Mi permetto di copiare ed incollare per poter più facilmente rispondere mettendo in neretto il testo a cui rispondo.
HollyFabius: "Io considero l'elenco dei consiglio ferrei in terribile contrasto con l'idea di investimento in arte"
Sinopius: Purtroppo ciò che maggiormente ci tiene incollati alle nostre posizioni è la difesa di ciò che abbiamo costruito
.
Per quanto riguarda me non ho nulla da difendere e sono piuttosto aperto di idee tanto da metterle sempre in discussione senza grossi problemi.
HollyFabius: Il punto 1) già esprime la contraddizione tra il desiderio di investire (e quindi acquistare con l'idea futura di aumentare il capitale investito) e il piacere di spendere senza finalità di ritorno. Bisogna necessariamente fare una scelta di campo e quanto scritto dopo mostra, a mio parere, molta confusione su questa necessità.
Sinopius: Se cercare quanto ci piace tra le offerte che promettono anche un buon investimento lei lo chiama "molta confusione" evidenzia solo di appartebere a quella schiera di assolutisti di cui già ho parlato e che a mio avviso sono destinati a commettere e ricommettere all'infibìnito gli stessi errori.
Non appartengo a nessuna schiera assolutista, sottolineo semplicemente che scegliere ciò che piace è sacrosanto, guardare al portafoglio lo è altrettanto ma l'atteggiamento ambiguo che li unisce è l'equivalente di amare una persona ma rinunciarvi perché non è di famiglia benestante.
HollyFabius: Mi pare impossibile che chi ha insegnato discipline pittoriche sia convinto che la distinzione tra hobbista e artista sia realizzabile a priori, disconoscendo il fatto che chi vive della propria arte è innanzi tutto un hobbista e se riesce a mantenere famiglia con essa è semplicemente un fortunato. Per fare un esempio di altra natura ma comprensibile immediatamente Bill Gates e Steve Jobs erano degli hobbisti e tali sarebbero rimasti se il loro hobby non fosse stato valorizzato da persone capaci di distinguere il valore delle cose e delle idee in prospettiva e non nel facile pregiudizio dello status quo.
Sinopius: La ricerca artistica non permette tante divagazioni ed incoerenze. Un artista deve essere coerente con ciò che dice attraverso la sua produzione. Quando ho deciso di accettare la cattedra d'insegnante, ho dovuto rinunciare ad essere coerente con la mia arte e questa ha avuto un suo sviluppo lontano dagli ambiti in cui prima vivevo stando fianco a fianco con chi con me respirava arte notte e giorno. Di fatto, anche se ho tentato di impormi contatti adatti, io sono diventato un hobbista ben consapevole di quale altra vita mi sarebbe stata necessaria per sviscerare il mio sentire derivato dall'esserci dentro e non dall'essere un privilegiato spettatore. Proprio ieri ho assistito ad un'inaugurazione di una mostra i cui quadri erano in vendita a 3.500 euro nel formato 50x50 , prezzo assurdo per opere che non erano opere d'arte pittorica ma bellissime e meticolosissime illustrazioni per libri di fiabe. Per fare ciò si può essere anche degli hobbisti che lavorano in banca.
Ammetto di non aver capito nulla di quanto scritto. Lo spirito con cui si dipinge non ha nulla a che vedere con supposte divagazioni ed incoerenze. Van Gogh era un hobbista o un professionista? Gli impressionisti erano hobbisti o professionisti? Il punto è che quando si comincia a valutare che chi si ha davanti sia un professionista non si guarda l'arte o cosa produce ma altro, e intanto il 'potenziale' professionista, eterno hobbista si mette a fare altro e se la sua opera era valida e significativa rimarrà non valorizzata e non degna di essere acquistata. Forse dipende anche dal prezzo dell'opera dell'hobbista, o no?
HollyFabius: L'idea poi di comprare solo opere capaci di sfidare il tempo mi ricorda la differenza tra sacerdote ed indovino, nell'antica civiltà degli assiri vi era chi comunicava con gli dei e amministrava la fede in terra, e chi, dall'alto della ziqqurat, osservava le stelle e prediceva gli accadimenti futuri.
Sinopius: "Sfidare il tempo" come oggetti ! Mai andrei ad investire soldi in un'opere formata da grasso animale che cola da uno sgabello. O in pigmenti colorati depositati in polvere senza nessun collante per vedere l'effetto che fanno depositandosi su tutti gli arredi di cas
a.
ok ho capito male, quando io sento dire "sfidare il tempo" parlando di Arte intendo altro
HollyFabius: Pensare poi che l'elemento discriminante possa essere la facilità di restauro è, a mi occhi, un elemento discriminante che indirizza privilegia non verso l'Arte bensì verso l'artigianato.
Sinopius: Qui oroprio non ci siamo per nulla. Questa sua frase parla di pregiudizi suoi e non miei. Sa cosa significa conservare un'opere in cera di Medardo Rosso? Sa trovarmi differenza tra arte e artigiamato nelle sculture popolari medioevali ? Un'icone russa appartiene all'arte o all'artigianato? Gli attuali iconografi cosa sono? Relativamente alla facilità di restauro, occorre sapere che esistono opere impressioniste e macchiaiole eseguite su supporti che implicano tecniche, tempo e notevole abilità per essere semplicemte rintelate e il costo del'operazione a volte si avvicina al valore dell'opera! Io offro consigli a persone con umane disponibilità economiche non ai paperoni.
Quello che intendevo è che l'Arte (con la A maiuscola) è un continuo tentativo di superamento delle posizioni note, del già realizzato perché per ampliare l'orizzonte della Storia dell'Arte è importante la componente di originalità. Quando si guarda eccessivamente all'aspetto tecnico e si ricalcano strade già battute si corre il serio rischio di tralasciare ciò che invece può essere l'elemento valorizzante. Peraltro abbiamo parlato diverse volte della differenza tra Arte e Artigianato, ed è chiaro che storicamente la distinzione non esisteva. Ma oggi cercare oggetti facilmente restaurabili che abbiano un valore artistico, in grado di "sfidare il tempo" (nella mia accezione) è così limitante da diventare facilmente criticabile.
HollyFabius: Tralascio il resto eccetto
Sinopius: questa è una brutta frase che evidenzia il suo collocarsi in una posizione prevaricatrice con cui vorrebbe affermare che il resto nemmeno è da prendere in considerazione senza nemmeno citare di quale resto si tratti. Io sono qui a dedicarle del mio tempo, nessuno la obbliga a dedicarmi il suo di tempo, ma se decide di farlo cortesemente non cada in frasi fatte di qualunquistica memoria.
Non mi sono evidentemente spiegato bene: "tralascio il resto" semplicemente perché non ho nulla da dire.
HollyFabius: il riferimento alla connessione tra cervello e cuore che non mi paiono proprio direttamente collegati dalla cultura, al contrario la cultura è proprio la causa di divisione tra l'emozione (il cuore) e razionalità (il cervello) e più aumenta la cultura e più aumenta lo strato e la forza di questa causa.
Sinopius: Se la mente non conosce ben poco può arrivare al cuore ! Molte volte dicevo ai miei alunni, solo a quelli asinelli, che avrebbero potuto risparmiare andando in gita in piazza del loro paese perché di fronte ad opere sublimi nemmeno si degnavano di tentare un approccio.
"La
sindrome di
Stendhal, è una
affezione psicosomatica che provoca
tachicardia, capogiro,
vertigini,
confusione e
allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se esse sono compresse in spazi limitati." Ma come fai a cogliere la bellezza se vedi solo o un pezzo di marmo o al massimo un "monumento" ? Poi ovviamente ci sono quelli che suppongono di essere colti perché "c'hanno il Picasso".
Anche qui non mi sono spiegato bene. La conoscenza il genere è un ostacolo all'immediatezza, se conosco l'alfabeto non riesco ad impedire al mio cervello di 'leggere' il segno che rappresenta le lettere. Quando si conosce si filtra ciò che si vede attraverso una lente (che è la lente della nostra mente) e che ci rende meno liberi di provare emozioni da ciò che osserviamo. Non sto sostenendo che la cultura sia negativa ma solo che la cultura pone necessariamente delle barriere alla interpretazione emozionale. L'aumento della cultura non aumenta le emozioni, bensì le sterilizza. Questo è un discorso che si può ampliare ma poco ha a che vedere con un bigino per il collezionista.
Spero non venga presa troppo male ma l'idea di venire ad offrire ulteriori suggerimenti (più mirati) come contropartita di altri non ben precisati in mercati diversi mi pare ridicola.
Sinopius: Qui mi scapperebbe un atteggiamento alla Littizzetto, ma credo che lei abbia ragione , se i miei interlocutori sono come la maggior parte che fino ad oggi è intervenuta in questa mia discussione è tempo perso. Rinnovo il mio consiglio di leggere "Occhio Critico" di Guido Ballo...tanto per iniziare. La cultura non si può comprare, la si deve conquistare. E l'arte è cultura.
Non amo giudicare superficialmente ma chissà, ponendosi così, forse, il tempo perso è di tutti.