La deflagrazione.

Boh?

Questa mi fa l'hammer sulla bollinger inferiore e io che devo fare?

Sono costretto a comprare.

1327517437capture2501201219.49.26.gif
 
sera caro. oggi si discuteva di te e della tua signora :-o

intorno alle 13 ti fischiavano le recchie? :-o

credo di aver capito il motivo del fischio alle orecchie ... normalmente capita la notte e dura pochi secondi , dai 3 ai 5 secondi ...
ora col beneficio d'inventario , siamo nel campo delle ipotesi , la causa dovrebbe dipendere dall'haarp e più precisamente i ripetitori di onde elf ... il tutto è coperto da segreto militare , ma visto che siamo nel campo delle ipotesi provo ad unire i puntini mancanti ...
Qualcuno ricorderà la moria di uccelli e pesci morti .. esperimenti " suppongo " per far passare corrente elettrica ad altissima tensione nei cieli o sott'acqua ... questo spiegherebbe le scie anomali nei cieli di bario e alluminio , per dar modo alla corrente di passare agevolmente ... sarà mica mai che creano a bacchetta i terremoti ? Se così fosse , Tesla si rivolterebbe nella tomba per l'utilizzo sconsiderato di alcune sue scoperte ...
Ai siciliani consiglio di far chiudere immediatamente il ripetitore sito a Niscemi il quale ha capacità di inviare nella ionosfera onde con altissima frequenza . Inoltre può inviare anche onde a bassa frequenza , tra 8 e 16 hertz , onde che vengono utilizzate nel cervello umano ...
 
Ultima modifica:
… alterazione del clima, siccità indotta, acquisto delle nostre migliori aziende a prezzi di saldo, con miliardi di dollari che regolarmente compaiono nelle borse di turisti in transito verso la Svizzera, imponenti irrorazioni aeree di alluminio e bario con disastrose conseguenze in agricoltura.. e, ciliegina sulla torta, un bello scandalo scommesse per distrarre i meno impegnati.
Riflettendoci un po’ vi è da dire che mai prima d’ora si era assistito ad una tale situazione di diffuso terrore e smarrimento. Giochi criminali stanno avvenendo sotto i nostri occhi senza che ci sia dato la possibilità di capirli, senza che noi si abbia un governo espressione della volontà del popolo, che, per quanto bue possa essere è sempre meglio di un governo fantoccio.

Qual è lo scopo?
Quando le persone hanno paura ubbidiscono in massa alle presunte autorità e si mettono a disposizione dei governanti, che nel nostro caso sono personaggi eletti da nessuno, e imposti dai grandi burattinai internazionali che hanno la sede principale a Londra dove abbiamo conferito la nostra indipendenza assieme alla Borsa di Milano.
trans.gif

Quando le persone hanno paura di un nemico accettattano di andare in guerra. Il nostro cervello quando è messo alle strette, se non possiamo fuggire ci impone l’attacco. Ecco il motivo della strategia internazionale della tensione partita con l’auto attentato dei tre gratacieli di New York: essere indotti e pronti alla guerra.
La società americana è oramai allo sbando, privata com’è di ogni più elementare diritto. La nazione ingenua è pronta per la guerra contro un terrorismo mai esistito o meglio autoprodotto per indurli servi. Sono guerre americane e Nato, con e per conto gli attuali possessori di Israele.
Obama l’ha già annunciata si chiama guerra di Siria ma il bersaglio grosso è l’intera Eurasia passando per l’Iran. Per portare la democrazia ovviamente. Ne hanno parlato ieri sera le televisioni nazionali.
In coro i nostri criminali governanti si mettono in fila e latrano in direzione del Medio Oriente.
Quindi la domanda che ci poniamo è: la distruzione dell’Italia sta forse seguendo un programma ben definito? Da buon complottofilo direi di si, ma a non voler creare panico dico “potrebbe anche essere”.
Il terremoto di oggi crediamo sia una conferma e sulla certezza delle cause postiamo foto. Lo avevamo detto subito per primi, noi di Stampalibera, lo riaffermiamo oggi.

Riceviamo dal teatro del sisma in Emilia la seguente lettera:
Caro XX,
avevo già intenzione di parlarti del recente terremoto per via di alcune cose che mi ha riferito la mia compagna (che ha insistito – stranamente – di parlarmene “a voce” e non per telefono), poi ho visto che c’è già un dibattito in corso.
Comunque, scrivo solo a te, per il momento, decidi tu se allargare o meno la discussione.
XXX (così si chiama la mia compagna) vive a Cento, in provincia di Ferrara, che si trova a 11 km dall’epicentro del sisma. La cittadina ha subito diversi danni, e da due settimane molta gente dorme in automobile lontano dal centro abitato. Un campanile è crollato e così alcuni capannoni industriali, mentre molte case sono rimaste lesionate e dichiarate inagibili. Dalla mattina dell’evento principale, ci sono state ogni giorno parecchie scosse, tra 2 e 5 della scala Richter. Anche oggi la terra ha tremato, 4, gradi e passa.
XXX non è una patita di Internet, non sa nulla di complotti e complottismi e, a dirla tutta, non è nemmeno di sinistra. Tuttavia era molto spaventata quando mi ha riferito ciò che segue:
1) Nella giornata precedente all’evento sismico principale, il 19 maggio, molti abitanti di Cento e dei paesi compresi nella zona fra S. Pietro in Casale, S. Giovanni in Persiceto, Finale Emilia e Cento hanno ricevuto telefonate tramite RETE FISSA di personaggi che si qualificavano della Protezione Civile. Costoro avvertivano che nei giorni seguenti ci sarebbero state forti scosse di terremoto. Nota che in quella zona ormai il telefono fisso ce l’hanno in pochi, in genere vecchiette, pensionati, invalidi ecc.. Ho avuto modo di parlare personalmente con una delle persone (una residente di S. Pietro in Casale) che ha ricevuto l’avvertimento “profetico“. Il misterioso soggetto della Protezione civile l’avrebbe invitata a lasciare la sua abitazione perché ci sarebbe stato un terremoto fortissimo, oltre i 6 gradi.
2) Da un mesetto a questa parte, sono stati avvistati nelle campagne della zona parecchi strani “furgoni gialli” con grosse antenne sul tettuccio. Fermi, senza nessuna scritta né altri contrassegni, non si sa bene cosa facessero.
3) Fra i vari fenomeni collegati a questo terremoto c’è né uno decisamente singolare quanto impressionante. Lo chiamano “liquefazione“. In pratica, si tratta di spaccature della terra, voragini molto profonde – “non se ne vede il fondo” - da cui emerge una sostanza simile a melma molto densa che, al contatto con l’aria, si solidifica. Il fenomeno è stato osservato in un caso dal padre di XXXXX, nella casa di un suo amico di S. Agostino.
4) Che da diverso tempo vengano fatte in zona ricerche per testare la possibilità di estrarre idrocarburi è un dato che, fra la popolazione, direi che si possa definire acquisito. Sono voci che giravano ben prima del sisma. Che siano dicerie senza fondamento o no, la gente è incazzata e impaurita. Una delle parole ricorrenti nelle chiacchiere è “esplosivi“.
XXX è molto preoccupata, cosa che mi ha colpito perché non è nel suo carattere attribuire alle autorità intenti malevoli nei confronti della popolazione.
Fai di queste (scarse) informazioni l’uso che credi, e se ne hai altre, ti prego di tenermi al corrente. Ciao
 
Ultima modifica:
Catania ha annullato il decreto di sequestro del Muos di Niscemi, in provincia di Caltanissetta il sistema di comunicazioni satellitari degli Stati Uniti, I giudici del Riesame hanno accolto la richiesta dell’Avvocatura dello Stato, di restituzione dell’impianto al Ministero della Difesa.
Tre mega antenne dal diametro di 18 metri l’una, talmente potenti da essere virtualmente letali in un raggio di 140 chilometri, sono in programma di costruzione da parte dell’esercito degli Stati Uniti nella riserva naturale di “Sughereta di Niscemi”, area di inedificabilità assoluta e sito di interesse comunitario. Faranno parte, insieme a due torri radio alte 149 metri del Muos, nuovo sistema di comunicazione che consentirà ai militari a stelle e strisce di trasferire informazioni in tempi dieci volte più rapidi degli attuali, in tutto il mondo. A seguito della campagna cittadina No Muos, la magistratura ha disposto momentaneamente il sequestro della struttura, l’unica del suo genere ad essere a pochissimi chilometri da centri abitati!
Il 6 ottobre scorso la Procura di Caltagirone aveva disposto, proprio alla vigilia di una grande manifestazione nazionale di protesta, il sequestro preventivo del sistema radar, per violazioni dei vincoli paesaggistici fissati dal decreto istitutivo dell’area protetta, attraverso consulenze tecniche e acquisizione di atti e documenti presso la Regione siciliana. Cinque le informazioni di garanzia emesse dalla procura calatina. Il reato ipotizzato è violazione sulle leggi ambientali.

“Attendo le motivazioni del Tribunale della Libertà – ha detto Paolo Giordano, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltagirone – per valutare la possibilità di proporre ricorso per Cassazione. Intanto le indagini continuano, con l’audizione di numerose persone informate sui fatti, dalle cui dichiarazioni potrebbero giungere elementi utili ad approfondire l’intera vicenda”.
Il provvedimento di sequestro era stato emesso dal Gip su richiesta della Procura di Caltagirone, a conclusione di indagini avviate nel luglio del 2011.
L’esecuzione del provvedimento era stata affidata ai carabinieri e alla polizia municipale che erano avvalsi della compagnia carabinieri di Sigonella e del comandante del 41esimo stormo dell’Aeronautica militare di stanza a Signonella.
Il Muos è un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione proprio in Sicilia, a Niscemi. L’impianto, gestito dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo e ha l’obiettivo di rimpiazzare l’attuale sistema satellitare. L’installazione nell’area di Niscemi è stata al centro di numerose proteste di residenti, rappresentanti locali e associazioni ambientaliste.
Fonti
http://caltanissetta.blogsicilia.it/niscemi-annullato-il-sequestro-del-muos/107126/
http://nomuos.blogspot.it/2012/10/la-sicilia-rivincita-del-golia-usa.html
Per approfondire vedi La magistratura sequestra il Muos, «Pericolo di morte fino a 140 chilometri»
 
postdateicon.png
27 ottobre 2012 |
postauthoricon.png
Autore Luca Martinelli | Stampa articolo
Nikola-Tesla.jpg
Estati torride di terra secca e assetata, primavere scosse da nubifragi e alluvioni. Che il clima stia cambiando sotto ai nostri occhi è ormai accettato da tutti. E’ solo frutto del nostro stile di vita o dipende anche da altri fattori, che non siamo in grado di controllare? Ovvero: quanto influiscono sul meteo i sempre più numerosi esperimenti di manipolazione climatica? E a che scopo vengono effettuati? Per combattere il surriscaldamento globale oppure per accelerarlo? L’allarme è rilanciato dagli ambientalisti, concentrati sulla riduzione delle emissioni nocive, ma anche dai “complottisti”, convinti dell’esistenza di un vero e proprio “crimine climatico”, una manipolazione planetaria per colpire a comando la popolazione e l’economia di svariate aree del pianeta: molti esperimenti studiano come modificare artificiosamente il clima, causare pioggia o siccità, innescare tornado e nubifragi.
Tempo fa, racconta Andrea Degl’Innocenti sul “Cambiamento”, è stato lo stesso “Guardian” a pubblicare una mappa mondiale della geoingegneria prodotta dall’Etc Group, un’organizzazione internazionale che si batte per la sostenibilità e i diritti umani. Geoingegneria: tecniche artificiali di intervento umano sull’ambiente fisico, dall’atmosfera agli oceani, dalle acque alle rocce. Sempre il quotidiano inglese mostra anche un elenco di istituzioni, enti e multinazionali coinvolte negli esperimenti sul clima. Secondo il dossier, i primi test risalgono addirittura agli anni ’40, quando la United Fruit Company, oggi Chiquita, tentò di condizionare il clima dell’Honduras. In tutto 115 pagine piene di dati certificati, che attestano un proliferare di esperimenti su come modificare il clima terrestre, per vari scopi. I più frequenti sono quelli riguardanti l’aumento o la diminuzione delle piogge; solo l’Italia ne conta ben 7, dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Gli ultimi sono quelli del progetto “Climagri”, con test per la riduzione della pioggia.
«Il documento – scrive “Il Cambiamento” – dimostra in maniera inequivocabile che sono in corso, da ormai più di sessant’anni, studi ed esperimenti su come manipolare il clima terrestre, condotti dai governi di tutto il mondo con il contributo di imprese private, istituti, multinazionali». Ma fin dove si può spingere la manipolazione climatica, e per quali obiettivi? Qui non ci sono ancora certezze vere e proprie, ammette Degl’Innocenti, per una serie di motivi: «Mancanza di documentazioni, reticenza da parte dei media e della classe politica ad affrontare apertamente queste tematiche, oscurantismo e tentativi di nascondere i veri scopi delle operazioni in questione». Restano solo le ipotesi, suffragate dalle più disparate teorie. Per la scienza ufficiale, la capacità umana di influire sul clima è minima. Esperimenti a porte chiuse, protetti dai servizi di intelligence? «Alcuni dati – sostiene “Il Cambiamento” – sembrano dimostrare che la capacità di manipolazione climatica va molto oltre la posizione ufficiale della comunità scientifica».
Un recente articolo del “Daily Mail” svela il lavoro di un’équipe di scienziati assoldati segretamente dal presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan. Missione compiuta: quei ricercatori sono stati in grado di generare 50 potenti temporali ad Abu Dhabi. Poi la Cina: già nel 2007, il governo di Pechino ha annunciato di aver provocato la prima nevicata artificiale sulla città di Nagqu. Inoltre, «è dimostrato che si possono generare artificialmente tornado anche di grandi dimensioni, di cui si sta persino provando a trarre energia pulita». Spettacolari le dimostrazioni di un pioniere italiano, il professor Pierluigi Ighina, esibitosi anche davanti alle (esterrefatte) telecamere di “Report”: già allievo di Guglielmo Marconi, Ighina mostrava come addensare o disperdere le nuvole tramite uno strumento da lui realizzato, un’elica coperta di polvere di alluminio che – a seconda del senso di rotazione – si caricava positivamente o negativamente, con effetti opposti sulle nubi: le poteva attirarle fino scatenare un temporale o, al contrario,
Pierluigi-Ighina.jpg
disperderle al punto da far tornare il sereno.
Ighina, le cui teorie non sono mai state riconosciute dalla comunità scientifica, sosteneva anche di aver inventato un macchinario capace evitare i terremoti: una sorta di grande valvola attraverso la quale trova sfogo l’energia racchiusa nel sottosuolo. «In fatto di condizionamento atmosferico – continua “Il Cambiamento” – Ighina non è certo l’unico esempio di scienziato fuori dal coro: ancor prima di lui furono in molti a studiare i comportamenti dell’energia e della sua trasmissione». Nikola Tesla, nell’ultimo periodo della sua vita, stava lavorando ad un metodo di trasmissione dell’energia senza fili detto “teleforce”, ribattezzato dai media statunitensi “raggio della pace” o “raggio della morte” per via delle sue potenzialità distruttrici. Scomparso Tesla, molti dei suoi documenti furono sequestrati dalle autorità governative statunitensi e bollate come “top secret”.
Riprendendo gli studi di Tesla, negli anni Ottanta il fisico texano Bernard Eastlund, del Mit di Boston, registrò una serie di brevetti, di cui il primo chiamato “Metodo ed attrezzatura per modificare una regione dell’atmosfera, magnetosfera e ionosfera terrestre”. Anche i suoi brevetti furono “secretati” e infine utilizzati per lo sviluppo del progetto Haarp, “High Frequency Active Auroral Research Program”. Scopo dichiarato di Haarp: studiare l’effetto delle onde elettromagnetiche sulle comunicazioni. Molti però i sospetti: Haarp potrebbe servire per testare interventi di manipolazione climatica. Non lo affermano solo i “complottisti” ma anche la Duma, il Parlamento russo: «Sotto il programma Haarp, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza». Secondo Mosca, «il
Haarp.jpg
significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari».
E’ verosimile che lo sviluppo della tecnica sia giunto al punto di poter condizionare in maniera sensibile il clima, fino a poter provocare catastrofi a comando? Le notizie ufficiali restano frammentarie. Nel gennaio 2002, Roma e Washington firmarono un accordo chiamato “Cooperazione Italia-Usa su scienza e tecnologia dei cambiamenti climatici”. Obiettivo dichiarato: sviluppare tecnologie per le energie rinnovabili. Ma già all’interno del rapporto, rileva Andrea Degli’Innocenti, si leggeva che fra gli scopi vi era la “esecuzione di attività di ricerca eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione”. Tra gli obiettivi della cooperazione italo-americana, anche la “progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2”.
Più di recente, due ingegneri dell’università di Harvard hanno annunciato l’intenzione di immettere solfati nell’atmosfera attraverso palloni aerostatici: una sorta di spray, che sarebbe in grado di riflettere parte dei raggi solari, diminuendo così la temperatura del pianeta. «L’esperimento si svolgerebbe per adesso soltanto su aree ristrette, ma i due non negano l’ipotesi di un futuro uso più esteso del metodo», precisa “Il Cambiamento”. D’altronde c’è chi sostiene che sostanze in grado di modificare il clima vengano già comunemente immesse nell’atmosfera: «Secondo una teoria molto diffusa in rete, miliardi di nanoparticelle verrebbero quotidianamente
scie-chimiche.jpg
diffuse attraverso le cosiddette “scie chimiche”, scie di pulviscoli bianche e persistenti rilasciate in cielo da aerei non segnalati». Una recente scoperta, proveniente ancora da Harvard, sembrerebbe confermare alcune intuizioni dei teorici delle “chemtrails”.
Secondo il “Daily Mail”, l’atmosfera sarebbe cosparsa in quantità diversa di «particelle atmosferiche della dimensione di una frazione di capello umano», che «potrebbero influire sul cambiamento climatico». E da dove provengono, queste particelle? Gas di scarico delle auto? Inceneritori? «Non si può escludere l’eventualità che siano state rilasciate appositamente nell’atmosfera per manipolare artificialmente il clima». A quale scopo? Fondazioni, multinazionali e governi che investono nella ricerca sulla manipolazione del clima sostengono che l’obiettivo è uno solo: combattere il surriscaldamento globale e studiare i possibili scenari futuri. Ma i test militari sono ormai storia: con l’Operazione Popeye, durante la guerra del Vietnam, è noto che gli Usa tentarono di prolungare la stagione monsonica sul Laos caricando le nuvole di ioduro d’argento.
Mettere le mani sul clima, conclude “Il Cambiamento”, è di per sé un gioco rischioso e dalle conseguenze imprevedibili. Secondo un team internazionale di scienziati coordinato dalla European Geosciences Union, «una soluzione geoingegneristica ai cambiamenti climatici potrebbe causare una notevole riduzione delle piogge e avere effetti indesiderati per la Terra ed il genere umano». Esperimenti per nuove armi invisibili e sogni di dominio? O anche, più semplicemente, una cinica motivazione economica. Lo spiega Naomi Klein nel suo “Shock Economy”: le multinazionali più potenti del pianeta traggono enormi profitti
Naomi-Klein.jpg
dai cataclismi e dal surriscaldamento globale. «I futuri disastri – scrive la giornalista canadese – non avranno bisogno di cospirazioni segrete». Secondo la Klein, tutto lascia pensare che i disastri continueranno a succedersi con intensità sempre più feroce. «La generazione dei disastri, dunque, può essere lasciata alla mano invisibile del mercato: questa è un’area in cui il mercato funziona davvero»
check-big.png
46
check-big.png
6
check-big.png
4
check-big.png
61



postcategoryicon.png




10 Commenti a “Manipolare il clima: ecco la super-bomba del futuro”
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto