che veleggia verso il Sud e l’Ordine dei Giornalisti ne approfitta,
attraverso la cellula lombarda, per chiedere la sospensione e la radiazione di Vittorio Feltri e di Pietro Senaldi, direttore responsabile.
O uno solo dei due, ancora non si capisce.

Ma anche basta. Perché sta diventando sempre più scandaloso l’uso politico dell’Ordine.

Soprattutto in un momento così delicato per la Nazione.

Non è forse vero che il coronavirus comincia a mietere vittime e comunque contagiati nel Mezzogiorno?

Se Conte fosse iscritto all’ordine dei giornalisti
, andrebbe cacciato pure lui perché ha esteso a livello nazionale
i provvedimenti partoriti inizialmente per le regioni del nord?

“L’infezione crea l’unità d’Italia”: un paradosso da punire?
 
E subito un pidiota prende la palla

Subito balza in groppa alla censura il Partito Democratico con il suo gruppo alla Camera.

Spicca questo commento su twitter: “Un titolo cinico e stupido sul #coronavirus.
Giusta la scelta dell’Ordine dei Giornalisti di segnalare #Libero al Consiglio di Disciplina della Lombardia.
Come si può pensare che questa sia informazione?
Deontologia ed etica svendute per qualche copia in più. Inaccettabile!”.

Il Pd dà lezione di etica, e già questa potrebbe essere una notizia.

Che nega quello che sta succedendo. E torna la domanda: perché il decreto Conte – il loro governo –
è valido in tutta Italia se è “cinico e stupido” quel titolo?

Ovviamente, non è successo nulla di altrettanto grave per un celebre titolo di Repubblica: “Cancellare Salvini“.

E ne potremmo ricordare tanti altri ancora, quelli sì gravi, violenti, istigatori.

Quel che è più grave è la scelta dei tempi da parte dell’Ordine dei Giornalisti.

Perché magari si tenta di far passare sotto silenzio – dandone timida notizi su qualche account social –
l’annuncio di un provvedimento che sarebbe davvero grave se fosse vero.

E ci auguriamo di no. Perché non se ne può più di minacce e intimidazioni contro chi sta fuori dal coro del giornalismo adulatore.

Di questi tempi si colpiscono sempre più frequentemente le opinioni.

Basti pensare al caso dell’Agcom – l’agenzia delle comunicazioni – contro il direttore del Tg2 per i servizi sulla svolta filoaraba della Svezia.
Si entra sempre più nei contenuti per tentare di mettere la mordacchia al giornalismo che indaga e denuncia.

E ovviamente fa titoli per i lettori che lo acquistano.

La prossima volta occorrerà pubblicare circolari ministeriali, per far contenti quelli dell’Ordine dei Giornalisti
e tanti invidiosi che godono alla parola censura.

Ma mai come in questo caso l’autogol non è di Libero, bensì di chi vorrebbe radiarne il vertice e magari inibirlo dalla professione.

Aver scritto (e titolato) quello che sta accadendo in Italia dovrebbe essere premiato e non punito.

Ma per chi sta sempre in caverna ad aspettare chissà quale passo falso del nemico ogni occasione è buona.

La democrazia è un’opzione che non tutti sono capaci di cogliere.
 
Mascherine, tute, guanti, macchinari di sostegno per la respirazione;
apparecchi bio medicali e ogni altro dispositivo atto a contenere la diffusione del virus devono restare in Italia:
ed essere messi al servizio della comunità ospedaliera per l’emergenza sanitaria”.

”Si faccia come ha fatto la Germania che avrebbe bloccato l’esportazione
delle macchine per la ventilazione meccanica, di cui sono nazione leader.

Senza questi strumenti le terapie intensive avrebbero le armi spuntate.

Evitiamo di costringere i medici a scelte dolorose sui pazienti cui applicare la ventilazione forzata”.

Non solo la Germania, la Francia requisisce tutti i materiali sanitari utili a prevenire il contagio:
mentre il resto del mondo si organizza per fare fronte all’emergenza in Italia
a metà febbraio il Ministro Di Maio ha regalato 2 tonnellate di materiali sanitari alla Cina.
E il Sindaco di Firenze Nardella ha donato 250.000 mascherine a Pechino”.
 
Il prezzo del petrolio, sia come spot sia come future, ha subito un forte calo
che è causato dalle ultime notizie giunte dal vertice OPEC+ e Russia.

La riunione era stata convocata per discutere le contromisure, cioè i tagli,
alla produzione mondiale a fronte di una caduta della domanda, soprattutto cinese, a causa del Coronavirus.

OPEC voleva un taglio di 1,5 milioni di petrolio, ma accompagnati da 0,5 milioni di tagli da parte della Russia,
ma su questo tema non si è raggiunto un accordo. I risultati sono nel seguente grafico sul WTI



I tagli OPEC complessivi, attuali e passati, arrivano a 3,6 milioni di barili al giorno,
ma senza la partecipazione della Russia si rischia che ci sia ancora un calo.

Si prevede che senza Mosca si scenda anche sui 40 dollari al barile, ma se invece partecipasse,
anche se come segnale, si potrebbe rimbalzare sino anche ai 60 dollari al barile.

La Russia non è di per se contraria, ma vorrebbe agire in modo meno affrettato,
attendere qualche mese e valutandone gli impatti della situazione attuale sulla produzione del petrolio.

Per ora, comunque,siamo a 43 dollari, e vedremo in futuro come andrà.
 
Facilmente emergono adesso le gravi contraddizioni di un ‘sistema economico’ folle dell’Unione Europea,
sia dal punto di vista capitalistico sia da quello giuridico, soprattutto se riferito all’incapacità di gestire localmente tale situazione,
poiché impossibilitati da assurdi vincoli capestro, facendo leva su politiche economiche completamente fallimentari e inefficaci.

L’allarme “coronavirus”, quindi, offrirebbe una importante opportunità di svolta, sia per il tanto sbandierato riscatto politico,
sia per quelle scelte coraggiose di politica economica che potrebbero implementarsi definitivamente nell’ordinamento a vantaggio di una futura stabilità sociale.

In cuor nostro però sappiamo bene che attualmente le promesse della classe politica si basano su elemosine
gravemente insufficienti per poter contrastare i danni: facendo riferimento direttamente ai numeri,
i 7,5 miliardi di aiuti promessi dal governo sono un quarto di quei 30 miliardi preventivati dall’Ecofin
come ammontare dei danni complessivi; per di più sono aiuti fittizi, poiché non erogati direttamente dalla BCE
o da un “bilancio europeo”, quindi provenienti dai soliti mercati, con futuro esborso di interessi.
 

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