Macroeconomia la situazione

Preso da Yahoo Usa

Fannie Mae , dopo che il revisore KPMG si è rifiutata di certificare per
il terzo trimestre , ha ammeso che alcuni sui principi contabili non
sono in regola ..................

.........ha ammesso altresì perdite sul mercato dei derivati per 9MLD di $
"causa uso non corretto" nel periodo luglio-settembre


non capisco bene se la perdita si è verificata tutta nel periodo sopra
citato , nè capisco la definizione di "uso non corretto" :rolleyes:

senz'altro molti hanno le idee più confuse delle mie se smarriscono
9 MLD di $ :D


e siamo in acque tranquille ...........con questo chiudo sui derivati :rolleyes:
 
I punti elencati precedentemente sono punti che a me sembra di vedere
molto somiglianti a quelli nel periodo 85-87 , mi permetto ancora di
ricordare che propendo nel seguire il periodo non il singolo episodio .

mancano le schermaglie politiche ad alto livello , queste iniziarono
nel 1985 quando fu chiara la volontà Usa di usare il cambio come
grimandello , e seguirono fino all'esplosione del 1987 che seguì la
dichiarazione del Baker nel fine settimana precedente il lunedì nero ,
con la quale l'amministrazione Usa rendeva ufficiale la persecuzione
di un cambio debole .

Nel mezzo due accordi valutari , quello del Plaza e quello del Louvre

Il $ seguitò a scivolare fino al 1992

passando da una quotazione di circa 2000 lire a 1050
(esclusa la puntata isterica a 2200)


Oggi non solo i governanti Euro non hanno ancora alzato la voce ,
ma hanno anzi fatto sapere che fino a 1,30-1,32 non c'è da preoccuparsi,
che è anche giusto a mio parere , resta da vedere a che livello inizieranno
a inalberarsi .....1,35 ? 1,40 ?

Non c'è nulla a favore del Dollarozzo contro Euro , se non fosse per il
piccolo quasi insignificante particolare che l'Euro non è una moneta ,
ma ancora soltanto una espressione politica non ha comuni intenti
politico programmatici nè ancor più importante un esercito pronto
a difenderne gli interessi strategici ;
questo farebbero bene a ricordare quanti pronosticano già 1,60

personalmente , permettetemi di vantarmene , pronosticavo 1,40
quando eravamo ancora sotto la parità , quando i molti aspetteranno
1,60 sarò , probabilmente , già entrato con le mani e con i piedi sugli
asset in dollari .

Concludo i mie vaneggiamenti ricordando la situazione attuale
-Deficit Gemelli in espansione
-Indebitamento personale e societario ai massimi storici
-Il Pil è composto per due/terzi dai consumi
-I consumi personali sono a livelli altissimi
-Capacità di risparmio prossima allo zero , questo in una società come
qualla Usa , dove il 5% della popolazione detiene il 35% della ricchezza
-Espansione monetaria % senza paragoni nel passato

per me da queste condizioni si esce solo in un modo , la stessa medicina
di sempre , amara finchè volete , ma il nome resta lo stesso , Recessione


Tenete presente comunque che generali1984 non è
che un semplice buzzurro di campagna ,
ha preso a malapena un diploma di 3°media
e se non siete d'accordo con quanto ha scritto non fatevene
un problema pensate che è molto più a suo agio mentre
taglia legna che non quando pigia i tasti del computer .
Il fatto che da oltre venti anni vive di borsa è dovuto
esclusivamente al fatto di essersi trovato
nel posto giusto al momento giusto .........
........un ciclo rialzista durato venti anni .


Ringrazio Gipa per avermi ospitato :)
 
generali1984 ha scritto:
I punti elencati precedentemente sono punti che a me sembra di vedere
molto somiglianti a quelli nel periodo 85-87 , mi permetto ancora di
ricordare che propendo nel seguire il periodo non il singolo episodio .

mancano le schermaglie politiche ad alto livello , queste iniziarono
nel 1985 quando fu chiara la volontà Usa di usare il cambio come
grimandello , e seguirono fino all'esplosione del 1987 che seguì la
dichiarazione del Baker nel fine settimana precedente il lunedì nero ,
con la quale l'amministrazione Usa rendeva ufficiale la persecuzione
di un cambio debole .

Nel mezzo due accordi valutari , quello del Plaza e quello del Louvre

Il $ seguitò a scivolare fino al 1992

passando da una quotazione di circa 2000 lire a 1050
(esclusa la puntata isterica a 2200)


Oggi non solo i governanti Euro non hanno ancora alzato la voce ,
ma hanno anzi fatto sapere che fino a 1,30-1,32 non c'è da preoccuparsi,
che è anche giusto a mio parere , resta da vedere a che livello inizieranno
a inalberarsi .....1,35 ? 1,40 ?

Non c'è nulla a favore del Dollarozzo contro Euro , se non fosse per il
piccolo quasi insignificante particolare che l'Euro non è una moneta ,
ma ancora soltanto una espressione politica non ha comuni intenti
politico programmatici nè ancor più importante un esercito pronto
a difenderne gli interessi strategici ;
questo farebbero bene a ricordare quanti pronosticano già 1,60

personalmente , permettetemi di vantarmene , pronosticavo 1,40
quando eravamo ancora sotto la parità , quando i molti aspetteranno
1,60 sarò , probabilmente , già entrato con le mani e con i piedi sugli
asset in dollari .

Concludo i mie vaneggiamenti ricordando la situazione attuale
-Deficit Gemelli in espansione
-Indebitamento personale e societario ai massimi storici
-Il Pil è composto per due/terzi dai consumi
-I consumi personali sono a livelli altissimi
-Capacità di risparmio prossima allo zero , questo in una società come
qualla Usa , dove il 5% della popolazione detiene il 35% della ricchezza
-Espansione monetaria % senza paragoni nel passato

per me da queste condizioni si esce solo in un modo , la stessa medicina
di sempre , amara finchè volete , ma il nome resta lo stesso , Recessione


Tenete presente comunque che generali1984 non è
che un semplice buzzurro di campagna ,
ha preso a malapena un diploma di 3°media
e se non siete d'accordo con quanto ha scritto non fatevene
un problema pensate che è molto più a suo agio mentre
taglia legna che non quando pigia i tasti del computer .
Il fatto che da oltre venti anni vive di borsa è dovuto
esclusivamente al fatto di essersi trovato
nel posto giusto al momento giusto .........
........un ciclo rialzista durato venti anni .


Ringrazio Gipa per avermi ospitato :)

:) :) :) CONDIVIDO al 200%. BRAVISSIMO e' il $ che va guardato con paura. Ma GLI USA hanno un DEBITO ALLUCINANTE E UN RISPARMIO NULLO. QUINDI L? UNICA CARTA CHE GLI RESTA ORA E' una bella svalutazione fino a 1,50- 1,60. Mi ricordo benissimo che il minimo del $ sulla vecchia lira fu di 1072 . Agli USA non frega nulla se non dei loro interessi. CHI E' LONG FAREBBE BENE A TENERE PRESENTE SEMPRE QUESTO ARTICOLO. :) :) :)
 
Grazie generali per lo splendido excursus tra passato e presente.
Il modo migliore per ringraziarti e cercare di darti un contributo... :)
Anche nel mio caso preferisco che mi si dia dell'ignorante.... da meno responsabilità e permette toni più leggeri:
"Sapere di non sapere è sapere"
 
Liquidità

Il vero motore della crescita mondiale degli ultimi trent'anni e cioè della crescita globale post gold standard è stata la crescita delle liquidità a disposizione del sistema economico mondiale fornita principalmente dal numero dei dollari in circolazione.
Un grafico esplicativo segnala anche come le fasi recessive si si sono manifestate ogni qualvolta si è sviluppata una contrazione di questa liquidità.

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Questo modello economico ha portato ad una conseguente espansione del credito senza fine che in questi ultimi anni si è manifestato in maniera eclatante e come secondo effetto ha portato a cicliche bolle speculative sugli asset che di volta in volta venivano investiti dalla speculazione.
negli anni 70 le commodity, negli anni 80 il Giappone, negli anni 90 le economie asiatiche e poi la bolla sulle TMT. Dal 2001 la nuova spinta della liquidità ha scelto rivoli correlati ben precisi: da una parte le commodity e dall'altro l'area asiatica con però una forza complessiva degli asset mondiali escluso il dollaro.
La discesa del dollaro è data da molti fattori ma uno di quelli importanti nella fase attuale non è tanto il deficit commerciale
110064319320041112deficit.gif

quanto invece la forza dell'economia mondiale.
Sembrerà un controsenso ma questa logica contrarian è data propria dalla struttura economica attuale. La pricipale voce della componente domanda è sicuramente data dai consumatori US che continuano a comprare i più convenienti prodotti provenienti da tutto il mondo e principalmente dai paesi più competitivi (in primis Asia) che per mantenere la loro competitività deprimono ad arte la propria valuta comprando asset Usa (principalmente bond per favorire ulteriormente i consumatori US)

1100643510crooks-chart-1.gif


Molti parlano di Bretton Woods 2 in ricordo del vecchio accordo dei paesi industrializzati che legarono l'andamento del dollaro all'oro; in realtà si tratta di puro mercantilismo da parte delle banche centrali di entrambe le coste dell'oceano pacifico.
Questa situazione crea diversi problemi ma ne elencherò in particolare due che potrebbero avere un impatto (differente) sul dollaro.
In realtà sono due lati della stessa medaglia ma a seconda di che lato il mercato deciderà di guardare le reazioni potrebbero essere diverse...
1)Il limite del dollaro
la domanda che tutti si fanno e fino a quando il dollaro potrà scendere senza impattare realmente sui tassi prima, e a causa dell'alto indebitamento, sui consumatori poi.
Ecco che quindi il focus sul dollaro si sposta da mere considerazioni reddituali relative ai differenziali sui tassi a considerazioni macro.
Per il momento l'inflazione sembra restare sotto controllo anche se i dati di oggi sui prezzi alla produzione e le pressioni inflattive sui paesi low cost potrebbero causare problemi alle politiche accomodanti delle banche centrali mentre le scelte mercantili delle banche centrali asiatiche impediscono al mercato del lavoro US di riprendersi in maniera sostanziale in quanto seppure con dati generali in miglioramento c'è una considerevole esclusione di forza lavoro marginale dalla fase di crescita attuale (lavoratori disoccupati sopra i 55 anni ai massimi, lavoro part-time ai massimi, persone con il doppio lavoro ai massimi ecc.). Tutto questo pone ulteriore pressione sui consumatori. Un marcato rallentamento dei consumi porrebbe in grossa difficoltà l'economia mondiale ma in primis il dollaro.
2)Contrazione della liquidità in circolazione
La contrazione della liquidità può avvenire a causa di un rallentamento economico importante o per lo scoppio di una bolla speculativa.
Il paese che in questi ultimi due anni è stato investito da una forte liquidità derivante dai tassi bassi, dall'espansione del credito e dal continuo aumento dei dollari in circolazione è sta la Cina in particolare e l'area Asiatica in generale.
Il paese dove il controllo statale pesa ancora più del 50% sulle decisioni imprenditoriali con caratteristiche di scarsa trasparenza e alta corruzione è stato oggetto di una corsa all'eldorado dalle implicazioni pericolose per l'intera economia mondiale in quanto anche in questo caso si notano pesanti squilibri.
La forte crescita del GDP Cinese è data in gran parte dalle esportazioni e considerata l'alta correlazione di lungo periodo tra esportazioni asiatiche e L'ISM new orders index è probabile che il massimo del ciclo delle esportazioni asiatiche sia già stato fatto e ci prepariamo ad una fase di consolidamento di questa importante voce.
Se fosse vero questa contrazione potrebbe ridurre il forte flusso di investimento stranieri nell'area (La Cina è il maggiore beneficiario di investimenti diretti stranieri del mondo) mentre il rialzo dei tassi potrebbe ridurre il boom dei consumi che si vede nelle aree urbane dove il tasso di indebitamento risulta già a livelli elevati.
Se ci fosse un rallentamento i cui effetti più marcati si manifestassero in Cina e nell'area asiatica la reazione del dollaro potrebbe essere opposta di quella precedente in quanto il previsto rallentamento o addirittura calo degli acquisti da parte delle banche centrali asiatiche di bond US potrebbe essere ampiamente compensato dalla riduzione degli investimenti diretti nell'area, dall'allontanamento dalle valute commodity oriented e dal calo degli acquisti sui mercati emergenti che potrebbero essere dirottati sulle varie valute di riferimento e quindi principalmente sul dollaro.
 
Alcune considerazioni valutarie su eventuali rivalutazioni dell'area asiatica interessanti.....
certo che l'argomento è davvero vasto.....
sto facendo alcune riflessioni sull'area Euro... se porteranno a qualche cosa ve lo dirò....

1101063084scenarivalutari.gif
 
Per quanto riguarda il mercato della prossima settimana dopo la pesante seduta di Venerdì è probabile che l'indice (SPX) dopo un ulteriore assestamento (intorno a 1160/1163) potrebbe sviluppare un certo recupero in quanto è il comportamento tipico che segue una pesante seduta dopo un periodo di forte trend. A rafforzare la tesi potrebbe essere lo stesso comportamento del petrolio che anche questa volta sembra un importante catalizzatore degli indici.
Il target di questa fase correttiva si pone intorno a 1145/1150 circa ma dovremo vedere anche il comportamento dell'extramarket.....

1101075548spexpansion.gif


1101075598weekend_market_analysis_nov_20_04.gif
 
Non sopporto vedere questo bellissimo thread in seconda pagina... :D
Allora faccio 'up', proponendo una statistica sui giorni precedenti
e successivi alle festività americane. Per la prossima 'Thanksgiving',
in più di 80% dei casi, queste giornate sono state positive... Mica male !
1101285714holidays.gif
 

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