LE COSE PIU' BELLE DELLA VITA O SONO IMMORALI O ILLEGALI OPPURE FANNO INGRASSARE

Che il cashback sarebbe stato un fallimento lo si era capito sin dai primi minuti.

Il progetto in sé,
il modo in cui è stato pompato,
lo squilibrio tra domanda e offerta,
le rivolte dei commercianti stessi.

Una stortura insomma.

E a conti fatti, alla fine di questa ennesima esperienza “trionfale” del governo Conte,
ecco a tirare le somme, con nessun consumatore che ha raggiunto le famose 150 euro di rimborso
e altri che, addirittura, ora rischiano di non vedere nemmeno un centesimo di rimborso.

Una truffa di Stato, quindi.

Molti consumatori, in queste ore, nel controllare sull’app IO il bilancio dei rimborsi in arrivo
scoprono che alcune transazioni non sono addirittura state conteggiate.


Come spiega molto bene Alessandro Longo su Repubblica,
“significa perdere il rimborso del 10 per cento su quel pagamento.
È capitato anche a utenti esperti di digitale, che hanno riportato i problemi su diversi siti, social network e a Repubblica.
Se ne lamenta anche l’associazione dei consumatori Consumerismo, in una nota di denuncia:
‘Raffica di segnalazioni in tutta Italia da parte di consumatori che sono stati esclusi dall’Extra Cashback di Natale
a causa di transazioni che, inspiegabilmente, non sono state registrate dall’App IO’, si legge.
La beffa è grave in particolare per chi, a causa del problema, non è riuscito a raggiungere la quota minima di dieci transazioni
e che quindi ha perso del tutto le decine di euro di cashback a cui avrebbe diritto”.


È il caso di Mila Fiordalisi, direttrice della rivista specializzata in digitale Corcom.
A quanto riferisce PagoPa Spa, la società pubblica che gestisce l’operazione cashback,
sta indagando sui casi – fa sapere a Repubblica – ma ipotizza già una prima spiegazione:

“Le cause del problema sono molteplici. Prima di tutto, alcuni utenti
sono certo incappati in note eccezioni del cashback, già riportate sui giornali.
Ad esempio hanno pagato con il cellulare, tramite Google Pay, Samsung Pay, Apple Pay o altri sistemi,
che però non sono ancora supportati. Lo saranno nei prossimi giorni, con la nuova versione di App Io.
Oppure hanno fatto pagamenti con contactless e il Pos ha utilizzato, in automatico,
un secondo circuito associato alla carta (tipicamente Maestro) e non ancora registrato al cashback”.


Gli utenti esperti sanno però di queste eccezioni, ma alcuni di loro hanno subito comunque la perdita del rimborso.

Il problema più grave è che agli utenti non è dato di sapere se stanno usando un esercente abilitato.

Inoltre, la grande distribuzione tende a usare acquirer diversi e li cambia a seconda del giorno o dello strumento di pagamento.

“Ecco perché alcuni pagamenti, nello stesso negozio, sono stati riconosciuti con certe carte e con altre no”.

Tutto da rifare.

O meglio: da archiviare.

E spendere i soldi in cosa più utili, tipo creare lavoro.

E non monopattini, cashback e banchi a rotelle.

tutte cose che ora renzi concorda...quello che non si capisce è come mai prima le ha fatte passare?
evidentemente conte lo ha raggirato perbene illudendolo di poter gestire i miliardi che arriveranno,,,,,,,,,e ora resosi conto della fregatura si è destato.
saluti bserata , scusa invasione val
 
Propaganda dei giornali di potere anche negli Usa.....ma la verità è che biden ha ladrato le elezioni.


Negli Usa, dopo l’assalto al Capitol Hill, si prospettano scenari apocalittici a Washington DC.

Secondo l’edizione online del quotidiano britannico “The indipendent”
i piani per l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio scorso, erano già noti molto tempo prima
dell’apparizione di Donald Trump al raduno “Save America” a seguito del quale proprio Capitol Hill
divenne teatro degli scontri tra i sostenitori del Presidente uscente e le Forze di sicurezza,
culminati con la temporanea occupazione dell’aula da parte dei manifestanti.

Base delle comunicazioni per i “trumpiani” è stata la piattaforma del social network Twitter
dove, secondo quanto appreso, sono state diffuse le numerose teorie della cospirazione
che intendevano fornire le ragioni della vittoria di Joe Biden additandole a “un’oscura congrega”.

Secondo gli addetti ai lavori dell’entourage di Trump, la figura di maggior rilievo nell’ambito della diffusione delle teorie cospirazioniste,
è stata rivestita da uno dei pochi veterani della campagna elettorale del 2016 ancora nell’orbita del tycoon,
Dan Scavino Jr, l’ex caddy di Trump e attuale Vice Capo di Stato Maggiore della Casa Bianca per le Comunicazioni.

Scavino occupava un posto di rilievo nello staff del Presidente
avendo accesso a quello che una volta era l’account Twitter dell’uomo più potente del mondo,
un megafono che poteva condizionare le conversazioni globali in meno di 280 caratteri.

Con l’utilizzo di questo strumento, Scavino e il suo ufficio,
che hanno supervisionato l’Ufficio di Strategia Digitale della Casa Bianca,
hanno gettato una rete tentacolare nelle web community pro-Trump
con il risultato di ottenere orde di migliaia di superfanatici Trump estremamente catechizzati
e determinati a capovolgere le sorti delle urne.


L’operazione gestita da Scavino ha condotto al monitoraggio capillare degli angoli più oscuri del web,
dalle piattaforme mainstream come Twitter, Facebook e Reddit, alle bacheche marginali come 4chan e 8chan (ora chiamate 8kun)
fino a TheDonald.win, una propaggine di una comunità di Reddit dedicata a sostenere incondizionatamente tutte le iniziative politiche di Trump.

Ne consegue, a rigor di logica, che lo staff di Savino non poteva non conoscere con largo anticipo i “piani di attacco”
che circolavano online allo scopo di organizzare le “truppe” per l’esecuzione sul terreno a cui erano assegnati gli specifici ruoli.


Il Federal Bureau of Investigation (Fbi), avrebbe ricevuto informazioni su “proteste armate”
che sarebbero state pianificate in tutti gli Stati dell’Unione
e, soprattutto, a Washington
nei giorni che precedono l’insediamento di Joe Biden, “dal 16 fino almeno al 20 gennaio e nella capitale dal 17 al 20”.

Fonti del Fbi hanno dichiarato di avere ricevuto informazioni anche riguardo un gruppo che esorta ad unirsi a loro
per assaltare le strutture amministrative nel caso di una preventiva rimozione di Trump dall’incarico.

Nel mirino i tribunali, gli edifici amministrativi federali e locali e, in particolare, gli uffici governativi nel Distretto di Columbia e in ogni Stato il 20 gennaio.

Ma si è andati oltre.

Secondo fonti interne, il Dipartimento della Difesa avrebbero preso in considerazione piani al limite dell’immaginazione.

Il New York Times ha sottolineato che ”gli scenari peggiori includono cecchini che prendono di mira i dignitari dell’inaugurazione,
‘aerei suicidi’ che entrano nello spazio aereo ristretto di Washington e persino droni teleguidati che attaccano la folla”,
questo secondo quanto riferito da un funzionario del Dipartimento.

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L’inquietudine riguarda anche eventuali azioni poste in essere da altri gruppi oltranzisti operanti al di fuori della disputa Biden- Trump.

Il particolare periodo si presta, infatti, a una ripresa delle attività sia del separatismo “bianco” (White power)
che di quello “nero”, cavalcato dal movimento NAFC (Not fucking around coalition),
una milizia armata che sostiene la secessione dagli Usa per creare una nazione di soli neri.

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E non potevano certo mancare le minacce esterne.

L’annuncio reso oggi dal segretario di stato Mike Pompeo in relazione a nuove sanzioni allo studio
contro il regime iraniano per il suo coinvolgimento diretto con le attività di al Qaeda,
ha provocato le immediate reazioni di Teheran per voce di Javad Zarif,
ministro degli esteri della repubblica islamica che ha negato qualsiasi coinvolgimento del suo Paese con il terrorismo
e accusando gli Usa di voler innescare ulteriori tensioni
per giustificare un attacco preventivo contro gli impianti nucleari iraniani, da tempo nel mirino degli Usa e di Israele.

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Il presidente Hassan Rouhani e l’ayatollah Khamenei, nel rigettare le accuse,
hanno anche fatto un esplicito riferimento alla promessa della leadership di Teheran di vendicare la morte di Qassem Soleimani,
il cui primo anniversario è stato celebrato lo scorso 3 gennaio, con azioni dirette nel cuore degli Usa e dei Paesi alleati, “a tempo debito”.
 
E' arrivata infine la crisi, perché Matteo Renzi è andato fino in fondo.

Ma si fa per dire:
tanto qualsiasi soluzione verrà trovata non cambierà molto di quel che abbiamo visto, ministro più o ministro meno.

Anche per questo motivo non c'è grande suspance per quello che possa accadere.


Ma una cosa è del tutto fuori luogo: l'oceano di retorica sullo scandalo di una crisi in piena pandemia.


Dove sarebbe?

In Italia un governo c'è sempre, qualsiasi cosa accada, per 365 giorni all'anno.

Anche fosse un governo sfiduciato in carica per gli affari correnti quello di Giuseppe Conte
potrebbe adottare qualsiasi provvedimento di urgenza fosse necessario.

Quindi non c'entra proprio nulla la pandemia.

Anzi, c'entra per capire come non sia un dramma chi sia a palazzo Chigi e dintorni:
da un anno il governo non governa, ma procede per dpcm e decretini che hanno per oggetto cose banalissime:
apri, chiudi, apri un po', chiudi un po', fai il coprifuoco alle 22, fallo alle 24 o alle 18.

Ristora un pizzico chi non ha più nulla e poi null'altro.


Una attività come quella dell'ultimo anno è in grado di farla qualsiasi altro italiano, anche i primi che prendi per strada.

A governare così è buono anche un palo della luce programmato su tre colori.

Quale tragedia sarà mai?

La vera tragedia si vede da ciò che sfornano gli attuali pali della luce al governo.


Basta leggere le 160 insulse pagine del PNRR,

il Recovery Plan approvato dal governo farcito di copia e incolla dai dizionari dei luoghi comuni,

che ci mettono mille righe per dire il nulla.

Chiunque saprebbe fare meglio.

Prendiamo i primi 20 italiani che si trovano in strada in questo momento

e vi assicuro che sarebbero in grado di governare come Conte
 
Clemente Mastella:

“Movimento 5 Stelle? Gruppo di personaggetti senza cultura, insignificanti, legati al potere”.


Questo ambiguo personaggio sarebbe “responsabile” di cosa?

Prima sputa nel piatto sporco e poi ci mangia?

La pazienza degli italiani è morta”.

Così Radio Savana su Twitter.


Clemente Mastella: "Movimento 5 Stelle? Gruppo di personaggetti senza cultura, insignificanti, legati al potere." Questo ambiguo personaggio sarebbe "responsabile" di cosa? Prima sputa nel piatto sporco e poi ci mangia? La pazienza degli italiani è morta. RadioSavana pic.twitter.com/QOeNUXhfiG
— RadioSavana (@RadioSavana) January 13, 2021
 
“Hotel e b&b per i rom di Castel Romano, è il fallimento del piano Raggi”.

La Lega attacca dopo l’avviso pubblico del Comune di Roma,
con annesso stanziamento di 91.000 euro,
per trovare hotel o B&B per liberare l’area F del campo di Castel Romano.

Ieri mattina, dopo aver letto la notizia, Laura Corrotti,
consigliera regionale del partito di Matteo Salvini,
ha attaccato senza mezze misure il piano rom della giunta Raggi.


Lo riporta oggi Roma Today.


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“La sindaca Raggi autorizza un avviso pubblico in cui stanzia oltre 91mila euro di fondi comunali
per l’accoglienza temporanea dei rom dell’area F della baraccopoli di Castel Romano
in un centro o in una struttura alberghiera libera per l’emergenza Covid”, attacca la Corrotti.

“Come avevamo anche già previsto nel corso di alcuni sopralluoghi all’interno dei ‘Villaggi’ della Capitale,
questa ulteriore spesa extra in vista della campagna elettorale certifica il fallimento del piano rom
dell’amministrazione grillina che dimostra l’incapacità di muoversi su una questione ancora irrisolta dopo anni di annunci“.
 
Trump resterà in carica fino al 20 di gennaio.

Celebra ad Alamo nel Texas, il completamento di 724 chilometri di muro sul confine con il Messico.

Parallelamente e indipendentemente un parlamentare texano inizia Texit, il progetto per fare uscire il Texas dall’Unione.
 
Martedì 12 gennaio ore 14.30 -

Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato: audizione

dei rappresentanti di Banca d'Italia

del direttore dell'Agenzia delle Entrate

in merito all'indagine conoscitiva sulla riforma dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario.
 
La nostra leadership che partecipa attivamente a questo illecito
deve essere consapevole che questa partecipazione avrà delle conseguenze.

Questo tipo di complicità non è diverso da quello di cui furono accusati e processati a Norimberga i medici e gli scienziati tedeschi.

Il dottor David Martin ieri ha dato al mondo la pistola fumante,
in modo che ora possiamo affermare che la salute pubblica in Canada (e in tutto il mondo) è diventata un’arma.

Il dottor David Martin ci ha anche dato la comprensione per aiutare “noi gente” a rivendicare la narrazione :


“Questo è mRNA confezionato in un involucro di grasso che viene consegnato a una cellula.

È un dispositivo medico progettato per stimolare la cellula umana a diventare un creatore di patogeni. Non è un vaccino.

“Vaccino” è in realtà un termine legalmente definito dalla legge sulla salute pubblica;

è un termine legalmente definito secondo gli standard CDC e FDA. [1]


E il vaccino deve specificamente stimolare sia l’immunità all’interno della persona che lo riceve oltre che interrompere la trasmissione.


E questo non è ciò che è.


Loro (Moderna e Pfizer) sono stati abbondantemente chiari

nel dire che il filamento di mRNA che sta entrando nella cellula

non serve a fermare la trasmissione, è un trattamento.


Ma se fosse raccontato come un trattamento,

non otterrebbe l’orecchio comprensivo delle autorità sanitarie pubbliche perché allora la gente direbbe:

Quali altri trattamenti ci sono?


L’uso del termine vaccino è inconcepibile per la sua stessa definizione legale …


Moderna è stata fondata come azienda chemioterapica per il cancro, non come produttore di vaccini per SARSCOV2.


Se dicessimo che daremo alle persone la chemioterapia

come profilassi per un cancro che ancora il paziente non ha, verremmo derisi perché è un’idea stupida.



Questo è esattamente quello che è.

Si tratta di un dispositivo meccanico sotto forma di un pacchetto di tecnologia molto piccolo

che viene inserito nel sistema umano per attivare la cellula e diventare un sito di produzione di agenti patogeni.


E mi rifiuto di intavolare in qualsiasi conversazione sul fatto che questo sia un vaccino.



L’unico motivo per cui il termine viene utilizzato
è abusare del caso Jacobson del 1905 che è stato travisato da quando è stato scritto.

E se fossimo onesti con questo, lo chiameremmo effettivamente per quello che è:

è un dispositivo chimico patogeno che ha lo scopo di scatenare un’azione di produzione di agenti patogeni chimici all’interno di una cellula.

È un dispositivo medico , non un farmaco perché soddisfa la definizione CDRH di dispositivo.

Non è un sistema vivente, non è un sistema biologico, è una tecnologia fisica – capita che abbia le dimensioni di un pacchetto molecolare.


Quindi, dobbiamo essere molto chiari per assicurarci di non innamorarci del loro gioco.

Di conseguenza deve essere chiaro a tutti coloro che ascoltano che non cadremo in questa definizione fallimentare,
così come non cadremo nella loro definizione chimica industriale di salute.

Entrambi sono funzionalmente difettosi e sono una violazione implicita del costrutto legale che viene sfruttato.

Mi sento frustrato quando sento attivisti e avvocati dire: “combatteremo il vaccino”.

Se stabilisci che si tratta di un vaccino, hai già perso la battaglia.


Non è un vaccino.

È fatto per farti ammalare.



L’80% delle persone esposte a SARSCOV2 sono portatori asintomatici.

L’80% delle persone a cui viene iniettato questo farmaco sperimenta un evento clinico avverso.


Ti viene iniettata una sostanza chimica per indurre la malattia,

non per indurre una risposta immuno-trasmissiva.



In altre parole, niente di questo ti impedirà di trasmettere qualcosa.


Si tratta di farti ammalare e saranno le tue stesse cellule che ti fanno ammalare.


Quando il responsabile della distribuzione delle informazioni è l’industria , perdiamo.

Perché l’unica narrativa è quella che verrà compensata dalle persone che firmano l’assegno.

Questo vale per i nostri politici … e per i nostri media – sono stati pagato –
se segui i soldi ti rendi conto che non c’è nessuna voce non conflittuale su nessuna rete “.


– Dr. David Martin , 5 gennaio 2021,


[1] La parola “vaccino” deriva dal latino Variolae vaccinae (vaiolo bovino),
che Edward Jenner ha dimostrato nel 1798 poteva prevenire il vaiolo negli esseri umani.

Oggi il termine “vaccino” si applica a tutti i preparati biologici, prodotti da organismi viventi,
che migliorano l’immunità contro le malattie e che prevengono (vaccini profilattici) o, in alcuni casi, trattano le malattie (vaccini terapeutici).



Vedere
http://www.phrma-jp.org/wordpress/w...factbook_e/1_Basic_Concept_of_Vaccination.pdf

SACHA STONE, ROCCO GALATI, ROBERT F. KENNEDY JR., DR. JUDY MIKOVITS e DR. DAVID MARTIN

Guarda il video di Roco Galati su

Con la vigilanza per la verità e la divulgazione, NewEarth Media Team
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www.lineinthesand.us
 
Mi vien da ridere.

Dovrebbe essere la pietra tombale su domeniche a piedi e pedaggi antismog.

Nel 2020, l'anno in cui il traffico è diminuito a causa dei lockdown,

lo smog in Lombardia non è calato e i giorni in cui il famigerato Pm10 ha superato i limiti sono addirittura aumentati.


I mesi in cui si registrano i dati peggiori sono gennaio, quando il virus era ancora un «affare cinese»,
ma paradossalmente anche febbraio e novembre con restrizioni serrate.

L'agenzia per l'ambiente Arpa ha spiegato che le precipitazioni in quel periodo sono state sotto i valori minimi degli ultimi 15 anni.

Ha piovuto pochissimo.

Vuoi che il meteo incida sulle polveri sottili più del traffico,
come sostiene da anni il centrodestra per combattere le battaglie ideologiche alle auto della sinistra ambientalista?

C'è il caso del 29 e 30 marzo, quando sono arrivate le polveri dai deserti asiatici e il Pm10 è schizzato.

Sulle strade giravano solo i rider.

Ci sono le caldaie, le emissioni agricole.

Ma «non è accanendosi sul traffico, come fanno alcune istituzioni, che si risolve il problema
- ha sottolineato ieri l'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo -.
Voler considerare solo le auto come il principale responsabile dello smog, come fanno alcune istituzioni, non ha evidenze scientifiche.
Riferimento non casuale alla giunta Sala, che si accanisce contro gli automobilisti.
Per inciso la centralina con i valori più alti a Milano ha segnato 90 giorni di Pm10 «fuorilegge» nel 2020,
l'anno prima 72 (diciotto giorni in meno) e prima ancora 79.
 
Opzione e produzione.

A quanto pare, si tratta dello stesso discrimine che separa il sogno dalla realtà.


Ursula Von der Leyen e i nostri baldi governanti dell’affabulazione permanente
dovrebbero tenere ben a mente questa sostanziale differenza,
e dichiararla pubblicamente quando parlano di centinaia di milioni di dosi di vaccino opzionate.

Perché è bene che il comune cittadino sappia di che cosa si sta parlando.

Le opzioni, infatti, sono autentico carburante per l’anticipazione di immensi profitti a favore delle aziende produttrici dei "vaccini" selezionati.

Per costoro, infatti, significa la costruzione ex novo di impianti di produzione e di stoccaggio in Europa e nel resto del mondo,
con decine di migliaia di nuovi posti di lavoro pagati da fondi pubblici, a esclusivo beneficio di privati produttori e holding farmaceutiche.

Per questi beneficiari significa, in sintesi, avere molto più potere e denaro,
anche perché si possono condizionare addirittura le sorti di governi democratici
se una fornitura ritardasse troppo, o se la logistica dei Paesi riceventi non fosse adeguata
(come lo è un po’ dappertutto!) al flusso delle consegne da effettuare.

In proposito sorge un dubbio del tutto legittimo.

Ovvero: perché Bruxelles, una volta verificato che più farmaci vaccinali erano alla terza fase avanzata,
non ha tempestivamente erogato miliardi a fondo perduto (in anticipo sul Recovery)
da destinare pro quota ai Paesi membri in base alla popolazione residente,
affinché varassero una campagna straordinaria di assunzioni temporanee
(reclutando e formando in urgenza un numero congruo di studenti degli ultimi anni delle facoltà di medicina e di infermieristica),
per costituire equipe di vaccinazione da strutturare e dislocare in modo strategico sull'intero territorio nazionale dei singoli Stati?


Sempre in questa logica, perché dovremmo fidarci a scatola chiusa sulle rassicurazioni delle grandi holding farmaceutiche
a proposito del fatto che i loro vaccini totipotenti, come le cellule staminali,
siano in grado di coprire con le loro difese immunitarie le varianti del Covid-19?


Perché, sempre le nostre Autorità così poco autorevoli, non interpellano in merito comunità scientifica internazionale e indipendente
per saperne di più in modo da attrezzare anche una risposta domestica adeguata,
attivando le migliori menti e gli ingegni di cui in Italia disponiamo con una qualche abbondanza?


Non si vorrebbe, in altri termini, che se il Covid, come tutte le pandemie della sua specie,
rifluisse e scomparisse definitivamente (che so, da qui al 2024) si prendesse immeritatamente tutto il merito
un apparato che fa enormi profitti approfittando dell’allarme pandemico planetario.

Anche qui: non sarebbe male prevenire, come dire, eventuali…appropriazioni indebite!


Sentiamo dire o ogni edizione di telegiornale e vediamo pubblicare su tutte le testate giornalistiche
il mantra per cui non si può andare al voto anticipato, in questo momento in cui imperversa una pandemia.

Peccato che, ancora una volta, tutta l’affabulazione mediatica e social si dimentichi di citare il referendum costituzionale dell’autunno appena trascorso,
abbinato a una importante tornata di elezioni amministrative che, comunque sia,
hanno di fatto richiesto la mobilitazione di decine di milioni di elettori in tutto il territorio nazionale.


Matteo Renzi
non è una anomalia del sistema partitico ma costituisce, al contrario, una sua parte integrante e pregnante perché lui,
come molti altri della politica politicante, viene dai vecchi orizzonti delle pastette tra Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano e Partito Comunista Italiano,
che con le loro manovrine complottanti facevano durare i governi dell'epoca appena per qualche stagione meterologica!

Quindi, anche stavolta c’è da giurare che il “bene del Paese” sia l’ultimo degli obiettivi di questa politica corsara,
che condiziona agli interessi prioritari di bottega la visione strategica di un progetto coerente di riforme istituzionali a costo zero,
come pubblica amministrazione, giustizia e fiscalità.


Del resto, la ripartizione dei seggi nell’attuale Parlamento non corrisponde minimamente al Paese reale,
per cui i perdenti governano oggi a spese dei vincenti di ieri e di domani.

Insostenibile, da tutti i punti di vista, tanto più che le partite più importanti dei prossimi due anni
(gestione dei fondi del Recovery ed elezione del nuovo presidente della Repubblica)
saranno decisi e gestiti da un potere formale che è l’esatto opposto di quello sostanziale.

Un modo di mettere al sicuro legittimità della rappresentanza
(nessun Governo è mai stato illegittimo, ma moltissimi esecutivi sono stati partoriti dal Parlamento senza passare per un doveroso ritorno alle urne)
e volontà popolare non concordante con quest’ultima.
 

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