Ciao Carlo... la prossima volta che vieni dalle mie parti avvisa un pò prima.....
Uno dei motivi perchè immagino una correzione tra quest'anno ed il prossimo (a dire la verità come scritto più volte per me il massimo degli indici USA è stato a marzo ma in realtà l'indice che seguo maggiormente, e cioè lo SPX ha fatto un ulteriore top ai primi di Agosto ed ora è sempre da quelle parti e gli indici relativi alle small cap hanno fatto massimi significativamente superiori) riguarda l'andamento del ciclo preesidenziale e del fatto che durante i primi due anni presidenziali le politiche monetarie USA sono restrittive e orientate a rallentare gli eventuali eccessi sviluppatesi nelle fasi precedenti.
Ed effettivamente osservando gli aggregati monetari USA e l'andamento dei tassi americani così sta andando.
Questa volta però l'hot money prodotta in USA ha avuto il tempo di uscire da quel mercato e per ora non sembra aver voglia di rientrare mentre altre realtà monetarie importanti come il Giappone e soprattutto l'Europa sono rimaste estremamente supportive della liquidità globale.
Ora il mercato sembra volere dalla FED un messaggio chiaro sulla fine della fase dei rialzi e più che l'uragano Katrina per i mercati è la consapevolezza che ulteriori rialzi potrebbero mettere in difficoltà diversi trade attuali.
L'andamento di questi giorni sembra far capire che il mercato è pronto a premiare un possibile cambiamento di orientamento e probabilmente a punire nessun cambio di atteggiamento tra qua e la prossima seduta.
Nel frattempo anche gli earning acquisteranno importanza in quanto diveerse aziende potrebbero prendere la situazione dei tassi, l'uragano Katrina ed il possibile rallentamento come una buona scusa per ripulire in un trimestre o due i bilanci.
Staremo a vedere.