Macroeconomia la situazione (12 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
Gli internals sono quei dati che permettono di capire lo spessore del mercato in una fase di trend. Tra di essi i più conosciuti sono l' advance decline line che rappresenta attraverso una linea il rapporto tra i titoli al rialzo e i titoli al ribasso in una certa seduta oppure esiste anche un'indice che misura il rapporto tra titoli sui nuovi massimi e titoli sui nuovi minimi oppure ancora indicatori che misurano la percentuale di azioni sopra la media mobile a 200 giorni o sopra a quella a 50 giorni o quelli ancora che misurano il rapporto tra i volumi dei titoli al rialzo e i volumi dei titoli al ribasso. L'insieme di questi indicatori permette di capire se la fase di rialzo ribasso è in una fase ancora costruttiva oppure si sono raggiunti estremi pericolosi che possono segnalare inversioni.
Interessanti considerazioni possono derivare da eventuali divergenze tra questi indicatori e il comportamento del mercato o dalle eventuali divergenze degli oscillatori stessi degli indicatori.



Su stockcharts sono rappresentati tutti questi indicatori.... qua metto altri due siti di interesse...

http://marketrac.nyse.com/mt/

http://www.aegeancapital.com/general/DPcharts.htm

Ve ne sono moltissimi comunque e oltre alla spiegazioni su stockcharts trovi alcuni possibili modi di impiego tra i chartisti free....

http://stockcharts.com/def/servlet/Favorites.CServlet?obj=public&cmd=show&disp=RED
 

Rino Alfeo

Nuovo forumer
gipa69 ha scritto:
Gli internals sono quei dati che permettono di capire lo spessore del mercato in una fase di trend. Tra di essi i più conosciuti sono l' advance decline line che rappresenta attraverso una linea il rapporto tra i titoli al rialzo e i titoli al ribasso in una certa seduta oppure esiste anche un'indice che misura il rapporto tra titoli sui nuovi massimi e titoli sui nuovi minimi oppure ancora indicatori che misurano la percentuale di azioni sopra la media mobile a 200 giorni o sopra a quella a 50 giorni o quelli ancora che misurano il rapporto tra i volumi dei titoli al rialzo e i volumi dei titoli al ribasso. L'insieme di questi indicatori permette di capire se la fase di rialzo ribasso è in una fase ancora costruttiva oppure si sono raggiunti estremi pericolosi che possono segnalare inversioni.
Interessanti considerazioni possono derivare da eventuali divergenze tra questi indicatori e il comportamento del mercato o dalle eventuali divergenze degli oscillatori stessi degli indicatori.



Su stockcharts sono rappresentati tutti questi indicatori.... qua metto altri due siti di interesse...

http://marketrac.nyse.com/mt/

http://www.aegeancapital.com/general/DPcharts.htm

Ve ne sono moltissimi comunque e oltre alla spiegazioni su stockcharts trovi alcuni possibili modi di impiego tra i chartisti free....

http://stockcharts.com/def/servlet/Favorites.CServlet?obj=public&cmd=show&disp=RED

Ciao Gipa,

qualcosa sull'ampiezza del mercato italiano puoi trovarlo anche qui:

http://www.ageitalia.net/default.htm

Di nuovo buon 2005 e buon trading.
 

gipa69

collegio dei patafisici
2005!

Nel corso di questo rally che ha ormai superato i due anni di vita (se consideriamo i minimi di ottobre 2002), alcuni macrotrend di derivazione economica hanno segnato la possibilità di extragain sui mercati. Lo sviluppo di questi trades è stato portato avanti dalle banche commerciali e dagli hedge fund, (segnando questo periodo come il primo vero periodo in cui investitori professionali possono passare da un mercato all'altro con facilità disarmante) sfruttando strategie di spread e di momentum. In particolare i due macrotrend più evidenti e più sviluppati da questi operatori sono stati i tassi bassi a breve da una parte e la debolezza del dollaro dall'altra. In particolare il 2003 ha sviluppato con maggiore forza il trade legato alla curva dei tassi US che ha fornito liquidità al sistema e sfruttava la scelta della FED di rimanere a tassi fermi per un considerevole periodo di tempo. Indebitarsi a breve ed investire a lungo con leva consentiva guadagni corposi garantendo a diversi hadge e banche risultati stellari. Quando nel 2004 la FED cambiò la propria strategia sui tassi le ricoperture del trade rallento la fase speculativa dei movimenti finanziari, fece crescere la parte a lunga della curva, fece salire le aspettative inflazionistiche e portò al consolidamento degli indici.
Ma gli hedge e le banche non si sono persi d'animo ed hanno sviluppato altri trade per sviluppare le proprie strategie speculative. Da una parte hanno continuato a sfruttare la debolezza del dollaro per l'indebitamento (aumentando la liquidità sistemica), dall'altra la curva dei tassi europei si è sostituita in buona parte a quella americana in quanto più stabile anche se meno profittevole ed i mercati con yield significativi sono diventati il posto principe dove allocare i dollari presi a prestito. Tutto questo ha esacerbato i trend in atto dal punto di vista macro portando i mercati a livelli molto elevati di speculazione. Essendo alcuni di questi trend effettuati senza copertura e con leva un loro possibile reverse potrebbe riportare i mercati in una fase di consolidamento perchè la liquidità verrebbe improvvisamente contratta.
Tra i vari motivi macro che potrebbero interrompere queste strategie abbiamo:
1)Forza del dollaro
2)Rialzo dei tassi US superiori al previsto
3)Hard lending della Cina
4)Esplosione dell'inflazione.
In questo momento dal punto di vista tecnico i mercati leader sono parecchio tirati seppure non in presenza di alcun segnale di reverse mentre la curva dei tassi US sta mostrando una certa spinta al rialzo soprattutto nella parte breve, il dollaro index presenta divergenze sugli oscillatori simili a quelle di inizio 2004 ed è vicino a resistenze importanti che però essendo di diversi anni fa hanno un pò perso di valenza, l'oro mostra una debolezza che non conferma il movimento del dollaro ma a sua volta gli indici auriferi confermano solo in parte la debolezza del fisico dimostrando che gli operatori sono parecchio incerti per gli scenari prossimi venturi.
Nel frattempo arriviamo a fine anno dove l'appetito al rischio è parecchio elevato in quanto i debiti sovrani di Argentina e Veneuzela sono stati i migliori del 2004 mentre lo spread tra i titoli tripla A e B singola si è ridotto ai minimi storici con le emissioni di obbligazioni tripla C al record storico, le azioni dei paesi emergenti hanno sovraperformato quelle dei paesi più avanzati e le valute e le curve dei tassi dei paesi con gli Yield più elevati hanno sovraperformato le valute e la curva dei tassi con i rendimenti più bassi. Nel frattempo molti indicatori di sentiment dei mercati finanziari sono arrivati a livelli elevati e anche il CPC ha raggiunto una conformazione tecnica che nel recente passato ha spesso segnalato future difficoltàe il rialzo ciclico sta raggiungendo i suoi livello medio in termini di durata (2 anni e mezzo circa).
Tutto questo porta ad una probabilità elevata che il mercato raggiunga nel corso del prossimi mesi il suo massimo di periodo e poi imposti una correzione significativa del movimento (non un crollo secondo me...).
Per capire i modi dovremmo osservare il mercato giornalmente ed in particolare le prossime sedute potrebbero essere importanti perchè assommano scadenze cicliche (vedere i grafici della settimana scorsa) a situazioni tirate. In particolare una accelerazione nelle prime sedute dell'anno potrebbe portare al top di periodo in breve tempo anche se la sua configurazione prima di svilupparsi completamente avrebbe la necessità di un periodo più lungo.
Una situazione di staticità seguita da un consolidamento di breve potrebbe invece prolungare la fase rialzista in termini di tempo ma anche di punti guadagnati.
Staremo a vedere.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Giusto ieri :D citavo alcuni trend di lungo che avevano permesso la situazione attuale del mercato e che se reversavano avrebbero potuto mettere in difficoltà i mercati.
Oggi il trend numero 1 e cioè la debolezza del dollaro si è reversata (con scarsi volumi) e i mercati finanziari hanno subito tentennato.
Non ritengo questa ancora una inversione perchè c'è ancora spazio prima che si possa parlare di reverse e la seduta non è stata la classica seduta di rovesciamento di un trend ma è stato una prova di quello che potrebbe succedere al mercato se le posizioni univoche contro dollaro venissero riversate. Secondo me è possibile che ci sia una ulteriore estensione ribassista del dollaro prima del suo reale reverse e quindi un nuovo rally dell'azionario. Come detto la negatività di queste sedute serve a ridurre l'entusiasmo degli operatori e riportare il sentiment su binari più accettabili per potere effettuare un nuovo slancio rialzista. Ma occorre fare molta attenzione...... seduta educativa!
 

gipa69

collegio dei patafisici
In un certo senso giornate molto interessanti ma molto lunghe da spiegare e comprendere....
Le minute della FED che citano rischi inflazionistici e nuovi aumenti dei tassi (che il mercato stima a questo punto superiori al consensus) hanno attivato il punto 2 e il punto 4 del post domenicale che riuniti al punto 1) e cioè la forza del dollaro ed ad un possente rally del petrolio hanno messo dentro quasi tutto il possibile per far scendere decisamente il mercato. Il reverse del sentiment è stato compiuto in due sedute ed unite a chiusure affrettate su alcuni trades speculativi ha portato ad un sell-off deciso su alcuni mercati (vedi la seduta del Rame) ed alla debolezza dei mercati più speculativi. Ora come indicatovi nei grafici di qualche tempo fa dal punto di vista delle scadenze di fibonacci la data odierna risulta come un momento di possibile svolta del mercato; il problema sarà capire se si tratta di svolta che segnala un massimo od un minimo....
L'inversione del dollaro è al test delle prime importanti resistenze e se andrà ancora sù avra parecchio spazio davanti (e gli indici azionari pure... :rolleyes: ). In questo scenario il mercato Giapponese e i mercati europei resistono meglio in quanto meno influenzabili dai dati sull'inflazione o sulla risalita dei tassi.... ma se il trend continuasse l'infezione sarebbe inevitabile e dolorosa.
Continua anche la correlazione con lo scenario del 1972......
Personalmente ritengo questa una correzione di breve e domani qualche piccola puntata accumulativa me la farò.....
 

generali1984

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
........................
Continua anche la correlazione con lo scenario del 1972......

.................
Personalmente ritengo questa una correzione di breve e domani qualche piccola puntata accumulativa me la farò.....


Anche quella con il periodo 85-90 si difende bene
............................
Sono ai minimi termini (pancetta a parte :rolleyes: ) da sempre ,
vuoto per la parte da trading e al 30% su quella da cassettista ,
non mi ero messo così nemmeno nel 99 , probabilmente dipende
dal fatto di seguire troppo le evoluzioni del mercato .
O forse dal fatto che non ci capisco un ciufolo,
ma questa non è una novità .............la novità potrebbe essere
che ora ne sono cosciente ? :p :p

Se non fosse che ci son già mi metterei a cantare
"Voglio andare a vivere in campagna........." :rolleyes:
 

smile

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
In un certo senso giornate molto interessanti ma molto lunghe da spiegare e comprendere....
Le minute della FED che citano rischi inflazionistici e nuovi aumenti dei tassi (che il mercato stima a questo punto superiori al consensus) hanno attivato il punto 2 e il punto 4 del post domenicale che riuniti al punto 1) e cioè la forza del dollaro ed ad un possente rally del petrolio hanno messo dentro quasi tutto il possibile per far scendere decisamente il mercato. Il reverse del sentiment è stato compiuto in due sedute ed unite a chiusure affrettate su alcuni trades speculativi ha portato ad un sell-off deciso su alcuni mercati (vedi la seduta del Rame) ed alla debolezza dei mercati più speculativi. Ora come indicatovi nei grafici di qualche tempo fa dal punto di vista delle scadenze di fibonacci la data odierna risulta come un momento di possibile svolta del mercato; il problema sarà capire se si tratta di svolta che segnala un massimo od un minimo....
L'inversione del dollaro è al test delle prime importanti resistenze e se andrà ancora sù avra parecchio spazio davanti (e gli indici azionari pure... :rolleyes: ). In questo scenario il mercato Giapponese e i mercati europei resistono meglio in quanto meno influenzabili dai dati sull'inflazione o sulla risalita dei tassi.... ma se il trend continuasse l'infezione sarebbe inevitabile e dolorosa.
Continua anche la correlazione con lo scenario del 1972......
Personalmente ritengo questa una correzione di breve e domani qualche piccola puntata accumulativa me la farò.....



area 1565 dovrebbe portare ad una reazione di almeno una trentina di pti meglio sarebbe se facesse una apertura in gap down cmq io a 1574,5 la prima fisches la gioco

ciao the best gipa from imperia :)

nb il bullisch index lo riesci a postare ?


gipa dimanticavo i volumi sono nettamente superiori in discesa .....per cui il mio long sarà da mordi e fuggi almeno x ora ...
 

gipa69

collegio dei patafisici
Hai ragione... non bisogna essere troppo aggressivi per tutte le considerazioni fatte fino ad adesso.... Se nelle prime due/tre ore fa un minimo ci proverò comunque... i volumi alti sono segnali di liquidazione di posizioniche potevano solo essere liquidate.... occorrerà vedere sul rimbalzo come si comporteranno....
Ciao :)
 

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