Oggi la mia autostima è molto più alta del solito....
Certo è che chi si loda si imbroda ma lasciatemi dire che la giornata di oggi è la conferma della mia operatività e quindi del post "Cambio di scenario" scritto domenica sera.
La giornata di debolezza del petrolio (che questa volta probabilmente ha segnato un massimo di periodo...) ha consentito il rally del mercato azionario ma anche un certo recupero del dollaro e una debolezza insistita del bond come avevo descritto Domenica.
Se la relazione con il mercato azionario era altamente probabile ed infatti il movimento è stato pressochè concomitante ma comunque tradabile la reazione del bond pur avvenendo in sintonia ha dato una struttura ancora più operabile e significativa così come il dollaro.
Certo il dollaro è attualmente il mercato più debole e quindi il più sescettibile per altre considerazioni degli operatori per cui potrebbe diventare nelle prossime settimane il più importante da seguire.
Vi riposto il mio commento finale di quel post perchè penso che me ne farò un quadretto:
"Cosa succederà ora?
Difficile dirlo ma io resto della convinzione che siamo comunque vicini ad un possibile minimo di periodo da realizzarsi tra adesso e la riunione Fed e questa considerazione non è legata solo a considerazioni legate all'andamento dei mercati post elettorali ma anche a situazioni derivanti da quanto detto sopra.
In particolare uno storno delle commodity più conosciute quali ad esempio il petrolio oltre che ridurre la necessità di vendere dollari per comprare materie prime potrebbe far rilassare gli analisti sugli eventuali impatti del caro petrolio sugli utili delle imprese e sui consumatori.
Un recupero del dollaro legato a quanto sopra ed ad un miglioramento delle condizioni descritte sopra potrebbe essere supportato anche dalle considerazioni che il periodo preelettorale è solitamente un periodo debole per il dollaro soprattutto quando l'elezione è in bilico e dal miglioramento delle condizioni economiche.
Questo potrebbe far rialzare un pò i prezzi dei bond a lungo e permettere a Greenspan di alzare ancora un pò i tassi per rendere più appetibile tutta la curva dei rendimenti e riattivare i flussi verso il dollaro con il conseguente impatto positivo per i mercati azionari.
Monitoreremo con attenzione queste considerazioni nelle prossime settimane anche perchè presto potremmo sapere quale è la prossima strada dei mercati correlati."
Una domanda che si potrebbe porre a questo punto è come mai queste correlazioni seppure non di lungo periodo e rapidamente cangianti sono così strette?
Le spiegazioni possono essere molte ma essenzialmente la causa principe riguarda la struttura dei mercati finanziari attuali.
L'elevato peso di strategie momentum unito a strategie cosidette macro crea queste relazioni che nelle fasi di inversione mostrano in pieno la loro faccia mentre durante fasi meno speculative possono essere più facilmente mascherabili.
Queste sono giornate che danno soddisfazione....