La pelle dell'orso

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Ti avevo concesso l'attenuante di averlo scritto dopo :)

Vostro onore:p.Alla fine ,per quanto mi riguarda,confrontarsi con chi la pensa diversamente e' costruttivo .Forse non sempre le parole sono quelle che si vorrebbero sentire e a volte I toni non sono sempre gradevoli.L'importante e' non smettere mai di essere curiosi,e se non piace il presente si puo' andare avanti o a ritroso.Non e' impossibile,almeno con l'immaginazione.
 
Condivido ogni singola parola che hai scritto.
Patisco quando leggo verita assolute.
Il dubbio è quello che ci tiene vivi
 
Condivido ogni singola parola che hai scritto.
Patisco quando leggo verita assolute.
Il dubbio è quello che ci tiene vivi
Beh, a questo proposito, lasciami precisare qualcosa. L'antroposofo (eh sì :rolleyes: ) ritiene che se si pensa correttamente, se si attiva una vera ricerca, non si giunge ad opinioni, ma si scoprono delle realtà, un po' come quando si fanno calcoli matematici. Non è che adesso voglio spiegare la cosa sino in fondo, sarebbe impossibile in un post, ma illustrare la situazione sì. Quindi, personalmente non cerco di "avere opinioni", ma di "ascoltare" i dati, i fatti ecc, con calma e senza preconcetti. Attivando una conoscenza di tipo immaginativo, artistica, sensibile, dillo come vuoi, ma non soggettiva, ed è questo il punto. Da fuori può apparire presunzione, ma è solo il tentativo di aprirsi ad una vera conoscenza. Si usano le proprie sensazioni non come verità, né come momento di soggettività, bensì come strumento, che va tenuto, attenzione, "pulito". in modo che resti il più possibile oggettivo La sicurezza con cui si afferma qualcosa evitando volontariamente di dire "io penso che" "è mia opinione che" non è alterigia, è solo il risultato di tutto questo lungo lavoro. Non è nemmeno la sicurezza di avere la verità assoluta, è solo la coscienza di aver fatto tutto il possibile in quel senso, ben sapendo di poter sempre migliorare.
Capisco che l'impressione possa essere di una sicurezza immotivata, ma segnalo il percorso che ci sta, invece, dietro.
Per esempio, un musicista antroposofo abbastanza importante, ora non più tra noi, segnalava come l'esaurirsi del linguaggio musicale richiedesse qualche nuovo "genio" che aprisse possibilità inaspettate alla creazione, che in effetti da molti anni si trova in una palude. Nelle arti figurative, l'eliminazione dell'uomo a favore di una riduzione all'oggetto, al materiale, breve la despiritualizzazione dell'arte (per esempio la Pop Art) viene vista come semplicemente un segno dei tempi. Essendo i tempi guidati da altro che non dall'uomo, vi sono delle necessità, delle strettoie, che occorre comunque attraversare. Pertanto lamentarsi è assolutamente inutile, comprendere i fatti è invece utilissimo. La Pop art rispecchia certi dettami del tempo, poi dire quanto sia arte è passo ulteriore. Se dunque io dico, per esempio, che il dato artista non vale quanto si vuol credere, non è un lamento, è solo la trascrizione della posizione che egli assume in relazione a tempi, nell'esempio, grami.
Nessun ritorno al passato, dunque, ma la ricerca di quello che veramente è il "giusto" sentiero per rispondere alle necessità dei tempi. Per questo ascolto con attenzione la posizione di un Giustino, anche se fossi convinto che non è la "giusta" via , la soluzione. L'ascolto non tanto per giudicarla, ma proprio per ascoltarla, con tutto ciò che può suggerire.
Fatalmente, in tale situazione spesso si è costretti ad una forma di inattività :wall:
 
La strada che hai intrapreso la conosco bene e gia lo sai. Quando però mi citi il fatto che analizzi i dati con gli strumenti che meglio credi per ottenere una risposta oggettiva, tralasci il fatto che forse il tuo "campione" di dati, dico forse, non e abbastanza "ampio" e "omogeneo".
Ho usato volutamente termini statistici così riconduciamo il tutto ad una analisi qualitativa prima e quantitativa dopo.

Semplificando sto dicendo che non puoi, tu o chiunque altro, venirmi a raccontare che sai come funziona il mercato dell'arte o in generale l'arte stessa e la sua evoluzione, se hai una storia troppo poco recente se pur secolare. Tu stesso per mantenere ferme le tue conclusioni, devi in gran parte annullare gli ultimi 50 anni e su questo ci siamo già ampiamente confrontati.

Almeno tu hai la conoscenza e la capacità di fondere piu discipline nelle tue analisi (filosofia, scienza, religione, sociologia, ecc...), altri non me la possono menare dopo aver collezionato Migneco, Brindisi e Company quando Burri e Fontana imprimevano il loro marchio indelebile sula storia dell'Arte mondiale e soprattutto quando il mercato era quelle di provincia, tanto è vero che compravano artisti di provincia senza vedere al di la delle proprie convinzioni.
 
A proposito di Fontana: nella mia piccola collezione ho due disegni suoi, regolarmente pubblicati sull'ultimo suo catalogo, che vorrei vendere al giusto prezzo. Stanno qui progressivamente, per me, emergendo non solo le personalità, ma una sorta di gerarchia che purtroppo non rientra nella condizioni per me tollerabili perché causa una resistenza che allunga spesso inutilmente i tempi necessari ad un limpido confronto costruttivo. Il sapere del contadibìno, anche se deriva da una persona semianalfabeta, ha lo stesso peso di una qualsiasi altra cultura. Paradossalmente, nel Liceo che mi ha reso interessante la vita per quasi 40 anni, contro il mio acceso oppormi si tendeva a dividere le materie culturali dalle materie artistiche come se l'arte non fosse cultura. Raffaele De Grada mi raccontava, a bassa voce, che in una blasonata univrsità in cui si era trovato ad insegnare arte, un bel giorno i suoi colleghi di "materie culturali" ai quali aveva chiesto perché venisse poco considerato, gli risposero che era tutta colpa della sua materia. Gli dissero che l'estetica di cui lui era maestro, lo collocava inesorabilmente, secondo loro, poco distante dall'importanza di un'estetista o di una parrucchiera. Sono qui in "Investireoggi" a parlare di arte perché ritengo di conoscere l'arte nella sua evoluzione ed involuzione storica, conosco i meccanismi commerciali usati negli ultimi 50 anni da chi ci specula con invidiabile abilità, ma non conosco nulla degli altri tipi di investimento, forse fatta eccezione di quello immobiliare per insegnamento paterno. Per una questione di inguaribile, purtroppo, allergia verso le banche, i miei rapporti con i vari esperti che di volta in volta ho potuto conoscere non sono mai stati molto amichevoli e con difficoltà accedo alla pagina che mostra il grafico dei miei piccoli investimenti, resto a quardare le varie lineee serpeggianti ingabbiate in reticolati numerati e sprofondo in una tristezza da cui con difficoltà riemergo. Sono certissimo, tornando all'arte vista con gli occhi, il cuore, la pancia e la testa della mia esperienza di persona anziana, che presto o tardi prevarrà la volontà umana di gestire in modo razionale la necessità di creare risposte alla grande domanda che non può avere risposte. Ed allora i tentativi artistici privi di peso storico o/e che nulla hanno saputo aggiungere al nostro sapere avranno tutta un'altra valutazione. Esistono oggi bravi artisti che conoscono grammatica, sintassi, storia, anatomia e chimica dell'arte e che sono a mio parere da scoprire e valorizzare. Occorre fatica, coraggio e fiuto per trovarli, soprattutto occorre una grande esperienza e cultura artistica. Farsi trascinare dai grandi e capaci speculatori è troppo rischioso perché cavalcano l'immensa ignoranza e volgarità che caratterizza i nuovi ricchi. Ignoranza e volgarità dalle quali, grazie alla loro viva intraprendenza e accesa curiosità, ben presto sapranno uscirne con occhi nuovi ed allora, con lo smettere di acquistare capi d'abbigliamento che attualmente sembrano disegnati per Mago Zurlì, sapranno, lo spero facendo gesti propiziatori, fare nuove scelte anche nel campo artistico.
 
Finalmente sei uno dei nostri.
Adesso ti do il benvenuto e comunque se il contadino mi vuol parlare di ingegneria lo mando cortesemente a ca.ga.re. Basta con questa storia che tutti possono parlare di tutto.
Buona giornata a tutti dalla città eterna
 
Contraccambio il benvenuto ed offro, a proposito di "se il contadino mi vuol parlare di ingegneria" un piccolo omaggio a questo forum che allego
CASA CONCETTO con MANI.jpg
 
A proposito di Fontana: nella mia piccola collezione ho due disegni suoi, regolarmente pubblicati sull'ultimo suo catalogo, che vorrei vendere al giusto prezzo. Stanno qui progressivamente, per me, emergendo non solo le personalità, ma una sorta di gerarchia che purtroppo non rientra nella condizioni per me tollerabili perché causa una resistenza che allunga spesso inutilmente i tempi necessari ad un limpido confronto costruttivo. Il sapere del contadibìno, anche se deriva da una persona semianalfabeta, ha lo stesso peso di una qualsiasi altra cultura. Paradossalmente, nel Liceo che mi ha reso interessante la vita per quasi 40 anni, contro il mio acceso oppormi si tendeva a dividere le materie culturali dalle materie artistiche come se l'arte non fosse cultura. Raffaele De Grada mi raccontava, a bassa voce, che in una blasonata univrsità in cui si era trovato ad insegnare arte, un bel giorno i suoi colleghi di "materie culturali" ai quali aveva chiesto perché venisse poco considerato, gli risposero che era tutta colpa della sua materia. Gli dissero che l'estetica di cui lui era maestro, lo collocava inesorabilmente, secondo loro, poco distante dall'importanza di un'estetista o di una parrucchiera. Sono qui in "Investireoggi" a parlare di arte perché ritengo di conoscere l'arte nella sua evoluzione ed involuzione storica, conosco i meccanismi commerciali usati negli ultimi 50 anni da chi ci specula con invidiabile abilità, ma non conosco nulla degli altri tipi di investimento, forse fatta eccezione di quello immobiliare per insegnamento paterno. Per una questione di inguaribile, purtroppo, allergia verso le banche, i miei rapporti con i vari esperti che di volta in volta ho potuto conoscere non sono mai stati molto amichevoli e con difficoltà accedo alla pagina che mostra il grafico dei miei piccoli investimenti, resto a quardare le varie lineee serpeggianti ingabbiate in reticolati numerati e sprofondo in una tristezza da cui con difficoltà riemergo. Sono certissimo, tornando all'arte vista con gli occhi, il cuore, la pancia e la testa della mia esperienza di persona anziana, che presto o tardi prevarrà la volontà umana di gestire in modo razionale la necessità di creare risposte alla grande domanda che non può avere risposte. Ed allora i tentativi artistici privi di peso storico o/e che nulla hanno saputo aggiungere al nostro sapere avranno tutta un'altra valutazione. Esistono oggi bravi artisti che conoscono grammatica, sintassi, storia, anatomia e chimica dell'arte e che sono a mio parere da scoprire e valorizzare. Occorre fatica, coraggio e fiuto per trovarli, soprattutto occorre una grande esperienza e cultura artistica. Farsi trascinare dai grandi e capaci speculatori è troppo rischioso perché cavalcano l'immensa ignoranza e volgarità che caratterizza i nuovi ricchi. Ignoranza e volgarità dalle quali, grazie alla loro viva intraprendenza e accesa curiosità, ben presto sapranno uscirne con occhi nuovi ed allora, con lo smettere di acquistare capi d'abbigliamento che attualmente sembrano disegnati per Mago Zurlì, sapranno, lo spero facendo gesti propiziatori, fare nuove scelte anche nel campo artistico.

Caro Sinopius, ho conosciuto Raffaele De Grada negli anni '80, venne a casa mia e se non ricordo male scrisse anche qualcosa su mio padre.
Qui in "investireoggi", in questa particolare sezione del forum trovi persone che hanno una cultura sull'Arte e alcune sono attive, a vario titolo, nel settore, molte si conoscono anche personalmente e fuori da questo ambiente virtuale. La condivisione di opinioni ed esperienze è molto gradita, la critica motivata è sempre bene accetta e il confronto sui temi legati all'arte è spesso interessante e foriero di aspetti interessanti. L'età media non è bassa e quindi le convinzioni di molti sono già ben formate, molti degli interlocutori che trovi qui potrebbero scrivere un loro personale 'saggio for dummies' su cosa è l'arte. Ben arrivato anche da parte mia, che ho capito poi, che il tuo approccio iniziale era dovuto solo ad inesperienza verso l'ambiente nuovo e non ad una generica presunzione di superiorità.
 
Mi associo al commento di Fabio che ha scritto perfettamente quello che intendevo dire con il mio benvenuto che questa mattina non ho motivato (andavo di fretta). Adesso posso finalmente leggere e scrivere tranquillo qui a Fiumicino.

In effetti qui sia l'eta, ma soprattutto la competenza è veramente elevata. Siamo una piccola riserva indiana (destinata a crescere) seppur ben amalgamata e con competenze diverse. Per questo, qui piu che altrove, è generalmente meglio entrare in punta di piedi. La comprensione ed il rispetto reciproco aiutano a capirsi ma ancora di più a confrontarsi nelle reciproche posizioni.

Insomma, se riconosxiamo le competenze dell'interlocutore, vale la massima "non condivido ma farò di tutto perché tu possa dirlo", cit Evelyn Beatrice Hall biografia di Voltaire.
 

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