Macroeconomia la situazione

Sempre interessanti i tuoi post Gippone :)
ci fai ragionare m che nel mio caso non è cosa semplice :D

Che il dollaro svalutandosi porti su la borsa Usa è semplice matematica
finanziaria , ogni svalutazione competitiva porta tale dono , sia che
accada in Brasile sia che accada nell'Italia (fino agli anni 90) sia che
accada in Usa , praticamente da 40 anni .
Da due anni la valuta è passata da 1 a 1,30 e lo S&P da 900 a 1200
non è che ci sia una gran differenza .

Quelo che distingue gli Usa dal resto del Mondo , Brasile e company ,
è che la svalutazione in Usa dà un vantaggio comeptitivo a un sistema
già di per sè estremamente competitivo , a differenza del resto del Mondo
che svaluta per non annegare .
Il problema per eccellenza della svalutazione competitiva è il saper
tradurre tale competitività in strutturale ENTRO un certo lasso di tempo ,
prima che gli effetti positivi si perdano .
Qui non ce nè per nessuno , come ha dimostrato il recupero del gap
tecno con il Giappone dopo la fine della svalutazione 1985-1992 ;
la svalutazione innestata su Brasile o Italia , si perde nel tempo ,
visto lo scarso spessore tecnico , i paletti burocratici e quant'altro ,
ma se innestata in un sistema ,
come quello Usa , tecnologicamente avanzato e strutturalmente
competitivo può risultare devastante per chi si trovi sulla sua strada
senza pari requisiti , o almeno requisiti contrastanti .
L'Asia ha entrambi seppur in diverse zone e seppur in una certa misura
estremamente più rarefatti , ma ha anche il vantaggio di un immenso bacino
di consumatori che si affacciano al consumismo e chiedono a gran voce
non il televisore al plasma o la lavatrice ultima generazione ,
ma semplicemente il loro PRIMO televisore/lavatrice

in questo contesto l'Europa la vedo "malino"
Oggi , come tanti anni fa , quello che dovrebbe far riflettere e un tantino
preoccupare è la contemporanea salita degli indici Europei

ma forse la mia visione dipende dal fatto che son scarico di azioni e "gufo" :rolleyes:
 
Scarico sono scarico anche io... forse mi sono scaricato troppo presto come al solito ma quando una situazione non mi convince preferisco restarne fuori.
La svalutazione competitiva del dollaro è sicuramente devastante per le realtà che non hanno le armi per contrastarla e ho paura che l'europa potrebbe pagare un salasso molto elevato :)
Certo che la svalutazione del dollaro fornisce liquidità al sistema globale in quanto più dollari in circolazione vengono reinvestiti in bond che calando forniscono liquidità al sistema sia direttamente sia attraverso il rifinanziamento che si autoalimenta fino a che il meccanismo non si inceppa.
La sovraperformance dell'Europa continentale durante il rally presidenziale è principalmente dovuta a soldi stranieri che sono arrivati in Europa in quanto le tematiche reflazionistiche in particolarmente legate al ciclo asiatico si sono raffreddate e la debolezza insistita del dollaro non permetteva un posizionamento corposo negli US.
Ma se la sensazione è giusta il vento sta cambiando.... e l'Asia sta tornando importante...... e forse destinataria di questi flussi..... mi sa che devo riguardarmi ETFconnect :).
Per quanto riguarda la correzione attuale potrebbe durare ancora qualche giorno per le divergenze degli oscillatori in atto sui principali indici (già segnalate qualche giorno fa..) e per un certo grado di compiacenza espresso dal vix e cpc. Un pò più di paura ci vuole...
Nel qual caso potrei espormi con più decisione.....
 
Gli indici possono crescere con volatilità al rialzo?
Certo che si ma occorre fare alcune precisazioni:
Questo fine settimana ho confrontato il Vix ed il Russell2000 che seppure non siano perfettamente correlati hanno due caratteristiche che permettono un interessante analisi. Il primo è un indicatore del sentiment degli operatori (soprattutto sugli estremi negativi) il secondo è un indice allargato che meglio rappresenta la forza di un mercato.
Dal minimo del 1990 all'inizio del 1996 il Russell è cresciuto di oltre il 100% mnetre il Vix ha passato il 1990/1991 in una costante discesa e dal 1992 a fine 1995 in una calma apparente interrotta brevemente da qualche risalita durante le brevi fasi correttive del mercato.
Il violento rialzo di inizio 1996 (quello dove Greenspan parlò di esuberanza irrazionale) portò ad un certo rialzo del Vix confermato sal successivo ribasso che rese il VIX strutturalmente più elevato.
Dal 1996 al 2000 crebbe si, di un altro 100% circa mentre la volatilità aumento strutturalmente ma anche le oscillazione degli indici aumentarono in maniera significativa creando più ansia tra gli operatori (nel 1998 il Russell sui minimi testò i livelli del 1996). Nel frattempo il Vix restò elevato fino al 2002 (in corrispondenza di un nuovo test del russel sui minimi del 1996 e del 1998) quando il vix cominciò la discesa che prosegue tuttora. Tra parentesi l'aumento del Vix alla fine degli anni 90 e le sue prime esplosioni (vedi fine 1997 con la crisi dell'area asiatica e del brasile) anticiparono di poco il top dell'A/D line del Nyse che si riprenderà definitivamente solo dopo l'ultimo picco della volatilità del 2002.
Tutto questo per dire che gli indici possono crescere con volatilità al rialzo ma la crescita potrebbe essere meno stabile che in una fase di volatilità stabile o discendente, meno partecipata in termini di titoli e quindi più difficile da cogliere e nel lungo periodo meno profittevole in quanto nel caso degli indici allargati e dell'A/D line non ha portato ad un sostanziale guadagno.


1103552107vixrut.gif
 
Intervengo innanzitutto per fare gli Auguri ai vicini di "stanza" (virtuale).
Spiego la mia visione della volatilità. Le direzioni del mercato le stabiliscono i grossi flussi di denaro. Quando si muovono questi flussi il mercato viene forzato in una direzione con conseguente incremento della volatilità. Se i grossi flussi sono in acquisto la volatilità si alza nelle fasi di rialzo. Se sono in vendita la volatilità si rialza in quelli di ribasso. Fintanto che gli indici si muovono al rialzo con contrazione della volatilità significa semplicemente DISTRIBUZIONE.
Cambierò idea se ci saranno incrementi degli indici con volatilità al rialzo.
Sul fatto che gli indici siano saliti questa è una pura illusione ottica. Gli indici amewricani denominati in dollari in termini reali hanno perso poco meno del 10%. L'unica area che ha attratto investimenti e capitali è quella dell'Euro. Tutte le letture Macro sono confuse dalla valanga di carta verde che è stata immessa sul mercato generando un'inflazione di tutti gli asset possibili da quelli materiali (immobili, commodity) a quelli "virtuali (stocks, obbligazioni). Vedremo questo esperimento come si chiuderà.
Personalmente nel mio portafoglio "pensionistico" ho praticamente solo metallo giallo.
Ancora Auguri, che credo ce ne avremo bisogno! :smile:
 
Grazie a tutti per gli Auguri che ricambio e un ringraziamento a Christiano per l'ottimo intervento... :)
Per S. : adesso mi faccio una corsetta sulla passeggiata tra Imperia e Diano... il tempo è troppo bello per non respirare un pò di aria buona...
penso che tu sia in vacanza nevvero? 8)
 
Un pò in ritardo postiamo qualche COT...

1103818463cotspx21122004.png


1103818576coteminispx20122004.png


1103818610coteuro20122004.png


1103818639cotgold20122004.png


1103818678cotust20122004.png


e lo spx con l'open interest che è l'unico reale segnale di stress attuale sulle letture dei Cot....

1103818798cotsp22122004.png
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto