Rieccomi, sono stato via e spero di non esservi mancato troppo. Non avevo la possibilità di rispondere ma ho visto la lunghezza del membro di Cris ben documentata da foto, un po' troppo fatte a random come la moda vuole, ma sufficentemente efficaci come un buon filmino porno per amanti di sensaziobi estreme. È proprio come le parole di Cris confermano alludendo a doti fisiche fra le gambe: stiamo vivendo un'epoca dove la volgarità è così imperante da meritare monumenti artistici e non a caso gli artisti che seguono i flussi commerciali non fanno altro che sfornare opere che rispondono a queste esigenze. Ed è così che opere in cui è espressa la crisi culturale che ha raggiunto, spero, il fondo estremo e buio con gli ultimi esordi politici, finiscono per essere vendute a prezzi appositamente e magistralmente gonfiati per offrire loro tutta l'importanza necessaria a renderle appetibili ad un mercato costruito ad arte. Paradissalmente, come ho già esemplificato con la "merde d'artiste" di Manzoni finita nei salotti e nei musei il cui suo messaggio era contro, così oggi opere che si oppongono ad un certo sistema, poi finiscono nelle case di chi è a favore di questo sistema. Trascrivo qui di seguito un pezzo estrapolato da wikipedia : "Cattelan applica le stesse modalità adottate da autori televisivi per attrarre il pubblico: e pone, per esempio,
La nona ora - statua di Giovanni Paolo II colpito da un meteorite - proprio in Polonia, paese di nascita del pontefice, alla Galleria
Zachęta di Varsavia nel dicembre del 2001, nel mese del Natale. Anche l'esposizione di
L.O.V.E. davanti alla sede della Borsa di Milano, suscita aspre polemiche e risonanza mediatica. I manichini di tre bambini impiccati ad un albero di Porta Ticinese è un'opera che disturba, tanto spinge un passante a salire sull'albero e tagliare le corde che tengono appesi i manichini. Tuttavia, dopo un momento di sdegno, il sistema integra e fa propria l'opera, tanto che si decide di lasciarla sul posto per 40 anni.
Dunque, alcune opere ottengono un risultato opposto a quello perseguito dall'avanguardia: anziché distruggere il sistema, lo rafforzano.[31]. Perciò «le performances e le installazioni di Maurizio Cattelan "dicono" l'avanguardia, ma "mostrano" l'impossibilità di essa»."
Gli artisti che vivono con la propria arte si dividono in artisti coraggiosi e coerenti che spesso sono poveri e che disdegnano essere "manzoniani che tirano quattro paghe per il lesso". L'altra schiera di artisti è variegatamente ben rappresentatata da mercanti e critici che rispondono ad un progetto in cui il denaro compra tutto ed anche distrugge tutto. Proseguendo nel voler offrire consigli a chi vuole investire in arte, con assoluta certezza sconsiglio di spendere soldi in opere grafiche, polimateriche a tiratura dichiarata o non dichiarata, preferendo le opere uniche firmate dall'autore. È mio pensiero che tra un decennio o forse meno, le opere di autori oggi famosi e molto quotati che appartengono alle avanguardie che analizzano o il linguaggio visivo o esasperano i temi poco edificanti del nostro quotidiano, saranno viste e valutate con gli occhi di chi, finalmente emancipato, saprà relegarle ai fenomeni da baraccone simili a quelli che, un secolo fa, richiamavano molti spettatori paganti al circo che esibiva la donna barbuta o il mangia fuoco. Per capire come la cultura possa condurre a sottilissime ma determinanti differenze faccio un esempio che lascio alla vostra interpretazione, dovrò mettere due foto di opere di Leonardo e spero che possano apparire insieme, diversamente le vedrete come il sito e le mie capacità mi permetteranno.
È risaputo che a Leonardo il priore della Confraternita milanese dell'Immacolata Concezione commissionò una pala facendo firmare un dettagliatissimo contratto su colori e soggetti, ma è anche risaputo che Leonardo non rispettò questo contratto. Sul perché non lo rispettò ci sono mille ipotesi, ma non è quello l'importante! È invece importante osservare l'opera ed i suoi contenuti che la Confraternita milanese rifiutarono. Leonardo, dopo anni di trattative dove c'era anche l'aspetto economico in ballo, decise di rifare una pala simile ma con sufficienti modifiche così da renderla accettabile alla Confraterinta, cosa che andò a buon fine. Ma il grande genio, la sua cultura e, dopo tanti anni di trattative, la perfetta conoscenza dei limiti della Confraternita gli permisero una vendetta molto ben visibile nella qualità dei soggetti scelti da Leonardo, soprattutto la sua grande ironia si sfogò nel descrivere il volto di Gesù Bambino.