Macroeconomia la situazione (2 lettori)
- Creatore Discussione gipa69
- Data di Inizio
gipa69
collegio dei patafisici
Top di marzo... e ora?
Come dicevo nelle settimane precedenti Marzo poteva essere il mese di un nuovo massimo degli indici e su diversi di questi si sta verificando. Ora quello da capire è se questo massimo verrà seguito da una correzione importante (come penso io) oppure porterà gli indici su livelli significativamente più alti. Al momento i segnali che io seguo indicano un massimo possibile da qua aqualche settimana ma al momento essendo il trend rialzista ed i mercati leaded in accelerazione anticipare il ribasso potrebbe essere dannoso per cui è più prudente seguire il mercato alzando gli stop e alleggerendo progressivamente in attesa del climax finale.
Nelle settimane precedenti ho indicato i mercati ed i settori leader da monitorare, di come sia importante monitorare il ratio tra il prezzo del bond trentennale e del dollar index per misurare approssimativamente la situazione della liquidità finanziaria, il baltic dry index come un buon leading indicator economico, il movimento dei ritardatari come segnale di fine trend, la durata media dei bull market ciclici ecc.
Nella fase attuale possiamo aggiungere tre particolare a conferma della situazione attuale:
1)L'allontanamento progressivo dei settori leader e dei mercati leader dalle proprie medie mobili.
2)La relativa confidenza del mercato seppure in presenza di un petrolio vicino ai massimi e di diverse commodity industriali ancora forti
3)Il rally settimanale del palladio, ritardatario principe tra le commodity industriali e che sembra sviluppare un movimento simile a quello effettuato nei pressi dei massimi dei mercati azionari del 2004.
Come dicevo nelle settimane precedenti Marzo poteva essere il mese di un nuovo massimo degli indici e su diversi di questi si sta verificando. Ora quello da capire è se questo massimo verrà seguito da una correzione importante (come penso io) oppure porterà gli indici su livelli significativamente più alti. Al momento i segnali che io seguo indicano un massimo possibile da qua aqualche settimana ma al momento essendo il trend rialzista ed i mercati leaded in accelerazione anticipare il ribasso potrebbe essere dannoso per cui è più prudente seguire il mercato alzando gli stop e alleggerendo progressivamente in attesa del climax finale.
Nelle settimane precedenti ho indicato i mercati ed i settori leader da monitorare, di come sia importante monitorare il ratio tra il prezzo del bond trentennale e del dollar index per misurare approssimativamente la situazione della liquidità finanziaria, il baltic dry index come un buon leading indicator economico, il movimento dei ritardatari come segnale di fine trend, la durata media dei bull market ciclici ecc.
Nella fase attuale possiamo aggiungere tre particolare a conferma della situazione attuale:
1)L'allontanamento progressivo dei settori leader e dei mercati leader dalle proprie medie mobili.
2)La relativa confidenza del mercato seppure in presenza di un petrolio vicino ai massimi e di diverse commodity industriali ancora forti
3)Il rally settimanale del palladio, ritardatario principe tra le commodity industriali e che sembra sviluppare un movimento simile a quello effettuato nei pressi dei massimi dei mercati azionari del 2004.
giomf
Forumer storico
Cercando di spiegarlo.... ?
Allora...prima cosa...questo grafico lo si può vedere sempre aggiornato da qualche parte....?
E' il rapporto fra il prezzo del bond-trentennale-USA....e il dollar-index...?
Per dollar-index...che si intende....?
Forse il valore del dollaro rapportato all' euro... ?
Allora...prima cosa...questo grafico lo si può vedere sempre aggiornato da qualche parte....?
E' il rapporto fra il prezzo del bond-trentennale-USA....e il dollar-index...?
Per dollar-index...che si intende....?
Forse il valore del dollaro rapportato all' euro... ?
gipa69
collegio dei patafisici
Stockcharts lo aggiorna giornalmente...
è il rapporto tra il prezzo del bond trentennale e il dollar index che non è il rapporto euro dollaro ma è il rapporto di cambio tra il dollaro ed un paniere di valute considerate tra le più importanti (in realtà non sono rappresentate molte di quelle che nella fase attuale hanno un peso specifico importante sulla bilancia commerciale US come diverse valute asiatiche).
Questa è la composizione del future del dollar index...
http://www.nybot.com/specs/dx.htm
Questo grafico ha mostrato un alta correlazione con i titoli commodity oriented negli ultimi due anni e con tutti i titoli legati alla reflazione probabilmente perchè la maggiore liquidità finanziaria estratta per investimenti è stata creata attraverso la contrazione dei rendimenti e la discesa del dollaro. ma questa è una mia interpretazione....
è il rapporto tra il prezzo del bond trentennale e il dollar index che non è il rapporto euro dollaro ma è il rapporto di cambio tra il dollaro ed un paniere di valute considerate tra le più importanti (in realtà non sono rappresentate molte di quelle che nella fase attuale hanno un peso specifico importante sulla bilancia commerciale US come diverse valute asiatiche).
Questa è la composizione del future del dollar index...
http://www.nybot.com/specs/dx.htm
Questo grafico ha mostrato un alta correlazione con i titoli commodity oriented negli ultimi due anni e con tutti i titoli legati alla reflazione probabilmente perchè la maggiore liquidità finanziaria estratta per investimenti è stata creata attraverso la contrazione dei rendimenti e la discesa del dollaro. ma questa è una mia interpretazione....
generali1984
Forumer storico
Uppete 
ElDiego
Forumer attivo
Ecco una spiegazione del termine 'stagflazione', trovato per caso oggi in rete :
E’ la combinazione dei termini stagnazione e inflazione.
Si ha una stagflazione, infatti, quando oltre ad aumentare i prezzi, l’economia è ferma , non cresce, in pratica è stagnante.
Un fenomeno economico piuttosto raro che però ciclicamente si verifica nel momento in cui l’inflazione domina con l’assenza di domanda che porta a una stasi dell’economia e a una fase di disoccupazione.
Di solito si verifica quando la politiche economica errata e le riforme politiche poco strutturali sono accompagnate dalla sfiducia dei consumatori e dall’ infelice congiuntura internazionale.
Situazioni storiche di stagflazione si sono verificate nei grandi Paesi industrializzati, e tra questi anche l’Italia, durante gli anni ’70, in coincidenza dell’aumento indiscriminato del prezzo del petrolio.
In quella circostanza il cartello petrolifero dell’Opec gettò l'Occidente nella recessione facendo salire al tempo stesso alle stelle il costo della vita.
La stagflazione è uno dei pericoli più temuti per la stabilità di un Paese. Rappresenta una sorta di cane che si morde la coda. Il rimedio immediato a una fase di 'carovita' è, infatti, quello di ridurre la massa monetaria in circolazione.
In questo modo, però, mentre si cerca di contenere la domanda al tempo stesso si acuisce la situazione di paralisi dell’economia, paralizzando la già deficitaria crescita.
Che ne dici, gipa, descrive abbastanza bene la situazione nella quale si
trova attualmente l'Italia (e non solo), o sbaglio ?
E’ la combinazione dei termini stagnazione e inflazione.
Si ha una stagflazione, infatti, quando oltre ad aumentare i prezzi, l’economia è ferma , non cresce, in pratica è stagnante.
Un fenomeno economico piuttosto raro che però ciclicamente si verifica nel momento in cui l’inflazione domina con l’assenza di domanda che porta a una stasi dell’economia e a una fase di disoccupazione.
Di solito si verifica quando la politiche economica errata e le riforme politiche poco strutturali sono accompagnate dalla sfiducia dei consumatori e dall’ infelice congiuntura internazionale.
Situazioni storiche di stagflazione si sono verificate nei grandi Paesi industrializzati, e tra questi anche l’Italia, durante gli anni ’70, in coincidenza dell’aumento indiscriminato del prezzo del petrolio.
In quella circostanza il cartello petrolifero dell’Opec gettò l'Occidente nella recessione facendo salire al tempo stesso alle stelle il costo della vita.
La stagflazione è uno dei pericoli più temuti per la stabilità di un Paese. Rappresenta una sorta di cane che si morde la coda. Il rimedio immediato a una fase di 'carovita' è, infatti, quello di ridurre la massa monetaria in circolazione.
In questo modo, però, mentre si cerca di contenere la domanda al tempo stesso si acuisce la situazione di paralisi dell’economia, paralizzando la già deficitaria crescita.
Che ne dici, gipa, descrive abbastanza bene la situazione nella quale si
trova attualmente l'Italia (e non solo), o sbaglio ?
gipa69
collegio dei patafisici
Avevo postato un articolo sull'argomento..... secondo me l'europa è dentro una stagflazione atipica, cioè dove ad una stagnazione della crescita è associata l'inflazione legata agli asset finanziari piuttosto che quella legata ai prezzi dovuta all'impatto della imponente mole della liquidità sui mercati stimolata dalle politiche accomodanti delle banche centrali. Naturalmente questa è la situazione attuale....
Un saluto a tutti..
Un saluto a tutti..