LASSU'

Dopo aver messo in atto il più grande ricatto nella storia della nostra Repubblica,

quel Green pass che di fatto scavalca la libertà degli italiani e li costringe a vaccinarsi in cambio di un ritorno a una vita normale,

il governo Draghi ha già fissato il prossimo obiettivo: spingere anche i nostri ragazzi a ricevere la somministrazione.


Con appelli che hanno già iniziato a piovere, in prima fila quel Cts che per bocca del coordinatore Franco Locatelli ha parlato di “paure immotivate”.


Non tutti, però, sembrano pensarla allo stesso modo, a partire proprio da chi certi farmaci li produce.



L’11 agosto 2021, infatti, il New England Journal of Medicine, celebre rivista scientifica,
ha ospitato sulle proprie pagine gli studi clinici controllati randomizzati (i cosiddetti Rct)
realizzati da Moderna, uno dei colossi di Big Pharma che si è lanciato in fretta e furia
nel business del vaccino incassando milioni e milioni di euro.


Nelle prime righe, con riferimento alla somministrazione per gli adolescenti, si parla di “profilo di rischio accettabile”.

Non proprio un’espressione rassicurante.


A confermare che il quadro sia molto meno roseo di quanto invece raccontato dal nostro governo,

sono poi i dati e le tabelle che accompagnano lo studio, al quale hanno partecipato 3.732 adolescenti

tutti compresi in una fascia d’età tra i 12 e i 17 anni, maschi e femmine.


Circa due terzi hanno ricevuto reali dosi di vaccino,

a un terzo è stato invece iniettato un placebo, a loro insaputa.



Le reazioni avverse locali (anche minime, come semplici gonfiori)

sono state riscontate durante la prima settimana nel 95% dei vaccinati,

mentre l’86% dei casi si sono verificate reazioni sistemiche (affaticamento, mal di testa).



A preoccupare maggiormente, però, è il dato delle “reazioni avverse molto gravi”, che sono state tre.

Poche, si potrebbe pensare in un primo momento.

Eppure considerando il totale del campione, la percentuale è in realtà di circa l’uno per mille (0,12%).


Se proiettiamo questa statistica sull’intera popolazione dei giovani italiani, avremmo circa 4.100 ragazzi ricoverati.

Non proprio un quadro rassicurante.


E parliamo dei dati forniti dalle aziende che producono i vaccini,

e che non hanno certo interesse alcuno a fare allarmismo.


Qualcuno, ora, dovrebbe prendersi la briga di spiegarlo al Cts.
 
:grinangel::grinangel::grinangel::grinangel:

“Si chiamava Libertà. Un giorno scese per strada e prese a interrogare la gente che incontrava".


Le risposte che ebbe furono di questo genere:

«Fatevi i fatti vostri. –

Non te ne incaricare. –

Impicciati per te. –

Lascia perdere. –

Chi te lo fa fare? –

Te l’ha ordinato il medico? –

Ti pagano per questo? –

Sei stanca di campare? –

Ti puzza di vivere? –

Attacca l’asino dove vuole il padrone. –

Non fare la stupida. –

Non ti mettere nei guai. –

Gli stracci vanno per aria. –

Passata la festa gabbato il santo. –

L’oro non si macchia. –

Sta’ coi frati e zappa l’orto».


Libertà disse: «Questa gente è molto saggia, non ha bisogno di me».


Infatti cominciò a uscire meno e un giorno annunciò che se ne andava.



Ai giornalisti che l’assediavano per conoscere i motivi della sua decisione rispose in modo alquanto enigmatico.


Disse sorridendo: «La libertà va tenuta in continua riparazione».
 
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Ma dai. Ma non ci posso credere. Ma sarà mica vero ?



Mentre le autorità continuano a ribadire che il rapporto costi-benefici del vaccino è fortemente in favore dei secondi
anche con la scoperta della correlazione tra gravi trombosi ed i sieri AstraZeneca e Johnson & Johnson,
arriva la pesante accusa di Barbara Palombelli.


Mentre diversi Paesi stoppano i vaccini in questione e si discute di somministrazione consentita solo a determinate fasce d'età

"noi siamo delle cavie, siamo un’immensa clinica e sul nostro corpo si sta sperimentando un vaccino che sarebbe stato pronto tra tre anni",

è il ragionamento della giornalista e conduttrice di Stasera Italia su Rete 4 ospite di Massimo Giletti su Rtl 102.5.


"Ciò che innanzitutto non ha funzionato di questa situazione è stata l’euforia del giugno-luglio scorso,

quando ci dicevano che ci sarebbe stata la seconda ondata, preparavano gli ospedali e ci mettevano in guardia e gli stessi poi venivano ridicolizzati.

Qualcuno dovrà pagare per quella situazione, perché era chiarissimo che non era finita,

perché tutto il mondo continuava ad infettarsi, quindi il virus sarebbe tornato anche da noi e nessuno lo voleva ammettere"



è l'accusa della giornalista che non nomina mai il ministro della Salute Roberto Speranza ma il riferimento appare piuttosto chiaro.


In Italia 100 sono morti dopo il vaccino. La maggioranza (76) aveva fatto Pfizer


Anche perché il governo di Mario Draghi è "andato in Europa e non ha chiesto dei vaccini extra come ha fatto la Germania ed altri paesi,
la signora Gallina (la funzionaria che ha contrattato le scorte dei vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca per l'Unione europea, ndr),
che ha testimoniato giorni fa in Parlamento, ha detto candidamente ‘ma l’Italia non me li ha chiesti…’, quei contratti non sono trasparenti".
 
Che vergogna bidet. Se tu fossi un uomo ti dimetteresti.

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Il dramma degli afghani: aggrappati ai carrelli dell’aereo USA per fuggire da Kabul,
poi cadono nel vuoto
 
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Eccola qui un'altra buffona.

Le due foto che immortalano iconicamente il “prima” e il “dopo” resa di Kabul stanno facendo il giro del web.

Sono un segnale orribile della situazione. Utenti sconscertati.

“Al prossimo collegamento la renderanno invisibile”, scrive un utente a commento.

E ci sono tanti indignati che a fronte di una situazione drammatica per le donne in terra afghana

si chiedono come mai non giunga una risposta, un commento, una presa di posizione forte del coro mainstream,

pronto a inginocchiarsi per i diritti di tutti:

“Come mai nelle piazze e campi da calcio la gente non si inginocchia davanti a queste violenze ?

Non importa più a nessuno che fine faranno tutte quelle giovani ragazze e bambine.

In 20 anni hanno destabilizzato una popolazione per poi mandarli al patibolo.

L’intero mondo politico di sinistra dovrebbe vergognarsi”.



Già.
 
Non si fermano le prese di posizione sul concerto di Salmo.

Con Fedez lo scontro più duro, per il fatto di aver creato un assembramento non controllato
in cui si sono radunate centinaia di persone senza mascherina.


Ma ora Francesco De Gregori interviene e spiazza Fedez.

«Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole», esordisce.

«Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio
si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate.
A che serve allora il green pass ? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo?».

«Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale.
Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto
e nessuna attenzione per la musica “leggera” e per il nostro pubblico».


Salmo passa al contrattacco:

«La mia idea iniziale era fare protesta», contro le «regolette patetiche e ridicole» che «ha imposto lo Stato per i concerti», dice il rapper su Instagram.

Spiega dunque che tutto è stato organizzato «sotto falso nome», sollevando da ogni responsabilità l’amministrazione comunale.

«Sulla locandina c’era scritto Dj Triplo non Salmo».

«Gli organizzatori e quelli del comune non avevano idea di chi fosse Dj Triplo».

«Non sapevano di trovarsi davanti 3-4 mila persone».

E che l’intento era protestare contro le limitazioni imposte ai live.

«Perché dentro il concerto ti devi comportare in una certa maniera poi esci dal recinto e fai il ca… che ti pare.
E allora non va bene. A me non va di fare dei live in maniera molto triste e vedere le persone sedute,
distanziate e con la mascherina. Io non ci sto. Ok? Ho fatto l’ipocrita e lo stro… lo so.
Però mi sono battuto per le mie idee, perché le regole non vanno bene».

«Ora sarò sincero con voi, ragazzi: sapevo benissimo di andare incontro ad una marea di merda ma non me ne fregava un ca…
Ora che io abbia fatto una cazzata è discutibile, perché il live è stato fatto sotto una ruota panoramica.
È a dieci metri dal corso, dove ci saranno minimo diecimila persone al giorno in giro.
Tutte ammassate, senza mascherina, anche perché l’obbligo della mascherina in pubblico non c’è più.
Se io fossi andato al corso e mi fossi affacciato ad una finestra sarebbe stato uguale.
Quindi quali sono le regole che ho infranto?
Quali sarebbero le regole previste per un concerto all’aperto senza recinzione, senza ingressi, senza biglietti,
accessibile a tutti, accanto al centro, in una zona turistica?».


«Alcuni dei miei colleghi non l’hanno pensata come me, ovviamente ognuno è libero di esprimere la propria opinione.
Ma sappiate che per voi è una sconfitta artistica. Perché questa cosa dovevate farla anche voi.
Perché io mi sono battuto per cercare di andare contro delle regole ridicole. E questa cosa riguarda anche voi».


«E invece voi ve ne state nelle vostre villette, a collezionare i vostri ca… di vestiti Versace e Gucci e a sbattervene le pa…
E avete paura di perdere le cose. Rischiate ogni tanto nella vita, battetevi per qualcosa, se vi interessa la musica.
Ma secondo me, sapete qual è il problema? È che della musica a voi non ve ne frega un ca… Non avete le palle per rischiare».


«Fedez, non ho aderito alle tue iniziative seppur giuste perché mi stai sul ca…!
E io questa cosa non te l’ho mai nascosta. Però penso tu sia un ottimo politico.
Se bravissimo come politico ed è quello che devi fare. Te lo auguro.
Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare la raccolta fondi per aiutare la Sardegna.
Perché il quello tu sei bravissimo. Però, sono sincero, non volevo avere a che fare niente con te. Questa è la verità».


«Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia».
 
Da una settimana sta montando in zona una polemica per un
ragazzo "non della zona" morto annegato dopo che si è lanciato da un ponticello.
................Fosse stato "della zona" tutto sarebbe passato sotto silenzio.
Ma si sà, oggi gira così. Ci si inginocchia per un delinquente e si sta zitti per
ciò che succede in una Nazione.


«Quando ha visto che nessuno si buttava, si è gettata lei.
Sa nuotare molto bene, conosce il fiume e sa che lì si tocca».

Mamma Silvia Guffanti racconta così, con poche parole, il gesto di sua figlia Viola,
13 anni che l’altro giorno ha sfidato la corrente per cercare di salvare
Youssef Janoui, 21 anni, morto purtroppo annegato.

«Lei non vuole parlare è sotto choc. Ma non voglio nemmeno che venga osannata perché ha rischiato grosso e l’ho rimproverata».


«I tuffi nell’Adda non sono pericolosi - spiegano comunque tutti in paese. -
Non lo sono dal trampolino del Toffo e nemmeno dal ponte.
A patto di sapere quello che si fa e di sapere nuotare».

A ventiquattr’ore dalla morte di Youssef ne sono tutti convinti.

«Qui ci si è sempre buttati nel fiume. È una tradizione.
Ci sono adulti che salgono sul ponte, per la festa del paese,
e si lanciano con catene di bambini che gli vengono affidati dai genitori.
È sicuro se si sa quel che si fa».

«La corrente non è forte - spiega un altro - non bisogna opporsi ma lasciarsi trascinare».

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Sono stati presentati i moduli 13F che gli operatori sono obbligati a presentare alla Fed
per rendere note le proprie posizioni ed è interessante vedere le posizioni degli investitori più intelligenti.


Vediamo cosa ha fatto Michael Burry che lo scorso trimestre aveva delle forti posizioni contro Tesla
e scommetteva, nel caso specifico perdendo, su inflazione e calo del valore dei titoli di stato Usa,.


Un’altra posizione notevole è stata la sostanziale scommessa rialzista di Burry
sui giganti FAAMG Alphabet e Facebook, dove Scion possedeva poco più di 160 milioni di dollari in Call premium,
o l’equivalente di 80.000 azioni di GOOGLE e 550.000 azioni di FB.



Questa mattina Scion Asset Management di Burry ha rilasciato il suo ultimo 13F, e ancora una volta c’è stata una notevole sorpresa:
una grande scommessa ribassista contro uno dei più grandi cacciatori di bolle di Wall Street: Cathie Wood.


In particolare, al 30 giugno, Scion possedeva contratti di put contro 235.500 azioni di ARK Innovation ETF.

Come ormai tutti sanno, l’exchange-traded fund di Cathie Wood e la sua società Ark Investment Management
sono emersi come US SoftBank, investendo miliardi in qualsiasi cosa con una “storia”
e scommettendo per una crescita praticamente perpetua in innumerevoli titoli in crescita e slancio.

Nel processo ha attirato miliardi nell’ultimo anno dopo che le sue scommesse tematiche
incentrate sulla tecnologia hanno trionfato sul mercato nel 2020, sebbene Wood e Ark
abbiano faticato a mantenere il loro slancio quest’anno, tra le preoccupazioni per le valutazioni elevate e l’accelerazione dell’inflazione.

Tra l’altro la Woods ha perso nella quotazione IPO di RobinHood.


A dire il vero, Burry stava già scommettendo indirettamente contro il più grande long di Ark, Tesla,
ma ora ha affrontato direttamente Cathie Wood.

E a proposito di TESLA, la massiccia scommessa ribassista di Burry è aumentata di oltre il 34%
e le put ora coprono 1.075.500 azioni TSLA, per un valore nominale di $ 731 milioni al 30 giugno
(naturalmente il capitale effettivo a rischio è molto più basso, anche se senza maggiori dettagli
è impossibile definire la sua piena esposizione), rendendo il TSLA short la sua posizione più grande.


Oltre ad Ark e Tesla, Burry ha aggiunto molte delle sue posizioni nell’ultimo trimestre,
aumentando la sua posizione rialzista su Facebook del 71%, aggiungendo anche modestamente le sue chiamate di Alphabet.


Notevole anche Burry si è aggiunto a una delle azioni di liquidazione di Archegos,
mostrando una quota di 24.780 azioni di Discovery al 30 giugno.


C’è stata una notevole rotazione altrove, con il fondo che ha aperto nuove posizioni call in McKesson, Walmart, Cardinal Health,
nonché una nuova posizione azionaria nel produttore di energia Ovintiv mentre ha liquidato le sue posizioni in Occidental, Precision Drilling;
Burry ha anche aggiunto al fornitore di strutture correttive GEO Group,
liquidando la sua modesta partecipazione in Lumen, Genco Shipping, RPT Realty, Now Inc, NetApp, Meredith e altri.


Complessivamente, il portafoglio di Burry aveva un valore nominale di poco più di $2 miliardi al 30 giugno, ma si noti che la maggior parte di questo è sotto forma di call e put value-equivalent, cioè di valore di mercato dell’esercizio delle eventuali opzioni; il valore effettivo a rischio per Burry in questi nomi è molto più basso.


Per riassumere: Burry vede
un ribasso nell’ETF Ark di Tesla e Cathie Wood,
un rialzo in Alphabet e Facebook,
e sta scommettendo su un’impennata dei rendimenti del Tesoro.


La tabella sottostante riassume l’ultimo Scion 13F, con nuove posizioni in verde:


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Cathie Woods è stata recentemente elogiata dal Corriere per le sue “Abilità”.

Anche per questo Burry è più interessante…
 
In questa storia dispotica e distopica che dura ormai da due anni, è come se il mondo si fosse diviso in due:

da una parte, abbiamo il mondo dell’informazione e delle istituzioni che costituiscono ormai un vero e proprio circo mediatico istituzionale;

dall’altra parte, il mondo della quotidianità fatta da persone normali che oltre a fare i conti con la realtà e con il virus,
deve fronteggiare le stupidità organizzate del mondo mediatico e istituzionale.



Oggi, mi trovo sulla spiaggia delle Cannelle, in Calabria – sul versante jonico – perché oltre ad essere una splendida spiaggia,
è anche una spiaggia “libera”, dove le persone possono liberamente gestire le proprie attività vacanziere,
in maniera utile a se stessi e agli altri, grazie a giudizio e buon senso.


Intanto ecco una notizia sulla riapertura della scuola che appartiene al mondo delle stupidaggini.



Dopo due anni, ecco due grandi ideone per riaprire le scuole:

tenere aperte le finestre

e ricorrere al green pass (!).


Tenere aperte le finestre:


come si farà quando farà freddo?

Come si farà quando pioverà o tirerà vento?

È evidente che si tratta di un’idea cretina.


Poi c’è il green pass, il quale non è che un ricatto di stato.

Non serve a proteggere, non serve ad evitare il contagio.



Non a caso la Corte costituzionale spagnola l’ha respinto

e non a caso si tratta di una soluzione discriminante,

usata soltanto Francia e Italia, cioè i due paesi più statalisti d’Europa.


Che strana cosa che è questa:

tutti vogliono includere

ed invece ci si trova ad escludere perennemente gli altri sulla base peraltro di nozioni,
informazioni e conoscenze che non riescono a dimostrare la superiorità delle proprie posizioni.



Non a caso, coloro che scelgono di non vaccinarsi, non possono essere considerati degli irresponsabili; non possono essere considerati dei colpevoli.

La vaccinazione, infatti, è una libera scelta.

Se lo Stato vuole l’obbligo deve porlo.

Invece, non pone l’obbligo e cerca di ricorrere ad un obbligo surrettizio indotto.

Lo Stato che non si assume questa responsabilità colpevolizza gli altri ritenendoli responsabili.



Come si vede, ci si trova in una situazione distopica e dispotica

in cui l’esercizio della nostra libertà,

del nostro pensiero

e la ricerca delle conoscenze più giuste e appropriate

sono diventati la maggiore risorsa per governare noi stessi

e non farci governare eccessivamente dagli stupidi e dagli autoritari

è tutto.
 

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