Ignatius
sfumature di grigio
su questo concordo, ma vorrei sottolineare che se le banche fallivano nel 2008 senza i soldi dei contribuenti, sarebbe stati i loro soci a pagarne le conseguenza.
E' vero solo in parte, ahimé.
Se una banca che ha un patrimonio di 10 si indebita per 90 (ad esempio, raccogliendo il risparmio dei cittadini che aprono c/c o sottoscrivono i bond della banca) e investe 100, nel momento in cui questo investimento (es. subprime, azioni) scende a 60, la perdita di 40 viene attribuita prioritariamente ai soci (10), ma rimane una parte (30) che resta a carico o dei correntisti della banca, o dello Stato, se interviene (a favore dei correntisti, non della banca).
Il socio, anche se crea un buco di 40, non può essere chiamato a ripianare più di quanto ha investito.
Sul discorso della Cina che pagherà tutto, sono abbastanza d'accordo.
E mi chiedo quanto si inqazzeranno quando si accorgeranno che i millemiliardidimiliardi di dollari di crediti che vantano verso gli USA valgono, ad esempio, un terzo di quando li prestarono (grazie ad una megainflazione del dollaro o ad altri sistemi di uscita brutale dal debito).