Questa discussione mi ha fatto tornare alla mente che, in una recente mostra sugli anni 60 al museo del 900, era presente una rivista nella quale eminenti critici dell'epoca indicavano i nomi di alcuni artisti che, a loro dire, avrebbero superato il test del tempo diventando anche ottimi investimenti.
A leggerli a posteriori veniva veramente da sorridere pensando che alcuni tra i maggiori esperti d'arte italiani avessero preso cantonate simili.
Cerco di recuperare la foto...
Se l'investimento in arte fosse riconducibile ad una formula matematica sarebbe semplice ma oltre alla cul...tura, ci vuole anche un po' di cul! Le variabili sono talmente tante... economiche, sociali, spesso molto poco artistiche. L'artista che resta nei libri è spesso quello che, proprio in quanto Artista, ha saputo cogliere più profondamente il senso del proprio tempo e magari anticiparlo. Se fosse banale o se bastasse studiare... saremmo tutti artisti.
Tutto questo per dire che la discussione è abbastanza sterile (che non significa poco interessante, anzi!), si resta nel campo delle opinioni... poi ognuno ama creazioni artistiche anche in base al proprio vissuto ed alla propria sensibilità. Aver fatto percorsi culturali molto differenti non può che portare a sviluppare un gusto totalmente differente.
Comunque, a parte i nomi sui quali aveva investito in passato e che hanno dato più o meno soddisfazione, sto ancora aspettando di sapere su quali artisti Sinopius investirebbe OGGI. Quelli sui quali investe (o investirebbe) Cris mi sembra che siano chiari.