LA POLITICA E' L'ARTE Di SERVIRSI DEGLI UOMINI FACENDO LORO INTENDERE DI SERVIRLI . (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Assurdo che oggi possano accadere cose di questo genere. Che una persona venga condannata perchè scrive delle lettere d'amore ed invia fiori e cioccolatini......

ROMA – Giovanni Castellaneta, 67 anni, non ha mai accettato la fine della sua storia d’amore. Per due anni ha continuato a scrivere poesie e lettere d’amore alla sua ex fidanzata, a subissarla di regali, cioccolatini e mazzi di rose. Ma niente, lei restava sorda a quell’amore incapace di arrendersi. E lui non osava oltre, ma neppure desisteva: per questo è stato condannato a scontare due mesi di prigione con l’accusa di violenza privata.
Centoquaranta lettere e sessantasette cartoline, inviate insieme a fiori e dolciumi all’indirizzo di Rosa Salis che di lui non ne voleva più sapere. Tutto ebbe inizio nel 2006 quando Rosa lasciò Giovanni dopo una storia lunga quattro anni. Motivo? La gelosia dell’imputato.
Giovanni senza fare scenate ha ricominciato a corteggiarla, in punta di penna e di rose, ma Rosa non ne voleva più sapere. Per 140 volte la passione di Giovanni si è riaccesa sotto i lumi dell’ispirazione e per 140 volte non ha ottenuto risposta. Fin quando Rosa non si è recata in Questura, portando con sé le 140 lettere e denunciandolo. Oggi Giovanni è stato condannato a due mesi. “Giovanni, oltre che scrivere lettere d’amore, non ha mai fatto niente di male” ha detto il suo avvocato Ilaria Margherita Losi.
 

karagnao

Tought ain't enough
:mumble: Non vi è mai venuta l'idea di fare le vacanze in Giappone :mmmm::D:D


Il 70% dei Giapponesi non fa sesso....
O, al massimo, lo fa "di plastica".
La settimana scorsa, un documentario andato in onda sulla TV spagnola sulla cultura giapponese ne ha rivelato un tratto poco comune. (Documentos TV - "El Imperio de los SinSexo" - RTVE.es)
Il 70% degli abitanti del Giappone non ha relazioni sessuali.
Il Giappone è un Paese che, guardato da un punto di vista europocentrico, non può che sembrare freddo, in cui il contatto umano è limitato, l’educazione è severa, la disciplina considerata valore morale dell’onore.
Una Nazione che è incastrata tra retaggi culturali medievali e un progresso tecnologico superiore a quello del resto del mondo.
Ed è anche il Paese delle grandi sperimentazioni erotiche, della più fiorente industria del sesso del mondo ( 20 milioni di euro all’anno ), degli hentai, di parti onirici come il tentacle rape, delle identità confuse tra erotismo asiatico e canoni estetici che guardano di continuo al modello europeo-statunitense. E’ il Paese in cui si possono trovare distributori automatici di mutandine sporche con la foto della ragazza che le ha indossate sulla scatola, dove l’industria dei sex toys e della produzione pornografica è reclamizzata per strada, fuori da ogn pruderie, come un ristorante di sushi.
Nella collisione tra disciplina e desiderio, il 70% dei giapponesi non ha relazioni sessuali.
L’astinenza dalle relazioni sessuali più alta, nel Paese con il più alto tasso di stimoli sessuali, come se fossero ormai tanto assuefatti da non averne più bisogno?
Uno degli uomini intervistati nel documentario dichiara di preferire masturbarsi invece di avere rapporti sessuali con la sua fidanzata, così che può evitare di affrontare la sua pigrizia e può concentrarsi solo su se stesso invece di doversi occupare anche del piacere di lei. E così meglio una vagina di plastica che dover subire l’ansia da prestazione perchè lei non raggiunge l’orgasmo.

Fumijo non fa sesso con la sua fidanzata da due anni, ma non ha rinunciato al piacere e appena esce dal lavoro va in uno dei tanti negozi di dvd pornografici ( ce ne sono più di 500 solo a Tokyo ), si chiude in una cabina per una o due ore e poi torna a casa per cena.

El imperio de los SinSexo - YouTube

Questi sembrano desideri senza corpi, ormai svincolati dal pensiero per la scoperta del corpo della persona con cui provare piacere, ormai privi della fonte primaria del desiderio – almeno antropologicamente – ossia il contatto.
L’industria del sesso sembra sostenere ed essere regolata proprio in base alla fruizione masturbatoria così diffusa ed abbondano giochi da fare da soli invece che in compagnia: la maggior parte della produzione, l’80% sono oggetti per la masturbazione.
Tutto orientato prevalentemente verso gli uomini, ovviamente. Perchè sono soprattutto gli uomini a dettare questa tendenza, preferendo il sesso in solitaria e perchè è a loro dunque che industria pornografica e del sesso in generale si rivolge quasi completamente.

Mayumi Futamatsu, sessuologa intervistata nel documentario, riceve infatti ogni giorno quasi solo donne angustiate dall’idea che i mariti e i fidanzati abbiano perso interesse per i loro corpi, per le loro esistenze. Sono quasi tutte parte di coppie “sexless“, senza sesso, ovvero quelle coppie stabili in cui si fa sesso meno di una volta al mese. Molte di queste donne, racconta, rifiutano di ammettere che il sesso ha abbandonato le loro vite anche quando hanno rapporti solo una o due volte all’anno: il distacco dei corpi, lo svuotarsi dei desideri comuni è un passo difficile da accettare. Così che del 70% delle persone che non hanno reali relazioni sessuali, solo il 37% si riconosce tale.
Normalmente, sono gli uomini ad avere meno problemi ad ammetterlo, perchè è dalla parte maschile che nasce il distacco dal sesso, mentre le donne lo subiscono passivamente.
Anche per le donne sono sorti negozi e produttori di sex toys al femminile, ma il loro uso è slegato dall’autodeterminazione erotica, quanto suggerita proprio alle “donne abbandonate” per supplire alla mancanza di sesso.
Inoltre tra le più giovani ci sono tante ragazze che fin dal principio della loro attività sessuale, credono che la relazione erotica sia ormai troppo difficile, piena di regole e tecniche da seguire, al punto che sia meglio divertirsi da sole e abbandonare l’ansia di dover seguire le codifiche del mondo pornografico. E i desideri profondi, nessuna li esplora più.

In Giappone pornografia e utensili vari non sono più di stimolo per una vita sessuale condivisa, ma sono ormai succedanei dei corpi e delle pratiche reali.
Lo Stato interviene per rimediare al bassissimo tasso di natalità del Paese e promuove delle “Settimane della famiglia” per cui i dipendenti sono spinti a stare in vacanza con mogli e fidanzate e quindi a trovarsi quasi “costretti” ad un avvicinamento.
Intanto, il sesso diventa quindi di plastica, meccanico, stimolatorio. Fuori dal contatto con le imperfezioni, con i problemi di relazione, con gli odori e i rumori dei corpi altrui. E se il 70% della popolazione giapponese segue questa tendenza è perchè in sè possiede un potenziale liberatorio, che fa leva sulla mancanza di autostima e di reale liberazione sessuale negli individui.

...mi sa che i giaps ed i ghei non hanno capito un gran che della vita....:-o

:D:D:D
 

Val

Torniamo alla LIRA
Beh dai, non preoccupiamoci più di tanto se qualche azienda viene venduta .....

“La situazione è oggettiva e soggettiva. Siamo un Paese in macerie. Non possiamo fallire in nome dell’euro. L’Italia rischia di saltare. Si torni alle urne”. Grillo ha detto di aver chiesto a Napolitano di fare qualcosa: “Gli ho chiesto di tornare alle urne se necessario. Mi sono permesso di dire a Napolitano che non si fanno riforme così nei momenti di guerra. Gli ho suggerito di andare in tv a reti unificate e dire qual è la situazione del Paese: non c’è più tempo”.
La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici. Noi li vogliamo buttare fuori con metodi democratici, però poi ci stuferemo”.
 

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