26 agosto 2004
La reazione degli indici non modifica le attese ribassiste di medio
INDICI TECNOLOGICI INTERNAZIONALI: QUADRO GENERALE
Sono state settimane poco felici per i mercati finanziari, oltre al pericolo inflattivo derivante dal continuo rialzo del prezzo del petrolio, che nella scorsa settimana ha aggiornato quotidianamente i massimi assoluti, si è notato un sostenuto rallentamento nella crescita delle economie occidentali. Dal lato macroeconomico, infatti, il disavanzo commerciale statunitense ha continuato a crescere ed a giugno ha segnato un nuovo record negativo, 55,8 mld di dollari contro attese degli analisti per 47 ed un dato precedente di 46. Il dato preliminare dell'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan in agosto è sceso a 94 punti, contro i 97.2 di luglio ed i 96.7 attesi dagli analisti; l'indice Empire State manufacturing redatto dalla Fed ha evidenziato una netta flessione rispetto (15,57 punti contro i 35,75 del dato precedente ed i 32,3 attesi dagli analisti). Anche l'indice Fed di Phildelphia segna il passo facendo registrare ad agosto un deludente 28,5 contro il precedente 36,1 di luglio ed attese per 31,7. Anche il settore immobiliare ha mostrato primi segnali di rallentamento con le vendite di nuove unità abitative, in luglio, in contrazione del 6,4%, 1,13 milioni di unità contro gli 1,326 milioni di giugno e gli 1,3 milioni attesi dagli analisti. Notizie incoraggianti, invece, sul fronte dei prezzi al consumo, a luglio in calo dello 0,1% su base mensile dal precedente +0,3%, il dato depurato dalle componenti alimentari ed energetiche ha evidenziato una crescita dello 0,1% su base mensile, stabile rispetto al mese precedente ed inferiore alle attese degli analisti (+0,2%). La produzione industriale ha segnato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente (-0,5%), inferiore tuttavia alle attese del mercato che si attendeva un +0,5%, in aumento anche l'utilizzo della capacità produttiva (77,1%) rispetto al mese precedente (76,9%) ma anche in questo caso il dato è risultato inferiore alle attese del mercato (77,5%). Situazione simile in Europa dove l'indice Zew è sceso più delle previsioni portandosi a 45,3 da 48,4 precedente, contro le stime pari a 47,5 punti; negativi anche i dati sulla produzione industriale in calo a giugno dello 0,4% rispetto a maggio, mentre su base annuale è aumentata del 2,7%. Rispetto a giugno, l'indice dei prezzi alla produzione tedesco è salito dello 0,6%; su base annua, il Ppi ha segnato un balzo dell'1,9%, il più alto dal novembre 2003. Per quanto riguarda i prezzi al consumo, le statistiche finali della zona Euro indicano per agosto una flessione dello 0,2% su mese con un tendenziale passato al 2,3%, valore inferiore rispetto al 2,4% di giugno.
Il preciso riconoscimento di quota 1750 (livello dove coincidono sia il 38,2% di correzione del rialzo partito da 1100 che il transito dell'uptrendline di medio in essere dai minimi dell'ottobre 2002) genera rimbalzi correttivi per l'indice Nasdaq Composite capaci di violare al rialzo il canale discendente di breve (in essere dai massimi dello scorso giugno) ma non di modificare lo scenario di medio. La view di medio periodo si conferma, infatti, ribassista con l'attuale reazione attesa in esaurimento in area 1900 (massimi di agosto e 50% di correzione del ribasso da 2055) e successivi approfondimenti in grado di condurre le quotazioni dell'indice a ridosso di area 1630 (50,0% di correzione del rialzo da 1100). La natura correttiva del recupero di breve e la presenza di un canale discendente in essere dai massimi del 2004 conferma la view esposta. Solo prezzi stabilmente al di sopra di quota 1942 negherebbero la valenza correttiva del rialzo aprendo spazi a reazioni verso i massimi dello scorso giugno (2055).
Da TraderMade Research.com
By da Claudio
.