Macroeconomia la situazione (3 lettori)

cocomi

Forumer attivo
scusate se mi permetto ...

così , solo per puro divertimento didattico ;)

1085595963noname100.gif
 

cocomi

Forumer attivo
ipotesi invalidata:

la "iv" invade la "i"

non sul lineare, ma sì su quello a candele.

probabile quindi la fine della correzione ABC (o della prima parte di esso abc=A) a 1865.4

buonanotte ;)
 

gipa69

collegio dei patafisici
Cocomi posta pure le tue analisi perchè io di Elliott mastico appena le basi, l'analisi ciclica mi piace ma preferisco non avere dettami di sorta.
:)
Ribadisco il concetto espresso ieri... gli indici sembrano mostrare ancora un pò di spazio di crescita ma solo la rottura di 1120/1125 di SPX invertirebbe la tendenza di medio se no questo è solo un rimbalzo tecnico.
Da osservare la overperformance del nasdaq che se accompagnata da un overperformance dei mercati asiatici potrebbe determinare la fine della correzione.... se no... no!
 

gipa69

collegio dei patafisici
Un piccolo imortante indice

In particolare mi soffermo sull'importanza dell'indice Thailandese che seppure ha un impatto di per se limitato sugli indici mondiali deve essere monitorato con attenzione perchè è stato nell'ultimo anno un ottimo leading indicator per il resto del mercato sia nella fase di rialzo in termini sia di tempo che di prezzo sia nella fase di ribasso.
Se non si crede nella crescita asiatica non si crede in una crescita economica globale e quindi non si giustificano i valori delle azioni.
Al momento l'indice SET non ha particolamente reagito al recupero delle borse mondiali ma lo monitoreremo giornalmente....



1085608877thailand26052004.gif
 

Soraya

Banned
Ciao Gipa e ciao a tutti ..e ben riletto gù

l'analisi empirica varrebbè di più ,a parita' di condizioni; economiche e geo politiche per cui non ci farei affidamento ..
quella grafica , ci dice pull back (soggettivo) poi come ben dice l'amico gipa
i grossi sono in hedging per cui uno
short squeeze è plausibile
ma resto puntato a sud :D


sono sempre dell' idea che stiamo x rientrare
in correzione ..ed il mkt presto c'è lo farà vedere


spero di non sentirlo troppo... :( e..mi duole già la schiena
a forza di zappare :-D
ciao e ben riletti
 

Paperino

Forumer attivo
Dunque, i dati che escono sono positivi per il mercato in quanto mettono apparentemente meno pressione del previsto sui tassi e su Alan. Tutti contenti a comprare o perlomeno a non vendere, allora. :-D

Ma la situazione complessiva invece..... no comment.
Ma io sono di parte, e molti ottimisti mi diranno che esagero. Ah, beh, certo, finchè non avrò ragione avrò torto! Giusto? :smile:
 

generali1984

Forumer storico
Un saluto a tutti ,
ben ritrovato Gù , ecchecivuoifar , dopo i 60 butta così ! :p
Ciao Patatino quel grafico sui Cot spero vorrai postarlo aggiornato :)
Ciao Gipa , sull'aggiornamento dell'indice Thai ci conto e ti ringrazio
anticipatamente , se poi ci metti anche qualche commentino doppi ringraziamenti :D
Ritengo che la Thailandia sia una delle nazioni più coinvolte
nell'espansione Cinese , mancano forse la qualità ,
dove sono posizionati Jap , Korea e Taiwan
ma il movimento è oltremodo interessante . :)
 

gipa69

collegio dei patafisici
back to the basics

Ciao Generali :)
La borsa Thailandese è interessante anche perchè nel panorama asiatico è una delle poche che ha avuto negli ultimi mesi (direi ultimo anno) flussi netti negativi dagli investitori esteri e flussi netti positivi dagli investitori interni. Questo è successo perchè l'economia thailandese oltre che usufruire fortemente della crescita dell'area asiatica ha in questo momento una economia che si autoalimenta. L'elemento negativo possono essere un'aumento delle tensioni sociali e religiose che potrebbero sfociare in un attentato antituristico che potrebbe bloccare non solo il turismo occidentale ma anche l'emergente cinese.
Comunque ho tirato due righe approssimative che potrebbero aiutare....


1085775989thailand28052004.gif



per il resto il comportamento del dollaro e degli indici azionari sembra volerci dire che il tema della reflazione e la leva ad esso connesso sembra ancora essere presente e rappresenta per me un serio pericolo per il mercato nel suo futuro. (se riuscirò ne riparleremo..) Il fine di seduta US ha però fatto vedere da parte degli indici una volontà di superamento di importanti resistenze che solo comportamenti molto tecnici hanno impedito... Il problema è capire che comprava (i piccoli?) e chi vendeva (i grossi?). problema non da poco conto... :ops:


1085776327dollar_dow_260504.gif
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
:):)

ah .. non so se avete fatto caso ma ora le immagini larghe allargano solo il post in cui sono e non incidono sugli altri post :)
Il thread diventa così piu leggibile.
 

astro blu

Forumer attivo
Tratto da http://www.usemlab.com
The Big Picture



In questi giorni la stampa di regime, cioè tutta la stampa, non fa altro che starnazzare sull'aumento del prezzo del petrolio, al fine di convincere Mario Rossi che è quella la causa della “insufficiente ripresa” e, in ultima istanza, delle sue difficoltà economiche. Nella testa di Mario passa inoltre l'associazione che questo petrolio deve essere controllato nel prezzo e quindi bisogna che una qualche forma di truppaglia stia in quei deserti di araboni, magari non nella forma arrogante texana, ma nella forma benigna di una occupazione NATO sotto comando ONU, che è quanto fu deciso ab initio in qualche salotto londinese da una quindicina di persone.

Anche volendo tralasciare il fatto che i governi guadagnano dall'imposizione fiscale sui derivati del petrolio (paga Mario!) molto più di quanto ne ricavino i paesi produttori è un fatto che il prezzo del petrolio è a tutt'oggi molto basso. Vorrei ricordare a Mario che vive in un sistema in cui buoni acquisto governativi possono essere creati a dismisura dai governi a costo zero tramite stampa di carta moneta o registrazioni elettroniche su conto. Questo potere, affidato dai governi a delle agenzie in teoria controllate dai poteri pubblici, ma in realtà asservite agli interessi della solita quindicina di persone (chiamiamole Grandi Banchieri Internazionali) è stato in questi anni vistosamente usato.

Qualunque aggregato monetario Mario decida di scegliere (ahimè, in questi tempi oscuri non siamo d'accordo neppure su cosa sia la moneta), si accorgerà che esso è gonfiato vistosamente. Un effetto di questo rigonfiamento lo avrà potuto notare nella sequenza di bolle finanziarie che si sono succedute in questi anni (azioni, bond, immobili, di nuovo azioni). L'aumentata quantità della massa monetaria solo in parte è andata a caccia di asset reali (oro, argento, materie prime). In gran parte il Sistema è riuscito a palleggiare il Pallone di qua e di là e a evitare la catastrofica risultanza dell'iperinflazione monetaria. Il grafico qui sotto mostra i prezzo dell'oro e del petrolio durante gli ultimi 40 anni corretto per l'aumento del fraudolento indice dei prezzi al consumo negli USA.



(Grafico tratto dall'articolo "Gold Boiling in Oil 3", Adam Hamilton).

Perché l'oro torni al potere d'acquisto del 1980 bisogna aspettare che arrivi a più di 1600 $ (più di 4 volte il prezzo attuale) e il petrolio deve superare i 90 $. In aggiunta si consideri il fatto che il potere d'acquisto del dollaro è sceso parecchio ultimamente nei confronti di altre forme di buoni acquisto governativi (non moneta, mi raccomando, la moneta è solo una merce o una banconota convertibile in merce). Inoltre gli squilibri del debito pubblico, privato, esterno ed interno presenti negli USA non fanno ben sperare delle sorti del buono acquisto governativo detto dollaro.

Il reddito pro-capite in Arabia Saudita negli ultimi anni è sceso paurosamente ed è inoltre aumentata vistosamente la disoccupazione. Le sorti della Casa dei Saud sono affidate alla protezione militare statunitense: da qui l'arrendevolezza saudita a continuare a cedere preziosi barili di petrolio in cambio di buoni acquisto governativi a rischio di perdita completa di potere d'acquisto. A questo punto Mario si sarà accorto che il segreto del Big Picture è che al mondo non esiste libero mercato. Esiste un sistema di prezzi controllati manu militari e per via finanziaria inteso a vantaggio degli interessi particolari al cui servizio operano le banche centrali, che beneficiano del privilegio di primi prenditori e prestatori degli inflazionandi buoni acquisto governativi.

Una parvenza di competizione economica e libero mercato, all'interno dei paesi e internazionalmente, è mantenuta nei settori non strategici per i Banchieri al fine di provvedere quel tanto di produttività reale da sfruttare a loro profitto per il tramite dei mercati finanziari. Le elite fabiane d'Albione, dopo aver guardato con interesse al tentativo staliniano negli anni '30, lodato dall'alfiere Giovanni Mainardo Keynes, si sono convinte che, se si guasta completamente la struttura dell'economia di mercato, insieme al cavallo, muore anche il vampiro. Una certa quantità di libera impresa e divisione internazionale del lavoro deve essere mantenuta.

L'intera architettura complessa degli attuali sistemi monetari, con il loro corollario di banche centrali, manipolazione del mercato dei capitali, interventi fiscali governativi, creazione di debito pubblico fino ai più sofisticati strumenti derivati ad altro non serve che a tenere in vita i ceti produttivi di beni e servizi reali, utili e scarsi quel tanto che basta a tosargli il pelo non appena cresce. Qui da noi, nel cosiddetto Occidente, per ora ci provvedono di bastanti buoni acquisto e roba da acquistare per tirare avanti ancora un po'. Altrove non ci sono abbastanza provviste e per questo strillano tanto più di noi.

Fabio Gardel
 

Users who are viewing this thread

Alto