Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gipa69

collegio dei patafisici
Tra parentesi comincia a diventare interessante seguire su Tradesports l'andamento delle scomesse sul prossimo governatore della FED ed in particolare l'andamento nelle quote di Ben Bernanke soprannominato dai critici un pò aggressivamente Helicopter man per la sua intenzione nel caso di rischio deflazione di ricorrere agli elicotteri per inondare il mercato di dollari in modo da impedire l'evento in stile Giappone.
Chiaramente i mercati intendono la sua rielezione come un prolungarsi dei temi reflazionistici e la forza dei trend correlati
 

gipa69

collegio dei patafisici
Perchè la debolezza odierna

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Tutti i mercati oggi hanno mostrato una certa debolezza che per il momento non mette in forse i trend in atto ma segnala il nervosismo dei mercati in attesa della decisioni della FED e la paura latente del rallentamento economico.

Gli organi di informazione economica giustificano la discesa di oggi con la paura dell'impatto dell'uragano katrina sugli utili aziendali da una parte ed i prezzi elevati del petrolio dall'altro, elementi che onestamente non hanno preoccupato il mercato una settimana fa quando l'impatto dell'uragano era psicologicamente più rilevante e quando il prezzo del petrolio era sui massimi.

Secondo me invece gli elementi importanti da considerare sulla seduta odierna sono stati il calo del deficit commerciale USA che si è verificato con un rallentamento netto delle importazione seppure in presenza delle importazioni petrolifere elevate dal prezzo del petrolio significativamente più alto a Luglio rispetto a Giugno.

Ad esso si aggiunge il dato relativo alle vendite delle catene commerciali in USA che stanno rallentando ormai da un mese e quindi aggiungono ulteriore benzina alle paure di rallentamento e all'aumento del margin debt complessivo sui mercati finanziari che nel corso di luglio ha accelerato al rialzo segnalando una maggiore confidenza degli operatori ad utilizzare la leva sul mercato per ottenere extra profitti.

Pur non essendo ancora arrivati sui massimi del 2000 questa accelerazione mostra una certa confidenza sul mercato.

Ricordiamoci che, più volte nel passato abbiamo detto che spesso la riduzione del deficit commerciale USA o comunque il suo rallentamento hanno nel passato portato a rallentamenti economici globali.
Nel frattempo il rallentamento del prezzo dell'oil potrebbe far pensare ad un rallentamento della domanda e quindi ad un rallentamento economico.

Dal punto di vista dei mercati c'è da dire che oltre al rallentamento del petrolio che pone delle incertezze alla crescita la discesa odierna porta a scaricare l'ipercomprato di breve sostenuto principalmente dal settore energy (vedi XOI) che sta pesando molto sull'andamento degli indici e dopo aver tenuto per diversi giorni (ma senza eccezionali volumi sul settore) sembra ora credere ad una correzione più marcata dell'oil si posiziona in una zona che potrebbe portare ad una correzione più consistente del settore nell'ordine di un iniziale 5%.

Nel frattempo il settore chiave dei bancari non riesce a superare resistenze cruciali e contribuisce alla debolezza odierna degli indici.

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generali1984

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
per Generali invece a mò di provocazione ti posto grafici relativi ad analisi completamente diverse sul prossimo futuro del mercato.... :D :-D

...................................

Comunque il paragone 1972/1974 per me resta in piedi non tanto per l'andamento in se stesso ma quanto per le possibili inversioni che si possono realizzare... se poi dopo la riunione FED i mercati reagissero male allora le similitudini potrebbero essere forti.
Al contrario però se la correzione non si realizzasse prima di fine anno la straordinaria lunghezza di questa fase di rialzo porrebbe delle serie riserve sulla profondità della correzione che comunque mi aspetto tra adesso e il 2006 e quindi anche del recupero susseguente che mi aspetto.
Naturalmente tutto questo ce lo mostrerà il mercato giornalmente ma i livelli di prezzo e le condizioni dei mercati sono assolutamente interessanti.

No , no ..........non guardo più nessun grafico :-o .............

.................mi son stampato quello di prima e tutte le sere prima di dormire lo guardo bene e metto il ditino tremolante sulla scritta "you are here" :-D :-D
 

gipa69

collegio dei patafisici
Come ha evidenziato Alan correttamente il petrolio tecnicamente sta reagendo ad un supporto importante che se perforato potrebbe portare a discese intorno all'area 55/57 e questo secondo me non farebbe del bene al mercato azionario.
Aspettando anche loro la FED?

Se quello che ha postato il grafico 1972/1974 ci indovina lo fanno guru del decennio.... :-D :-D
 

gipa69

collegio dei patafisici
Un rapido excursus grafico sullo SPX:
il grafico a 60 minuti mostra il disegno di un testa e spalle ribassista di breve con target a circa1218/1219 target tecnico plausibile in quanto luogo dove l'indice ha sostato a lungo nel mese di agosto e inizio settembre.
Attualmente però l'indice è stretto dalla mm200 periodi da una parte (1224,74) e dalla linea che forma la base del testa e spalle e punto di incontro delle medie mobili veloci (intorno a 1230/1231). Una rottura di questi due livelli potrebbe portare gli indici ad un movimento discreto o da una parte o dall'altra....

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Sul grafico daily c'è da notare che l'indice si è appoggiato alla media mobile a 50 periodi e l'importanza dei livelli di fibonacci....

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alan1

Forumer storico
Ci risiamo:

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Mi aspettavo una formazione di T&S ma con una spalla dx più pronunciata,

ora insieme al Gold siamo vicini a zone critiche che giocheranno un ruolo importante sui mercati globali.
 

gipa69

collegio dei patafisici
L'importanza delle decisioni del FOMC

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Nei giorni scorsi abbiamo più volte evidenziato l'importanza della riunione FED del 20 settembre in quanto il mercato depone molta importanza non tanto nel probabile rialzo di 0,25% quanto sulle possibili dichiarazioni del commitee sulla fine del ciclo dei rialzi.

In questi ultimi giorni abbiamo infatti visto l'allargamento degli spreads sulla curva dei tassi USA e varie reazioni su molti mercati dovute alle divisioni presenti tra gli operatori divisi come sono tra nuove pressioni inflazionistiche e possibile contrazione della crescita dall'altra.

Per focalizzare al meglio queste considerazioni vi posto ora un grafico a tre livelli:

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sul livello centrale abbiamo il differenziale tra il rendimento del bond decennale americano ed il rendimento del titolo a tre mesi.
Sulla parte superiore abbiamo l'andamento dell'indice XAU cioè l'andamento dei principali titoli auriferi di cui abbiamo parlato in post precedenti mentre sulla parte inferiore abbiamo il confronto tra l'andamento dei titoli bancari USA e l'indice principale SPX, una crescita dell'indice rappresenta l'overperformance dei titoli bancari rispetto all'indice di riferimento mentre una discesane rappresenta la sottoperformance.

Come si può notare l'andamento degli spread ha molta importanza per i due settori presi in considerazione.

Lo XAU risulta molto legato all'andamento delo spread dei tassi probabilmente per le considerazioni inflattive/deflattive che questo spread da al mercato.
Le spese post Katrina unite al possibile stop delle politiche restrittive ha dato nuova linfa all'oro ed alle azioni correlate anche perchè venivamo da un periodo in cui il sentiment sul settore non era particolarmente elevato
(vedere grafici del Credit Suisse)

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Tutto questo ha fatto balzare gli indici nei pressi di resistenze che se perforate potrebbero portare ad un rally importante del settore e viceversa....

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Per il settore bancario invece, un settore considerato dominante nella situazione di economia finanziarizzata attuale, il rialzo dei tassi dell'ultimo anno e mezzo a posto pressione sui margini derivanti dall'attività tradizionale bancaria comunque in parte compensati dalla crescita dell'intermediazione finanziaria tout-court.
Il settore ha comunque patito e come si può notare dal grafico iniziale il suo rapporto con l'indice principale ha raggiunto un livello che se perforato potrebbe portare una accelerazione negativa del settore.

Nelle ultime sedute comunque i dati sulle vendite al dettaglio negativi e l'esplosione del numero dei disoccupati (superiori al previsto) ha portato il mercato a pensare che a causa del rallentamento economico la FED potrebbe entro le prossime tre riunioni del FOMC fermarsi nel rialzo e ricominciare la politica di stimolo che darebbe nuova linfa al settore bancario.
Venerdì infatti il settore ha effettuato una seduta di inversione importante e si è avvicinato ad importanti resistenze.

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Martedì molte di queste situazioni potrebbero risolversi.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Postando l'andamento dei settoriali c'è da dire che i settori sovraperformanti più evidenti sono l'energy e le utility due settori che sono solitamente i più performanti nella fase finali dei ciclo rialzista.
In questo ciclo comunque la loro sovraperformance è stata strutturale e accompagnata dai materials nella prima fase e ultimanente dai tecnologici che ultimamente sembrano però in chiaro rallentamento.
Nelle fasi finali del ciclo rialzista c'è solitamente una switch dalle small alle big cap cosa che attualmente non è avvenuto e poi vi è una preferenza del mercato per i value rispetto ai growth ma negli ultimi 5 mesi la performance dei due settori è pressochè identica.
Divergenze rialziste o sovraperformance strutturali?

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