La dieta carnea: informazioni su cui riflettere

Altri dati che fanno pensare (1)
Ogni volta che addentiamo un hamburger si perdono venti o trenta specie vegetali, una dozzina di specie di uccelli, mammiferi e rettili.
Dal 1960 a oggi, oltre un quarto delle foreste del Centro America è stato abbattuto per far posto a pascoli; in Costa Rica i latifondisti hanno abbattuto l'80% della foresta tropicale e in Brasile c'è voluto l'omicidio di Chico Mendes, il raccoglitore di gomma assassinato dagli allevatori per una disputa sull'uso della foresta pluviale, per accorgersi dell'esistenza di una "bovino connection".
In Amazzonia la foresta pluviale è stata divorata da 15 milioni di ettari di pascolo, eppure è in questo habitat che dimora il 50% delle specie viventi e da qui deriva un quarto di tutti i farmaci che usiamo.
Dove prima c'erano migliaia di varietà viventi ora ci sono solo mandrie.
"Vacche ovunque", scrive Rifkin nel suo "Ecocidio": "attualmente il nostro pianeta è popolato da ben oltre un miliardo di bovini. Quest'immensa mandria occupa, direttamente o indirettamente, il 24 per cento della superficie terrestre e consuma una quantità di cereali sufficiente a sfamare centinaia di milioni di persone".
Per farvi posto occorre terreno da pascolo e deforestazione per creare pascoli significa desertificazione.
Dopo tre, al massimo cinque anni, il suolo calpestato e divorato da milioni di bovini (ogni capo libero ingurgita 400 chili di vegetazione al mese!) ed esposto a sole, piogge e vento, diventa sterile e i ruminanti si devono spostare dissacrando altri ettari di foresta.
Ci vorranno da 200 a mille anni perché quei terreno ritorni fertile.
Ma non basta: un quarto delle terre emerse vengono usate per nutrire il bestiame.
E che dire dell'acqua? Quasi la metà dell'acqua dolce consumata negli States è destinata alle coltivazioni di alimenti per il bestiame: e' stato calcolato che un chilo di manzo si beve 3.200 litri d'acqua.
Il risultato è che le falde acquifere del Mid-West e delle Grandi Pianure statunitensi si stanno esaurendo.
Non solo: l'allevamento richiede ingenti quantità di sostanze chimiche tra fertilizzanti, diserbanti, ormoni, antibiotici: "tutti prodotti dalle stesse, poche, multinazionali che detengono il monopolio dei semi usati per coltivare cereali e legumi destinati ad alimentare il bestiame", fa notare Enrico Moriconi, veterinario e ambientalista, nelle pagine del suo "Le fabbriche degli animali" (Edizioni Cosmopolis).
"Ogni anno in Europa", incalza Marinella Correggia, attivista della Global Hunger Alliance e autrice, per la LAV , di "Addio alle carni" (www.infolav.org), "gli animali da allevamento consumano 5 mila tonnellate di antibiotici di cui 1.500 per favorirne la crescita".
E tutti vanno a finire nelle falde acquifere.
Un dato italiano, che riferisce Roberto Marchesini, docente di bioetica e zoo-antropologia, autore di "Post-human", (ed. Bollati Boringhieri): "Nel bacino del Po ogni anno vengono riversate 190 mila tonnellate di deiezioni animali. Contengono metalli pesanti, antibiotici e ormoni".
Con quali conseguenze? Ricordate il problema delle alghe abnormi nel Mar Adriatico?
Marchesini parla di "fecalizzazione ambientale" e Rifkin ci illumina sulla portata del problema riportando che un allevamento medio produce 200 tonnellate di sterco al giorno.
C'è dell'altro: i bovini sono responsabili dell'effetto serra tanto quanto il traffico veicolare del mondo intero a causa dell'uso di petrolio ( 22 grammi per produrre un chilo di farina contro 193 per uno di carne), delle emissioni di metano dovute ai processi digestivi (60 milioni di tonnellate ogni anno) e dell'anidrid
carbonica scatenata dal disboscamento.
 
Un chilo di vegetali per 60 grammi di carne
Vogliamo riassumere?
E' la stessa FAO a fornire un elenco agghiacciante dei problemi causati dagli allevamenti intensivi: riduzione della bio-diversità, erosione del terreno, effetto serra, contaminazione delle acque e dei terreni, piogge acide a causa delle emissioni di ammoniaca.
E tutto questo per cosa?
Per quelle che Frances Moore Lappé, autrice di "Diet for a small planet" definisce "fabbriche di proteine alla rovescia".
Significa che ci vuole un chilo di proteine vegetali per avere 60 grammi di proteine animali.
E inoltre: "per produrre una bistecca che fornisce 500 calorie", spiegano gli autori di "Assalto al pianeta" (ed. Bollati Boringhieri), "il manzo deve ricavare 5 mila calorie, il che vuoi dire mangiare una quantità d'erba che ne contenga 50 mila.
Solo un centesimo di quest'energia arriva al nostro organismo: il 99% viene dissipata... Usata per il processo di conversione e per il mantenimento delle funzioni vitali, espulsa o assorbita da parti che non si mangiano come ossa o peli".
Il bestiame è dunque una fonte di alimentazione altamente idrovora ed energivora, una massa bovina che ingurgita tonnellate di acqua ed energia.
E lo fa per nutrire solo il 20% della popolazione globale del pianeta.
Quel 20% che sfrutta l'80% delle risorse mondiali.
Per dare a quel 20% la sua bistecca quotidiana.
"Nel mondo c'è abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l'ingordigia di alcuni", diceva Gandhi.
Ingordigia che ha raggiunto livelli esorbitanti. "Dal Dopoguerra a oggi, in Europa, siamo passati da circa 7-15 chili di consumo pro capite all'anno a 85-90 (110-120 negli States)", riferisce Marchesini.
Secondo Moore Lappé le tonnellate di cereali e soia che nutrono gli animali da carne basterebbero per dare una ciotola di cibo al giorno a tutti gli esseri umani per un anno.
E la FAO conferma che se una dieta vegetariana mondiale potrebbe dar da mangiare a 6,2 miliardi di persone, un' alimentazione che comprenda il 25% di prodotti animali può sfamarne solo 3,2 miliardi.
 
La religione non ha mai salvato nessuno.

Ha fomentato guerre.

Ha distrutto amicizie.

Ha cancellato amori.

Ha, indirettamente o meno, ucciso milioni di individui.

Ha devastato l'amazzonia e altri posti immacolati solo perche' qualche

prete voleva mettere le mutande agli indios. E gli porto le pandemie.

Ha rincoglionito milioni di persone che, come pecore al macello, quando

sono nella cacca piu' profonda continuano imperterriti, perche' tanto, dopo

c'e' il paradiso.

Ha fatto, e ancora oggi, affari con malavita solo per soldi e potere.

Ha fatto affari con "lui". E continua a farli.

Ha autorizzato migliaia di torture e uccisioni nel periodo della caccia alle

streghe solo perche' le guarigioni, (erano povere erboriste o giu' di li'),

dovevano appartenere o ai medici, (autorizzati...), o a dio.

Sai quale era una delle torture preferiti dagli inquisitori? Infilavano una topo

nella vagina della malcapitata di turno e poi cucivano l'uscita. Mentre

l'interrogatorio proseguiva, (la poveretta doveva ammettere di essere una

seguace di satana etc), il topo si scavava l'uscita.

Ci volevano ore a volte.

E tutto questo per, da una parte fortificare la religione, (bisognava trovare

un nemico toh...eccolo la'), e dall'altra far capire che non conveniva

mettersi contro di loro.

Noti qualche parallelismo con qualche guerra dei nostri giorni? Bravo.

Quindi...prima di scassare con la religione, (che rende ciechi),

informati BENE della storia passata.

Poi, la fede, (che illumina), non ha mai avuto alcuna attinenza con

nessuna religione.

La fede e' fede. Punto.

E hai rotto i coglioni con i copia incolla. Scrivi, se ne sei capace...

...e porta avanti i tuoi argomenti. Senno' sappi che hai rotto...
 
La religione non ha mai salvato nessuno.

Ha fomentato guerre.

Ha distrutto amicizie.

Ha cancellato amori.

Ha, indirettamente o meno, ucciso milioni di individui.

Ha devastato l'amazzonia e altri posti immacolati solo perche' qualche

prete voleva mettere le mutande agli indios. E gli porto le pandemie.

Ha rincoglionito milioni di persone che, come pecore al macello, quando

sono nella cacca piu' profonda continuano imperterriti, perche' tanto, dopo

c'e' il paradiso.

Ha fatto, e ancora oggi, affari con malavita solo per soldi e potere.

Ha fatto affari con "lui". E continua a farli.

Ha autorizzato migliaia di torture e uccisioni nel periodo della caccia alle

streghe solo perche' le guarigioni, (erano povere erboriste o giu' di li'),

dovevano appartenere o ai medici, (autorizzati...), o a dio.

Sai quale era una delle torture preferiti dagli inquisitori? Infilavano una topo

nella vagina della malcapitata di turno e poi cucivano l'uscita. Mentre

l'interrogatorio proseguiva, (la poveretta doveva ammettere di essere una

seguace di satana etc), il topo si scavava l'uscita.

Ci volevano ore a volte.

E tutto questo per, da una parte fortificare la religione, (bisognava trovare

un nemico toh...eccolo la'), e dall'altra far capire che non conveniva

mettersi contro di loro.

Noti qualche parallelismo con qualche guerra dei nostri giorni? Bravo.

Quindi...prima di scassare con la religione, (che rende ciechi),

informati BENE della storia passata.

Poi, la fede, (che illumina), non ha mai avuto alcuna attinenza con

nessuna religione.

La fede e' fede. Punto.

E hai rotto i coglioni con i copia incolla. Scrivi, se ne sei capace...

...e porta avanti i tuoi argomenti. Senno' sappi che hai rotto...





daiiiiiiiiiiiiiiiiiii

che ce la faiiiiiiiiiiiiiiiiiii:D:D:D:wall::wall::wall::wall:


occhio agi malori di stagione:D:D:D
 
Bonzo Ganzo.. Parole "sante", o meglio saggie, se no poi te offendi! Eheh..
Condivido pienamente il tuo primo post.. E buona parte dei successivi!!
Peccato che molta gente non vuole vedere certe cose.. Neanche se gliele metti davanti! =/
 

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