Macroeconomia la situazione (2 lettori)

generali1984

Forumer storico
Up ,
molto interessante , come tutti i tuoi post del resto .
Una lateralizzazione di un decennio che , con l'aiuto dell'inflazione ,
"massacri" i portafogli , più di quanto farebbe un avvitamento dei listini ,
ma dando molto meno nell'occhio .


Buone ferie :)
 

astro blu

Forumer attivo
26 agosto 2004







La reazione degli indici non modifica le attese ribassiste di medio





INDICI TECNOLOGICI INTERNAZIONALI: QUADRO GENERALE
Sono state settimane poco felici per i mercati finanziari, oltre al pericolo inflattivo derivante dal continuo rialzo del prezzo del petrolio, che nella scorsa settimana ha aggiornato quotidianamente i massimi assoluti, si è notato un sostenuto rallentamento nella crescita delle economie occidentali. Dal lato macroeconomico, infatti, il disavanzo commerciale statunitense ha continuato a crescere ed a giugno ha segnato un nuovo record negativo, 55,8 mld di dollari contro attese degli analisti per 47 ed un dato precedente di 46. Il dato preliminare dell'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan in agosto è sceso a 94 punti, contro i 97.2 di luglio ed i 96.7 attesi dagli analisti; l'indice Empire State manufacturing redatto dalla Fed ha evidenziato una netta flessione rispetto (15,57 punti contro i 35,75 del dato precedente ed i 32,3 attesi dagli analisti). Anche l'indice Fed di Phildelphia segna il passo facendo registrare ad agosto un deludente 28,5 contro il precedente 36,1 di luglio ed attese per 31,7. Anche il settore immobiliare ha mostrato primi segnali di rallentamento con le vendite di nuove unità abitative, in luglio, in contrazione del 6,4%, 1,13 milioni di unità contro gli 1,326 milioni di giugno e gli 1,3 milioni attesi dagli analisti. Notizie incoraggianti, invece, sul fronte dei prezzi al consumo, a luglio in calo dello 0,1% su base mensile dal precedente +0,3%, il dato depurato dalle componenti alimentari ed energetiche ha evidenziato una crescita dello 0,1% su base mensile, stabile rispetto al mese precedente ed inferiore alle attese degli analisti (+0,2%). La produzione industriale ha segnato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente (-0,5%), inferiore tuttavia alle attese del mercato che si attendeva un +0,5%, in aumento anche l'utilizzo della capacità produttiva (77,1%) rispetto al mese precedente (76,9%) ma anche in questo caso il dato è risultato inferiore alle attese del mercato (77,5%). Situazione simile in Europa dove l'indice Zew è sceso più delle previsioni portandosi a 45,3 da 48,4 precedente, contro le stime pari a 47,5 punti; negativi anche i dati sulla produzione industriale in calo a giugno dello 0,4% rispetto a maggio, mentre su base annuale è aumentata del 2,7%. Rispetto a giugno, l'indice dei prezzi alla produzione tedesco è salito dello 0,6%; su base annua, il Ppi ha segnato un balzo dell'1,9%, il più alto dal novembre 2003. Per quanto riguarda i prezzi al consumo, le statistiche finali della zona Euro indicano per agosto una flessione dello 0,2% su mese con un tendenziale passato al 2,3%, valore inferiore rispetto al 2,4% di giugno.

Il preciso riconoscimento di quota 1750 (livello dove coincidono sia il 38,2% di correzione del rialzo partito da 1100 che il transito dell'uptrendline di medio in essere dai minimi dell'ottobre 2002) genera rimbalzi correttivi per l'indice Nasdaq Composite capaci di violare al rialzo il canale discendente di breve (in essere dai massimi dello scorso giugno) ma non di modificare lo scenario di medio. La view di medio periodo si conferma, infatti, ribassista con l'attuale reazione attesa in esaurimento in area 1900 (massimi di agosto e 50% di correzione del ribasso da 2055) e successivi approfondimenti in grado di condurre le quotazioni dell'indice a ridosso di area 1630 (50,0% di correzione del rialzo da 1100). La natura correttiva del recupero di breve e la presenza di un canale discendente in essere dai massimi del 2004 conferma la view esposta. Solo prezzi stabilmente al di sopra di quota 1942 negherebbero la valenza correttiva del rialzo aprendo spazi a reazioni verso i massimi dello scorso giugno (2055).


Da TraderMade Research.com

By da Claudio :) .
 

gipa69

collegio dei patafisici
Grazie Claudio per l'interessante report e ben ritrovati a tutti.
Solo oggi sono arrivato dal mio viaggio nel Nord Europa e ho avuto la possibilità di dare un occhiata solo sommaria al mercato.
La conclusione che se ne può trarre è che quello segnalatovi è finalmente avvenuto e questo ha dato spazio al rialzo del mercato.
A questo punto però occorre avere la mente vigile perchè ciò che due settimane aveva una valenza ora ne può avere un'altra e l'importanza delle connessioni intra o extra market varia significativamente.
Il mercato ha reagito in questa ultima settimana all'andamento inverso dell'oil ma non pensiamo che questa connesione durerà in enterno. Soprattutto se l'oil consoliderà alto (che per me si intende sopra 35$ per WTIC) altre dinamiche produrrano reazioni sui mercati.
In particolare una scadenza in avvicinamento di cui abbiamo parlato da diversi mesi (e che è stata comunque influenzata anche dall'andamento dell'oil) dovrebbe giorno per giorno aumentare la sua influenza sul mercato:

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Soraya

Banned
hello gipa sono stato x una settimana
a dianomarina , conosci un ex agente di cambio di nome angelo?

gestisce una spiaggia .... li....

cmq in bocca al lupo
e buon proseguio x il post :)
Carlo
 

gipa69

collegio dei patafisici
Il viaggio è stato intenso e divertente anche se in Svezia fa ormai un certo freddino (almeno per le mie abitudini..). Certo farlo da single sarebbe meglio! sttttt....
Ciao Soraya.... no cosi' d'acchitto non mi sembra di conoscerlo però..... beato lui...... :)
 

ElDiego

Forumer attivo
Volatilità Dax

Ciao a tutti e bentornato a gipa,
solo un grafico della volatilità sull'indice Dax.
Forse ci aiuterà a capire la futura direzione del mercato...
1093988501volatilitadaxal31agosto2004.gif
 

gipa69

collegio dei patafisici
Previsioni

Questo commento sarebbe stato molto più indicato questa mattina intorno alle 11 quando mi sono impegnato a raccontarlo ad un campagno d'armi di mercati finanziari (che può testimoniare... :D ) mentre nel frattempo lo SPX si è mangiato un bel 1% e la mm200 e si è portato ha contatto di una nuova resistenza che potrebbe fermare temporaneamente la sua corsa.
Certo i massimi e minimi decrescenti sono ancora in essere ma un superamento della mm200 è un primo segnale importante.

la considerazione che facevo questa mattina riguardava il fatto che molti analisti sia tecnici che no (e non sto parlando di noi semplici commentatori di forum e pesci piccoli....) hanno sviluppato uno scenario pressochè comune e cioè che i mercati dopo questo recupero di fine Agosto inizio Settembre riprenderanno la strada della discesa almeno fino a fine Settembre /Ottobre per poi cominciare prima il rally presidenziale (vittoria di Bush) e poi il rally di fine anno che ci proietterà nell'anno nuovo in una posizione di forza.
La causa della prossima incertezza sarà dovuta all'incertezza sulle prossime mosse della Fed in relazione ai tassi che innervosiscono in mercato.
Il mercato vuole a tutti i costi che Alan cambi l'orientamento della politica monetaria a neutrale (e il comportamento odierno è un chiaro segnale) perchè altri rialzi comprometterebbero in maniera decisiva la ripresa.
Sebbene ritengo che un ulteriore rialzo dei tassi potrebbe avere conseguenze di breve negative, così come qualsiasi notizia troppo positiva da qua al 21 settembre il mio scenario differisce dal consensus in questo modo:
io ritengo probabile che il rally presidenziale sia già partito sia perchè il mercato pensa che vinca Bush sia perchè è necessario un mercato forte per scopi politici.
é probabile quindi che il rally presidenziale avverrà prima delle elezioni (salvo brevi correzioni..) e i prossimi dati economici potranno solo rafforzare o indebolire il trend mentre nei pressi delle elezioni si raggiungerà il picco del mercato per poi sviluppare una fase maggiormente negativa nel dopo elezioni e anche a fine anno magari scontando la potenziale possibile recessione che si scatena solitamente 9/12 mesi dopo uno shock petrolifero.

Dal punto di vista macro il comportamento dei mercati asiatici pur in presenza di una rotazione interna sembra voler premiare la fase di ripresa e le considerazioni sovraesposte, avendo, nel caso di alcuni indici ed in partcolare dell'indice MSCI dell'area asiatica, rotto importanti resistenze.
Anche le valute asiatiche sembrano supportare questo scenario mostrando una nuova forza verso il dollaro.
Sia uno scenario che l'altro possono avere un senso naturalmente e possono comunque essere smentiti da novità extramarket attualmente imprevedibili anche se purtroppo probabili.
 

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