LA BICI INCARNA IL MITO DELL'UOMO LIBERO

Ieri vi è stato il famoso “Super-martedì”, il giorno in cui votano per le primarie democratiche ben 14 stati, ed i risultati sono stati i seguenti:

  • Biden vince in Virginia, North Carolina, Alabama, Oklahoma, Tennessee, Minnesota, Arkansas, Massachusetts
  • Bernie Sanders vince in Vermont, Colorado, Utah, & California
  • Bloomberg vince.. nelle American Samoa….
Biden ha vinto negli stati dove l’elettorato di colore è pesante,
Sanders ha vinto in California, che da solo vale 400 delegati e dove le spinte socialiste sono sempre più forti,
Bloomberg vince in nelle… Samoa Americane, cioè 9 delegati, ed arriva altrove terzo o quarto.

L’ex Sindaco di New York, come previsto da più parti ,compreso Trump, si rivela veramente “mini-Mike” e ,
nonostante un investimento di 750 milioni di dollari, appare come un candidato di seconda, se non di terza linea.

Al contrario Biden è stato agevolato dal ritiro di una miriade di piccoli/medi candidati moderati, buon ultimo Buttigieg,
che hanno permesso una concentrazione dei voti sulle sue posizioni.

I delegati sono, attualmente, come segue:



Il distacco fra Biden e Sanders è minimo e difficilmente altri abbandoni potranno aiutare il moderato.
Anzi il diffondersi del Coronavirus e le sue conseguenze sul sistema sanitario americano,
un punto forte della campagna di Sanders, favorevole ad un sistema sanitario nazionale,
potrebbero cambiare la rotta nei prossimi stati dove dovranno affrontarsi uno contro l’altro, ad armi pari.

E Bloomberg? A questo punto potrebbe cercare di portare un po’ di acqua al mulino di Biden,
anche se ci si potrebbe chiedere quanto, effettivamente, potrebbe muovere.

Nei prossimi giorni vedremo anche dove andranno gli ultimi candidati in gara, ma senza possibilità,
come la Warren e la Gabbard. Potrebbero riservare delle sorprese.

Comunque è una sfida fra giovani: il “Vecchio” Sanders, con 78 anni , contro il “Giovane” Biden, con 77….
 
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Mentre la situazione precipita anche in altri paesi, con multipli focolai in Francia
e la Germania che parla apertamente di Pandemia (solo a Bruxelles il parlamento si illude di essere immune chiudendosi a fortezza),
riusciamo ad aggiungere un ultimo tocco di farsa, con un governo che cambia idea nell’arco di un’ora e ministri che si contraddicono a vicenda.

ORE 13.53 Comunicazione dall’ANSA, agenzia di stampa ufficiale

+++ FLASH +++ Governo,chiuse scuole e Universita’ +++ FLASH +++

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Passa neanche un’ora e….
 
C’è questo funzionario del governo municipale di Pechino, tale Chen Bei
– uno, per intenderci, di cui farete fatica a trovare una foto su Google immagini –
che umilia il nostro BisConte dimezzato (quasi ridotto all’osso),
rendendo noto che chiunque arrivi nella capitale cinese dall’Italia sarà messo in quarantena per due settimane.

Ci manca solo che, con un trucco da prestigiatori, gli asiatici consegnino a noialtri la poco invidiabile etichetta di untori del mondo.

Si potrebbe far notare che, quando il governo giallorosso aveva deciso lo stop ai voli dal Paese
in cui ha avuto origine il coronavirus, dalla Cina erano arrivate varie rimostranze:
misure esagerate, dicevano quelli a cui Luigi Di Maio sperava di vendere le arance di Sicilia.

Si potrebbe far notare che mentre sindaci fighetti e anchorman nostrani avevano montato campagne mediatiche
in difesa dell’involtino primavera e del riso alla cantonese, a Pechino non s’è ancora visto un Ji Ju Mattarellin
che visita una scuola piena di bimbi italiani a rischio segregazione. Osservazioni giuste.


Il punto, però, è che il regime comunista ha fatto quello che i grillopiddioti
non hanno avuto il coraggio di fare: isolare chi arriva dalle zone a rischio contagio.

Invece, da noi, i «giallorotti» hanno chiuso i cieli ai voli diretti, spalancandoli a quelli con lo scalo.

Hanno piazzato gli scanner della temperatura negli aeroporti, scordandosi che esistono i contagiati asintomatici.

E, soprattutto, a differenza dei loro colleghi asiatici, si sono preoccupati in modo ossessivo e ridicolo del presunto razzismo,
come se all’improvviso in Italia fosse partito un pogrom anticinese.

Una bieca manovra che celava la sudditanza di Roma a Pechino per i due spicci
del progetto neocoloniale della Via della Seta – e delle arance di Sicilia, ça va sans dire.

Tutto sommato, se non ci fossero state quelle sceneggiate, su cui l’ambasciata cinese, sapendo che siamo dei gonzi,
ha saggiamente speculato, nessuno avrebbe rinfacciato a Giuseppe Conte e soci quest’epidemia.

Invece, eccoci qua.

Con l’oscuro funzionario pechinese che certifica il dilettantismo dei sedicenti competenti.

Con un morbo tutt’altro che sotto controllo.

E con un premier talmente nel pallone da sembrare Oronzo Canà.

La pietra tombale su questa classe politica di pasticcioni è proprio il balletto osceno sulle scuole.

Quando i governatori leghisti chiedevano la quarantena per gli studenti rientrati dalla Cina,
da Palazzo Chigi al Quirinale si sono tutti cosparsi il capo di cenere, temendo che l’Italia avesse offeso il sommo Xi.

Una settimana fa, Conte diceva che era «ingiustificabile» chiudere le scuole al di fuori delle zone dei focolai di coronavirus.

Adesso arriva il contrordine: le scuole chiudono fino a metà marzo in tutto il Paese

(Lucia Azzolina permettendo, poiché mentre tutti i media lanciavano la notizia,
lei specificava che la decisione non era definitiva).

E poi ci dicono che non dovremmo farci prendere dal panico.

Per dirla col buon Virgilio: in questo vasto gorgo, sono alquanto rari i nuotatori al governo…
 
azz... questa me l'ero persa. Rimedio.

In serata lo scoop: Silvio Berlusconi non sta più con Francesca Pascale.

La nuova fiamma del Cavaliere sarebbe Marta Fascina, una giovane deputata di Forza Italia: ma chi è Marta Fascina?

Classe 1990, originaria di Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria,
ma residente a Portici (Napoli) la Fascina è stata eletta nel collegio blindato Campania 1 alle ultime elezioni politiche del 2018.

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Alle scorse elezioni alcune testate, tra cui Fanpage, avevano ‘indagato’ su Marta,
per via delle strana e blindata candidatura in Campania di una ragazza senza esperienze politiche,
e il cui nome sarebbe stato imposto da Berlusconi in persona.

Laureata in Lettere e Filosofia, nella sua biografia sul sito della Camera risulta come ‘addetta stampa’
e ‘public relation specialist’, ma nel suo passato ci sarebbe anche un’esperienza nell’ufficio stampa del Milan.

Attualmente è membro della IV Commissione Difesa della Camera, di cui è anche segretario.

LA PASCALE AVEVA GIA' CAPITO...
Già un paio di mesi fa si era parlato della sua presenza frequente e "sospetta" nella villa di Arcore di Berlusconi:

«Marta Fascina? Dico solo che è stata messa al fianco del mio Presidente da Licia Ronzulli (senatrice di Forza Italia).
La Ronzulli ha come assistente proprio Marta Fascina e ha deciso di metterla al fianco di Berlusconi
ed è per questo che lei vive e dorme ad Arcore»,

aveva detto la stessa Pascale in un'intervista a Novella 2000.

«Inusuale? Non per Silvio, che lavora sempre e che da sempre ha i suoi collaboratori in casa.
Silvio dorme sempre da me, nella casa dove vivo, a pochi chilometri con i nostri cani».

«Se scoprissi che in questa storia c’è qualcosa di vero, tra me e il Presidente finirebbe tutto»,

aveva aggiunto la Pascale, che in serata, in effetti, ha comunicato che è davvero finito tutto.

Dal canto suo Marta Antonia Fascina (questo il suo nome completo), 30 anni appena compiuti, non si è ancora espressa sull'argomento:
Diva e Donna
ha pubblicato alcune foto di Berlusconi con lei in Svizzera, per un periodo di relax al Grand Resort di Bad Ragaz,
località del Canton San Gallo con una lunga tradizione di centro di cura in cui hanno soggiornato nei giorni scorsi.

In serata una nota ufficiale di Forza Italia ha cercato di chiarire cosa è accaduto adesso, ribadendo

«il rapporto di affetto e di vera e profonda amicizia fra il presidente Silvio Berlusconi e la signora Francesca Pascale»,

precisando anche che

«non vi è fra loro alcuna relazione sentimentale o di coppia. È quindi di ogni evidenza che tutte le illazioni
che vengono prospettate al riguardo sono fuorvianti e del tutto inesistenti».

La replica di Francesca Pascale non si è fatta attendere:

«Sono stupita, l’unica cosa che posso dire è che al mio presidente vorrò sempre bene infinito.
Gli auguro tutta la felicità del mondo e spero che possa trovare una persona che si prenda cura di lui come ho fatto io»,
ha detto all’Adn Kronos.

Aggiungendo poi, sulla presenza di Dudù: «Mi fa simpatia vedere un deputato della Repubblica portare a spasso il mio cagnolino».
 
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Un momento della cronoscalata Ballabio-Piani Resinelli, edizione 1965

La storia della Ballabio-Piani Resinelli, “una corsa tutta in salita”,
è al centro di un volume curato da Oscar Malugani e uscito nel 2015 con le Grafiche Paolo Cattaneo di Oggiono.

Sono oltre 500 pagine di risultati, classifiche e di ricchissima documentazione fotografica.

Si gareggiava partendo dalla casa cantoniera, allora con la “stanga” di accesso, a Ballabio Superiore e si arrivava sul piazzale dei Piani Resinelli.

E’ un libro che rinfresca e rinnova la memoria, quando si profila ormai non lontano il centenario del Moto Velo Club Lecco, costituito nel 1922.
 
Richiesta di concordato in bianco da parte del gruppo AMI - Acque Minerali d'Italia (cui fanno capo i marchi Sangemini, Norda e Gaudianello).

La società ha depositato ieri la domanda di ammissione alla procedura presso il Tribunale di Milano,
a seguito dell'istruttoria realizzata dagli advisor Mediobanca, Domenico Livio Trombone e Andrea Zoppini.

Una strada scelta in quanto indentificata, secondo una nota diffusa da AMI come ''il percorso più efficace per ristrutturare la società''
e comunicata alle parti sociali ''in un'ottica di piena trasparenza e di coinvolgimento nel percorso futuro''.

Preoccupazione dunque anche alla Norda di Primaluna, dove già da settimane i lavoratori
(circa un'ottantina, che superano il centinaio nei periodi di massima attività) stavano vivendo una situazione non idilliaca.

Seppur non si siano ancora registrate problematiche connesse ai pagamenti - regolarmente ricevuti dalle maestranze -
a preoccupare era infatti la crisi che nei mesi scorsi ha coinvolto la Pessina Costruzioni, ammessa alla procedura di concordato preventivo.

La storica società italiana del settore edilizio infatti, fa riferimento alla medesima famiglia a capo del gruppo Acque Minerali d'Italia
(Norda, Sangemini e Gaudianello), con quest'ultima proprietaria di otto siti produttivi distribuiti su tutto il territorio del Paese,
26 sorgenti disponibili, 27 linee di produzione e 400 dipendenti.

Per quanto riguarda lo stabilimento Norda di Primaluna, le sigle sindacali hanno incontrato nella giornata di ieri le RSU,
mentre è probabile un vertice al MISE già la prossima settimana, se l'emergenza sanitaria che stiamo attraversando lo dovesse consentire.

Da tempo le parti segnalano una situazione di crisi dovuta ai ritardi nell'arrivo delle forniture,
condizione che obbliga ad un'attività a scartamento ridotto, con crescente malumore tra i lavoratori.

Si apre dunque un iter che culminerà, nel giro di qualche mese, con la presentazione di un piano concordatario per la ristrutturazione del debito.
 
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In un’ora i Piani di Bobbio hanno raggiunto la saturazione e già dalle 9 gli sportivi pronti per raggiungere le piste
vengono invitati a tornare indietro. Sono gli effetti delle ordinanze predisposte per limitare il contagio da Coronavirus.




A poco è servito aprire la funivia mezz’ora prima del solito, soluzione pensata per non creare troppa attesa
alla partenza di Barzio dopo che la capacità delle cabine è stata ridotta a quattro persone.

Anzi questa iniziativa quasi cozza con la decisione – non ben spiegata – nel “numero chiuso” perché già alle 9
l’affluenza massima adeguata alla ridotta capacità della telecabina” spiegano da Itb, era già stata raggiunta
e “in ottemperanza alle Direttive Sanitarie” nessun altro potrà raggiungere il comprensorio sciistico.

Dietro front dunque per tutti coloro che contavano di trascorrere il mercoledì sulla neve,
ed ecco spiegata anche la colonna di auto in uscita dal paese.
 
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Tre persone incrodate in Grigna salve grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco di Lecco
e del personale del Reparto Volo VF Lombardia.

L’intervento di soccorso si è svolto a circa 1700 metri di quota.

L’equipaggio del A109 Drago 80 ha dapprima individuato le persone e ha verricellato gli aereosoccorritori.

Una volta raggiunte le persone in difficoltà le hanno recuperate e trasportate in zona sicura ai Piani Resinelli.
 

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