La "famigerata" Tobin Tax: ciò che sarà realmente (in Italia)

Cren, una domanda poetica: ma come potrebbe venire applicata questa tassa al mondo delle opzioni? :-?
Qualunque sarà la modalità, secondo me il vero problema sarà sull'uso del sottostante: salvo casi eccezionali, non mi risulta che chi lavora con le opzioni sia solito fare molte entrare/uscite in poco tempo ogni giorno... sulle opzioni in sè, intendo.

Secondo me il problema, che peraltro casca a fagiolo sulle discussioni che abbiamo fatto questi giorni sul Delta hedging, è invece sull'uso del sottostante per hedging: accetterei di pagare qualcosa in più per prendere posizione sull'opzione, ma sarebbe devastante se dovessi sostenere questi costi ogni volta che devo coprire la posizione, perchè lì sì che rientriamo nel caso di svariate operazioni al giorno tutti i giorni.

A quel punto, se davvero la tassa dovesse essere applicata in base alla residenza e non al mercato (quindi la pago anche con IB lavorando sul CBOE, ARCA etc.), ogni disquisizione sul Gamma scalping sarebbe un parlare al vento :D

Sulle opzioni la tassa la faranno proporzionale al Delta?

Ma non lo sanno che i veri «speculatori cattivi» vanno OTM?

Dovrebbero farla sul Vega%! :p
 
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...se davvero la tassa dovesse essere applicata in base alla residenza e non al mercato (quindi la pago anche con IB lavorando sul CBOE, ARCA etc.), ogni disquisizione sul Gamma scalping sarebbe un parlare al vento :D...

A meno di una prospettiva di cambio di residenza! :prr:

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Fantafinanza: come regolamenterei io il mercato.

Logica: punire le manipolazioni.

1) limite minimo del tempo di latenza degli ordini (e fin qui niente di nuovo). Dell'ordine dei minuti, e funzionale al punto 2.

2) tassa in funzione del livello di book sul quale viene eseguita ogni parte dell'ordine. La parte eseguita sul primo livello tassata all'x%, con tassazione crescente più che proporzionalmente al crescere del livello.

Da ragionarci su, per chi gradisce il prefisso "fanta" :)

P.S. Tassa applicabile al singolo mercato, magari con x=0, probabilmente non penalizzante, se non addirittura premiante, per il mercato stesso.
 
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Ma qui siamo oltre ciò che si può risolvere facendosi clienti di questo o quel partito.

La tua risposta va bene in tempi di vacche grasse.

Qui non c'è nulla che la politica possa risolvere: qui, se non prendiamo coscienza che lo Stato ora è un nemico da combattere, finiremo dissanguati.

Lo Stato è in questa situazione perchè è un malato terminale che nel mondo globalizzato non riesce più a sopravvivere: o inflaziona pesantemente (e la morte per inflazione e perdita di potere di acquisto è lenta, vedi USA) o divora di austerity i cittadini, con una probabilità molto bassa che ciò sarà sufficiente a fermare il declino.

Nel secondo caso, quello in cui per volontà e vantaggio altrui ci troviamo, non possiamo continuare a credere alla favola che ciò che lo Stato fa lo fa per un'idea di equità e ridistribuzione delle risorse: lo fa perchè è disperato, i soldi non bastano (e non basteranno) mai e vuole i risparmi della gente; non si rassegna a morire nella sua forma attuale.

Cosa stiamo pagando tutto questo a fare?

Mi piacerebbe che leggessi Z. Bauman, Paolo: è un pippone infinito, però è uno che già quasi dieci anni fa esprimeva una verità ineluttabile: la politica ha perso qualsiasi potere di influenzare l'economia e il destino delle genti.

Tutto ciò che può fare è cercare di garantire un minimo di sicurezza quando scendi in strada e non vuoi beccarti una pallottola in una spalla o cadere in una voragine, o quando non vuoi morire per infezione perchè sei scivolato dal marciapiede e ti sei tagliato il ginocchio, ma tutto il resto ormai è in mano al mercato e all'economia globalizzata.

Ogni giorno abbiamo la conferma di questo e di chi governa per davvero.

Allora dovremmo chiederci: per cosa stiamo pagando?

Ci dissanguano per tenere in piedi una rappresentazione di polistirolo della realtà che ormai non ha più motivo di esistere, per nasconderci la verità che siamo schiavi e che ciò che vorrebberro in ultimo è che noi lavorassimo gratuitamente e morissimo senza far rumore prima di invecchiare e diventare inutili.

Guardati intorno e dimmi che il disegno non è questo.

Mah,

la storia va sempre in un modo diverso da come immaginiamo.
Quarant'anni fa i problemi erano che quegli scemi si tirassero i missili e finissimo tutti arrostiti, c'era la cortina di ferro, il terrorismo medioorientale era laico e a tutto pensavamo fuorché ad una rinascita religiosa, la Cina era lontana e così via.
Quindi non possiamo sapere cosa sarà fra altri quarant'anni.

Comunque, una crisi del debito fondamentalmente richiede tempo, non ci sono banali scorciatoie. La soluzione deflattiva sta mostrando la corda. Credo che ci saranno cambiamenti.

Ciao :)
 
La sezione di trading on line di FOL pullula di discussioni sulla "Tobin Tax", ma la cosa che più mi colpisce oggi è la voce secondo la quale:
  1. la tassa verrebbe applicata anche se solo una delle due parti è residente in Italia;
  2. il mancato pagamento della tassa comporterebbe l'annullamento dell'operazione.
Questo comporterebbe immediatamente ciò di cui tutti su FOL già si sono accorti: «Se sbaglio un'operazione, mi basta non pagare la tassa per realizzare un arbitraggio?» :D

Vediamo i due scenari:
  • la cosa che lascia tutti quanti perplessi è: come fa lo Stato italiano ad obbligare una-mille-centomila controparti ogni giorno che Dio-solo-sa-chi-sono a vedersi annullate le proprie operazioni con controparti italiane (ti vedi il CME a cui arriva una mail in un Inglese stentato in cui si intima di cancellare il contratto XYZ chiuso alle... :lol:)?
  • Se invece l'applicabilità sarà limitata al circuito di scambi nostrano, sicuramente più gestibile da questo punto di vista, tutti useranno broker esteri.
Da qualsiasi lato la si guardi, fa acqua.

La terza via è che chiudano i conti agli Italiani, nel qual caso la tassa sarebbe stata pensata a tavolino come forma di "dittatura finanziaria" per costringere tutti, volenti o nolenti, a comprare solo & soltanto BTP:
Anonimo ha scritto:
TOBIN TAX: Le compravendite di azioni e di altri strumenti finanziari è tassata dal primo gennaio 2013 con un imposta di bollo dello 0,05%. Il nuovo tributo non si applica sui titoli di stato e sugli aumenti di capitale. Va pagata anche su acquisti di titoli fatti all'estero da residenti italiani. L'imposta è dovuta in parti uguali dalle controparti delle operazioni, cioé sia da chi compra, sia da chi vende. Esentate le operazioni che hanno come controparte l'Ue, la Bce e le banche centrali.
Anonimo ha scritto:
Spiegatemi quella parte lì, perchè se è vera i brokers esteri chiuderanno i conti degli italiani. E sta già succedendo, Thinkorswin a causa delle leggi italiane, non accetta più conti dagli italiani. Cioè voi credete che un broker estero, svizzero, UK o peggio americano, australiano o canadese si mette a pagare lo stato italiano???? NO, chiude tutto.
...ovviamente prelevando i soldi dalla controparte...

Al che è immediato pensare agli stranieri che sceglieranno un broker solo se scriverà a chiare lettere «Non si lavora con gli Italiani!» :d:
 
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Mah,

la storia va sempre in un modo diverso da come immaginiamo.
Quarant'anni fa i problemi erano che quegli scemi si tirassero i missili e finissimo tutti arrostiti, c'era la cortina di ferro, il terrorismo medioorientale era laico e a tutto pensavamo fuorché ad una rinascita religiosa, la Cina era lontana e così via.
Quindi non possiamo sapere cosa sarà fra altri quarant'anni.

Comunque, una crisi del debito fondamentalmente richiede tempo, non ci sono banali scorciatoie. La soluzione deflattiva sta mostrando la corda. Credo che ci saranno cambiamenti.

Ciao :)

Quoto,anche se il disegno dell'impoverimento della massa esposto da Cren lo condivido.
Ma Ho letto un bel testo di un professore svedese che affermava con dati certi dai romani ad oggi che solo questi fasi di cambiamenti geopolitici portano poi ad un aumento considerevole del pil e del benessere collettivo.
Gia fra 10 anni credo ci aggorgeremo che tutto quello profetizzato ora cadra miseramente nel dimenticatoio.
Magari avremo altri problemi da affrontare impensabili ora ,certo chi avra lungmiranza vera fara grossi affari sia di salute che economici.
 
Ciao

scusate ma sono confuso , ma mi sembra di leggere trai i commenti che la TT sarebbe dovuta anche su operazioni fatte x es. su mkt tipo CME , ma non l'ho trovato nei varii testi di legge postati e non vedo come sia possibile
 
Al che è immediato pensare agli stranieri che sceglieranno un broker solo se scriverà a chiare lettere «Non si lavora con gli Italiani!» :d:

Dicono che esista una nota societa' italiana (non dico se banca o Sim, fate voi) che in questi anni ha spinto i suoi migliori trader a costituire "un fondo estero" (non si sa esattamente cosa, dove e quando per ragioni legittime di privacy), cosi' che questi trader italiani adesso risultano fittizi gestori di fondi propri.

Pare che la soglia di accesso in cui prendere in considerazione la proposta della societa' sia stata estremamente bassa, appena un milione di Euro.

Con la Tobin Tax la soglia si abbassera' ancora ?
 
...mi sembra di leggere trai i commenti che la TT sarebbe dovuta anche su operazioni fatte x es. su mkt tipo CME , ma non l'ho trovato nei varii testi di legge postati e non vedo come sia possibile
E' la stessa cosa che mi chiedo anche io: quando faccio un contratto sul CME la mia controparte potrebbe essere chiunque sulla faccia del pianeta, e in mezzo ci sono almeno due intermediari più il mercato a complicare il tutto (senza considerare i MM).

Supponiamo che la penale per il mancato pagamento della tassa sia l'annullamento dell'operazione e che migliaia di operatori ogni giorno non paghino: quali sono i fondamenti giuridici con cui lo Stato italiano ogni giorno si presenta a dozzine di controparti a chiedere l'annullamento di centinaia di migliaia di contratti?
 
La sezione di trading on line di FOL pullula di discussioni sulla "Tobin Tax", ma la cosa che più mi colpisce oggi è la voce secondo la quale:
  1. la tassa verrebbe applicata anche se solo una delle due parti è residente in Italia;
  2. il mancato pagamento della tassa comporterebbe l'annullamento dell'operazione.
Questo comporterebbe immediatamente ciò di cui tutti su FOL già si sono accorti: «Se sbaglio un'operazione, mi basta non pagare la tassa per realizzare un arbitraggio?» :D


Sei impazzito??
Se la transazione è di Borsa, nessuno ti chiederà se vuoi pagare la TTF o meno, il broker te la tratterrà in automatico, come sostituto di imposta.

La previsione di nullità serve (oltre che a dirimere eventuali dubbi interpretativi) proprio perchè la TTF si pagherà anche per transazioni eseguite al di fuori dei mercati regolamentati (es su transazioni riguardanti azioni di società non quotate).


Ma rob de matt.... una volta tutti commissari tecnici della nazionale.... oggi tutti commercialisti.... :lol::lol:
 
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Se la transazione è di Borsa, nessuno ti chiederà se vuoi pagare la TTF o meno, il broker te la tratterrà in automatico, come sostituto di imposta.
Relata refero (poi sono comunque ignorante in materia :d:).

Ma come la mettiamo con la nostra controparte?

Questi si vedrà addebitare una "commissione" addizionale che non potrà in alcun modo prevedere?

Scoprirà solo con l'eseguito di aver avuto la sfortuna di essere stato la controparte di un Italiano?

E, soprattutto, con i MM come la mettiamo?

Esentati?

Se sì, chi paga?
 

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