LA POLITICA E' L'ARTE Di SERVIRSI DEGLI UOMINI FACENDO LORO INTENDERE DI SERVIRLI . (1 Viewer)

silpla2000

che bello il yo yo
Questa è stata la dichiarazione di grillo in conferenza stampa in relazione alla mancata presentazione dei modelli unico. Non la mia posizione.

Ho letto questa frase "..... stare a contatto con gli amici, non certo per trovare da discutere con utenti di un'idea diversa!!!"

La notizia sulla cessione di loro piana non l'ho messa io ed il mio post non ha alcuna relazione con Te.
val se non ha reddito non è tenuto a presentare il modello unico:up:
 

silpla2000

che bello il yo yo
:mumble: Non vi è mai venuta l'idea di fare le vacanze in Giappone :mmmm::D:D


Il 70% dei Giapponesi non fa sesso....
O, al massimo, lo fa "di plastica".
La settimana scorsa, un documentario andato in onda sulla TV spagnola sulla cultura giapponese ne ha rivelato un tratto poco comune. (Documentos TV - "El Imperio de los SinSexo" - RTVE.es)
Il 70% degli abitanti del Giappone non ha relazioni sessuali.
Il Giappone è un Paese che, guardato da un punto di vista europocentrico, non può che sembrare freddo, in cui il contatto umano è limitato, l’educazione è severa, la disciplina considerata valore morale dell’onore.
Una Nazione che è incastrata tra retaggi culturali medievali e un progresso tecnologico superiore a quello del resto del mondo.
Ed è anche il Paese delle grandi sperimentazioni erotiche, della più fiorente industria del sesso del mondo ( 20 milioni di euro all’anno ), degli hentai, di parti onirici come il tentacle rape, delle identità confuse tra erotismo asiatico e canoni estetici che guardano di continuo al modello europeo-statunitense. E’ il Paese in cui si possono trovare distributori automatici di mutandine sporche con la foto della ragazza che le ha indossate sulla scatola, dove l’industria dei sex toys e della produzione pornografica è reclamizzata per strada, fuori da ogn pruderie, come un ristorante di sushi.
Nella collisione tra disciplina e desiderio, il 70% dei giapponesi non ha relazioni sessuali.
L’astinenza dalle relazioni sessuali più alta, nel Paese con il più alto tasso di stimoli sessuali, come se fossero ormai tanto assuefatti da non averne più bisogno?
Uno degli uomini intervistati nel documentario dichiara di preferire masturbarsi invece di avere rapporti sessuali con la sua fidanzata, così che può evitare di affrontare la sua pigrizia e può concentrarsi solo su se stesso invece di doversi occupare anche del piacere di lei. E così meglio una vagina di plastica che dover subire l’ansia da prestazione perchè lei non raggiunge l’orgasmo.

Fumijo non fa sesso con la sua fidanzata da due anni, ma non ha rinunciato al piacere e appena esce dal lavoro va in uno dei tanti negozi di dvd pornografici ( ce ne sono più di 500 solo a Tokyo ), si chiude in una cabina per una o due ore e poi torna a casa per cena.

El imperio de los SinSexo - YouTube

Questi sembrano desideri senza corpi, ormai svincolati dal pensiero per la scoperta del corpo della persona con cui provare piacere, ormai privi della fonte primaria del desiderio – almeno antropologicamente – ossia il contatto.
L’industria del sesso sembra sostenere ed essere regolata proprio in base alla fruizione masturbatoria così diffusa ed abbondano giochi da fare da soli invece che in compagnia: la maggior parte della produzione, l’80% sono oggetti per la masturbazione.
Tutto orientato prevalentemente verso gli uomini, ovviamente. Perchè sono soprattutto gli uomini a dettare questa tendenza, preferendo il sesso in solitaria e perchè è a loro dunque che industria pornografica e del sesso in generale si rivolge quasi completamente.

Mayumi Futamatsu, sessuologa intervistata nel documentario, riceve infatti ogni giorno quasi solo donne angustiate dall’idea che i mariti e i fidanzati abbiano perso interesse per i loro corpi, per le loro esistenze. Sono quasi tutte parte di coppie “sexless“, senza sesso, ovvero quelle coppie stabili in cui si fa sesso meno di una volta al mese. Molte di queste donne, racconta, rifiutano di ammettere che il sesso ha abbandonato le loro vite anche quando hanno rapporti solo una o due volte all’anno: il distacco dei corpi, lo svuotarsi dei desideri comuni è un passo difficile da accettare. Così che del 70% delle persone che non hanno reali relazioni sessuali, solo il 37% si riconosce tale.
Normalmente, sono gli uomini ad avere meno problemi ad ammetterlo, perchè è dalla parte maschile che nasce il distacco dal sesso, mentre le donne lo subiscono passivamente.
Anche per le donne sono sorti negozi e produttori di sex toys al femminile, ma il loro uso è slegato dall’autodeterminazione erotica, quanto suggerita proprio alle “donne abbandonate” per supplire alla mancanza di sesso.
Inoltre tra le più giovani ci sono tante ragazze che fin dal principio della loro attività sessuale, credono che la relazione erotica sia ormai troppo difficile, piena di regole e tecniche da seguire, al punto che sia meglio divertirsi da sole e abbandonare l’ansia di dover seguire le codifiche del mondo pornografico. E i desideri profondi, nessuna li esplora più.

In Giappone pornografia e utensili vari non sono più di stimolo per una vita sessuale condivisa, ma sono ormai succedanei dei corpi e delle pratiche reali.
Lo Stato interviene per rimediare al bassissimo tasso di natalità del Paese e promuove delle “Settimane della famiglia” per cui i dipendenti sono spinti a stare in vacanza con mogli e fidanzate e quindi a trovarsi quasi “costretti” ad un avvicinamento.
Intanto, il sesso diventa quindi di plastica, meccanico, stimolatorio. Fuori dal contatto con le imperfezioni, con i problemi di relazione, con gli odori e i rumori dei corpi altrui. E se il 70% della popolazione giapponese segue questa tendenza è perchè in sè possiede un potenziale liberatorio, che fa leva sulla mancanza di autostima e di reale liberazione sessuale negli individui.

ho già prenotatao l'aereo per tokyo:-o:-o
 

Ranger

Swing Trader
Come Ranger,pari pari.....:D:D:D

scusate ma non ho tempo di leggere tutti i km di cose scritte:eek: ....:help: ma andro' all'inps a controllare:-o ....magari fosse vero :sad::sad: se cosi' fosse vino x tutti :D:D


a proposito di Inps : :wall::wall: al mio babbo 80enne hanno scritto di andarsi a vedere il CUD in via telematica sul loro sito :eek::eek: con la passwordtemporaneachepoidiventaeffettivaselacambisubito:help: e come al solito non funziona un quazzo :lol::lol:
 
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nogain

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:mumble: Non vi è mai venuta l'idea di fare le vacanze in Giappone :mmmm::D:D


Il 70% dei Giapponesi non fa sesso....
O, al massimo, lo fa "di plastica".
La settimana scorsa, un documentario andato in onda sulla TV spagnola sulla cultura giapponese ne ha rivelato un tratto poco comune. (Documentos TV - "El Imperio de los SinSexo" - RTVE.es)
Il 70% degli abitanti del Giappone non ha relazioni sessuali.
Il Giappone è un Paese che, guardato da un punto di vista europocentrico, non può che sembrare freddo, in cui il contatto umano è limitato, l’educazione è severa, la disciplina considerata valore morale dell’onore.
Una Nazione che è incastrata tra retaggi culturali medievali e un progresso tecnologico superiore a quello del resto del mondo.
Ed è anche il Paese delle grandi sperimentazioni erotiche, della più fiorente industria del sesso del mondo ( 20 milioni di euro all’anno ), degli hentai, di parti onirici come il tentacle rape, delle identità confuse tra erotismo asiatico e canoni estetici che guardano di continuo al modello europeo-statunitense. E’ il Paese in cui si possono trovare distributori automatici di mutandine sporche con la foto della ragazza che le ha indossate sulla scatola, dove l’industria dei sex toys e della produzione pornografica è reclamizzata per strada, fuori da ogn pruderie, come un ristorante di sushi.
Nella collisione tra disciplina e desiderio, il 70% dei giapponesi non ha relazioni sessuali.
L’astinenza dalle relazioni sessuali più alta, nel Paese con il più alto tasso di stimoli sessuali, come se fossero ormai tanto assuefatti da non averne più bisogno?
Uno degli uomini intervistati nel documentario dichiara di preferire masturbarsi invece di avere rapporti sessuali con la sua fidanzata, così che può evitare di affrontare la sua pigrizia e può concentrarsi solo su se stesso invece di doversi occupare anche del piacere di lei. E così meglio una vagina di plastica che dover subire l’ansia da prestazione perchè lei non raggiunge l’orgasmo.

Fumijo non fa sesso con la sua fidanzata da due anni, ma non ha rinunciato al piacere e appena esce dal lavoro va in uno dei tanti negozi di dvd pornografici ( ce ne sono più di 500 solo a Tokyo ), si chiude in una cabina per una o due ore e poi torna a casa per cena.

El imperio de los SinSexo - YouTube

Questi sembrano desideri senza corpi, ormai svincolati dal pensiero per la scoperta del corpo della persona con cui provare piacere, ormai privi della fonte primaria del desiderio – almeno antropologicamente – ossia il contatto.
L’industria del sesso sembra sostenere ed essere regolata proprio in base alla fruizione masturbatoria così diffusa ed abbondano giochi da fare da soli invece che in compagnia: la maggior parte della produzione, l’80% sono oggetti per la masturbazione.
Tutto orientato prevalentemente verso gli uomini, ovviamente. Perchè sono soprattutto gli uomini a dettare questa tendenza, preferendo il sesso in solitaria e perchè è a loro dunque che industria pornografica e del sesso in generale si rivolge quasi completamente.

Mayumi Futamatsu, sessuologa intervistata nel documentario, riceve infatti ogni giorno quasi solo donne angustiate dall’idea che i mariti e i fidanzati abbiano perso interesse per i loro corpi, per le loro esistenze. Sono quasi tutte parte di coppie “sexless“, senza sesso, ovvero quelle coppie stabili in cui si fa sesso meno di una volta al mese. Molte di queste donne, racconta, rifiutano di ammettere che il sesso ha abbandonato le loro vite anche quando hanno rapporti solo una o due volte all’anno: il distacco dei corpi, lo svuotarsi dei desideri comuni è un passo difficile da accettare. Così che del 70% delle persone che non hanno reali relazioni sessuali, solo il 37% si riconosce tale.
Normalmente, sono gli uomini ad avere meno problemi ad ammetterlo, perchè è dalla parte maschile che nasce il distacco dal sesso, mentre le donne lo subiscono passivamente.
Anche per le donne sono sorti negozi e produttori di sex toys al femminile, ma il loro uso è slegato dall’autodeterminazione erotica, quanto suggerita proprio alle “donne abbandonate” per supplire alla mancanza di sesso.
Inoltre tra le più giovani ci sono tante ragazze che fin dal principio della loro attività sessuale, credono che la relazione erotica sia ormai troppo difficile, piena di regole e tecniche da seguire, al punto che sia meglio divertirsi da sole e abbandonare l’ansia di dover seguire le codifiche del mondo pornografico. E i desideri profondi, nessuna li esplora più.

In Giappone pornografia e utensili vari non sono più di stimolo per una vita sessuale condivisa, ma sono ormai succedanei dei corpi e delle pratiche reali.
Lo Stato interviene per rimediare al bassissimo tasso di natalità del Paese e promuove delle “Settimane della famiglia” per cui i dipendenti sono spinti a stare in vacanza con mogli e fidanzate e quindi a trovarsi quasi “costretti” ad un avvicinamento.
Intanto, il sesso diventa quindi di plastica, meccanico, stimolatorio. Fuori dal contatto con le imperfezioni, con i problemi di relazione, con gli odori e i rumori dei corpi altrui. E se il 70% della popolazione giapponese segue questa tendenza è perchè in sè possiede un potenziale liberatorio, che fa leva sulla mancanza di autostima e di reale liberazione sessuale negli individui.

Caronte preparati......dobbiamo partire.....apriamo un negozio......tu segui il reparto maschile ;)
 

Val

Torniamo alla LIRA
Essendo io cenciaio eda vendo postato la notizia per primo,dubito che non era rivolta a me,ma chiedo umilmente scusa se mi sono sbagliato!;)

Chiudo la polemica, che per me non è polemica.
Non ho letto un tuo post su loro piana.
Ho messo il mio post dopo il post di Pilu che riportava la notizia.
L'ho fatto perchè ho letto piagnistei su parecchi giornali.
Non devi proprio chiedere scusa.......ma spero di essere ancora Tuo amico.

Seconde me, la differenze ideologiche e di pensiero non devono influire sui rapporti di amicizia.
Preferisco avere un rapporto franco, schietto, anche divergente, piuttosto che ricevere un bel sorriso e poi un attacco alla spalle.

Ad Maiora.
 

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