la dittatura delle banche (Grecia, Usa, bailout > debito pubblico)

L'INTERVISTA ■ MARK MOBIUS
«Nonostante tutto, l'Europa nei prossimi anni andrà meglio degli Stati Uniti»

■ Mark Mobius, noto come uno dei mi­gliori conoscitori dei mercati emergen­ti, resta ottimista sulle prospettive di que­sti Paesi, e sulla crisi che sta colpendo l'Occidente ha un'opinione contro cor­rente: l'Europa se la caverà meglio degli Stati Uniti, perché, al contrario di questi ultimi, sta affrontando i problemi che la stanno opprimendo.


Mobius, presiden­te di Templeton Emerging Market Group, che fa parte della Franklin Templeton In­vestment (una società che impiega oltre 8 mila collaboratori e gestisce 670 miliar­di di dollari), ieri ha fatto tappa a Luga­no. Lo abbiamo incontrato per parlare dell'economia mondiale.


Lei ha coniato un nuovo concetto, quel­lo dei Paesi della nuova frontiera, ossia che non fanno parte dei BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) ma registrano una forte crescita. Parliamo ad esempio di Indonesia, Vietnam, Pakistan e Nige­ria. Come muoversi in queste realtà?
«Si tratta di mercati che spesso sono evi­tati dalla maggior parte degli investito­ri, perché si trovano in aree più remo­te, sono meno oggetto di ricerca, in ge­nere hanno dimensioni ridotte e sono più rischiosi. Tuttavia registrano una forte crescita. Noi non enfatizziamo de­terminati Paesi o settori, ma all'interno di questi scegliamo società nelle quali investiamo. In questo momento ritenia­mo che i mercati della nuova frontiera siano più a buon mercato rispetto agli altri».


Come selezionate queste opportunità?
«Analizziamo molto in dettaglio le socie­tà e la loro storia, intervistiamo il mana­gement, i loro concorrenti e i loro forni­tori. Inoltre facciamo proiezioni sui pros­simi 5 anni e le discutiamo con esperti. Così decidiamo quale sia il prezzo ap­propriato del titolo e nel caso acquistia­mo. Voglio sottolineare che a volte ci so­no ottime società in Paesi con grandi pro­blemi, come il Pakistan».


Quando ci sono problemi gli investito­ri fuggono dal rischio. Qual è la situa­zione ora per questi mercati?
«Quando ci sono problemi tutti voglio­no evitare il rischio, ma questa non è una politica saggia, perché in questo modo si evitano anche le opportunità. Comun­que in questo momento gli investitori hanno meno paura rispetto alla crisi sub­prime del 2008-2009. Bisogna assumer­si un rischio calcolato, ricordando che i Paesi della nuova frontiera crescono cin­que volte di più rispetto ai Paesi svilup­pati, e ora stanno diventando molto in­dipendenti economicamente. La crisi dell'Occidente ha sempre meno impat­to su di loro. Anzi, stanno già diventan­do il motore della crescita mondiale e so­no loro che ora importano da noi e inve­stono nei Paesi sviluppati».


Quali sono i settori che preferite in que­sto momento?
«Settori che stiamo seguendo molto da vicino sono quelli dei consumi e delle banche che fanno credito ai consuma­tori (attive per esempio nelle carte di cre­dito). Ci sono mercati come la Cina e l'In­donesia che presentano molte potenzia­lità a livello di consumi».


Lei è un esperto di economie emergen­ti, ma cosa pensa dei Paesi sviluppati?
«Penso che l'economia europea si com­porterà meglio di quella americana nei prossimi anni, perché gli europei stan­no affrontando i problemi relativi alle spese statali, al debito e alle inefficienze economiche. Si tratta di segnali molto positivi, molti Paesi europei stanno af­frontando seriamente la situazione. Ne­gli Stati Uniti invece non si vede ancora questa volontà politica».


Ma l'Europa adesso non fa troppa fati­ca a crescere?
«Certo, ma gli europei porteranno avan­ti le riforme che stanno iniziando, la ri­presa ci sarà. Questo perché se si riduco­no le spese pubbliche e la regolamenta­zione, il business potrà svilupparsi più velocemente e anche l'occupazione ne beneficerà. Ritengo che le politiche eu­ropee alla lunga si riveleranno migliori di quelle degli Stati Uniti».


ROBERTO GIANNETTI
 
per europa e usa c'e' solo una cosa da dire: troppe tasse!

e specialmente troppe tasse sulle cose essenziali come casa e lavoro, mentre per il resto stanno solo togliendo principalmente sanita', pensioni e scuola

si andra' verso un collasso del debito oppure iperinflazione

Ultimamente mi piace la sincerita' di Tremonti

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=np5tJJeePX0]Clamorose dichiarazioni di Tremonti sui rapporti governo BCE e sulla sovranità nazionale - YouTube[/ame]


[ame]http://www.youtube.com/watch?v=7daO2P2KOmI[/ame]
 
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per europa e usa c'e' solo una cosa da dire: troppe tasse!

e specialmente troppe tasse sulle cose essenziali come casa e lavoro, mentre per il resto stanno solo togliendo principalmente sanita', pensioni e scuola

si andra' verso un collasso del debito oppure iperinflazione

Ultimamente mi piace la sincerita' di Tremonti

Clamorose dichiarazioni di Tremonti sui rapporti governo BCE e sulla sovranità nazionale - YouTube


Il deficit pubblico italiano (Giulio Tremonti 10 maggio 2012).mp4 - YouTube

Non ti fidare di lui. Questi son sempre pronti a saltare sul carro che vincerà.
E poi un giorno, a cominciare dalla Grecia, chiuderanno le banche e cominceranno a scoppiare i tumulti.
Gli Americani sanno sempre come creare illusioni ottiche.
Tipo la seconda guerra mondiale. "Alba dorata" fa parte di questa sorta megalitica di proiezione condizionata. Proprio come Al Qae..
Sono loro la causa di tutto e lo sanno benissimo.
Lo sai quale è la cosa peggiore per il Diavolo?
Vediamo se sei veramente intelligente in un mondo di stupidi e scopri la risposta.;)
 
andate a rileggervi i primi post, purtroppo quelli del 2010 erano stati cancellati su finanzaonline

Slovenia: approvate misure austerita'
Slovenia: approvate misure austerita' - Top News - ANSA.it

l'ha comprato la fed e le banche per ora (le banche con i soldi in prestito dalla fed :rolleyes: )

ora non possono piu' autofinanziarsi la crescita del pil ma solo tagliare i servizi ed aumentare le tasse (in europa sono dei maestri in questo)


quindi o aumentano le tasse e tagliano servizi o default, per come la vedo io il default e' come una purga per togliersi dalle @@ tutti i settori marci della societa'


in Italia il default sarebbe una purga miracolosa, solo che i settori marci sarebbero quelli controllati dai nostri cari politici/padroni

Vertice Ue straordinario domani su Grecia e Italia

Vertice Ue straordinario domani su Grecia e Italia - Economia - ANSA.it


Geithner: 'Usa non faranno default'

Vertice Ue straordinario domani su Grecia e Italia - Economia - ANSA.it

tornano all'attacco con la strategia della paura ma questa volta non sono i soldi pubblici che vogliono ma il DEFAULT speculativo ma non degli Usa

facendo un semplice riassunto sugli ultimi anni:
- fino al 2007/2008 hanno speculato sulle valute con il carry trade
- dal 2008 a oggi hanno speculato sul bailout pubblici ottenendo guadagni molto facili e sicuri
- da oggi si specula sul default di un paese

finito questo si ritorna a speculare sul carry trade oppure su qualche altra guerra
 
siamo vicini alla dichiarazione ufficiale di default della Grecia

le banche tedesche sono salve, ma il pacco grosso e' l'Italia e la Spagna vedremo cosa succedera' li

il capitalismo non esiste piu' da quando gli USA hanno fatto il bailout delle banche troppo grandi per fallire (mica dire che 1% dei piu' ricchi americani che hanno il 40% della ricchezza USA e 1/5 di quella mondiale avrebbero perso i loro numeretti in $$ )

fra un po il presidente USA non dira' piu' "dio benedica l'america" ma "dio benedica le banche" perche' sono principalmente loro la causa di queste crisi :lol:

Reuters: Banks Prepare for the Return of the Drachma

Reuters: Banks Prepare for the Return of the Drachma | Greece.GreekReporter.com Latest News from Greece
 
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dimenticavo se dovessero ufficializzare l'uscita dall'euro della Grecia non andate short
ma buttatevi long di brutto
perfino su quella sola di euro :D
 

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