L'importanza dell'intermarket
Al momento la fase correttiva è stata limitata sui mercati leaders mentre sugli indici americani più rappresentativi (Standard&Poor's e Dow Jones Industrial) la chiusura di venerdì è avvenuta su un importante supporto di breve che se rotto potrebbe indicare la volontà del mercato di effettuare una correzione più profonda con il coinvolgimento maggiore dei mercati e indici leaders.
La fase attuale è molto interessante in quanto in contemporanea al test degli indici azionari abbiamo il rendimento delle obbligazioni decennali americane al test di una resistenza pluriennale, il prezzo del brent al test del massimo effettuato qualche mese fa e l'indice principali delle materie prime (CRB) in una fase di estensione rialzista molto violenta.
A questo punto le possibilità sembrano essere due:
1) Il petrolio e lo yield dei bond rompono le resistenze e vanno al rialzo portando probabilmente le commodity ad un top intermedio importante e i mercati azionari in ulteriore difficoltà in quanto aumenterebbo le aspettative per una contrazione economica più sostenuta.
2) Tutti e tre i mercati effettuano una pausa di consolidamento e stornano dai massimi ponendo i mercati azionari nelle condizioni per un ulteriore rally (che per me resterebbe distributivo).
Al momento le probabilità per i due scenari sono in equilibrio...
Per le commodity industriali è comunque probabile una prossima pausa di consolidamento derivante anche dalla situazione della domanda che sembrerebbe in rallentamento
Dal punto di vista macro la correzione attuale del mercato sembra prettamente finanziaria
La riduzione degli acquisti di treasury e obbligazioni governative americane ha riguardato principalmente i paradisi fiscali caraibici dove hanno sede molti hedge fund che hanno ridotto nel corso degli ultimi 6 mesi il famoso trade speculativo sulla curva dei tassi US (a causa del rialzo dei tassi a breve) e quindi la liquidità preposta a comprare i mercati e le azioni dall'alto dividendo
Il mercantilismo delle banche centrali asiatiche in particolare si è invece solo rallentato momentaneo mentre in queste ultime sedute in base all'andamento dei cambi sembra probabilmente ripreso con un certo vigore.
Ecco quindi spiegata la correzione più marcata sui titoli ad alto dividendo e sui mercati difensivi ed un andamento più sostenuto dei mercati e titoli legati alle commodity ed alla reflazione in generale che solo nelle ultime sedute si sono innervositi per l'andamento del petrolio e le aspettative inflazionistiche.