la dittatura delle banche (Grecia, Usa, bailout > debito pubblico)

su questo concordo, ma vorrei sottolineare che se le banche fallivano nel 2008 senza i soldi dei contribuenti, sarebbe stati i loro soci a pagarne le conseguenza.

E' vero solo in parte, ahimé.
Se una banca che ha un patrimonio di 10 si indebita per 90 (ad esempio, raccogliendo il risparmio dei cittadini che aprono c/c o sottoscrivono i bond della banca) e investe 100, nel momento in cui questo investimento (es. subprime, azioni) scende a 60, la perdita di 40 viene attribuita prioritariamente ai soci (10), ma rimane una parte (30) che resta a carico o dei correntisti della banca, o dello Stato, se interviene (a favore dei correntisti, non della banca).

Il socio, anche se crea un buco di 40, non può essere chiamato a ripianare più di quanto ha investito.



Sul discorso della Cina che pagherà tutto, sono abbastanza d'accordo.
E mi chiedo quanto si inqazzeranno quando si accorgeranno che i millemiliardidimiliardi di dollari di crediti che vantano verso gli USA valgono, ad esempio, un terzo di quando li prestarono (grazie ad una megainflazione del dollaro o ad altri sistemi di uscita brutale dal debito).
 
per il fallimento delle banche bastava fare come in Danimarca: garanzia dello stato fino a 200.000 euro, per depositi superiori si paga proporzionalmente, idem per azioni obbligazioni ecc...
 
E' vero solo in parte, ahimé.
Se una banca che ha un patrimonio di 10 si indebita per 90 (ad esempio, raccogliendo il risparmio dei cittadini che aprono c/c o sottoscrivono i bond della banca) e investe 100, nel momento in cui questo investimento (es. subprime, azioni) scende a 60, la perdita di 40 viene attribuita prioritariamente ai soci (10), ma rimane una parte (30) che resta a carico o dei correntisti della banca, o dello Stato, se interviene (a favore dei correntisti, non della banca).

Il socio, anche se crea un buco di 40, non può essere chiamato a ripianare più di quanto ha investito.



Sul discorso della Cina che pagherà tutto, sono abbastanza d'accordo.
E mi chiedo quanto si inqazzeranno quando si accorgeranno che i millemiliardidimiliardi di dollari di crediti che vantano verso gli USA valgono, ad esempio, un terzo di quando li prestarono (grazie ad una megainflazione del dollaro o ad altri sistemi di uscita brutale dal debito).

li usano per avere potere politico
è un investimento non-economico ma politico-sociale IMHO
 
per il fallimento delle banche bastava fare come in Danimarca: garanzia dello stato fino a 200.000 euro, per depositi superiori si paga proporzionalmente, idem per azioni obbligazioni ecc...

Azioni e obbligazioni (di terzi) in custodia presso la banca, tecnicamente, non sono crediti verso la banca che possano essere risucchiati in un fallimento.

I conti correnti sì.
Ma qualcuno ha calcolato quanto sarebbe costato agli Stati l'intervento "alla danese" (solo fino a 200mila per risparmiatore), anziché gli aumenti di capitale che hanno dovuto fare a favore delle banche?
 
intendevo azioni e obbligazioni della stessa banca non in custodia

il punto era ripulire il sistema del debito minuto 18 ...

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=KpFMDSRBe9w]Il futuro dell'Italia é adesso - YouTube[/ame]
 
Mo' guardo il video.

Un dubbio.

Mettiamo che si decida che le banche si tengano il loro pattume finanziario anziché scaricarlo sugli Stati.
Quindi, le banche falliscono, i soci pèrdono tutto e gli amministratori vengono revocati (al limite anche con richiesta di risarcimento dei danni, ma dubito che gli amministratori delle banche che hanno perso miliardi di euro abbiano patrimoni personali superiori a 1, 5, 10 milioni: rispetto ai buchi di bilancio, sono gocce).

E poi?
Chi decide chi viene nominato nei nuovi CDA delle banche?
I "nuovi" soci forzosi (ovvero i risparmiatori che avevano 10-20-100mila euro sul c/c della banca fallita, e che sono diventati soci "alla Parmalat")?
O lo Stato nazionalizza tutto (a prescindere dal fatto che rimborsi i correntisti o meno) e accentra le nomine?
 
lo stato nazionalizza tutto, lo stato siamo noi

una volta nazionalizzate e ripulite le banche si privatizzano nuovamente e il giro continua

questo e' il capitalismo

quello attuale e' una schifezza ne comunismo ne capitalismo, ma forse il peggio di entrambi
 
Giappone: si dimette ministro Economia

ufficialmente per la dura dichiarazione peraltro realistica sul disastro nucleare.

La corda in europa e' tesa al massimo ci saranno dichiarazioni per rassicurare non tanto i mercati ma il popolo da tenere calmo per un po anche perche' le vacanze sono finite e con esse l'aumento delle tasse.

Il prossimo obiettivo sara' il Giappone

salvati risparmi e l'Italia

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/08/11/visualizza_new.html_732511190.html
 
Ultima modifica:
E' sempre colpa delle banche, per carità...

Però ho sbirciato una rivista femminile e vi riporto quanto ho letto. Un'eroica ex insegnante spronava i suoi ex allievi a resistere, protestare.
Dopo 36 anni di lavoro (stipendio: 1900 euro netti, dopo i tagli del governo 1500) percepirà una pensione di 1300 euro.

36 anni sono pochi. 1.300 euro sono una cifra molto alta, in una Nazione dell'Europa del Sud dove il potere d'acquisto è assai diverso da quello, per esempio, dell'Italia settentrionale.


...Altra cosuccia: in Grecia, fino a pochi lustri fa, le donne con 15 anni di contributi e un figlio minorenne avevano diritto ad andare in pensione.

Secondo me, incolpare solo le banche per la situazione di uno Stato come la Grecia assomiglia a dire che, se nella popolazione c'è un problema di alcoolismo, la colpa è solo dei coltivatori d'uva o solo dei baristi.
 

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