Macroeconomia la situazione

generali1984 ha scritto:
gipa69 ha scritto:
Questo invece è il periodo 1986/1987 per il Gene.. :)
Se vuoi ti dirò anche perchè secondo me questo scenario ha meno probabilità di verificarsi ma prima aspetto il tuo commento.... tu c'eri :D




.............erano tempi/erano bei tempi/
erano tempi di parole/che correvano da sole.......

I parallelismi sono molti , stasera non mi reggono le pupille ,
ma il discorso va approfondito .
comunque di certo c'è che non si crolla domani nè dopodomani ........
........ma sul 2005 non scommeterei un soldo bucato :rolleyes:

Insomma il tempo per prepararsi c'è , almeno secondo il mio punto di
vista , poi che faccia pure , l'importante è salvarsi la pelle :)



Lo s&p per ora ha avuto pudore e 1170 non lo ha bucato ,
se fa un tuffo del 2-3% magari prende la giusta rincorsa ,
vediamo se scende e ci fa rientrare .
 
Si aspettiamo..... anche se su base oraria l'indice ha già scaricato parecchio mentre sul giornaliero è ancora alto... magari qualche posizione in più aperta al ribasso è necessaria....
Questo consolidamento alto mi ricorda il 2003 se farà così mi impedirà di rientrare così potrò essere più presente.... :D
Su CAT ho alzato ancora lo stop e l'ho anche stretto un pò visto l'ipercomprato... (e il petrolio..)
 
per l'andamento dei pattern presidenziali e di quello decennale (dei quali abbiamo parlato qualche giorno fa) metto qualche graffo:

1100124367presidentcycle.gif


1100124409presidentialcycle.gif


1100124448patterndecennale.gif
 
Non vedo la fine dei lavori .............
....della mansarda che sto risistemando :rolleyes: Anche oggi
imbianchino , domani riprendo a coibentare , ma per oggi basta .....
...........mi sto facendo una cultura :D


Parallelismi con il periodo 1986-87 ne vedo più di quanti vorrei ,
ma si dice poi parallelismi ? che son poco di cultura e non vorrei esagerare con gli strafalcioni .
Magari la faccio a puntate così dedicando un poco di tempo al giorno
e nemmeno tutti i giorni , visto che dopo l'imbianchino farò il falegname ,
riesco a ricordare più cose e non scivolare nei meandri del mio
contorto cervellino .
Tanto abbiamo tempo , che queste non son cose che si decidono
in un giorno ma abbisognano di tempo , tanto tempo , per maturare ,
che anche quando son mature e evidenti pochi sanno o vogliono
coglierle , quasi sempre si lasciano a marcire finchè non arriva qualcuno
con interessi abbastanza potere che grida "il re è nudo" .

I fatti come li esporrò sono solo frutto di miei studi sull'avvenuto ,
di mie cosiderazioni e soprattutto di mie PERSONALI interpretazioni ,
qindi badate bene a non berle come oro colato , non è sufficiente
vivere un momento storico per capirne la portata e afferrarne
i risvolti , si deve poi analizzare i fatti e trarre delle conclusioni ,
e queste sono sempre immancabilmente personali .

La parte finale ebbe inizio nel 1987 , con gli accordi valutari del Louvre ,
da lì presero posizione le "portaerei" finanziarie
ma si parte da più lontano ; precisamente dal 1985 con gli accordi del
Plaza , è da lì che le "mani forti" abbandonarono la valuta Usa in
considerazione del fatto che l'attore alla casa bianca stava allegramente
spendendo a destra e sinistra , a dir la verità molto più a destra che a
sinistra , ma questo è un particolare, per alcuni , di poca importanza ,
in fin dei conti l'importante è spendere e l'ex attore ci riusciva
talmente bene che non sapeva nemmeno come faceva :rolleyes:
Ora , bisogna considerare che una valuta , pur se di riferimento Globale
come il dollarozzo , risponde a determinete leggi fisiche e squilibri macro
devono prima o poi essere riequilibrati , prima è meglio , poi più doloroso,
ma sempre inevitabile .

1) L'America spendeva più di quanto si poteva permettere e l'economia
era STRUTTURALMENTE sbilanciata , i deficit gemelli si espandevano

2) L'amministrazione , si rifiutava di mettere mano a provvedimenti
atti al rientro degli squilibri lasciando al mercato il compito di prezzare
costi e benefici

Con gli accordi del Plaza nell'85 per la stabilizzazione valutaria ,
si esibirono buone intenzioni , ma non si vararono appropriate misure ,
i mercati registrarono e dopo una prima fase di tregua ripresero a
macinare , in maniera quasi "delicata" ma con costanza e incisività
presero a smontare il trono del dollarozzo ..................

........segue

ora apre wally vado a vedere se mi riesce di perdere qualche soldo :rolleyes:
 
generali1984 ha scritto:
Con gli accordi del Plaza nell'85 per la stabilizzazione valutaria ,
si esibirono buone intenzioni , ma non si vararono appropriate misure ,
i mercati registrarono e dopo una prima fase di tregua ripresero a
macinare , in maniera quasi "delicata" ma con costanza e incisività
presero a smontare il trono del dollarozzo ..................

........segue

Questo thread è sempre più interessante, grazie a tutti voi :)

Fo64
 
Gipa , se c'è qualcuno da ringraziare sei tu , che tiri avanti il più bel
thread che abbia mai letto , mettendo a nostra disposizione
splendidi grafici e ottime considerazioni , bisogna sempre pensare
che quello che noi leggiamo in pochi minuti a te costano magari ore di
ricerca , studi e comparazioni , il fatto che li metti a nostra disposizione
dimostra che possiedi la virtù dei grandi ; la Generosità :)


In finanza , le strade portano spesso a conclusioni che contraddicono
le teorie economiche , almeno apparentemente e solo nel breve periodo
(in macroeconomia il breve periodo è un tantinello lungo ) ;
capita così che prima di darci ragione il mercato ci prenda a lungo per il naso .

Nel 1985 , i problemi macroeconomici erano già abbastanza evidenti ,
e le possibili soluzioni erano le stesse di sempre ,le stesse di ieri e di oggi;
si potevano tagliare i deficit con un restringimento di spesa , un aumento
della pressione fiscale causando una entrata in recessione o
3) incoraggiare l'economia con una riduzione dei tassi
abbinata a una svalutazione competitiva .

Si scelse la seconda soluzione ;

4)le ricette fiscali dell'ex attore condirono il tutto


5) La speranza di Baker di ridare slancio alle esportazioni attraverso
la svalutazione competitiva si infranse sugli scogli del
"consumismo ossessivo compulsivo" ; una abitudine consolidata
a determinati prodotti è tanto più difficile da sradicare quanto più
si è creata dipendenza mentale , e nessuno su questo pianeta
è più dipendente mentalmente dal consumismo come modus vivendi
degli omini Usa

6) Nonostante la svalutazione competitiva ; i deficit seguitavano a espandersi ; meno con i pesi Europei , crescente con il Giappone

............................segue
 
Lasciando da parte per un momento le similitudini del periodo attuale
con il periodo 1985-1987 vorrei porre l'attenzione sulle problematiche
attuali ; macroeconomia in ottica finanziaria , visto che alla fine dei
conti a tutti noi preme soltanto fare soldi e il solo punto di vista che ci
interessa è quello finanziario/speculativo .

Anche il mercato finanziario , risponde a leggi fisiche , solo che queste
possono essere distorte o temporaneamente sminuite ;
in definitiva le sole colonne del mercato sono due Domanda / Offerta
diverse facce della stessa medaglia .
Il detto secondo il quale non è sufficiente aver ragione , perchè il
mercato ci può seppellire prima di darcela è vero , è stato scritto
con l'esperienza di innumerevoli ragioni ; prendete ad esempio Parmalat ,
nel primo crollo è passata di mano una percentuale impressionante
della società , sicuramente molti fra quelli che si sono sbarazzati
di quote importanti sono stai informati della situazione , sapevano cioè
che la società era un "morto che camminava" :
Supponiamo ora che si è in possesso di info riservate , si sappia cioè
che la società tale è praticamente fallita ; il titolo precipita e si pensa
che entro pochi giorni la verità salterà fuori
allora ci si metta allo scoperto con una alta percentuale del portafoglio .....
........e cosa fa quel titolo ? Non ti va in sei mesi a raddoppiare il prezzo ?
quanto basta per far saltare qualunque posizione privata .
Certo poi la società è fallita , ma qualcuno l'ha preceduta .

Questo per dire che non serve essere assolutamente certi che la
situazione sia disastrosa e aver ragione , ora il mercato sale e se ne
infischia se non c'è niente di rosa all'orizzonte .........
...........quando si sale ...........si sale


7) Il mercato saliva quasi a tappe forzate nell'anno 1987 ,
fino a quel giorno di ottobre in cui si stampò contro un -22%


........................segue
 
Interrompo gli splendidi post del Generali (a proposito.... le tue parole sono uno dei motivi perchè mi piace parlare di mercati su un forum :) mi sono servite per placare per qualche giorno le ire di mia moglie.. :D ) per calarmi un attimo sulla quotidianità....
L'indice ha proseguito ulteriormente la marcia e come nelle precedenti sedute a pensato bene di fare un bel rally giornaliero tutto di un fiato fino alle resistenze successive (1170/1175) chiudendo su quei valori.
Questo al doppio scopo di far chiudere i piccoli al rialzo intraday e di illudere gli shortisti che il giorno dopo sarà diverso.
Ora il test è preciso su resistenze di qualche anno fa e da qua il consolidamento ci starebbe per molti indicatori ma se consolidano di nuovo alto..... me ne resto fuori. Come ho già detto a favore di una prossima rottura ci sono al momento i volumi e i cicli. (e qualcosa altro di cui Vi parlerò prossimamente)
Su CAT non è scattato la stop (una bella fortuna...) ma io continuo ad alzarlo. (d'altronde adesso ho quasi un 4% in cascina e per me è buono...)
 

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