Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gipa69

collegio dei patafisici
Ciao Soraya le mie saranno la prossima... mentre tu verrai veramente vicino a casa mia :)
Oggi lo SPX ha arrestato la discesa nei pressi dell'ultimo importante supporto (1060) prima di una correzione più profonda ma la situazione è comunque critica segnata dai massimi e minimi crescenti.
Secondo me siamo nei pressi di un recupero almeno di breve ma le sudute come quella odierna mettono in pericolo ulteriore il mercato.
Ma era inevitabile essendo il mercato in attesa di domani.....
Ricordo che nel 1994 il recupero del mercato avvenne a poche sedute dal secondo rialzo dei tassi.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Sull'oro e sul petrolio. Considerazioni.

Devo una risposta a El diego (forzapavel) sugli eventuali picchi di produzione dell'oro e del petrolio.

Pur essendo un argomento alquanto complesso mi permetto di sottolineare alcune considerazione che penso possano interessare.
Ritengo che i due mercati siano in condizioni diverse in termini di domanda offerta e produzione.

Oro
Infatti la domanda dell'oro negli ultimi anni è stata pressochè stabile, infatti ad una crescita della richiesta per investimento è corrisposta una discesa della domanda per gioielleria e industriale. Dal lato offerta invece oltre alle vendite delle banche centrali si è visto che l'aumento dei prezzi ha favorito lo sviluppo di nuovi progetti di estrazione che nel passato non conveniva utilizzare. Si stima che le riserve mondiali di oro siano ancora vaste. Il problema è la lentezza con cui si possono sviluppare i nuovi progetti. L'inelasticità dell'offerta sul breve può produrre dei violenti shock quando la domanda si impenna. Gli scenari prevedono che questa richiesta si dovrebbe presentare con lo sviluppo dell'ETF sul gold (quotato al momento a Londra e in Australia) e la domanda crescente da parte dei fondi pensione in chiave di diversificazione e a causa delle crescenti incertezze.

Petrolio
Sul greggio invece la pressione della domanda è forte anche adesso (seppure con una forte presenza speculativa) e sul lato dell'offerta i dubbi che si addensano sulle stime mondiali minacciose. Applicando le stime di Hubbert effettuate per individuare il picco di produzione ed il successivo calo nella riserve US sugli altri mercati la sola possibilità che il mercato ha da qua a 15 anni per assorbire la crescita della domanda e trovare al più presto un'energia alternativa!


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gipa69

collegio dei patafisici
Seduta di attesa alquanto pericolosa. E la Fed cosa farà?

Il mercato ha effettuato una seduta di attesa sempre alquanto pericolosa in una situazione di debolezza perchè permette di scaricare l'ipervenduto di breve senza allontanarsi dalle zone di pericolo.

Ma una seduta di questo tipo odierna era da prevedere vista la situazione dell'oil e la decisione domani della FED.
La cosa importante della fase attuale è che per la prima volta da ormai diversi mesi diversi indicatori di sentiment (dichiarato o reale) sembrano condividere un atteggiamento più prudente sul mercato.
Le revisioni al ribasso sull'economia mondiale a causa del prezzo del greggio, il picco dei profitti raggiunto in questo semestre, la fine del carry trade hanno messo in condizioni di debolezza il mercato.
Io ritengo sempre che il petrolio dovrebbe essere nei pressi di un picco importante e molti segnali elencati negli scorsi post uniti a nuovi e attuali (mancata conferma dei massimi dall'unleaded, test della trend line rialzista dall'energy composite) e nel caso di correzione che riporti i valori sui 35$ o sotto il mercato dovrebbe terminare il suo linkage col greggio. Una permanenza su livelli superiori sarebbe interpretato in maniera poco positiva soprattutto sopra 40$.

Cosa fara la Fed?
Secondo me la FED rialzerà i tassi e sarà l'unica scelta che sul breve avrà un impatto modesto sul mercato in quanto un mancato taglio potrebbe si favorire di nuovo il carry trade ma lo esporrebbe a considerazioni di crescita alquanto negative.
Se lo SPX perforerà domani in chiusura 1059/1060 la situazione potrebbe negativizzarsi, mentre un decente rally potrebbe portarci più di un paio di punti percentuali sopra i livelli attuali.




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zappolaterra

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
Il mercato ha effettuato una seduta di attesa sempre alquanto pericolosa in una situazione di debolezza perchè permette di scaricare l'ipervenduto di breve senza allontanarsi dalle zone di pericolo.
Ma una seduta di questo tipo odierna era da prevedere vista la situazione dell'oil e la decisione domani della FED.
La cosa importante della fase attuale è che per la prima volta da ormai diversi mesi diversi indicatori di sentiment (dichiarato o reale) sembrano condividere un atteggiamento più prudente sul mercato.
Le revisioni al ribasso sull'economia mondiale a causa del prezzo del greggio, il picco dei profitti raggiunto in questo semestre, la fine del carry trade hanno messo in condizioni di debolezza il mercato.
Io ritengo sempre che il petrolio dovrebbe essere nei pressi di un picco importante e molti segnali elencati negli scorsi post uniti a nuovi e attuali (mancata conferma dei massimi dall'unleaded, test della trend line rialzista dall'energy composite) e nel caso di correzione che riporti i valori sui 35$ o sotto il mercato dovrebbe terminare il suo linkage col greggio. Una permanenza su livelli superiori sarebbe interpretato in maniera poco positiva soprattutto sopra 40$.
Secondo me la FED rialzerà i tassi e sarà l'unica scelta che sul breve avrà un impatto modesto sul mercato in quanto un mancato taglio potrebbe si favorire di nuovo il carry trade ma lo esporrebbe a considerazioni di crescita alquanto negative.
Se lo SPX perforerà domani in chiusura 1059/1060 la situazione potrebbe negativizzarsi, mentre un decente rally potrebbe portarci più di un paio di punti percentuali sopra i livelli attuali.

l'innalzamento dei tassi così vicino nel tempo al precedente, considerata la situazione complessiva (economica, sociale,politica), non potrebbe essere interpretato come un primo segno reale di stagflazione?
isomma, nel vicolo cieco nel quale s'è messo zio alan, ....forse costretto, il rimedio non sarebbe peggiore del male?
grazie in anticipo gipa. :)
 

Argema

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Io voto si.
Votate Si pure voi che sennò vi sego le orecchie e le do a mia madre che ce fa la matriciana. :D:p

Gipaaaa :lol: .. il flag. Sennò faccio in modo che tutto quel che scrivi finisca in automatico col flag. :rolleyes: Pure se metti le donnine nude. :D
 

gipa69

collegio dei patafisici
Zappo è difficile dirlo... per me al momento il rialzo con view neutrale per la prossima seduta dovrebbe essere la scelta maggiormente attesa dal mercato (non so se la migliore...) e quindi quella su cui si orienterà Greenspan. Certo sarà molto importante la dichiarazione allegata per avere le idee chiare sulla reazione.
Comunque i tassi all' 1,50% ma anche al 2% non dovrebbe immediatamente far pensare alla stagflazione in quanto parliamo di tassi a breve molto accomodanti in ogni caso.
Nell'ultimo anno abbiamo già sentito parlare di deflazione, reflazione e adesso di stagflazione... troppo per il mio modo di leggere l'economia.
Io personalmente penso che la deflazione della moneta nel suo complesso e quindi degli asset collegati sarà un elemento importante dei prossimi anni qualunque sia la pressione sui prezzi e le scelte delle banche centrali soprattutto nei paesi più avanzati. Che poi si manifesti solo come discesa degli asset o discesa della moneta lo vedremo....
Flag automatico...?? stai attento che ti faccio chiudere il sito!! :D :D :smile:
 

zappolaterra

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
Zappo è difficile dirlo... per me al momento il rialzo con view neutrale per la prossima seduta dovrebbe essere la scelta maggiormente attesa dal mercato (non so se la migliore...) e quindi quella su cui si orienterà Greenspan. Certo sarà molto importante la dichiarazione allegata per avere le idee chiare sulla reazione.
Comunque i tassi all' 1,50% ma anche al 2% non dovrebbe immediatamente far pensare alla stagflazione in quanto parliamo di tassi a breve molto accomodanti in ogni caso.
Nell'ultimo anno abbiamo già sentito parlare di deflazione, reflazione e adesso di stagflazione... troppo per il mio modo di leggere l'economia.
Io personalmente penso che la deflazione della moneta nel suo complesso e quindi degli asset collegati sarà un elemento importante dei prossimi anni qualunque sia la pressione sui prezzi e le scelte delle banche centrali soprattutto nei paesi più avanzati. Che poi si manifesti solo come discesa degli asset o discesa della moneta lo vedremo....
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come tu avevi anticipato. :)
per il resto sono d'accordo sulle "troppe parole", parlo di stagflazione solo perchè, ai valori attuali, neanche "l'economia di guerra", che nel passato è stato il motore delle ripartenze, sta funzionando per la ripresa e a questo si aggiunge il prezzo del petrolio che sicuramente è il primo fattore di inflazione....basterebbe che dicessero che sono pronti con le riserve per avviare un processo calmieratore.... ma sembra non lo vogliano fare. :rolleyes: :rolleyes:
sono d'accordo anche sul fatto che greenspan abbia ancora qualche margine di manovra, ma si sta tagliando i ponti dietro di sè perchè finchè il gran capo non l'aiuta col prezzo del petrolio, lui oggi può essere neutral quanto vuole sulla prossima riunione, ma poi dovrà alzare le mani.... se poi andiamo nel resto del mondo.....allora sono guai grossi che si riescono ancora a gestire(male per le conseguenze che porta....) con la leva valutaria.
manca "l'entusiasmo" sul mercato... la sfiducia ha preso il sopravvento anche in america....e "sono arrivati" a sperare che google lo riporti.
se ce la fanno in questi termini, probabilmente stanno solo rimandando il problema.
che ne pensi... non voglio distoglierti ma un tupo parere mi interesserebbe molto?
;)
 

Andrea 53

Forumer storico
Argema ha scritto:
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certo che si :)
 

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