Val
Torniamo alla LIRA
Con Alfano, però, Renzi scarica la colpa su Renato Brunetta, il quale con i suoi toni piuttosto tranchant aveva applaudito all'idea di votare anche lunedì ma accusando il premier di aver fatto «una retromarcia» dettata dalla «paura».
Il ministro dell'Interno capisce che il rischio di essere smentito da Renzi è dietro l'angolo e tenta il tutto per tutto.
Chiama Maurizio Lupi e lo prega di contattare Silvio Berlusconi invitandolo a mettere una toppa alle parole del capogruppo di Forza Italia alla Camera.
Lupi, che con l'ex premier è in buoni rapporti al punto che Berlusconi aveva anche ipotizzato una sua candidatura a sindaco di Milano, esegue e qualche ora dopo le agenzie battono un comunicato in cui il leader azzurro dice che «sarebbe saggio far votare anche di lunedì per consentire una maggiore partecipazione».
Il ministro dell'Interno capisce che il rischio di essere smentito da Renzi è dietro l'angolo e tenta il tutto per tutto.
Chiama Maurizio Lupi e lo prega di contattare Silvio Berlusconi invitandolo a mettere una toppa alle parole del capogruppo di Forza Italia alla Camera.
Lupi, che con l'ex premier è in buoni rapporti al punto che Berlusconi aveva anche ipotizzato una sua candidatura a sindaco di Milano, esegue e qualche ora dopo le agenzie battono un comunicato in cui il leader azzurro dice che «sarebbe saggio far votare anche di lunedì per consentire una maggiore partecipazione».