Mi sa che conviene di più prendersi qualche acquaforte di Matta(uno a caso ).Quantomeno, trattandosi pur sempre di carte,non finisci col pulirtici il....In tutta sincerità non investirei mai 10.000 euro in titoli obbligazionari, oggi.Basta guardare i ratei ed i prezzi (parliamo di titoli dalla A in su, Bei. World Bank ecc. ecc.).Avrei piu' di qualche preoccupazione nel portarli a scadenza.La domanda che bisognerebbe porsi, secondo me, è invece la seguente : "io riesco a guadagnare qualcosa facendo cosa ?".E farei quello. Quello di cui sono capace di fare io, non la Cina o l'Honduras.
Un amico ha bisogno di soldi per una sua iniziativa e io glieli presto, ma voglio un interesse anche se gli va male: questo è l'aspetto immorale delle obbligazioni in un semplice esempio.
Un amico ha bisogno di soldi per una sua iniziativa e io glieli dò, perché mi sembra buona, e divento partecipe della stessa. Se e quanto guadagna guadagno anch'io in proporzione. Stessa cosa se ci perde. Questo è l'aspetto morale positivo delle azioni.
Purtroppo la realtà non è affatto così lineare, anzi. E la realtà di oggi, da questo punto di vista, è ancora più esemplificativa: nulla si crea e nulla si distrugge, magari ci si deruba gli uni con gli altri, come al poker. In più, pensa ad un pensionato anziano, che non può intraprendere iniziative, una rendita in cambio di prestito è già più "giusta".
In altro 3d di economia ho letto che un professore di finanza spiegava che nella stessa i soldi sono sempre gli stessi, e chi è più furbo riesce a prenderne di più, l'ingenuo ne perde.
Come dire che la finanza è a somma zero, mentre l'economia può creare valore.
La finanza come le obbligazioni, l'economia come le azioni (teoriche ...).
PS da questo punto di vista, si può leggere diversamente quel "Birmania 21,83%" di Cris: dei poveracci hanno avuto bisogno di aiuto, ma questo gli è stato dato a strozzo. Perché la regola del + rischio = + guadagno è proprio questa: disumanità pura.
Disclaimer: sono colpevole anch'io, ma almeno lo so.